Per le famiglie lombarde la preoccupazione più stringente è rappresentata dal posto di lavoro. A rilevarlo sono due recenti indagini, dal titolo” Famiglie e fiducia Monza e Brianza, Lombardia, Italia” e “Famiglia e risparmio: la risposta italiana alla crisi. Monza, Lombardia e Italia”, che, in collaborazione con DigiCamere, sono state realizzate dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza. In particolare, le indagini rivelano come anche per l’anno in corso nel nostro Paese, in ragione di ben nove famiglie lombarde su dieci, l’economia italiana resterà ancora in stand-by. Come diretta conseguenza le famiglie residenti nella Regione Lombardia, nel rapporto di ben 4 su 5, si aspettano un aumento della disoccupazione con una percentuale più alta rispetto alla media nazionale che registra una percentuale del 67%. E sebbene la disoccupazione giovanile in Italia sia a livelli da record, sono proprio loro a confermarsi per il futuro più ottimisti in merito sia alla crescita economica dell’Italia, sia al miglioramento della situazione all’interno della propria famiglia.
disoccupazione
Lavoro Sardegna: contributi alle Province per l’occupazione stabile
Una dotazione finanziaria pari a due milioni di euro, da ripartire tra le Province, al fine di incentivare il reimpiego dei lavoratori. Sono queste le risorse, nella Regione Sardegna, grazie all’ultima “Finanziaria” che è stata appena approvata dall’Amministrazione regionale che, quindi, in questo modo punta a continuare a sostenere le politiche attive per il lavoro. In particolare, tenendo conto anche delle esperienze passate, l’Assessorato regionale competente, nell’ambito della ripartizione dei fondi tra le otto Province della Regione Sardegna, ha chiesto agli Enti di privilegiare proposte ed azioni condivise per la formazione dei lavoratori al fine di accompagnarli al reimpiego attraverso un’occupazione stabile. Non a caso l’Assessore regionale Franco Manca ha posto l’accento sul fatto che, quando l’azione amministrativa si manifesta sul territorio, questa deve essere caratterizzata da principi di concertazione e di sussidiarietà.
Inps, nuovi trattamenti di integrazione salariale, mobilità e disoccupazione
L’Inps, attraverso la circolare n, 24 del 4 febbraio 2011, fissa i nuovi riferimenti economici, in vigore dal 1 gennaio dell’anno in corso, degli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, mobilità e disoccupazione.
I dati forniti dall’Inps si riferiscono al lordo ed al netto della riduzione prevista dall’articolo 26 della legge n. 41/86 e distinti in base alla retribuzione soglia di riferimento.
Nella stessa circolare l’Istituto diffonde anche la misura dell’importo mensile dell’assegno per le attività socialmente utili.
Il testo legislativo di riferimento, legge n. 247/2007, prevede che, con effetto dal 1 gennaio di ciascun anno, gli aumenti sono determinati nella misura del 100 per cento dell’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.
Inps: cassa integrazione, crollano le richieste a gennaio
Continuano a scendere nel nostro Paese le richieste di cassa integrazione. Anzi, in base ai dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), nello scorso mese di gennaio 2011 in Italia le ore autorizzate di cassa integrazione hanno fatto registrare un forte calo sia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sia rispetto al mese precedente, ovverosia dicembre 2010. Nel dettaglio, con 60,3 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate a gennaio 2011, il calo è stato del 30,3% rispetto a dicembre 2010, e del 25,5% rispetto a gennaio 2010. Viene quindi confermata, ed anzi rafforzata, quella tendenza che, partita nello scorso mese di giugno, vede progressivamente scendere il monte ore mensile di cassa integrazione richiesto. Il dato di gennaio 2011 è ancor più significativo se si considera che il calo delle ore autorizzate di CIG ha interessato sia la cassa integrazione ordinaria, con un -14,6% rispetto a dicembre 2010, sia la CIGD, cassa integrazione in deroga, con un -16,8%; è inoltre letteralmente crollato il monte ore autorizzate di CIGS, cassa integrazione guadagni straordinaria, con un -44.9%.
Piani inserimento professionale: Sardegna, online il sito sui Pip
Cosa sono i Pip, piani di inserimento professionale? Come si accede e, ancora, quali sono i contatti utili per poterne fruire? A queste ed altre domande “risponde” nella Regione Sardegna Pipsardegna.net, il nuovo portale interamente dedicato ai piani di inserimento professionale che è stato pubblicato dall’Amministrazione regionale, ed in particolare dall’Agenzia regionale per il lavoro. Il nuovo sito, tra l’altro, permette di compilare il progetto direttamente via Web e di consultare la vetrina degli annunci. I giovani possono così inserire nella banca dati i propri dati a valere sulla fruizione dei Pip in qualsiasi momento e comunque nei limiti dei fondi disponibili. Per poter partecipare ai piani di inserimento professionale, tramite Bando, occorre avere un’età compresa tra i 18 ed i 25 anni, ed aver conseguito, a seguito della partecipazione ad un corso di formazione riconosciuto e legalmente approvato, un attestato di qualifica professionale. Oppure, nel rispetto dei limiti di età sopra indicati, occorre aver conseguito il diploma della scuola secondaria superiore.
Occupazione disabili: futuro lavorativo sempre più precario
Nel nostro Paese ci sono oltre 700 mila cittadini disabili che risultano essere iscritti nelle liste speciali provinciali per il collocamento. Il dato, riferito al 2009, stride con i posti disponibili, che nello stesso anno in Italia erano pari a quasi 80 mila, a fronte di appena 20 mila avviamenti, per buona parte caratterizzati da posti di lavoro precari. Il tutto, tra l’altro, avviene in un contesto caratterizzato da una diminuzione delle opportunità di lavoro, complice la crisi, che colpisce in maniera generalizzata e che non risparmia neanche i diversamente abili. Al riguardo di certo non aiuta il drastico calo, a tutela delle categorie protette, delle sanzioni comminate alle aziende che sono inadempienti; gli ultimi dati annuali disponibili indicano infatti che su tutto il territorio nazionale ci sono state addirittura meno di duecento sanzioni. Tutti questi sono alcuni dei dati che sono emersi da un Rapporto dell’Isfol, consegnato al Parlamento, in materia di collocamento obbligatorio delle persone disabili.
Provincia di Imperia: voucher formativi per donne non occupate
Ad Imperia la Giunta provinciale, nell’ambito della programmazione prevista dal Fondo Sociale Europeo, ha emanato un avviso finalizzato a concedere aiuti per la creazione d’impresa e per l’accesso individuale alla formazione attraverso l’erogazione di voucher. Trattasi, nello specifico, di voucher formativi per donne non occupate, di voucher per la formazione continua di lavoratori occupati, e voucher a supporto per la creazione d’impresa. Per tutte le misure previste i termini di presentazione delle domande scadono lunedì prossimo, 31 gennaio 2011, con la modulistica e l’avviso integrale che si possono visionare e scaricare direttamente dal sito Internet della Provincia di Imperia. I voucher a supporto della creazione d’impresa sono finalizzati ad incentivare il lavoro autonomo e l’auto-imprenditorialità; l’importo di ogni singolo voucher, a fondo perduto, ammonta a 4.777,23 euro a patto di rispettare tutti i requisiti previsti, tra cui quelli di essere in regola con il pagamento dei contributi INPS e INAIL, e di non aver ottenuto in passato contributi per le stesse finalità.
Incentivi assunzione lavoratori svantaggiati nella Regione Abruzzo
Nell’ambito del progetto denominato “Welfare to Work“, nella Regione Abruzzo i datori di lavoro e le imprese possono assumere, con un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, soggetti svantaggiati potendo fruire di incentivi all’assunzione. A ricordarlo è stata la Confcommercio nel precisare come il bonus assunzioni spetti alle imprese operanti sul territorio abruzzese che hanno meno di 50 dipendenti; questo grazie ad una dotazione finanziaria, pari a 1,5 milioni di euro, stanziata dall’Assessorato alle Politiche Attive del Lavoro della Regione Abruzzo grazie a fondi nazionali. Nel dettaglio, il bonus assunzioni è pari a duemila euro per ogni soggetto svantaggiato assunto con un contratto di lavoro a tempo determinato della durata pari ad almeno 12 mesi, mentre balza a 5.000 euro per ogni assunzione a tempo indeterminato, ma anche nei casi di assunzione con contratto di apprendistato, e di trasformazione di un contratto di lavoro a tempo determinato in uno a tempo indeterminato.
Voucher alle donne: Bando prorogato in Provincia di Pesaro e Urbino
Il Bando per la concessione di contributi alle donne, in Provincia di Pesaro e Urbino, con la finalità di agevolare la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, è stato prorogato. A darne notizia nella giornata di ieri, venerdì 21 gennaio 2011, è stata l’Amministrazione provinciale nel precisare come la scadenza ultima per la presentazione delle domande sia stata spostata/prorogata al 28 gennaio 2011. C’è quindi ancora un’altra settimana di tempo per la presentazione delle istanze con cui le donne, ed in particolare quelle a basso reddito, possono ottenere i contributi, sotto forma di voucher, per la copertura di spese legate alla cura della famiglia quali le rette per gli asili nido, la babysitter, la mensa scolastica, l’assistente domiciliare o il servizio di trasporto scolastico per i figli. Il Bando prorogato rientra nell’ambito di un’iniziativa messa a punto dalla Provincia di Pesaro e Urbino ed in particolare dall’Assessorato alle Pari Opportunità e da quello alla Formazione e Lavoro.
Lavoro ed economia: con la bassa crescita aumenta il precariato
Gli ultimissimi dati della Banca d’Italia, inerenti le prospettive e le stime di crescita per il biennio 2011-2012 nel nostro Paese, non promettono nulla di buono. Bankitalia con un Rapporto ha infatti evidenziato come la crescita della nostra economia sia attesa piatta con la conseguenza che non potranno non esserci conseguenze e ripercussioni negative sull’occupazione. A pensarla così è in particolare Fulvio Fammoni, segretario confederale della CGIL, il quale mette tra l’altro in risalto come la stessa Banca d’Italia abbia indicato come la disoccupazione reale sia superiore a quella “certificata” attraverso i dati ufficiali, ed in particolare quelli forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Per il sindacalista, quindi, di questo passo non solo il lavoro continuerà a non crescere, ma sono alti i rischi, da un lato, di un ulteriore aumento del precariato, e dall’altro la mancanza di tutele a favore di quei lavoratori che hanno perso il posto e sono alla ricerca di una nuova occupazione.
Trovare lavoro: giovani ben disposti alle esperienze all’estero
Con la crisi che ancora non si può dire che sia finita, per i giovani, ed in generale per chi ha un’età inferiore ai 40 anni, trovare lavoro significa spesso essere pronti a tutto o quasi, anche a lasciare il proprio Paese. Ebbene al riguardo la Camera di Commercio di Milano, in base ad un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati delle ditte individuali presenti nel registro delle imprese, nonché attraverso un sondaggio basato su un campione di 1.100 tra lavoratori ed imprenditori milanesi, ha fatto il punto della situazione. E’ emerso come quando si tratta di trovare lavoro gli under 40 milanesi siano sempre più internazionali, per voglia o per forza, nel voler fare un’esperienza all’estero; un under 40 su due, infatti, lo farebbe con Londra, Parigi e New York quali mete più ambite ed allettanti.
Lavoro e famiglia: aiuti alle donne in Provincia di Pesaro e Urbino
L’Amministrazione provinciale di Pesaro ed Urbino, ed in particolare gli assessorati alle Pari Opportunità, alla Formazione ed al Lavoro, hanno emanato un bando, con scadenza fissata al 21 gennaio del 2011, grazie al quale potranno essere concessi alle donne aiuti di natura economica a sostegno della conciliazione tra le attività lavorative ed il tempo da dedicare alla famiglia. La misura di aiuto consiste nell’erogazione di voucher che potranno essere utilizzati a copertura delle spese per la baby-sitter, gli asili nido, gli assistenti domiciliali, le badanti e, tra l’altro, anche per la mensa ed il trasporto scolastico. Gli stanziamenti messi sul piatto dall’Amministrazione provinciale per la misura di aiuto alle donne ammontano a complessivi 230 mila euro, e potranno essere concessi a coloro che hanno un basso reddito e sono lavoratrici autonome o dipendenti, inoccupate, o donne disoccupate che frequentano corsi di formazione oppure che risultano essere assegnatarie di borse di lavoro.
Lavoro: Giovani non più disposti a tutto, campagna Cgil
Si chiama “Giovani non+ disposti a tutto“, ed è una campagna lanciata dalla CGIL, ed in particolare dai giovani del Sindacato, per trasformare la rabbia dei giovani in azione e cose molto concrete. In particolare, secondo quanto riporta il sito Internet legato all’iniziativa, www.nonpiu.it, “Giovani non+ disposti a tutto” è nata come una provocazione anonima; ma adesso non lo è più in quanto l’iniziativa si è trasformata in tutto e per tutto in una denuncia attraverso la quale verrà dato un nome alle cose. D’altronde i giovani quando cercano lavoro nel nostro Paese, e gli ultimi dati Istat lo dimostrano, sono soggetti spesso ad umiliazioni e sfruttamento che poi altrettanto spesso si trasformano in frustrazione ed in rabbia; ragion per cui è necessario che i giovani costruiscano qualcosa, che “Giovani non+ disposti a tutto” faccia rete per farsi sentire e per avviare quello che il sito della campagna definisce come un vero e proprio punto di partenza per un progetto che è non solo di azione, ma anche di cambiamento.
Lavoro atipico: consulenza e sostegno in Provincia di Firenze
Consulenza, anche di natura fiscale, formazione, ma anche assistenza, sul territorio provinciale, a favore sia dei lavoratori atipici, sia di quelli che attualmente sono in cassa integrazione. Sono questi gli obiettivi di undici sportelli ad hoc annunciati dall’Amministrazione provinciale, a Firenze, nell’ambito di “Prometeo3”, un progetto realizzato assieme ai Sindacati di Cgil, Cisl e Uil, ed ai Centri per l’Impiego presenti nella Provincia. Secondo quanto dichiarato da Elisa Simoni, Assessore al Lavoro della Provincia di Firenze, la rete di undici sportelli sarà in grado di dare risposte immediate ma anche approfondite ai bisogni di chi è in cassa integrazione oppure è un lavoratore atipico. L’intento è chiaramente quello di offrire supporto alla condizione di discontinuità lavorativa che colpisce non solo i cassintegrati, ma anche chiaramente i lavoratori atipici nel momento in cui scade un contratto e si è alla ricerca di un nuovo posto di lavoro; in tal caso gli undici sportelli dovranno offrire servizi specialistici sia di tipo orientativo, sia di tipo formativo.