Per chi è giovane, magari disoccupato, e vuole intraprendere la strada del lavoro autonomo, ha l’opportunità con l’A.N.AMM.I., Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili, di poter diventare un amministratore di condominio. Per agevolare i giovani, e comunque le nuove leve che puntano ad intraprendere questo tipo di professione, spesso redditizia e ricca di soddisfazioni, l’Associazione di norma organizza dei corsi di formazione professionale a pagamento; ma, in accordo con quanto si legge sul sito Internet dell’Associazione, questi costi sono gratis in alcune province del Sud, ed in particolare in aree ad elevato tasso di disoccupazione o post-terremoto. Nel dettaglio, le Province dove è possibile costruire il proprio futuro a costo zero sono quelle di Taranto, Cosenza, L’Aquila, Salerno, Siracusa ed Avellino. Trattasi di un’iniziativa sperimentale avviata dall’A.N.AMM.I. per permettere di intraprendere questa professione a soggetti, in primis i giovani, potenzialmente svantaggiati e con la garanzia che i corsi a costo zero non differiscono da quelli classici a pagamento proposti ed organizzati periodicamente dall’Associazione.
disoccupazione
1 Maggio in cerca di occupazione per 2,2 milioni di italiani
Per 2,2 milioni di italiani la Festa dell’1 Maggio 2010 è in tono minore visto che trattasi delle persone che nel nostro Paese sono attualmente alla ricerca di un’occupazione. A rilevarlo con un ultimissimo Rapporto è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica che, tra l’altro, ha reso noto che nel nostro Paese, a marzo 2010, il tasso di disoccupazione è balzato all’8,8% con un incremento pari ad un punto percentuale rispetto al marzo del 2009, ed un incremento dello 0,2% rispetto allo scorso mese di febbraio. Decisamente più tranquilla e serena, visto che percepiscono lo stipendio, è invece la Festa del primo maggio per 22 milioni e 753 mila persone, che corrispondono, in base alle ultimissime rilevazioni dell’Istat, al numero degli occupati nel nostro Paese; nel frattempo, però, da un anno all’altro il numero degli occupati, a causa dell’impatto della crisi sull’economia reale, è sceso di ben 367 mila unità dal marzo 2009 al marzo scorso, mentre è sceso dello 0,2% rispetto al febbraio del 2010.
Lavoro Italia: tasso di occupazione sotto la media Ue
In Sicilia il 56,5% della popolazione tra i 15 ed i 64 anni è non occupata. A rilevarlo è l’Istat, Istituto Nazionale di Statistica, in accordo con un Rapporto 2009 sulle forze di lavoro, dal quale, tra l’altro, è emerso come il tasso di occupazione su scala nazionale lo scorso anno abbia fatto registrare nei dodici mesi una caduta dell’1,2% al 57,5%, portando il divario rispetto all’Unione europea ad oltre sette punti percentuali. Nell’Ue, infatti, il tasso di occupazione lo scorso anno era al 64,5%, ma oltre alla Sicilia nel nostro Paese è al Sud dove il tasso di occupazione è più basso della media nazionale. In Calabria non si va oltre il 43,1%, mentre addirittura in Campania per poco più di quattro persone su dieci, tra i 15 ed i 64 anni, risulta che queste abbiano un’occupazione. Per trovare dati superiori alla media nazionale, e chiaramente c’era da aspettarselo, dobbiamo spostarci al Nord; in Trentino-Alto Adige il tasso di occupazione è pari al 68,5%, in base alla fotografia scattata dall’Istat per il 2009.
Dote Lavoro Lombardia: corsi gratuiti da Gi Group
Differenti opportunità formative per i residenti in Lombardia.
Gi Group, agenzia di lavoro italiana che opera nei servizi dedicati allo sviluppo del mercato lavorativo, organizza in collaborazione con Gi Formazione servizi di orientamento, supporto e riqualificazione professionale.
L’offerta formativa è rivolta a persone disoccupate residenti o domiciliate nella regione Lombardia.
L’attività formativa di Gi Group e Gi Formazione prevede attività volte ad approfondire le seguenti aree:
- Contabilità base/avanzata
- Informatica (pacchetto Office/ AS400/SAP)
- Inglese base/avanzato/commerciale
- Tecniche di vendita
- Operatore CNC settore metalmeccanico
- Saldatura
- Italiano per stranieri.
Nella proposta sono incluse attività di avviamento al lavoro e corsi gratuti di formazione professionale.
Fondo Sociale Europeo: cos’è e a cosa serve
Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è uno strumento finanziario dell’Unione Europea. Previsto dal Trattato di Roma ed operativo dal 1962, il FSE è finalizzato alla specializzazione delle risorse umane attraverso la formazione professionale.
L’obiettivo principale del FSE è la guerra alla disoccupazione che viene attuata con programmi che agevolano l’entrata nel mondo lavorativo.
Sono alla base dell’attività del FSE principi di pari opportunità, dove sia gli uomini che le donne vengono ad avere le stesse possibilità di formazione professionale e di occupazione.
Cassa integrazione Regione Toscana: servono subito nuovi fondi
Per quanto riguarda i fondi a copertura della cassa integrazione, in Toscana c’è attualmente un saldo negativo per 32 milioni di euro, che sale addirittura a ben 75 milioni di euro se si considerano le domande di cassa integrazione che sono in fase di approvazione. A dichiararlo giovedì scorso è stato Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro della Regione Toscana, spiegando che al riguardo mercoledì scorso l’Amministrazione ha inoltrato una lettera a Pasquale Viespoli, sottosegretario al lavoro, con la quale si chiede al Governo con urgenza uno stanziamento per la cassa integrazione di cento milioni di euro al fine di far fronte alle richieste dei prossimi tre mesi e per coprire l’attuale saldo negativo. La Regione Toscana al riguardo fa presente come i fondi 2009 siano esauriti, ragion per cui si rischia l’interruzione delle erogazioni che andrebbero ad incidere negativamente sulle imprese e sui lavoratori.
Disoccupazione: Inps, cassa integrazione in aumento a marzo
Nello scorso mese di marzo le ore autorizzate di cassa integrazione sono aumentate in Italia del 29% rispetto al mese precedente, e del 106,8% rispetto al mese di marzo del 2009. A comunicare questi dati nei giorni scorsi è stato l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sottolineando comunque come le ore autorizzate non coincidano con le ore di cassa integrazione che poi vengono utilizzate. In merito, infatti, Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, ha posto l’accento sul fatto che, in linea con quanto accaduto nei mesi precedenti, le imprese chiedono più ore di cassa integrazione da autorizzare rispetto a quelle che poi effettivamente servono. In ogni caso, la forte crescita delle ore richieste a marzo rappresenta un campanello d’allarme ma anche la palese conferma che per il mercato del lavoro in Italia le difficoltà sussistono; per fortuna la cassa integrazione permette di attivare una rete di protezione a favore di migliaia di lavoratori che difficilmente nel breve, vista la situazione congiunturale, potrebbero trovare un reimpiego, ma nello stesso tempo per le famiglie dove ci sono lavoratori in cassa integrazione il reddito mensile si abbassa inesorabilmente.
Provincia di Firenze: nuovo Bando per chi ha perso il lavoro
In Provincia di Firenze arriva un nuovo Bando per chi ha perso il lavoro; grazie ad uno stanziamento pari a 307 mila euro, infatti, l’Amministrazione provinciale ha annunciato l’emanazione di un avviso pubblico finalizzato a riqualificare a livello professionale quei lavoratori che, residenti o domiciliati sul territorio della Provincia di Firenze, hanno avviato una collaborazione con un contratto co.co.pro. ma poi, entro la data del 31 dicembre 2009, ed a causa della crisi finanziaria ed economica, hanno cessato tale rapporto. In via prioritaria, pur tuttavia, il Bando prevede sostegno alla riqualificazione ed al reinserimento nel mondo del lavoro delle donne che, con un’età pari ad almeno 50 anni, alla data dello scorso 31 dicembre 2009 risultavano essere disoccupate ma nello stesso tempo disponibili ad un’occupazione attraverso apposita segnalazione di disponibilità presso il Centro per l’Impiego di competenza.
Lavoro e sussidio di disoccupazione: il reimpiego non è difficile
Nel nostro Paese, nonostante gli allarmi e le preoccupazioni, il tasso di rioccupazione dei lavoratori è più alto di quanto il comune dire e sentire possa farci pensare. Al riguardo, infatti, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) ha condotto uno studio su coloro che percepiscono il sussidio di disoccupazione; ebbene, nel 2009 il 55% di questi ha di nuovo trovato un’occupazione con contratto di lavoro dipendente dopo averlo perso. Inoltre, in accordo con le dichiarazioni rilasciate da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Inps, la percentuale sopra citata aumenta al 57% se si sottrae la percentuale di lavoratori che hanno perso il posto e che hanno trovato rioccupazione attraverso l’apertura di una partita Iva mettendosi quindi in proprio.
Provincia di Parma: voucher per corsi di formazione
Negli ultimi dodici mesi nella Provincia di Parma sono stati persi quasi 3.500 posti di lavoro, così come sono ben 4 mila le persone disoccupate che sono in cerca di una nuova occupazione e che non possono accedere ad alcun tipo di ammortizzatore sociale. Anche in base a questi dati, che confermano come nel parmense la situazione dal punto di vista occupazionale rimanga tutt’altro che rosea, la Provincia di Parma ha annunciato la partenza di misure a sostegno dei lavoratori e delle imprese con uno stanziamento pari a due milioni di euro. Le risorse, in particolare, saranno destinate sia per la formazione del personale nelle imprese, sia per offrire formazione gratuita ai disoccupati. Riguardo a quest’ultima misura, proprio a partire da oggi, martedì 23 marzo 2010, si aprono le iscrizioni ai corsi di formazione gratuiti grazie ad un plafond pari a ben 500 mila euro che serviranno per assegnare dei voucher ai giovani che hanno perso il lavoro in data antecedente all’1 gennaio 2009 a causa di un contratto di lavoro non a tempo indeterminato.
Il lavoratore all’estero, la previdenza nell’Unione Europea
Uno degli obiettivi del trattato di Roma, in modo particolare l’articolo 51, mira alla salvaguardia sociale di ogni lavoratore dell’Unione Europea che presta la propria attività in un Paese terzo.
Nell’Unione Europea si è sempre più affermato il principio della tutela sociale al fine di favorire la libera circolazione di lavoratori attraverso le disposizioni contenute nel regolamento n. 1408/71 e successivamente modificato dal regolamento n. 574/72.
In sostanza, si è affermato un sistema di coordinamento dei sistemi di sicurezza nazionali che prevedono per i lavoratori migranti il cumulo, la cosiddetta totalizzazione, di tutti i periodi di previdenza sociale sia per la maturazione e la conservazione delle prestazioni sia per il calcolo delle eventuali quote retributive spettanti.
Prolungamento cassa integrazione: parere negativo del Governo
L’allungamento della cassa integrazione ordinaria da 52 a 78 settimane è inutile. A dichiararlo nelle ultime ore è stato Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, aggiungendo che in merito al provvedimento approvato nei giorni scorsi in Commissione l’Esecutivo esprimerà un parere negativo. Secondo il Ministro, in virtù delle estensioni già presenti per l’accesso alla cassa integrazione, l’allungamento della CIG ordinaria non serve visto che per le aziende in crisi ci sono già strumenti che offrono una adeguata protezione ai lavoratori. L’orientamento del Governo in materia di estensione della cassa integrazione ordinaria non è stato ben accolto dalla Cgil, la quale, per voce del segretario confederale, Fulvio Fammoni, sottolinea come il no del Ministro Sacconi confermi il disinteresse del Governo nei confronti della crisi.
Cassa integrazione ordinaria: durerà diciotto mesi
Grazie ad una votazione favorevole da parte sia del centrodestra, sia del centrosinistra, alla Camera dei Deputati, ed in particolare presso la Commissione Lavoro, è stato approvato un importante emendamento anticrisi che prolunga la cassa integrazione ordinaria da dodici a diciotto mesi, ovverosia da 52 a ben 78 settimane. Trattasi di una misura di rilevante importanza se si considera che nelle ultime settimane sono state molte le aziende nel nostro Paese che, a causa del loro persistente stato di crisi, hanno dovuto fare richiesta per la CIGS, la cassa integrazione guadagni straordinaria con molti casi che, in base ai decreti di concessione, hanno riguardato purtroppo anche dei fallimenti societari. L’emendamento approvato in Commissione, tra l’altro, è in linea con le richieste della CGIL, la quale da parecchi mesi oramai chiede il raddoppio della cassa integrazione guadagni ordinaria, portandola da 52 a 104 settimane al fine di evitare che le aziende e, di riflesso, i lavoratori rimangano scoperti dal beneficio degli ammortizzatori sociali aspettando che la ripresa in Italia si faccia più robusta ed il mondo del lavoro torni lentamente ai periodi pre-crisi.
Mobilità: benefici per l’assunzione di soggetti in reinserimento
Il sistema normativo italiano si compone di un innumerevole panorama di benefici finalizzati all’assunzione di soggetti che possono vantare diverse particolarità.
A questo proposito per garantire l’inserimento, o il reinserimento, nel mercato del lavoro dei lavoratori svantaggiati ci viene in aiuto il decreto legislativo n. 276/2003.
Così, secondo quanto stabilisce il citato decreto legislativo è possibile per le imprese di assumere a termine, per un periodo compreso tra sei e 18 mesi, soggetti in mobilità che utilizzano trattamenti integrativi.
Questi benefici si suddividono tra economici e contributivi.
Il beneficio economico è la risultante della somma tra quanto percepito dall’INPS (che continua ad erogare) ed il livello contrattuale di riferimento, mentre, dall’altro lato, dai contributi dovuti si detrae l’ammontare della contribuzione figurativa.