Per John Elkann i giovani non trovano lavoro perché “stanno bene a casa”

 La pensa proprio così il Presidente della Fiat, rinata da poco FCA, John Elkann, sui milioni di giovani italiani che in questo momento soffrono la penosa condizione di senza lavoro. Il rampollo di casa Agnelli si è trovato infatti a parlare agli studenti delle scuole superiori di Sondrio e ha espresso a chiare lettere questo suo personale pensiero. 

La laurea oggi: non più un traguardo, ma spesso una tappa di percorso

 Non sempre la laurea conduce all’obiettivo prefisso fin dall’inizio del percorso universitario: un lavoro che consenta di sfruttare le esperienze, anche se solo teoriche, acquisite attraverso i libri e le spiegazioni dei docenti. Di recente, abbiamo avuto modo di spiegare che la laurea indica solo che hai superato un esame importante seppur difficile, ma non l’idoneità al trend di mercato.

L’allarme dalla CGIA di Mestre: una pmi su 2 non riesce più a pagare gli stipendi

 L’osservazione della CGIA di Mestre non può essere sottovalutata perché nei prossimi mesi ci troveremo a fare i conti con una nuova stretta economica e finanziaria ed è necessario chiedere alle forze politiche risposte urgenti e precise che sappiano offrire valide alternative.

Infatti, per la locale associazione di Mestre, le imprese italiane fanno sempre più fatica a rispettare gli impegni finanziari visto che i protesti hanno subito un aumento molto consistente.

Intesa tra Italia e Germania in materia di formazione professionale

 I due Paesi hanno firmato un accordo che mira a favorire la mobilità transnazionale allo scopo di contrastare la disoccupazione giovanile.

Infatti, lo scorso 28 gennaio 2013, in occasione della Conferenza Europea sui Giovani, i due ministeri del lavoro dei due Paesi hanno così siglata la dichiarazione di intenti tra Italia e Germania in attuazione del Memorandum d’intesa tra i governi dei due Paesi: una cooperazione tra i Ministeri del lavoro italiano e tedesco per promuovere la mobilità transnazionale e migliorare i percorsi formativi dei giovani con progetti e iniziative.

Disoccupazione Italia 2013

 Il mercato del lavoro italiano è destinato a peggiorare anche nel 2013 e ormai sono migliaia le persone alla ricerca di un esempio di curriculum vitae che possa rendere il cambio occupazionale più leggero e semplice. A sancirlo è la triste stima compiuta dall’istituto di ricerca Ref, secondo cui il BelPaese affronterà un altro anno di gravissime difficoltà sul fronte occupazionale,  accompagnata da una grave contrazione del prodotto interno lordo, da una domanda locale in flessione e di consumi in rallentamento. Vediamo intanto come si è concluso l’ultimo anno, e quanto il deterioramento del mercato del lavoro stia condizionando la sostenibilità dei consumi delle famiglie italiane.

Occupazione giovanile negli altri Stati europei

 In Italia la situazione dell’occupazione giovanile è – per usare un eufemismo – un disastro. Alla fine del 2011 il tasso della disoccupazione giovanile ammontava infatti al 29,1 per cento, con un incremento che in soli quattro anni sfiorava gli 8 punti percentuali. A tale dato si aggiunta poi un altro 19,8 per cento di giovani che non studiano e non cercano occupazione, e si tenga altresì conto del 18,2 per cento di giovani in precoce abbandono di istruzione e formazione, e al solo 20,3 per cento che consegue un’istruzione universitaria. Ma quale è la situazione negli altri principali Paesi europei?

Dal Ministero del lavoro i nuovi Indicatori congiunturali sul mercato del lavoro

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblica la Nota Flash, relativa ai principali indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali.

In particolare , in questa nota il Ministero analizza l’evoluzione dell’occupazione, della disoccupazione e dell’offerta di lavoro relativa al terzo trimestre 2012 così come risulta dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro, realizzata dall’ISTAT; per lo stesso periodo sono stati pubblicati, inoltre, i dati relativi ad altri importanti indicatori del mercato del lavoro: ore lavorate, ore di Cig, incidenza straordinario.

Crescono i dati sulla disoccupazione raggiungendo un nuovo record

 Nuovo record storico e negativo per la disoccupazione giovanile nel nostro Paese. Infatti, nel mese di ottobre il tasso di disoccupazione degli under 25 è salito al 36,5%: il dato arriva dall’Istat, spiegando che si tratta del dato più alto dal gennaio 2004 (anno d’inizio delle serie storiche mensili) e del record negativo assoluto mai registrato dal quarto trimestre del 1992 (inizio delle serie storiche trimestrali).

Aumentano le domande di disoccupazione

 L’Inps ha confermato un aumento sostanziale delle domande di disoccupazione; infatti, nel mese di novembre 2012, il nostro istituto previdenziale comunica che sono state autorizzate 108,3 milioni di ore di cassa integrazione guadagni tano da, rispetto allo stesso mese del 2011 quando furono autorizzate 84,9 milioni di ore, registrare un aumento del 27,5%.

Scuola, formazione, lavoro: un percorso contro la disoccupazione

 Per questo percorso che offre ai giovani nuove opportunità Regione Lombardia entra in campo con servizi di Placement, perché una buona formazione contrasta la disoccupazione. Entro dicembre progetti regionali per reti di scuole e 6.000 studenti.
L’obiettivo è quello di favorire l’incontro tra studenti e aziende già durante l’anno scolastico, per offrire ai giovani diplomati o che stanno per diplomarsi l’opportunità di entrare nel mondo del
lavoro.

La mobilitazione europea dei sindacati in occasione dello sciopero del 14 novembre

 Il prossimo 14 novembre non solo la CGIL sciopererà ma anche la confederazione dei sindacati europei; infatti,  il 14 novembre sarà l’occasione per ribadire la posizionde del sindacato europeo sulla crisi economica e sulle politiche di risanamento:  quattro ore di sciopero generale “per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità” al fine di “Per cambiare le politiche europee e quelle nazionali a partire dalle legge di stabilità”.

Chiarimenti sul contratto a termine e sul suo computo

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha risposto, attraverso la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero, all’interpello n. 32 del 19 ottobre 2012 su un quesito posto dall’Assolavoro, in merito alla corretta interpretazione del disposto normativo ex art. 5, comma 4 bis, D.Lgs. n. 368/2001.