Nel settore edile e delle costruzioni in Italia, dall’inizio della crisi, sono stati persi ben 230 mila posti di lavoro, che salgono a 350 mila considerando anche l’indotto. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, in un Rapporto nel quale è stato fatto il punto anche sull’andamento dell’occupazione nel comparto che in Italia continua ad essere penalizzata sia dalla contrazione degli investimenti, sia da prospettive di miglioramento che al momento non s’intravedono. Non a caso, nel primo trimestre del 2011 le casse edili hanno fatto registrare un’ulteriore contrazione dei livelli delle ore lavorate; trattasi, nello specifico, di una flessione tendenziale pari al 3,1% che si va a sommare al pesante -20% registrato nel biennio 2009-2010.
disoccupazione
Lavoro e giovani: cosa accadrà?
Giovani e lavoro: sembra essere sempre più difficile riuscire a trovare un’occupazione. Secondo quanto emerso dal Rapporto del Cnel sul “Mercato del lavoro 2010-2011” il tasso di disoccupazione potrebbe per
Cassa integrazione: tagli pesanti ai salari dei lavoratori
Dall’inizio del 2011 in Italia i lavoratori, a causa della cassa integrazione, che interessa stabilmente all’incirca 500 mila occupati, hanno perso ben 4.600 euro a testa in busta paga; trattasi di una cifra considerevole, che corrisponde complessivamente a ben 2,2 miliardi di euro di salari tagliati in accordo con il Rapporto di luglio della Cgil sulla cassa integrazione prendendo a riferimento gli ultimi dati forniti dall’Inps, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Nel complesso il più grande sindacato italiano ha rilevato per la cassa integrazione un andamento altalenante, mentre preoccupa l’aumento delle imprese che ricorrono alla CIGS, ovverosia alla cassa integrazione guadagni straordinaria.
Aziende agricole sempre più guidate da laureati
Dobbiamo “rimboccarci le maniche” e non pensare solo al classico lavoro da ufficio: queste secondo me sono due “ingredienti” di cui tenere conto per cercare di arginare il fenomeno della
Contributi e bonus per il lavoro in Emilia-Romagna
Nei giorni scorsi in Emilia-Romagna l’Amministrazione regionale aveva annunciato nuove misure per l’occupazione attraverso una dotazione finanziaria pari ad oltre 5 milioni di euro. Ebbene, adesso al riguardo sono state rese note nello specifico le misure di azione che, nell’ambito di “Welfare to work“, sono state messe a punto. “Welfare to work”, in particolare, è un piano di azione per il sostegno al lavoro varato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ed attraverso il quale la Regione Emilia-Romagna punta a concedere contributi e bonus, soprattutto, a favore dei soggetti e dei lavoratori svantaggiati.
Riscattare i fondi pensione
A volte, e in questo particolare periodo storico non è certo una rarità, il lavoratore può avere l’esigenza di attingere al suo fondo pensione per coprire proprie necessità o della sua famiglia: in questo caso si parla di riscatto della propria posizione contributiva.
In effetti, può succedere che il lavoratore che si trovi in mobilità possa richiedere ai gestori del fondo di riscattare, anche parzialmente, la posizione individuale maturata.
A questo proposito l’attuale normativa consente il riscatto per una misura pari al 50% del capitale accantonato e su questa quota deve essere operata, a cura di gestori del fondo, una trattenuta fiscale pari ad una incidenza che è messa in relazione al periodo di accantonamento della contribuzione. Per la precisione, si applica una trattenuta a titolo di imposta nella misura del 15% sulla contribuzione accantonata dopo l’anno 2006. Il gestore applica una riduzione dello 0,3% per ogni anno eccedente il 15esimo anno di partecipazione alla previdenza complementare con un massimo del 6%.
L’Inps diffonde i dati ufficiali della cassa integrazione utilizzata
Con l’estate arriva anche il momento di fare dei bilanci e verificare le risposte dell’Inps alle sollecitazioni delle parti sociali.
L’Inps, attraverso il messaggio n. 15657 del 2 agosto 2011, ha diffuso i suoi dati ufficiali sull’uso della cassa integrazione relativi al mese di luglio concessa dal maggiore istituto previdenziale privato.
In effetti, secondo i dati diffusi dall’Inps si conferma un andamento in salita, ovvero questo mese di luglio è il mese con meno cassa integrazione da due anni. Sono dati che fanno ben sperare per il futuro perchè si conferma una flessione delle richieste di cassa integrazione nel corso del mese di luglio con -28,8% su luglio 2010; -8,8% su luglio 2009; -2,1% rispetto a giugno 2011.
E’ allarme disoccupazione al Sud
Al Sud è allarme disoccupazione; a dirlo sono i dati del Rapporto Svimez 2011 sull’economia del Mezzogiorno, che sarà presentato il prossimo 27 settembre e di cui sono state rese note alcune anticipazioni.
Ci sono alcune regioni (Abruzzo, Sardegna e Calabria) che guidano la ripresa ma al Sud in generale il tasso di disoccupazione sarebbe del 25%, un dato che prende in esame anche chi il lavoro lo vorrebbe ma non sa dove poterlo cercare.
Edilizia, il trattamento speciale di disoccupazione
Il trattamento speciale di disoccupazione per l’edilizia è una prestazione riservata ai lavoratori dipendenti del settore dell’edilizia e ai soci lavoratori di cooperative edili che sono stati licenziati e si verifica in caso di cessazione dell’attività aziendale, ultimazione del cantiere o delle singole fasi lavorative, riduzione di personale o per il fallimento di aziende edili ed affini anche del settore artigiano.
Il trattamento non è riconosciuto nei confronti di chi si dimette volontariamente, ma soltanto in caso di licenziamento (fanno eccezione le lavoratrici in maternità).
Per ottenere questo particolare trattamento è necessario che il lavoratore deve possedere, nei due anni precedenti la data di licenziamento, almeno 10 contributi mensili o 43 contributi settimanali per il lavoro prestato nel settore dell’edilizia e l’iscrizione nelle liste dei disoccupati.
Incentivi lavoratori svantaggiati: 5,5 milioni in Emilia-Romagna
5,5 milioni di euro di incentivi per i lavoratori svantaggiati e, di conseguenza, per agevolare il loro reinserimento nel circuito occupazionale. E’ questa la nuova misura che è stata attivata in Emilia-Romagna dall’Amministrazione regionale nell’ambito di “Welfare to work“, l’azione di sistema del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nel dettaglio, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Emilia-Romagna, sono previsti incentivi sia per l’avvio di un’attività autonoma, sia per quelle imprese che assumono il lavoratore svantaggiato; e se l’assunzione è a tempo indeterminato, allora a favore dell’azienda i contributi verranno erogati a fondo perduto. Le imprese operanti nella Regione Emilia-Romagna, interessati alla misura, possono presentare alle rispettive province emiliano-romagnole la domanda entro e non oltre la data del 20 ottobre del 2011. Unitamente agli incentivi, inoltre, sono previste azioni di formazione per i lavoratori assunti, nonché delle attività formative per chi sceglie invece di mettersi in proprio.
Lavoro e occupazione: scende il ricorso alla Cig
Continuano ad essere incoraggianti i dati relativi al cosiddetto tiraggio della cassa integrazione, ovverosia quello riguardante la percentuale di ore di Cig utilizzate rispetto a quelle richieste dalle imprese. Al riguardo nei giorni scorsi l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha fornito un nuovo aggiornamento, quello relativo al periodo gennaio-aprile 2011, ovverosia ai primi quattro mesi del corrente anno. Ebbene, il tiraggio medio si è fermato al 40,2%, frutto del 38,2% di tiraggio per la cassa integrazione straordinaria e in deroga, e di un tiraggio pari al 46,5% per la Cigo, ovverosia la cassa integrazione guadagni ordinaria. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il tiraggio della Cigo è passato dal 56,7% al 46,5% con una contrazione, quindi, superiore di ben 10 punti percentuali; stessa musica anche per il tiraggio della cassa integrazione straordinaria e in deroga, sceso dal 48,3% al 38,2%.
Voucher per la formazione dei disoccupati in Liguria
Nella Regione Liguria, su proposta di Pippo Rossetti, l’Assessore all’istruzione, alla formazione ed all’università, la Giunta ha dato il via libera ad un’importante misura che, con una dotazione finanziaria complessiva pari a 1,5 milioni di euro, a valere sull’anno 2011, e sull’FSE, il Fondo Sociale Europeo, mira a concedere voucher, fino ad un valore unitario pari a 6.000 euro ciascuno, per la formazione continua di lavoratori occupati e disoccupati. In particolare, la misura è accessibile da parte di lavoratori in cassa integrazione o in mobilità, ma anche laureati e diplomati occupati, nonché laureati disoccupati per l’offerta formativa presente sul sito www.altaformazioneinrete.it, quello dove è presente l’apposito catalogo interregionale. I termini per la presentazione delle domande si sono aperti il 4 luglio scorso e si chiuderanno il 4 agosto del 2011.
Disoccupazione: al Sud è record
La disoccupazione è un fenomeno che riguarda tutto il nostro paese e coinvolge soprattutto le regioni del Sud; questa tendenza era nota già da tempo ed ora secondo i dati diffusi dall’Istat è un fatto ancora più evidente. Nel primo trimestre del 2011 i disoccupati nel nostro paese sono 2,155 milioni e di questi quasi il 50% si trova al Sud; al Nord invece i disoccupati sono pari al 35% mentre al Centro le persone senza lavoro sono circa 390 mila (pari al 18%).
Ed ecco regione per regione la situazione disoccupazione nel nostro paese
Cassa integrazione giugno 2011: crollo del 20%
Dati incoraggianti arrivano dall’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sull’andamento della cassa integrazione ordinaria, straordinaria ed in deroga, nello scorso mese di giugno 2011. Nel mese in questione, infatti, le ore autorizzate di cassa integrazione hanno fatto registrare una forte contrazione sia rispetto al mese di giugno del 2010, sia rispetto al mese precedente, quello di maggio del 2011. Nel dettaglio, le ore autorizzate nello scorso mese di giugno sono state 82,4 milioni, con un calo secco del 20,1% rispetto alle 103,2 milioni di ore autorizzate nel mese di maggio del 2011; stesso calo, pari al 20%, anche nel confronto con il mese di giugno del 2010 quando le ore di cassa integrazione autorizzate furono 103,1 milioni.