Cassa integrazione: Inps, tiraggio sotto il 40%

 In linea con le attese, è in diminuzione in Italia il cosiddetto tiraggio della cassa integrazione, ovverosia il rapporto tra le ore richieste ed autorizzate, e quelle che poi le imprese vanno effettivamente ad utilizzare. E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dall’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sui dati relativi alla cassa integrazione nel primo trimestre del corrente anno; il tiraggio nei tre mesi si è infatti attestato sotto il 40%, al 38,82% per l’esattezza, andando così a segnare un netto calo rispetto al 50% circa di tiraggio della CIG nel periodo gennaio-marzo 2010, ovverosia nello stesso trimestre dell’anno precedente.

Inps: cassa integrazione, maggio 2011 a due velocità

 Calo a due cifre a livello tendenziale, ma aumento a due cifre a livello congiunturale. E’ questo, in estrema sintesi, per la cassa integrazione, lo scenario rilevato e fotografato dall’Inps, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, relativamente allo scorso mese di maggio 2011. In particolare, le ore autorizzate sono scese dell’11,1% rispetto al maggio del 2010, ma sono salite del 12,1% rispetto al mese precedente, ovverosia rispetto ad aprile 2011. Decisamente più incoraggiante, sempre su base tendenziale, è il calo delle ore autorizzate di cassa integrazione nel periodo gennaio-maggio 2011 con un secco -19,19% rispetto ai primi cinque mesi del 2010. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell‘Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, i dati dimostrano come le imprese, nonostante la presenza di segnali di ripresa provenienti proprio dal mondo produttivo, preferiscano mettere da parte ore autorizzate di cassa integrazione per l’eventuale bisogno.

Voucher Regione Sardegna per la formazione dei disoccupati

 Su proposta di Franco Manca, Assessore al Lavoro, ed in linea con quanto previsto nella Legge Finanziaria regionale per l’anno in corso, in Sardegna sono state stanziate risorse pari a 10 milioni di euro per favorire i processi di formazione dei lavoratori sardi disoccupati. A darne notizia nei giorni scorsi è stata proprio l’Amministrazione regionale nel precisare come le risorse saranno concesse attraverso la distribuzione di “buoni formazione“, ovverosia dei voucher, per attivare, avviare e sostenere i tirocini formativi dei lavoratori sardi disoccupati o inoccupati, di tutti i Comuni sul territorio, presso le imprese private. Per ogni lavoratore che partecipa ai tirocini, la cui durata è pari a sei mesi e con orari pari all’80% del contratto di riferimento dell’impresa dove si svolge, la Regione Sardegna offre una “borsa di formazione” pari a 500 euro al mese a patto di non beneficiare di ammortizzatori sociali.

Ricerca lavoro: sfiducia dilagante in Italia

 Dopo aver inviato centinaia di curriculum, dopo aver ricevuto al più una mezza dozzina di risposte, e dopo aver ricevuto proposte di lavoro poco serie, da quelle a provvigione a quelle per cui non si capisce come l’azienda intende inquadrare il candidato, molto spesso i giovani gettano la spugna ed il lavoro neanche lo cercano più. A quattro anni di distanza dallo scoppio della crisi è infatti la sfiducia nel lavoro e nella sua ricerca uno dei problemi più grossi da superare. Non a caso Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, nel commentare l’ultimissimo Rapporto dell’Istituto Nazionale di Statistica su “Occupati e disoccupati“, relativo al mese di aprile 2011, ha fatto presente come la disoccupazione non scenda in virtù di un numero maggiore di persone che trovano lavoro, ma perché aumenta l’esercito degli scoraggiati.

Cassa integrazione: troppe persone ancora assenti dal lavoro

 In Italia, a causa della cassa integrazione, ci sono ancora troppe persone assenti dal lavoro. A metterlo in evidenza è stata la Cgil in un Rapporto da cui è emerso come nello scorso mese di aprile le richieste di ore di cassa integrazione siano scese, ma ci sono ancora ben 460 mila lavoratori in cassa che percepiscono una busta paga ridotta, e che perdono in media ben 2.600 euro che a conti fatti vengono sottratti ai consumi che, non lo scopriamo di certo oggi, in Italia sono ancora stagnanti. A causa della cassa integrazione il taglio dei salari spesa complessivamente per ben 1,25 miliardi di euro, stando proprio al Rapporto di aprile 2011 della Cgil; al riguardo Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil, ha posto l’accento sul fatto che i dati sulla cassa integrazione rivelano come l’andamento dell’economia nel nostro Paese rimanga altalenante, e come si vada avanti in uno scenario che risulta essere ancora segnato dalla crisi a fronte di qualche piccolo segnale di ripresa.

Piano straordinario per il lavoro nella Regione Puglia

 Nell’ambito del Piano straordinario del lavoro, nella Regione Puglia l’Amministrazione, ed in particolare il Governatore Nichi Vendola, ha annunciato in conferenza stampa tre importanti Bandi: un per l’alta formazione interregionale, uno per l’apprendistato professionalizzante, ed infine il terzo sulla rete per la diffusione del piano per il lavoro. A darne notizia è il sito Internet della Regione Puglia per un Piano che, secondo il Presidente Vendola, è il più significativo messo in campo nel nostro Paese con l’obiettivo di contrastare l’esclusione e l’espulsione dei giovani dal mondo del lavoro senza quindi una prospettiva ed un futuro. Il Piano straordinario per il lavoro nella Regione Puglia ha una dotazione finanziaria pari a ben 340 milioni di euro a fronte dei tre Bandi sopra citati che saranno perfezionati a messi a punto nelle prossime settimane dopo aver ascoltato le organizzazioni delle imprese ed i sindacati.

I giovani e il lavoro: alcune impressioni

Nel nostro paese il tasso di disoccupazione è sempre alto eppure ci sono aziende che non riescono a trovare certe figure professionali; penso alle tante estetiste con qualifica ma anche

Voucher lavoro accessorio nel turismo, accordo con le associazioni di categoria

 Via libera, nel settore turistico, ad un importante accordo che è stato siglato tra Italia Lavoro e le associazioni di categoria del comparto del turismo, tra cui anche la Federalberghi. Trattasi di un accordo molto importante in quanto da un lato mira alla semplificazione ed al sostegno dell’occupazione, e dall’altro punta ad incrementare sia la flessibilità nel lavoro, sia l’occupazione regolare proprio attraverso l’utilizzo e l’accesso allo strumento dei voucher. Nel complesso l’intesa, in accordo con quanto riportato dalla Federalberghi, risponde ai fabbisogni occupazionali delle imprese del turismo e, contestualmente, promuove una semplificazione ed uno snellimento proprio per quel che riguarda la gestione dei voucher destinati a creare lavoro a favore di soggetti quali i disoccupati, gli inoccupati e coloro che risultano essere percettori di sostegno al reddito.

Inps: cassa integrazione, giù anche ad aprile

 E’ scesa anche nello scorso mese di aprile 2011 la cassa integrazione. A comunicarlo è stato l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, mettendo in particolare in evidenza come il calo della cassa integrazione il mese scorso sia stato sia congiunturale, sia tendenziale. La discesa, infatti, è stata ad aprile 2011 del 19,7% rispetto all’aprile 2010, e del 10,1% rispetto al mese di marzo 2011 a conferma dei buoni segnali di ripresa della produttività dal mondo imprenditoriale. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, i dati in discesa per la cassa integrazione sono accompagnati anche da un tiraggio molto basso, ovverosia da percentuali di utilizzo delle ore autorizzate che via via stanno scendendo mese dopo mese.

Disoccupati Piemonte: domande sostegno al reddito al via

 Si aprono domani, lunedì 2 maggio 2011, nella Regione Piemonte, i termini per la presentazione delle domande di sostegno al reddito a valere sull’anno in corso, ed a fronte di una dotazione finanziaria complessiva pari a nove milioni di euro. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come il termine ultimo per la presentazione delle istanze sia quello di martedì 31 maggio 2011, e come il sussidio sia pari a 2.000 euro per chi ha un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 10 mila ma superiore ai 5 mila euro, mentre balza a 3 mila euro per chi ha un Isee che non raggiunge i 5 mila euro. Oltre ai limiti Isee, i potenziali beneficiari devono rispettare, per accedere al sussidio, anche altri requisiti, tra cui quelli di avere almeno un figlio a carico, e di essere disoccupati, alla data del 2 maggio del 2011, da almeno un anno ma da non più di due anni. In tale lasso di tempo, inoltre, occorre che il beneficiario del sussidio abbia svolto almeno tre mesi di lavoro subordinato o parasubordinato; sono comunque esclusi dalla misura i percettori di indennità di mobilità e di disoccupazione.

Primo Maggio 2011: occupazione, aumenta l’ottimismo

 Domani, domenica 1 Maggio 2011, è un giorno speciale visto che è la Festa dei lavoratori, almeno per chi un’occupazione ce l’ha. Da quasi tre anni a questa parte, infatti, la crisi finanziaria ed economica ha fatto salire anche nel nostro Paese il tasso di disoccupazione, ma per fortuna tra i lavoratori italiani è tornato ad affiorare un cauto quanto incoraggiante ottimismo per il futuro. In particolare, secondo quanto rilevato da Gi Group, l’Indice di Fiducia dei Lavoratori Dipendenti Italiani, rilevato in collaborazione con OD&M Consulting, nello scorso mese di marzo ha fatto registrare una lieve ascesa. L’incremento, nello specifico, è stato pari a 2,1 punti rispetto al mese di settembre 2010; l’indicatore segna un valore di 37 che, in una scala da 0 a 100, ancora è comunque troppo basso; pur tuttavia, dal mese di aprile del 2009, mette in risalto Gi Group, l’Indice di Fiducia dei Lavoratori Dipendenti Italiani ha superato l’area dei 36 punti, ovverosia quella che in tutto e per tutto era diventata una vera e propria soglia psicologica.

Lavoro Toscana: percorso sperimentale per l’occupazione dei giovani

 A fronte di una previsione di spesa pari a 150 mila euro, nella Regione Toscana l’Amministrazione ha siglato con l’Uncem un importante accordo finalizzato al sostegno alle politiche giovanili per il lavoro, con particolare attenzione a coloro che vivono nelle zone montane, ed ai quali devono essere offerte le stesse opportunità. L’accordo, avente la durata di un anno, mira quindi a garantire quella che viene definita come la “perequazione sociale“, con i fondi da spendere che, di conseguenza, serviranno per andare a compensare quelle condizioni di svantaggio che si generano in funzione della posizione geografica, e che poi vanno di riflesso a condizionare le scelte di vita. Le azioni, che saranno portate avanti a favore dei giovani che vivono in zone geografiche potenzialmente più svantaggiate, sono quelle già definite negli atti di programmazione della Regione Toscana; a queste si aggiungeranno poi, sempre a favore delle nuove generazioni, azioni specifiche che risultano essere gà in fase di messa a punto da parte dell’Amministrazione regionale.

Lavoro professionisti: lo scenario ed il futuro post crisi

 Gli ultimi tre anni in Italia non sono stati difficili solo per i lavoratori dipendenti, con molti di questi che hanno conosciuto la mobilità e la cassa integrazione, ma anche per tantissimi professionisti. Stiamo parlando di avvocati, architetti, piccoli operatori autonomi ed ingegneri che hanno dovuto far fronte ad un brusco calo del volume d’affari. Ma come hanno reagito alla crisi i professionisti? Ebbene, la risposta ci giunge al riguardo dalla Camera di Commercio di Milano, la quale, avvalendosi del Consorzio Aaster del sociologo Aldo Bonomi, ha fatto il punto consultando quest’anno oltre mille professionisti che lavorano sotto la Madonnina. Quasi la metà di questi professionisti, il 43% per l’esattezza, non ha reagito alla crisi chiudendosi in se stessi, ma andando a contrastare la pessima congiuntura attraverso la ricerca di nuovi clienti e di nuovi mercati. Pur tuttavia, un campione ampio, pari a ben il 75%, rileva come nello scenario post crisi si stima d’aver perso quello che era il prestigio di una volta.