Lavoro Toscana: percorso sperimentale per l’occupazione dei giovani

 A fronte di una previsione di spesa pari a 150 mila euro, nella Regione Toscana l’Amministrazione ha siglato con l’Uncem un importante accordo finalizzato al sostegno alle politiche giovanili per il lavoro, con particolare attenzione a coloro che vivono nelle zone montane, ed ai quali devono essere offerte le stesse opportunità. L’accordo, avente la durata di un anno, mira quindi a garantire quella che viene definita come la “perequazione sociale“, con i fondi da spendere che, di conseguenza, serviranno per andare a compensare quelle condizioni di svantaggio che si generano in funzione della posizione geografica, e che poi vanno di riflesso a condizionare le scelte di vita. Le azioni, che saranno portate avanti a favore dei giovani che vivono in zone geografiche potenzialmente più svantaggiate, sono quelle già definite negli atti di programmazione della Regione Toscana; a queste si aggiungeranno poi, sempre a favore delle nuove generazioni, azioni specifiche che risultano essere gà in fase di messa a punto da parte dell’Amministrazione regionale.

Lavoro professionisti: lo scenario ed il futuro post crisi

 Gli ultimi tre anni in Italia non sono stati difficili solo per i lavoratori dipendenti, con molti di questi che hanno conosciuto la mobilità e la cassa integrazione, ma anche per tantissimi professionisti. Stiamo parlando di avvocati, architetti, piccoli operatori autonomi ed ingegneri che hanno dovuto far fronte ad un brusco calo del volume d’affari. Ma come hanno reagito alla crisi i professionisti? Ebbene, la risposta ci giunge al riguardo dalla Camera di Commercio di Milano, la quale, avvalendosi del Consorzio Aaster del sociologo Aldo Bonomi, ha fatto il punto consultando quest’anno oltre mille professionisti che lavorano sotto la Madonnina. Quasi la metà di questi professionisti, il 43% per l’esattezza, non ha reagito alla crisi chiudendosi in se stessi, ma andando a contrastare la pessima congiuntura attraverso la ricerca di nuovi clienti e di nuovi mercati. Pur tuttavia, un campione ampio, pari a ben il 75%, rileva come nello scenario post crisi si stima d’aver perso quello che era il prestigio di una volta.

Ricerca lavoro: i neolaureati sognano le FS

 Trovare lavoro, stabile, ovverosia con contratto di lavoro a tempo indeterminato, magari in una grande azienda in modo da sistemarsi per tutta la vita. E’ questo l’obiettivo, in Italia, di milioni di giovani con un grado di istruzione medio/alto, spesso laureati. In accordo con quanto emerge dal “Best Employer of Choice 2010“, al primo posto tra i datori di lavoro più ambiti c’è il colosso del cane a sei zampe, ovverosia Eni; al terzo posto c’è un altro colosso energetico, l’Enel, così come nella top ten ci sono anche le FS. A metterlo in risalto è proprio il Gruppo Ferrovie dello Stato nel far presente come la Società del trasporto ferroviario nel “Best Employer of Choice 2010” si posizioni all’ottavo posto tra i datori di lavoro più ambiti da parte dei neolaureati. Secondo le FS non trattasi di una posizione di classifica sorprendente visto che è il frutto della forte innovazione cui le Ferrovie dello Stato sono andate incontro in questi ultimi anni.

Governo, proroghe a termini in scadenza per il Ministero del Lavoro

 Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2011, il DPCM 25 marzo 2011 con il quale vengono disposte proroghe, al 31 dicembre 2011 rispetto ai termini già scaduti del 31 marzo 2011, a termini riguardanti disposizioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

L’attuale periodo economico è davvero difficile tanto che il Consiglio dei Ministri ha deciso di prorogare alcune garanzie sociali che scadevano il 31 marzo 2011.

In effetti, il provvedimento intende disporre un ulteriore termine  su diverse materie, in particolare il Consiglio dei Ministri interviene nella materia che disciplina il lavoro occasionale di tipo accessorio. La decisione del provvedimento nasce dalla necessità di continuare ad assicurare, per tutto l’anno 2011, in ragione della particolare congiuntura economica, l’insieme degli interventi volti a sostenere il reddito e a garantire l’occupazione regolar così come prevede la fonte normativa all’articolo 70 comma 1 e 1-bis del decreto 10 settembre 2003 n. 276.

Ammortizzatori sociali in deroga: Regione Toscana, c’è l’accordo

 A valere sul biennio 2011-2012, c’è l’accordo nella Regione Toscana per la mobilità in deroga. A darne notizia è l’Amministrazione regionale dopo che con le parti sociali è stato siglato l’apposito accordo quadro finalizzato a concedere la cassa anche a quei lavoratori appartenenti a quelle imprese che in Toscana, così come prevede la normativa ordinaria, hanno esaurito per Legge il periodo per la fruizione degli ammortizzatori sociali. L’operatività scatta dall’1 maggio prossimo a seguito dell’adesione alla proposta di accordo quadro proposta da Gianfranco Simoncini, Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, e firmata dai rappresentanti di Uil, Cia, Cisl, Cna, Cgil, Coldiretti, Lega Coop, Confartigianato, Confturismo, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confcooperative.

Voucher lavoro: nuovo Bando nel Comune di Cuneo

 E’ stato pubblicato, nel Comune di Cuneo, il nuovo Bando attraverso il quale l’Amministrazione comunale ha avviato la ricerca di personale che, al fine di svolgere prestazioni di lavoro occasionale, potrà essere remunerato con i voucher, ovverosia con i cosiddetti buoni lavoro. Per accedere alla misura i richiedenti in possesso dei requisiti dovranno presentare la domanda entro e non oltre il 2 maggio del 2011, con l’Avviso pubblico ed il relativo modulo di domanda che sono già visionabili e scaricabili dal sito Internet del Comune di Cuneo, www.comune.cuneo.gov.it. Le prestazioni di lavoro pagate con i voucher, lo ricordiamo, offrono la copertura non solo contributiva, ma anche assicurativa ai fini dell’Inail; in particolare, per ogni 20 euro lordi di paga sono 15 gli euro netti che vanno in tasca al lavoratore occasionale.

Lavoro Sardegna: nuovi stanziamenti per combattere la disoccupazione

 Arrivano nuovi fondi, nella Regione Sardegna, per combattere la disoccupazione. Trattasi, nello specifico, di uno stanziamento pari a complessivi 10 milioni di euro a sostegno della nuova imprenditorialità e delle politiche attive per il lavoro con particolare attenzione ai piccoli Comuni della Regione Sardegna. Il tutto grazie ad un accordo che è stato raggiunto tra l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’Asel, l’Uncem e l’assessorato al Lavoro della Regione Sardegna. Le risorse complessive, equamente ripartite, vanno a finanziare, con 5 milioni di euro, il Fondo piccoli Comuni, e con altrettante risorse i “Poic”, ovverosia i Programmi operativi per l’imprenditorialità comunale. Secondo quanto ha messo in risalto l’Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, Franco Manca, trattasi di provvedimenti che sono sia innovativi, sia complementari tra di loro al fine di combattere la disoccupazione ed agevolare la nascita di nuove imprese in quei Comuni sardi con meno di tremila abitanti.

Lavoro immigrati: opportunità nei distretti agricoli

 Gli immigrati nel nostro Paese “rubano” o no occupazione ai cittadini italiani? La domanda è d’obbligo visto che siamo in una fase caratterizzata da forti flussi migratori provenienti dai Paesi che s’affacciano sul Mediterraneo. In generale, ed in prevalenza, possiamo dire che nel nostro Paese gli immigrati sono impegnati in settori di attività ed in mansioni che gli italiani non vogliono più fare. Buona parte dei lavoratori immigrati è impegnata nel settore agricolo dove, in accordo con le ultime rilevazioni della Coldiretti, nel rapporto di uno su dieci i lavoratori sono stranieri. Trattasi, nello specifico, di un esercito composto da oltre 100 mila lavoratori che svolgono un’attività molto importante visto che garantiscono l’approvvigionamento alimentare sulle nostre tavole. Al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori rileva per gli immigrati opportunità di lavoro crescenti nei cosiddetti distretti agricoli, ovverosia in quelle aree dove è prevalente un tipo di coltivazione.

Domanda di disoccupazione e mobilità corredata di ANF

 L’Inps rende noto con circolare n. 66 del 12 aprile 2011 che il servizio di presentazione delle domande di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti normali e di mobilità ordinaria tramite web, è stato implementato con la funzione relativa alla richiesta contemporanea dell’Assegno Nucleo Familiare (c.d Anf), per consentire la liquidazione di detta prestazione accessoria unitamente alle indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti normali e di mobilità ordinaria.

Lavoro Pubblica Amministrazione: 120 mila precari rischiano

 In merito ai contratti dei lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, che sono in scadenza, il Governo deve dare delle risposte. Questo è quanto, tra l’altro, ha dichiarato Michele Gentile, responsabile del dipartimento settori pubblici della Cgil Nazionale, in quanto entro l’anno nella PA scadranno all’incirca ben 120 mila contratti di lavoratori precari che, a causa dell’ultima manovra del Governo, non saranno rinnovati a fronte di un risparmio per le casse dello Stato quantificabile in appena 100 milioni di euro. Si rischia così un vero e proprio dimezzamento dei dipendenti nella Pubblica Amministrazione a fronte di un totale di 240 mila contratti; questo, secondo l’esponente del più grande Sindacato italiano, è frutto di una manovra finanziaria devastante per effetto dei cosiddetti tagli lineari che mettono in crisi nel nostro Paese il sistema dell‘occupazione in una fase congiunturale ancora difficile, e caratterizzata da una persistente perdita del potere d’acquisto a causa del calo delle retribuzioni.

Inps: cassa integrazione 2011, tiraggio in diminuzione

 Continuano a scendere, anche nel 2011, le ore di cassa integrazione richieste, autorizzate ed effettivamente utilizzate dalle imprese. In accordo con gli ultimissimi dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), infatti, nello scorso mese di gennaio 2011 in Italia sono state utilizzate solamente un terzo circa delle ore di cassa integrazione autorizzate, 20 milioni nello specifico rispetto ad un totale di 60 milioni di ore. A confronto con lo stesso mese del 2010, il calo del tiraggio, ovverosia del consumo complessivo di ore autorizzate di cassa integrazione, è ampio visto che nel gennaio 2010 si era attestato al 42,41% nel rapporto di 34 milioni di ore utilizzate rispetto ad un totale di 80 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate.

La previdenza corre online

Si modificano i rapporti tra gli enti previdenziali e il cittadino aggiungendo nuove opportunità di comunicazione grazie all’avvento di procedure telematiche sempre più sicure, affidabili e diffuse.

I due maggiori istituti previdenziali italiani, Inps e Inpdap, hanno già da tempo avviato sistemi informativi in grado di gestire questo nuovo flusso di lavoro; in particolare, l’Inpdap, l’istituto previdenziale del settore pubblico, dal luglio del 2010, anche se il servizio è ancora in fase sperimentale, ha attivato l’estratto contro contributivo.

Ricordiamo che l’Inpdap dal 31 ottobre dello scorso anno ha esteso anche ai dipendenti di due amministrazioni pubbliche per ogni Regioni. Secondo le dichiarazioni dell’Inpdap, nel corso del  2011 gli iscritti all’istituto potranno fruire del servizio estratto conto on line, fino a raggiungere tutti i pubblici dipendenti.

Manifestazione dei precari: i giovani scendono in piazza

 Oggi, sabato 9 aprile 2011, tantissimi giovani sono scesi in piazza, nelle principali città italiane, per tornare a dire no al precariato e ad una conseguente condizione lavorativa che non dà certezze per il futuro. Promossa dal Comitato “Il nostro tempo è adesso. La vita non aspetta“, alla manifestazione dei lavoratori precari ha aderito, tra gli altri, anche la Cgil che, in particolare, per l’occasione è tornata a ribadire la necessità che nel nostro Paese venga attuata una profonda riforma degli ammortizzatori sociali; così come il più grande Sindacato italiano ha altresì ribadito sia la necessità di ridurre il precariato, sia di cambiare rotta dal fronte della remunerazione. Un precario, non lo scopriamo di certo oggi, a parità di ore lavorative, rispetto ad un dipendente con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, guadagna di meno ed ha meno diritti, mentre secondo la Cgil il giovane precario dovrebbe e deve guadagnare di più.

Inps: cassa integrazione, forte rialzo congiunturale

 Dopo la tendenza decrescente dei mesi scorsi, a marzo 2011 in Italia la cassa integrazione, almeno a livello congiunturale, è tornata a far registrare una forte crescita. In accordo con quanto riferito dall’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, nel marzo scorso sono state richieste ed autorizzate ben 102,5 milioni di ore di CIG, con un rialzo del 45,1% rispetto ai 70,6 milioni di ore autorizzate nel febbraio 2011; a fronte del forte rialzo congiunturale, pur tuttavia, a livello tendenziale, ovverosia rispetto al mese di marzo 2010, le ore di cassa integrazione richieste ed autorizzate hanno fatto registrare una discesa del 15,8%. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, i dati indicano che l’economia nazionale ha un andamento discontinuo, a conferma di come il picco della crisi sia stato superato a fronte però di difficoltà a livello occupazionale e produttivo che ancora non sono state pienamente superate.