Come diventare avvocato a Malta

Volete dedicarvi alla professione dell’avvocato, alla giurisprudenza, alle professioni legali? Il mondo aziendale e quello del business si sono notevolmente complicati nel corso di questi ultimi anni e il risultato è stato un intreccio delle attività legali, finanziarie ed economiche. Una buona soluzione per trovare lavoro potrebbe essere allora quella di guardare oltre i confini i nazionali e decidere di svolgere la propria carriera all’estero.

L’assicurazione per i lavoratori italiani all’estero

 L’Inail, attraverso la circolare n. 2 del 22 gennaio 2012 intitolata come “Lavoratori operanti in Paesi extracomunitari: assicurazioni obbligatorie non previste da accordi di sicurezza sociale1. Retribuzioni convenzionali per l’anno 2013”, fornisce alcune indicazioni per i lavoratori italiani operanti in Paesi extracomunitari e il ruolo delle assicurazioni obbligatorie.

Come lavorare all’estero

 Per lavorare all’estero l’accesso al sistema LIE costituisce una chiave di volta davvero essenziale. Ma che cosa è questo sistema informativo e in che modo è possibile utilizzarlo? Quali sono i soggetti interessati al database LIE. E ancora, come funziona la procedura per richiedere di lavorare all’estero? Cerchiamo di comprenderlo in maniera chiara, illustrando la natura e il funzionamento di questo sistema informativo sempre più utilizzato.

Studiare all’estero non attira molti italiani

 Del fatto che studiare all’estero, o compiere semplicemente qualche esperienza formativa della durata di pochi mesi, sia un’eccezionale integrazione al proprio curriculum vitae, in grado di arricchire le proprie conoscenze e competenze, ne sono convinti tutti. Peccato che davvero pochi italiani abbiano agito in tal senso, visto e considerato che la percentuale di studenti tricolori che decidono di varcare i confini nazionali per compiere un’attività formativa fuori Patria, continua a deludere.

Secondo una recente ricerca compiuta da Almalaurea, ad esempio, solamente il 7% dei laureati italiani avrebbe avuto modo di compiere un’esperienza del genere, in grado di ampliare il proprio bagaglio formativo personale, conoscendo altre realtà e avere – di conseguenza (più o meno diretta) – più opportunità di lavoro.

Dichiarazione redditi dipendenti all’estero

 La dichiarazione dei redditi è una comunicazione ufficiale con la quale il contribuente certifica quali sono stati i suoi redditi prodotti nell’esercizio solare precedente. Per quanto concerne i lavoratori dipendenti che hanno maturato redditi all’estero, ricordiamo in particolare come sia attualmente vigente l’obbligo di comunicare in dichiarazione anche i redditi da lavoro dipendenti e i redditi assimilati (ad esempio le pensioni, o i compensi per le collaborazioni a progetto) che siano stati percepiti all’estero.

In maniera ancor più specifica, ricordiamo come il requisito affinchè il reddito dichiarato all’estero venga comunicato in Italia non è solamente quantitativo: in altri termini, è possibile che il dipendente che abbia soggiornato all’estero per più di 183 giorni nell’arco di dodici mesi, siano considerato ancora residente in Italia e debba quindi procedere alla comunicazione dei redditi nel nostro Paese.

Lavorare all’Estero presso il Ministero degli Affari Esteri

Se il lavoro diplomatico e amministrativo è sempre stato la vostra passione, e possedete una concreta e comprovata esperienza nel settore, allora forse l’opportunità varata dal Ministero degli Affari Esteri potrà fare per voi: il Ministero è infatti alla ricerca di un capo programma da utilizzarsi per missioni estere nell’America Latina, conferendo allo stesso un contratto di lavoro molto interessante sotto il profilo economico, e sotto quello delle opportunità di sviluppo della propria carriera.

La Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo Ricerca Personale ha infatti indetto un avviso di incarico (numerato 15/3/BRZ/2011) attraverso il quael selezionare degli esperti sanitari Capo programma, per una durata pari a 8 mesi, e con frequenti missioni all’estero, prevalentemente in Perù, ma con escursioni in Ecuador e in Bolivia (rispettivamente a Loja, e a La Paz e Potosì, mentre Lima sarà la base peruviana).

Trovare lavoro in Francia: Guida su come fare

 Come trovare lavoro in Francia? Ebbene, da questo punto di vista si può dire che tutto il mondo è paese, visto che i canali e le modalità per trovare un posto di lavoro, magari sotto la Tour Eiffel, sono sostanzialmente identici all’Italia. Quando ci si reca in un Paese straniero, a cercar fortuna, la prima limitazione è quella legata al fatto che magari non si hanno “conoscenze”; un’altra limitazione è quella relativa alla lingua. Se non si parla un francese fluente le difficoltà per potersi “accasare” a Parigi, Nantes o Marsiglia aumentano e spesso possono essere anche insuperabili; di conseguenza, chi conosce la lingua e vuole lavorare in Francia ha di norma più possibilità di trovare lavoro e di sostenere colloqui che poi sfocino a conti fatti in un‘assunzione. E allora, prima di mettersi in viaggio, magari alla cieca, è bene innanzi tutto crearsi dei canali sfruttando la rete Internet.

Pensionati ed anziani: più diritti per i connazionali all’estero

 Lo Stato italiano, ai pensionati che, residenti in Italia, versano in condizioni di difficoltà e di bisogno, riconosce il percepimento dell’assegno di solidarietà; trattasi di un diritto ad una prestazione assistenziale che, pur tuttavia, non viene concessa ai nostri connazionali che, residenti in Paesi esteri, versano allo stesso modo nelle condizioni di povertà. Anche per questo, al fine di garantire pari diritti e pari dignità ai pensionati italiani che risiedono all’estero, per la giornata di giovedì prossimo, 10 dicembre 2009, è prevista una mobilitazione internazionale. Al riguardo, tra l’altro, la Cgil sottolinea come nella passata legislatura fossero stati presentate a più riprese delle proposte di Legge che avevano trovato un consenso bipartisan, ma fino ad ora nulla di tutto ciò ha portato all’approvazione di una Legge.

Stefania: una storia inventata ma con un fondo di verità

Questa è una storia inventata ma forse lo è solamente fino ad un certo punto (molti di voi siamo certi si riconosceranno). Stefania è una giovanissima neo laureata senza esperienza ma con tanta voglia di imparare e soprattutto di lavorare. All’inzio del percorso di studi ha scelto una facoltà che sembrava aprire molte opportunità di lavoro: la facoltà che decise di frequentare era la tanto discussa facoltà di scienze della comunicazione.

I problemi per la nostra Stefania cominciarono subito. Infatti vivendo in una piccola città di provincia l’unica prospettiva per lei era quella di andare a studiare in un’altra città. I genitori vedendo la grinta e la volontà di questa giovane l’assecondarono e con tanti sacrifici le permisero di recarsi a Roma.

Disneyland Paris: cercasi personale

Se desiderate vivere un’esperienza all’estero questa potrebbe essere l’occasione giusta.

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EURES PROVINCIA TORINO

Disneyland Resort Paris

Session unique de recrutement pour l’Italie, 200 postes à pourvoir Turin le 1, 2 et 3 avril 2009

Profil Souhaité

Etre âgé(e) de 18 ans minimum.

Avoir le sens de la communication et une expérience liée au service de la clientèle.
Un bon niveau d’anglais et de français est demandé.

La maîtrise d’une troisième langue européenne est souhaitée sur les métiers de l’accueil.
Titulaires des documents administratifs les autorisant à exercer une activité salariée sur le territoire français.

Lavorare all’estero: come e cosa fare

Per capire meglio come poter lavorare all’estero abbiamo intervistato Bernd Faas di Eurocultura. Si tratta di un’Associazione Culturale che fornisce informazioni per lo stage all’estero, per la ricerca del lavoro a tempo determinato e indeterminato all’estero (in particolare nei Paesi dell’Unione Europea), informazioni sullo studio universitario all’estero, su come fare volontariato all’estero e molto altro. Sono servizi riservati ai soci. Maggiori informazioni al sito di eurocultura.