Provincia di Ascoli Piceno: Bando per voucher di conciliazione

 Ad Ascoli Piceno l’Amministrazione provinciale è scesa in campo a sostegno del sociale, dell’occupazione e della tutela del lavoro femminile con un Bando che, attraverso un finanziamento della Regione Marche, punta a concedere voucher di conciliazione lavoro-famiglia. A darne notizia è stata proprio la Provincia di Ascoli Piceno nel precisare che il Bando, avente una dotazione finanziaria pari a 90 mila euro, provenienti dall’FSE, il Fondo Sociale Europeo, scade per la presentazione delle domande in data venerdì 29 ottobre 2010. I voucher, in particolare, sono destinati alle donne residenti in alcuni Comuni del Piceno che si trovano in possesso di particolari requisiti. Ai fini dell’accesso al Bando, occorre essere disoccupate in formazione, inoccupate, lavoratrici con un contratto co.co.co., a tempo indeterminato oppure a tempo determinato. Con l’erogazione dei voucher l’Amministrazione provinciale vuole così andare a contribuire nella rimozione degli ostacoli che, nella gestione familiare, intervengono quando le donne devono accedere al mondo del lavoro.

Lavoro e famiglia: voucher per l’infanzia nel Comune di Siena

 Al fine sia di ridurre le disparità di genere, sia per sostenere e promuovere l’accesso delle donne nel mercato del lavoro, conciliando l’occupazione con il tempo da dedicare alla famiglia, nel Comune di Siena è possibile ottenere, con la formula del voucher, il rimborso delle spese sostenute per la prima infanzia. A darne notizia è l’Amministrazione comunale nel far presente come la misura sia stata istituita dalla Regione Toscana attraverso un apposito Bando. Le donne interessate ad ottenere il rimborso devono comunque affrettarsi visto che i termini di presentazione delle domande scadono martedì prossimo, 5 ottobre 2010. Il voucher per la copertura dei costi sostenuti per la prima infanzia va a coprire fino al 50% della spesa sostenuta e documentata con un massimale erogabile per singola richiesta pari a 3 mila euro. Al Bando, nello specifico, possono accedere nel Comune di Siena quelle madri che, al momento in lista d’attesa per l’accesso ai nidi comunali, hanno avuto un bambino nel periodo dall’1 gennaio del 2008 al 3 maggio del 2010.

Borse di Studio statali nella Regione Piemonte

 Via libera nella Regione Piemonte, a valere sull’anno scolastico 2009-2010, all’assegnazione di fondi per complessivi 6,3 milioni di euro per le Borse di Studio statali. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare che queste risorse, pari per la precisione a 6.359.000 euro, andranno a favore di 61.433 studenti piemontesi appartenenti a famiglie a basso reddito che hanno presentato la richiesta a valere sull’anno scolastico 2009-2010. Nel dettaglio, in accordo con quanto reso noto da Alberto Cirio, assessore regionale all’Istruzione della Regione Piemonte, la quota che sarà assegnata ad ogni studente dipende dalla scuola frequentata. E’ infatti pari a 80 euro per la scuola primaria, sale a 95 euro a studente per la scuola secondaria di primo grado, ed a 150 euro per gli allievi della scuola secondaria di secondo grado. Al fine dell’erogazione delle risorse, l’Amministrazione regionale provvederà a ripartire ai fondi ai Comuni che sono sede di Ufficio di Presidenza di Autonomia Scolastica; dopodiché si passerà all’erogazione delle Borse di Studio statali a favore delle famiglie aventi diritto.

ISTAT: cos’è e a cosa serve

 L’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) è un ente pubblico che si occupa di rilevazione e indagini statistiche in vari settori. Nasce nel 1926, con il nome di Istituto Centrale di Statistica, per raccogliere, gestire e organizzare informazioni nazionali.

Nel 1989 con Decreto Legislativo 6 settembre 1989, n. 322 assistiamo alla nascita del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale) ente che accoglie al suo interno numerosi entipubblici. In quell’anno l’istituto prende i nome di ISTAT e subisce variazioni rispetto a compiti, attività e organizzazione. Questo importante Istituto, con sede a Roma, ha un’estensione capillare in tutto il territorio nazionale.

L’ISTAT, svolge diversi ruoli chiave a livello nazionale, tra cui: censimenti della popolazione, censimenti nell’area produttiva (industria, agricoltura, ecc.), indagini effettuate secondo campionamento sulle famiglie (stile di vita, consumi, lavoro, salute, tempo libero, ecc.), indagini economiche su larga scala (crisi economica, andamento mercato, ecc).

Lavoro e famiglia: assegni di conciliazione in Emilia-Romagna

 A fine di aiutare i lavoratori a conciliare i tempi di lavoro con quelli da dedicare alla famiglia, nella Regione Emilia-Romagna, a valere sul nuovo anno scolastico, sono pronti ben tre milioni di euro di risorse al fine di concedere degli assegni di conciliazione. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare in particolare come la misura sia destinata a quei nuclei familiari dove entrambi i genitori lavorano; l’assegno concesso permetterà così di andare ad abbattere i costi inerenti il pagamento della retta per il nido d’infanzia. I fondi stanziati rientrano nell’ambito di un piano di sostegno alla scuola che è decisamente più ampio, con una dote finanziaria complessiva pari a ben 10 milioni di euro, e che punta tra l’altro, oltre a favorire l’acceso ai nidi, anche a favorire le autonomie scolastiche, a gestire l’integrazione degli alunni stranieri e di quelli disabili, ma anche ad abbattere, azzerandole, le liste d’attesa per la scuola materna.

ISEE: cos’è e a cosa serve

Il documento ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un documento all’interno del quale risulta chiara la condizione economica del dichiarante. E’ una dichiarazione necessaria per accedere alla richiesta di prestazioni sociali agevolate o per l’accesso agevolato ai servizi di pubblica utilità. Questo indicatore si calcola tenendo conto di alcuni dati, tra questi abbiamo:

  • Nucleo familiare ci si riferisce in linea generale al coniuge del dichiarante, i figli del dichiarante e/o del coniuge (se conviventi), persone risultanti dallo stato di famiglia e persone che pur non essendo nello stato di famiglia risultano essere a carico ai fini dell’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Oltre alle indicazioni generali sono presenti anche situazioni particolari rispetto a quelle sopra indicate.
  • Posizione rispetto all’abitazione del nucleo familiare (in locazione o in prorietà)
  • Reddito risultante dalll’ultima dichiarazione dei redditi o dal precedente documento ISEE
  • Patrimonio, include al suo interno sia i beni mobili (per es. l’abitazione) sia i beni immobili (depositi bancari, titoli, ecc)
  • Composizione del nucleo familiare
  • Caratteristiche del nucleo familiare (età dei membri, legami di parentela, ecc)

Lavoratori e famiglie in difficoltà: Fondo Anticrisi a Milano

 Con l’inizio del mese di settembre, e la conseguente conclusione della pausa estiva, sono ripresi nella città di Milano i lavori dell’Amministrazione comunale che in particolare ha inaugurato la ripresa delle attività con la discussione in Aula di una importante misura di sostegno alle famiglie, ai lavoratori in difficoltà ed all’occupazione. Trattasi, nello specifico, in linea con quanto già preannunciato nelle scorse settimane, di un Fondo Anticrisi che ha una dote finanziaria pari a ben 10 milioni di euro; le risorse derivano dai maggiori dividendi rispetto alle previsioni di Bilancio comunale che sono stati erogati dalle società municipalizzate, e che ora serviranno per venire incontro a chi ha perso il posto di lavoro, ed a chi non riesce più a sostenere spese obbligate quali la retta per il nido, le spese mediche, l’affitto o la rata del finanziamento per la prima casa, ma anche per permettere a queste persone di poter conseguire un più facile ed un più rapido reinserimento nel mondo del lavoro.

Assistenti familiari: Piacenza, contributi per l’assunzione

 Nel Comune di Piacenza è ancora aperto un Bando finalizzato ad incentivare nelle famiglie l’assunzione di un assistente familiare con un contratto di lavoro regolare e con la possibilità, quindi, per le persone non autosufficienti di avere un adeguato sostegno. I termini per la presentazione delle domande relative al Bando si sono aperti lo scorso 12 luglio, ma si potranno presentare le istanze fino e non oltre la data del prossimo 30 settembre 2010. Con tale misura l’Amministrazione punta a concedere dei contributi a favore di coloro che andranno ad assumere un assistente familiare e garantire a quest’ultimo, di conseguenza, un regolare inserimento lavorativo. L’iniziativa, giunta al secondo Bando, è rivolta a quelle famiglie residenti sul territorio che vogliono avvalersi di personale assistenziale privato in virtù della presenza nel nucleo familiare di persone non autosufficienti, con handicap grave e/o invalide al 100% che non percepiscono l’assegno di cura, e che hanno un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore al livello dei 20 mila euro.

Voucher Milano Dote Scuola: richieste quasi raddoppiate

 Il Comune di Milano, ed in particolare Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, alla Scuola ed alle Politiche Sociali, ha confermato il calendario relativo all’erogazione della cosiddetta “Dote scuola“, ovverosia la distribuzione dei voucher per le famiglie che devono mandare a scuola i figli per il nuovo anno scolastico. Al riguardo l’assessore è intervenuto con una dichiarazione ufficiale a seguito delle notizie di stampa quotidiana apparse giovedì scorso, e per cui è stato deciso di fare chiarezza. Intanto, proprio in merito alla Dote scuole l’assessore ha posto tra l’altro l’accento sul fatto che per il nuovo anno scolastico 2010 – 2011 le richieste sono quasi raddoppiate passando da quota 8 mila del 2009 a quota 14 mila di quest’anno.

Voucher conciliazione lavoro e famiglia in Provincia di Macerata

 Scade alle ore 12 del prossimo 14 agosto 2010 un Bando in Provincia di Macerata, ed in particolare nel Comune di Mogliano, per favorire l’occupazione delle donne attraverso l’erogazione di voucher di servizio finalizzati a garantire la conciliazione tra i tempi di vita quotidiana e quelli legati all’attività lavorativa. Il voucher da parte del Comune viene concesso per la copertura delle spese legate ai servizi di assistenza di anziani non autosufficienti, disabili o bambini di età inferiore ai 12 anni. I voucher di servizio erogati possono essere concessi a patto che a valere sulle stesse spese sostenute non si fruisca di altri incentivi; inoltre, per quel che riguarda l’assistenza agli anziani non autosufficienti, l’assegnazione del voucher è incompatibile con l’indennità di accompagnamento percepita dalla stessa persona. Sono ammesse, tra l’altro, le spese per baby-sitter, asili nido, assistenti, badanti, servizi di mensa e di trasporto legati ad attività scolastiche ed extrascolastiche; inoltre, da tali servizi è ammessa la spesa relativa all’Iva a patto che però questa per il richiedente rappresenti un costo non recuperabile, e che a tal fine provveda a dimostrarlo.

Comune di Cornaredo: buono famiglia per precarietà lavorativa

 Rispetto alla precedente scadenza del 15 giugno 2010, è stato prorogato fino alle ore 18 del prossimo 26 luglio, nel Comune di Cornaredo, in Provincia di Milano, il “Buono Famiglia“, un contributo ottenibile, previa presentazione della domanda, e nel rispetto dei requisiti previsti, grazie ad un apposito concorso pubblico indetto dall’Amministrazione comunale a sostegno di quelle persone che versano in uno stato di precarietà lavorativa. La misura è quindi riservata a chi ha perso il posto di lavoro e, tra l’altro, anche ai cassintegrati ed ai lavoratori in mobilità appartenenti a nuclei familiari che non possiedono sufficienti risparmi per poter affrontare le spese ordinarie, e che non possono far leva su nessun altro aiuto economico adeguato. La domanda di assegnazione del contributo economico può essere scaricata dal Web, direttamente dal sito Internet del Comune di Cornaredo, dichiarando sotto la propria responsabilità, tra l’altro, di avere un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore ai 15.458 euro, e di aver maturato la residenza nel Comune di Cornaredo almeno a partire dall’1 gennaio del 2008.

Conciliazione lavoro e famiglia: voucher per le donne in Provincia di Ancona

 Grazie alle risorse del fondo sociale europeo, in Provincia di Ancona sono pronti degli stanziamenti pari a quasi 350 mila euro per permettere alle donne di conciliare i tempi di vita con quelli del lavoro. A darne notizia è l’Amministrazione provinciale nel precisare come i termini di presentazione della domanda scadano il prossimo 20 settembre 2010, e come per l’accesso alla misura serva, tra l’altro, il rispetto di opportuni requisiti di reddito. Nel dettaglio, le donne possono ottenere i voucher a fronte delle spese sostenute per l’assistenza agli anziani, ai figli ed ai disabili in ragione del reddito dichiarato ai fini dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Con un Isee sotto i 15 mila euro alla donna può spettare un voucher fino ad un importo di duemila euro a fronte della presentazione delle ricevute di spesa sostenuta per l’assistenza ai disabili, bambini o anziani; questo significa che occorrerà presentare le ricevute di spesa per la babysitter, il centro estivo, l’asilo nido, il doposcuola o, nel caso di anziani e disabili, quelle per le case di riposo, la badante, il centro riabilitativo o la casa di cura.

Conciliazione lavoro e famiglia: contributi per le donne in Friuli Venezia Giulia

 In Friuli Venezia Giulia l’Amministrazione regionale ha pubblicato un avviso finalizzato alla concessione di contributi con l’obiettivo di rendere l’azienda in cui lavorano i dipendentifamily friendly“, ovverosia tale che possa essere agevolata la conciliazione tra i tempi di occupazione ed i tempi di vita legati alla cura della famiglia. Grazie ad una dote pari a ben 350 mila euro, le imprese private entro il prossimo 19 luglio 2010 possono così presentare la domanda per accedere ai contributi con la finalità di avviare e favorire i processi di riorganizzazione del lavoro. Il tutto a patto che l’azienda richiedente abbia o la sede principale, o almeno una unità locale, sul territorio della Regione Friuli Venezia Giulia. I 350 mila euro complessivi di contributi provengono da un finanziamento che vede scendere in campo sia la Regione con delle risorse, sia il Fondo Sociale Europeo.

Conciliazione lavoro e famiglia: a Milano c’è il servizio di pre-scuola

 A Milano per i genitori è più facile conciliare lavoro e famiglia grazie al servizio di giochi serali e di pre-scuola che il Comune ha finanziato con 4,4 milioni di euro. A darne notizia è l’Amministrazione comunale nel precisare come il servizio sia in funzione per gli alunni delle scuole elementari statali la mattina, dalle ore 7,30 alle ore 8,30, e nel pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 18. In questo modo, a favore dei genitori, magari proprio per motivi di lavoro, i bambini possono stare a scuola prima del normale inizio o dopo la conclusione della giornata permettendo una maggiore conciliazione tra lavoro e famiglia. Per l’accesso al servizio l’Amministrazione chiede annualmente un contributo pari a 26 euro, mentre il contributo mensile da pagare, in funzione del reddito familiare, varia da zero fino ad un massimo di 26 euro fermo restando che si paga una sola quota anche per due o più fratelli, e che il servizio di frequenza dell’alunno è gratuito se diversamente abile.