Si aprono domani, lunedì 2 maggio 2011, nella Regione Piemonte, i termini per la presentazione delle domande di sostegno al reddito a valere sull’anno in corso, ed a fronte di una dotazione finanziaria complessiva pari a nove milioni di euro. A darne notizia è l’Amministrazione regionale nel precisare come il termine ultimo per la presentazione delle istanze sia quello di martedì 31 maggio 2011, e come il sussidio sia pari a 2.000 euro per chi ha un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) inferiore a 10 mila ma superiore ai 5 mila euro, mentre balza a 3 mila euro per chi ha un Isee che non raggiunge i 5 mila euro. Oltre ai limiti Isee, i potenziali beneficiari devono rispettare, per accedere al sussidio, anche altri requisiti, tra cui quelli di avere almeno un figlio a carico, e di essere disoccupati, alla data del 2 maggio del 2011, da almeno un anno ma da non più di due anni. In tale lasso di tempo, inoltre, occorre che il beneficiario del sussidio abbia svolto almeno tre mesi di lavoro subordinato o parasubordinato; sono comunque esclusi dalla misura i percettori di indennità di mobilità e di disoccupazione.
fondi
Lavoro artigiani: contributi Regione Sardegna
Via libera, nella Regione Sardegna, alla concessione di contributi per oltre cento imprese operanti nel comparto dell’artigianato. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo che l’Assessorato del Turismo, dell’artigianato e del commercio ha approvato l’elenco delle imprese artigiane, ben 107, che potranno accedere ai fondi con la finalità di realizzazione di programmi di investimento. Le imprese artigiane beneficiarie, nello specifico, sono quelle che hanno partecipato al Bando 2009 in attuazione della Legge regionale numero 51 del 1993 recante “Provvidenze a favore dell’artigianato sardo“. Le imprese ammesse sono quindi quelle che in graduatoria si trovano dal primo al 107-esimo posto a patto di realizzare l’investimento entro un arco massimo temporale di 24 mesi.
Lavoro turismo, artigianato e commercio: Sardegna, piano di rilancio
Grazie a risorse provenienti da fondi europei, nella Regione Sardegna nei giorni scorsi è stato dato il via libera ad un pacchetto di finanziamenti da 78 milioni di euro per il sostegno al sistema imprenditoriale turistico, del commercio e dell’artigianato. Trattasi, in accordo con quanto messo in risalto dall’Amministrazione regionale, di risorse che sono direttamente spendibili per investimenti in innovazione ed in progetti eco-compatibili, per dotare le strutture ricettive di nuove infrastrutture, ma anche per valorizzare e promuovere nel complesso l’immagine ed il territorio della Regione Sardegna. Ad esempio, le imprese turistiche potranno accedere ai fondi per migliorare l’impatto ambientale a fronte di un contestuale risparmio energetico. Ma anche per realizzare postazioni per la promozione dei prodotti tipici della Sardegna, o per ammodernare le strutture e/o conseguire apposite certificazioni di qualità.
Lavoro Sardegna: nuovi stanziamenti per combattere la disoccupazione
Arrivano nuovi fondi, nella Regione Sardegna, per combattere la disoccupazione. Trattasi, nello specifico, di uno stanziamento pari a complessivi 10 milioni di euro a sostegno della nuova imprenditorialità e delle politiche attive per il lavoro con particolare attenzione ai piccoli Comuni della Regione Sardegna. Il tutto grazie ad un accordo che è stato raggiunto tra l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, l’Asel, l’Uncem e l’assessorato al Lavoro della Regione Sardegna. Le risorse complessive, equamente ripartite, vanno a finanziare, con 5 milioni di euro, il Fondo piccoli Comuni, e con altrettante risorse i “Poic”, ovverosia i Programmi operativi per l’imprenditorialità comunale. Secondo quanto ha messo in risalto l’Assessore al Lavoro della Regione Sardegna, Franco Manca, trattasi di provvedimenti che sono sia innovativi, sia complementari tra di loro al fine di combattere la disoccupazione ed agevolare la nascita di nuove imprese in quei Comuni sardi con meno di tremila abitanti.
Posti di lavoro: Toscana, Bando per attrarre gli investimenti
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi, sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, un importante avviso grazie al quale l’Amministrazione regionale punta con decisione ad incentivare sul territorio la creazione di nuovi posti di lavoro. Trattasi, nello specifico, di un avviso finalizzato ad attrarre gli investimenti in quanto si cercano aziende che, non avendo ancora una sede nella Regione Toscana, vogliono insediarsi sul territorio da sfruttare, tra l’altro, anche come un importante trampolino di lancio al fine di poter competere sui mercati mondiali. Nel dettaglio, la Regione Toscana ha messo sul piatto, almeno inizialmente, una dotazione finanziaria pari a 400 mila euro per progetti presentati non direttamente dalle imprese, ma dai cosiddetti “scouters”, ovverosia veri e propri intermediari; a fronte dei progetti presentati, per un valore non superiore ai 200 mila euro, per l’accesso ai fondi sarà valutata sia la professionalità dell’intermediario, sia la bontà del progetto.
Imprese in start-up: nuovi progetti e contributi in Lombardia
Nell’ambito delle cosiddette dodici sferzate per il rilancio dell’economia lombarda, l’Amministrazione regionale ha annunciato che sono pronti ben 60 milioni di euro di risorse per mettere a punto interventi mirati a sostenere lo start up delle imprese. Il piano, attraverso dei Bandi di prossima emanazione, è stato comunicato ed illustrato da Andrea Gibelli, Assessore all’Industria ed all’Artigianato, nonché vice presidente della Regione Lombardia, in presenza del Governatore Roberto Formigoni. Per il sostegno allo start-up d’impresa saranno “mobilitate” cinque Direzioni generali, ovverosia quelle di industria ed artigianato, Famiglia e Solidarietà sociale, Giovani e Sport, Formazione Istruzione e Lavoro, e la Presidenza. Le risorse a disposizione, innanzitutto, permetteranno di istituire un fondo di rotazione in grado di intervenire a sostegno dello start-up di imprese di giovani di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, ma anche di donne e di soggetti svantaggiati quali i lavoratori che hanno terminato il periodo di cassa integrazione, o che sono senza lavoro da almeno due anni.
Università: Sardegna, Bando per assegni di studio
Al fine di sostenere il diritto allo studio, e nel contempo premiare gli studenti più meritevoli per poter raggiungere i livelli più alti di istruzione, nella Regione Sardegna l’Amministrazione, ed in particolare l’Assessorato regionale alla Pubblica istruzione, nella giornata di ieri, lunedì 21 marzo 2011, ha annunciato il lancio di due appositi Bandi con la finalità di concedere assegni di studio. L’obiettivo primario è quello, in particolare, di garantire agli studenti universitari più meritevoli il mantenimento della regolarità del proprio percorso, ragion per cui con il Bando saranno concessi, proprio su riconoscimento del merito, degli assegni con cadenza annuale e con durata pari all’intero corso di laurea. L’importo annuale massimo per ogni assegno erogabile è pari a ben 6 mila euro per lo studente universitario meritevole fuori sede, mentre per gli studenti universitari meritevoli in sede l’importo massimo dell’assegno non potrà superare il livello dei 2.800 euro.
Microcredito nella Regione Sardegna per lo sviluppo imprenditoriale
Siamo arrivati al nono elenco di ammessi, nella Regione Sardegna, al Fondo per il Microcredito, uno strumento in grado di agevolare lo sviluppo imprenditoriale. A darne notizia venerdì scorso, 18 marzo 2011, è stata proprio l’Amministrazione regionale nel far presente come con il nono elenco siano state ammesse complessivamente altre 51 domande. A questo punto sarà la Sfirs S.p.A., il soggetto incaricato a gestire del Fondo, che invierà agli ammessi la relativa comunicazione, ma anche le condizioni contrattuali unitamente al finanziamento che, quindi, potrà essere erogato in ragione di specifici importi. A fronte di 51 domande ammesse, ce ne sono altrettante che invece non hanno superato l’istruttoria e che quindi non possono beneficiare della misura; gli elenchi completi, tra l’altro, sono visionabili direttamente online sul sito Internet della Regione Sardegna.
Lavoro: Fondo Sociale Europeo, nuovi stanziamenti in Toscana
Nella Regione Toscana arriva una nuova “sventagliata” di fondi a sostegno del sistema economico, delle imprese e dell’occupazione. Questo dopo che su proposta di Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, la Giunta ha approvato lunedì scorso una delibera grazie alla quale sono state rimodulate le risorse a valere sull’FSE, Fondo Sociale Europeo, ragion per cui ora ci sono a disposizione ben 51,5 milioni di euro per mettere a punto degli interventi mirati. Le nuove risorse, in particolare, andranno a coprire la cassa integrazione in deroga, a mettere in atto azioni per la formazione professionale, per sostenere i lavoratori appartenenti ad imprese in difficoltà, e per favorire l’inserimento occupazionale dei giovani. Secondo l’assessore Simoncini lo stanziamento e l’utilizzo delle risorse darà una nuova boccata d’ossigeno al sistema imprenditoriale con azioni quali la riconversione dei lavoratori, il sostegno alla liquidità ed agli investimenti, nonché misure per rafforzarne la competitività.
Università e microcredito: Regione Sardegna, nuovi fondi e agevolazioni
Mutui a tasso zero per mettersi in proprio, e nuovi stanziamenti per l’Università, ed in particolare per gli Atenei di Sassari e di Cagliari. Sono queste alcune delle ultimissime misure annunciate dalla Regione Sardegna nell’ambito delle politiche di sostegno al lavoro ed alla formazione universitaria. Nel dettaglio, attraverso il Fondo per il microcredito, sono state accolte 35 domande, da parte di altrettanti richiedenti, per la concessone di mutui a tasso zero per l’avvio di nuove attività imprenditoriali. I finanziamenti agevolati, per un importo minimo pari a 5 mila, e massimi 25 mila euro, permetteranno di far nascere sul territorio nuovi piccoli imprenditori che, altrimenti, avrebbero avuto grosse difficoltà nell’accesso ai finanziamenti attraverso il canale bancario. Le 35 domande accolte rientrano nel terzo elenco di beneficiari del Fondo per il microcredito nell’ambito del POR FSE 2007-2013, la cui gestione è affidata nella Regione Sardegna all’Assessorato al Lavoro.
Università: assegni di merito, novità nella Regione Sardegna
A valere sull’anno in corso, nella Regione Sardegna cambiano i criteri, nel mondo dell’Università, per la concessione degli assegni di merito. A darne notizia è stata proprio l’Amministrazione regionale che per la misura ha stanziato 14,5 milioni di euro a favore degli studenti universitari in possesso dei requisiti. Per la concessione dell’assegno di merito, in particolare, si terrà conto anche dell’iscrizione alle facoltà scientifiche, ragion per cui solo in una fase successiva, in caso di presenza di ulteriori risorse assegnabili, si procederà con l’estensione e con la concessione dell’assegno di merito anche a quegli studenti che risultano essere iscritti a facoltà universitarie non scientifiche. Al beneficio, in particolare, possono accedere gli studenti che risultano essere figli di genitori che risiedono in Sardegna da un periodo pari ad almeno cinque anni, ma anche quegli studenti sardi che frequentano presso Atenei d’Italia dei corsi di laurea, nonché i nuovi studenti che si sono iscritti alla laurea triennale o specialistica.
Scuola: Piemonte, nel 2011 più fondi per l’istruzione
Mentre in tutta Italia montano le proteste degli studenti per la Riforma Gelmini che tra pochi giorni potrebbe essere approvata definitivamente al Senato, nella Regione Piemonte, non senza sforzi ed impegni di rilievo viste le ristrettezze economiche, l’Amministrazione ha annunciato che per l’istruzione, nel 2011, saranno a disposizione più fondi. A dichiararlo, in particolare, è stato Alberto Cirio, Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, precisando che rispetto all’anno in corso nel 2011 saranno stanziati per l’istruzione 20 milioni di euro in più. Intanto l’Assessorato ha dato il via libera alla distribuzione sul territorio regionale di ben 45.300 assegni di studio per un controvalore pari a ben 11 milioni di euro. I destinatari/beneficiari sono gli allievi più bisognosi che frequentano le scuole primarie, ma anche quelle secondarie di primo e di secondo grado oltre alle agenzie formative che risultano essere accreditate per l’istruzione dell’obbligo.
Borse di studio Regione Campania per i giovani disoccupati
Nell’ambito del Programma operativo Campania FSE – Fondo sociale europeo, a valere sul periodo dal 2007 e fino al 2013, l’Amministrazione regionale ha dato il via libera sul territorio campano alla concessione di ben duemila borse di studio grazie ad una dotazione finanziaria pari a 12 milioni di euro. Trattasi, nello specifico, di fondi europei di competenza della Regione Campania che aiuteranno ben duemila giovani disoccupati aventi la residenza in Campania, e un’età di minimo 18 e massimo 32 anni. Al riguardo la Regione Campania, ed in particolare l’assessorato regionale ai Trasporti e alle Attività produttive, ha stipulato delle apposite convenzioni con oltre 1.100 imprese che hanno la sede operativa sul territorio regionale, e che hanno ottenuto, nell’ambito degli interventi di work experience e di aiuti alle assunzioni, l’ammissione al cosiddetto “Programma integrato per favorire l’inserimento occupazionale in Campania“.
Lavoratori svantaggiati: Borse di studio Regione Lazio per i figli
Ammontano a 30 mila euro, nella Regione Lazio, le risorse di un apposito fondo che servirà per concedere borse di studio a favore dei figli di lavoratori svantaggiati, ovverosia in mobilità oppure in cassa integrazione. A darne notizia nei giorni scorsi è stata l’Amministrazione regionale dopo che la Giunta, riunitasi sotto la presidenza del Governatore Renata Polverini, ha approvato la relativa delibera che risulta essere conforme all’assestamento di Bilancio messo a punto nella Regione Lazio nello scorso mese di agosto. Trattasi, in accordo con quanto dichiarato da Mariella Zezza, Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio, di una forma di intervento che, seppur avente un carattere sperimentale, è destinata a diventare una misura sia sistematica, sia strutturale per i prossimi anni. Nel dettaglio, l’aiuto a favore dei figli dei lavoratori svantaggiati consiste nell’erogazione di una borsa di studio di importo pari a trecento euro a patto che l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superi i 35 mila euro, e che lo studente, frequentante le scuole superiori, abbia una media scolastica pari ad almeno 8/10.