La risposta del Governo Monti al problema degli esodati

 Il Ministero del Lavoro ha deciso così di salvare i 65mila esodati ufficialmente riconosciuti e per il sindacato la decisione del Governo Monti non porta sostanziali novità su questo particolare tema; in effetti, per la CISL il provvedimento non è nulla di nuovo e la situazione resta complicata visto che il ministro del Welfare, Elsa Fornero, nell’incontro di ieri tra sindacati e Governo, non va oltre quanto già annunciato più volte negli ultimi giorni.

Fornero assicura che è già pronto il decreto interministeriale che riguarda una platea di soli 65 mila persone, ovvero saranno salvaguardati tutti i lavoratori che hanno fatto un accordo con l’azienda e che raggiungeranno i requisiti per accedere alla pensione con le vecchie regole entro il 2013.

Il ritorno della contrattazione nella pubblica amministrazione

 Sembra ritornare nel pubblico impiego il ruolo rilevante della contrattazione sindacale tanto che l’ex ministro Renato Brunetta ha aspramente criticato questo nuovo corso. In effetti, l’intesa sulla riorganizzazione del pubblico impiego tra Governo Monti e sindacati è una nuova via intrapresa dalle parti con un nuovo dialogo allo scopo di ricostruire la figura del dipendente pubblico in passato sotto tiro dal precedente corso.

Il nuovo percorso, secondo il segretario confederale Cisl, Gianni Baratta, porta indubbi vantaggi al metodo

Si è stabilito che è molto più utile impegnarsi tutti insieme in questa scommessa che non graverà sui conti delle amministrazioni pubbliche, in quanto le risorse andranno trovate tra i risparmi realizzati lavorando meglio. Sulle accuse di egemonie di partiti ed organizzazioni sindacali che avrebbero condizionato questo accordo, il giudizio appare frettoloso ed ingeneroso

Esodati, possibile decreto in arrivo

 Sul problema degli esodati con molta probabilità arriverà prima del 9 maggio un decreto che dovrebbe sistema alcune cose anche se non chiuderà la questione. In effetti, se da una parte il governo Monti ha la necessità di avviare un confronto serio e costruttivo con le parti sociali, dall’altra l’approvazione di un eventuale decreto il giorno prima della convocazione del tavolo con i sindacati, prevista per il 9 maggio, sarebbe “grave”, o almeno è così l’opinione del sindacato.

In particolare, il segretario confederale della Cisl, con delega alla previdenza, Maurizio Petriccioli, ha osservato

Il governo, procedendo da solo alla riforma previdenziale, si è assunto la responsabilità di attuare norme che non tengono in nessuna considerazione la necessaria gradualità per tenere presente la vita e la storia contributiva di centinaia di migliaia di persone. Questo ha provocato il cosiddetto fenomeno degli esodati e noi ci aspettiamo nell’incontro del 9 di maggio un decreto che deroghi queste persone all’applicazione delle nuove norme previdenziali

La crisi economica e la posizione della Confederazione Internazionale dei Sindacati

 La Festa del Lavoro è stata l’occasione di mettere in evidenza le posizioni dei sindacati di tutti i Paesi europei. Per la Confederazione Internazionale dei Sindacati i Governi devono modificare la propria posizione allo scopo di favorire una ripresa equa e sostenibile; in effetti, l’attuale contesto economico ha mostrato i pericoli nella finanziarizzazione, nell’asservimento dell’economia reale alla finanza e nella crescente disuguaglianza degli ultimi venti anni.

A questo proposito la Confederazione Internazionale dei Sindacati (CSI-ITUC) e Federazioni Sindacali Mondiali (Global Unions) hanno ribadito la loro critica in una politica economica priva di spinte in avanti ma, al contrario, è ormai il momento di definire una regolamentazione globale dei mercati finanziari per ridurre il loro ruolo di dominio sull’economia mondiale e ripristinarli come supporto degli investimenti produttivi per soddisfare le esigenze sociali.

Riforma del mercato del lavoro e l’apprendimento permanente

 Nel disegno di legge presentato dal Governo Monti in materia di “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” disciplina l’apprendimento permanente. In particolare, il riferimento si trova agli articoli 66-69, il testo prevede l’introduzione alcune norme necessarie per la costruzione di un sistema nazionale per l’apprendimento permanente.

Il testo definisce l’apprendimento permanente nelle sue dimensioni – formale, non formale e informale – e in tutte le sue prospettive (personali, civiche, sociali e occupazionali) e afferma chiaramente l’esigenza di riconoscere e valorizzare le conoscenze e le competenze comunque acquisite nel lavoro e nella vita.

Prorogati i termini per la presentazione del modello 730/2012

 Sono stati modificati i termini per presentare il modello 730/2012; infatti, con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2012 e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, sono stati prorogati i termini: entro il 16 maggio al sostituto d’imposta oppure entro il 20 giugno ad un CAF o ad un professionista abilitato.

Con questa nuova decisione è stata data facoltà ai contribuenti di presentare la dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2011 e le schede ai fini della destinazione del 5 e dell’8 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche entro il 16 maggio 2012 al proprio sostituto d’imposta, che intende prestare assistenza fiscale o, in alternativa, entro il 20 giugno 2012 ad un CAF-dipendenti o ad un professionista abilitato, unitamente alla documentazione necessaria all’effettuazione delle operazioni di controllo.

Esodati, il governo Monti annaspa

 Sul tema degli esodati il governo pare avere idee confuse, è questa l’opinione del sindacato italiano, in particolare della CISL. Infatti, nell’ambito del convegno sulla sicurezza organizzato presso l’Auditorium della Tecnica di Roma da Confindustria, con la collaborazione e il sostegno di Inail, Federmanager e Fondirigenti, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha preferito limitarsi al tema della sicurezza non spingendosi sul tema caldo della riforma del mercato del lavoro.

Nel corso del convegno il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno messo a confronto le loro posizioni identificando, comunque, il solito argomento spinoso che richiede una soluzione, ossia il tema degli esodati.

Nuove sanzioni per gli imprenditori che utilizzano lavoratori clandestini

 Il Governo Monti ha recentemente varato un nuovo decreto legislativo che vieta l’avvio di future attività a chi è stato condannato per avere assunto manodopera straniera illegale, anche in presenza di sentenza non definitiva. L’iniziativa del governo intende porre un freno ad un comportamento illecito dei datori di lavoro.

Non solo, il dispositivo legislativo prevede il  rilascio di temporanei permessi di soggiorno a favore delle vittime di illecito che sporgono denuncia: una nuova iniziativa che mira a contrastare il fenomeno del lavoro nero utilizzato dai datori di lavoro che fanno  ricorso a lavoratori stranieri clandestini. Il decreto legislativo varato dal governo prevede chi è stato condannato per avere sfruttato o assunto personale straniero privo del permesso di soggiorno (o con permesso scaduto) non potrà ottenere il nulla osta per avviare successive attività imprenditoriali.

I nuovi limiti retributivi nell’ambito di rapporti di lavoro con le pubbliche amministrazioni statali

 È stato pubblicato il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Decreto 23 marzo 2012, dove si fissa il livello remunerativo massimo omnicomprensivo annuo degli emolumenti spettanti a ciascuna fascia o categoria di personale che riceva a carico delle finanze pubbliche emolumenti o retribuzioni nell’ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali, di cui all’articolo l, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, nonché quelli in regime di diritto pubblico di cui all’articolo 3 del medesimo decreto legislativo, e successive modificazioni, fermo restando che la definizione, al di sotto del suindicato limite, dei rispettivi trattamenti economici resta di competenza del contratto collettivo nazionale e della contrattazione interna a ciascuna amministrazione e, per i dirigenti pubblici, della contrattazione individuale.

Sul contratto di apprendistato il parere della Fondazione studi della CDL

 Con la circolare n. 7 dello scorso 11 aprile 2012, la Fondazione Studi della CDL ha espresso i suoi dubbio sul contenuto dell’articolo 5, lettera a), del disegno di legge del Governo Monti dove si introduce la durata minima di sei mesi per l’avvio di un contratto di apprendistato, fatta salva la previsione dei cicli stagionali di cui all’art. 4, comma 5 del D.Lgs. 167/2011.

Infatti, per gli effetti della lettera b) si dispone che nella ipotesi di recesso del datore di lavoro al termine del periodo di formazione obbligatoria ai sensi dell’art. 2118 del codice civile, nel periodo di preavviso continua a trovare applicazione la disciplina del contratto di apprendistato.

Per i licenziamenti economici ingiustificati per la CGIL occorre il reintegro

 È stata presentata da parte della maggiore organizzazione sindacale italiana una memoria all’audizione al Senato sul Ddl di riforma del mercato del lavoro. Ecco tutte le critiche e le proposte su articolo 18, ammortizzatori sociali e precarietà.

La CGIL ha fatto sapere che sul disegno di legge presentato dal Governo Monti, e attualmente fermo in discussione in commissione lavoro al senato, in sede di audizioni che il lavoro

presentato dal Governo contiene nei capitoli relativi a tipologie di impiego, politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali numerose e negative modifiche sia rispetto ai risultati del confronto svolto con le forze sociali che al documento approvato dal Consiglio dei ministri del 23 marzo

Iniziato l’iter parlamentare sulla riforma del mercato del lavoro

 In questi giorni è iniziato l’iter parlamentare in Commissione Lavoro al Senato l’esame del disegno di legge recante “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”.

Il Ministro Fornero, presente ai lavori della Commissione, nell’auspicare che la riforma venga approvata in tempi rapidi, ha anche sottolineato che il testo all’esame delle Camere non è ancora definitivo e può, quindi, essere migliorato, pur mantenendo l’equilibrio complessivo senza arretramenti.

Le compensazioni di credito IVA

 Il decreto semplificazioni predisposto dal Governo Monti contiene diverse novità, inclusa il tema importante delle compensazioni di credito IVA. Il tema è particolarmente sentito e rappresenta l’ultimo capitolo di una serie di iniziative in questo senso; infatti, dal 1° gennaio 2010 il Legislatore ha cambiato le regole per poter compensare il credito Iva annuale o trimestrale, al fine di contrastare gli abusi riscontrati nell’ambito delle compensazioni.

L’attuale provvedimento prevede che le nuove disposizioni interessano tutti i soggetti Iva che intendono effettuare pagamenti di tributi o contributi utilizzando in compensazione crediti Iva, sia che essi derivino dalla dichiarazione annuale, sia che essi abbiano natura di crediti infrannuali (richiedibili a rimborso) per un importo superiore a 10.000 euro in ciascun anno.

L’Inail chiede di contare di più

 Il presidente del Consiglio di indirizzo e di vigilanza, Franco Lotito, ha inviato al premier Monti una lettera ufficiale  per sollecitare la nuova nomina per segnalare, a nome di tutto il Consiglio di indirizzo e di vigilanza, lo stato di grave e crescente disagio istituzionale conseguente alla mancata nomina della nuova figura commissariale dell’INAIL.

Lo scorso 10 novembre, a seguito della prematura scomparsa del presidente Marco Fabio Sartori, il governo aveva attribuito all’avvocato Gian Paolo Sassi l’incarico di commissario straordinario dell’Istituto. Nel decreto si stabiliva che entro il 31 marzo 2012 sarebbero state attivate le procedure per la nomina del nuovo presidente.