E’ da un bel po’ che in Italia la “triplice”, ovverosia Cgil, Cisl e Uil, è spaccata su molte decisioni, prese di posizione ed iniziative. Se infatti la Cisl e la Uil di norma riescono a fare fronte comune, la Cgil, invece, mantiene posizioni diverse, spesso divergenti, e comunque di forte opposizione e critica nei confronti dell’attuale Governo di centrodestra. Pur tuttavia, la Cgil ha scritto una lettera aperta alla Uil ed alla Cisl tendendo conto sia dell’attuale situazione del nostro Paese, sia dell’ultimissima manovra economica, da 45 miliardi di euro, che comporterà altri sacrifici a carico degli italiani.
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Disabilità, attenzione al contrassegno
Estate è tempo di turismo e la persona disabile deve porre particolare attenzione al contrassegno se decide di passare la sua vacanza in un Paese estero, in particolare nell’Unione Europea. In effetti, è ciò che è accaduto ad un viaggiatore italiano con disabilità che, arrivato in svezia, ha noleggiato un’automobile e ha iniziato a girare per il paese ma che poi si è ritrovato con una multa per un importo pari a mille corone svedesi: circa 110 euro perché il contrassegno italiano non è conforme a quello predisposto dalle raccomandazioni europee.
La notizia arriva da SuperAbile, ossia il portale dell’INAIL dedicato al mondo della disabilità. Tralasciando ogni aspetto tecnico sulla multa affibbiata al nostro connazionale, quello che ci interessa è mettere in evidenza che il nostro Paese non ha ancora recepito il contrassegno universale messo in piedi dall’Unione Europea.
Manovra bis 2011, le rendite finanziarie non sono tutte uguali
Secondo l’autorevole quotidiano “Il Sole 24ore”, il rigore chiesto dal governo è tipicamente italiano perché la legge predisposta dal consiglio dei ministri prevede diverse eccezioni.
In effetti, per applicare correttamente la nuova imposta del 20% sulle rendite finanziarie si devono tener conto di diverse eccezioni visto che in molti strumenti finanziari rimane in vigore la vecchia aliquota del 12,5%, parliamo a questo proposito di obbligazioni e altri titoli di Stato ed equiparati, obbligazioni emesse dagli Stati esteri, titoli di risparmio per l’economia meridionale e piani di risparmio a lungo termine, ossia quelli noti come PAC.
Ministero del lavoro, partono i progetti sperimentali
È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 185 del 10 agosto 2011 la Direttiva del 21 luglio 2011 a firma del Sottosegretario Nello Musumeci, concernente la presentazione di progetti sperimentali da parte delle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui all’art. 7 della Legge 7 dicembre 2000, n. 383.
Il termine per la presentazione delle domande scade il 27 settembre 2011.
Manovra bis 2011, nel mirino le pensioni
Assistenza e pensioni, ecco i due obiettivi della prossima manovra economica tanto che la CGIL ha deciso di prendere una posizione chiara contro tutte le ipotesi che stanno circolando in questi giorni perché, secondo la maggiore organizzazione sindacale italiana, all’iniquità si aggiunge ulteriore iniquità perchè producono ingiustizie e approfondiscono le diseguaglianze.
Per la CGIL non esiste la benché minima volontà del governo a recuperare le risorse dall’evasione e dalle grandi ricchezze e rendite.
È questa la posizione della CGIL che il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica, ha chiarito e posto in evidenza perché le ipotesi allo studio del governo sono tante ma con l’unico obiettivo la previdenza e l’assistenza.
In arrivo lo statuto dei lavori
Torna l’idea dello Statuto dei lavori tra le proposte per riformare il lavoro e dare impulso alla crescita economica, ma, non solo, anche per dare una risposta forte alla situazione economica del Paese.
Per il sindacato, in realtà, in gioco è l’intera ossatura dello Statuto dei lavoratori approvato nel 1970, ma per il governo questo è uno Statuto rigido, ancorato ai modelli e alle logiche di un passato che non c’è più.
L’idea del governo è quella di cambiare registro e di adeguare il sistema delle tutele alla nuova modernità, ossia è necessario definire e realizzare un sistema di tutele moderne e mobili tali da consentire il pieno sviluppo dell’impresa.
I nuovi siti web della pubblica amministrazione
Parola d’ordine: razionalizzare e ridurre il numero dei siti web pubblici per offrire ai cittadini un’informazione aggiornata, chiara e riconoscibile: è questo l’obiettivo della direttiva n. 8/2009 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione.
Secondo le osservazioni del Dipartimento occorrerebbe utilizzare il dominio “.gov.it” per tutti quei siti che le Pubbliche Amministrazioni vorranno mantenere attivi; in effetti, negli ultimi anni è cresciuta la tendenza delle pubbliche amministrazioni di veicolare le informazioni ai cittadini attraverso la creazione di siti web tematici.
Dal 1 agosto 2011, è disponibile sul sito del Ministro per l’innovazione e la pubblica amministrazione, la versione definitiva delle “Linee guida per i siti web della PA” per l’anno 2011.
Manovra 2011, il documento delle parti sociali
Agosto bollente per la finanza pubblica tanto che le parti sociali hanno deciso di approntare un documento comune che ponga in evidenza le priorità e le scelte condividibili finalizzate ad offrire risposte precise all’Unione Europea e ai mercati che sempre più spesso condizionano le scelte politiche e sociali.
I sindacati hanno cercato di chiarire le proprie posizioni chiedendo al governo precise condotte e, nel contempo, ha promesso di proseguire nell’impegno per modernizzare le relazioni sindacali. A questo proposito, il sindacato chiede di attuare un piano straordinario di lotta all’evasione fiscale e contributiva utilizzando i proventi per ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro e, allo stesso tempo, risulta necessario detassare in via strutturale i premi di risultato e incentivare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione (ACE).
Le vertenza dell’estate
Le ferie sono finalmente arrivate ed è anche il momento per fare il punto della situazione a proposito del diverse vertenze che sono ancora aperte e dove migliaia di lavoratori chiedono certezze per il loro futuro.
I casi sono davvero moltissimi, ma è opportuno soffermarci sulla vicenda Fiat di Termini Imerese o quello dell’Irisbus.
Marcinelle, il ricordo delle vittime
L’8 agosto del 1956 alle 8 e 10 del mattino inizia la tragedia che vedrà la morte di 136 lavoratori italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 5 francesi, 3 ungheresi, un inglese, un olandese, un russo e un ucraino.
Dopo la seconda guerra mondiale, la necessità di una ricostruzione industriale porta il governo belga a lanciare la “battaglia del carbone” e la prima volontà delle autorità era quella di evitare di ricorrere alla manodopera straniera, ma ben si rende obbligatorio il ricorso all’immigrazione, in modo particolare, delle manodopera italiana.
Il protocollo di intesa italo-belga è del 23 giugno 1946 e prevedeva l’invio di 50.000 lavoratori italiani in cambio della fornitura annuale di un quantitativo di carbone, a prezzo preferenziale, compreso tra le due e le tre milioni di tonnellate: inizia così la tratta degli schiavi italiani dove il governo, per convincere questi uomini a lavorare nelle miniere belghe, presentano unicamente gli aspetti allettanti di questo lavoro (salari elevati, carbone e viaggi in ferrovia gratuiti, assegni familiari, ferie pagate, pensionamento anticipato …).
Governo, accordo per l’integrazione dello straniero
È stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2011, su proposta dei Ministri Maurizio Sacconi e Roberto Maroni, il regolamento che disciplina i criteri e le modalità per la sottoscrizione dell’Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato.
L’Accordo, previsto dal Testo Unico sull’immigrazione, è stato introdotto dalla Legge 94 del 2009 e deve essere sottoscritto da tutti i cittadini stranieri che richiedono per la prima volta il permesso di soggiorno in Italia superiore ad un anno, esclusi coloro che presentano patologie o handicap che limitano gravemente l’autosufficienza o tali da determinare gravi difficoltà all’apprendimento linguistico e culturale.
Al via la riforma dell’apprendistato
È stato approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il nuovo Testo Unico che disciplina il nuovo apprendistato: il testo approvato prevede quattro ipotesi di contratto di apprendistato, inclusa la possibilità dell’apprendistato per la riqualificazione di lavoratori in mobilità espulsi da processi produttivi.
Nel corso della seduta del 28 luglio 2011, in attuazione della delega conferita al Governo dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (Legge n. 247 del 2007), il Consiglio dei Ministri ha approvato definitivamente il Decreto Legislativo che riforma l’istituto dell’apprendistato e che configura questo strumento quale contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani.
Manovra 2011, torna l’IRPEF sulla prima casa
… ma non dovevamo vederci più? In effetti, la manovra fiscale 2011 ha ripristinato, con decorrenza 2014, l’Irpef sulla prima casa con il taglio delle agevolazioni fiscali eliminando la cosiddetta no tax area sugli immobili e, secondo alcune valutazioni del giornale “La Repubblica” per una casa di 80 metri quadri si pagheranno da 50 a 90 euro a firma di Roberto Petrini.
Infatti, la manovra ha stabilito che i vigenti “regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale” (le cosiddette agevolazioni fiscali, articolo 40, comma 1) verranno ridotte del 5% per l’anno 2013 e del 20% a decorrere dall’anno 2014, al fine di garantire un recupero di gettito non inferiore a 4 miliardi di euro nel 2013 e di 20 miliardi nel 2014.
Lavoro marittimo, il governo si affida ai contractor
Importanti novità sulla lotta alla pirateria tanto che il governo ha deciso di cambiare rotta e di adeguarsi alle iniziative già intraprese da altri Paesi: il pericolo pirateria si fronteggia con l’impiego dei militari e dei contractor, ossia personale addetto alla sicurezza impiegato presso compagnie private.
In effetti, in base al decreto legge sul rifinanziamento delle missioni all’estero, intitolato come Ulteriori misure di contrasto alla pirateria, si è autorizzato l’uso di nuclei delle forze armate, ossia nuclei militari di protezione (Nmp) della Marina, e di servizi di vigilanza privata come misura di protezione dagli attacchi dei predoni aprendo la strada con l’armatoria privata italiana di apposite convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana. In base al decreto, è consentito l’imbarco dei militari, o in alternativa di servizi di vigilanza privata, è a richiesta e con oneri a carico degli armatori.