Collegato lavoro, la Camera approva in via definitiva

Alla fine il Parlamento ha concluso il suo iter e ha licenziato il Collegato Lavoro alla manovra finanziaria (DDL 1441-quater-G) ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Il testo approvato è quello modificato dal Senato il 29 settembre scorso e la nuova formulazione ha tenuto conto delle osservazioni sollevate lo scorso marzo dal Presidente della Repubblica.

Non mancheremo di mettere in evidenza il suo contenuto nei prossimi post.

Il Collegato Lavoro ha introdotto delle modifiche sostanziali su diversi temi toccando gli argomenti più disparati: dalla revisione della disciplina dei lavori usuranti alle modifiche alla disciplina dell’orario di lavoro, dal riordino della normativa in fatto di congedi, aspettative e permessi fino a introdurre nuove norme in fatto di conciliazione e arbitrato.

Al via una serie di incentivi per le assunzioni

Finalmente è arrivata la fumata bianca. La Corte dei Conti ha infatti dato il suo assenso al decreto interministeriale che prevede aiuti ai datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato, i lavoratori destinatari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali, nonché dell’indennità di disoccupazione speciale edile.

Il decreto prevede espressamente che l’assunzione deve essere libera, ossia chi assume non lo deve fare per ottemperare a disposizioni di legge o da un obbligo legale, ovvero diritto di precedenza, e nemmeno deve nascere da obblighi contrattuali, accordi sindacali specifici.

Collegato lavoro, licenziato il testo al Senato

Il Senato ha approvato il ddl 1167-B/BIS recante deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.

Secondo il parere del senatore Castro, la maggioranza e il Governo hanno recepito le indicazioni fornite dal Presidente della Repubblica, apportando al testo ulteriori modifiche ispirate alla valorizzazione dell’autonomia delle parti sociali e contrattuali (seduta del 23 settembre).

L’esame dell’articolato si è concluso con l’approvazione tra l’altro di un emendamento aggiuntivo all’articolo 19 proposto dal relatore Saltamartini recante disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato, materia oggetto di un articolo precedentemente soppresso dalla Camera dei deputati.

Limiti alla dirigenza pubblica

Il governo ha deciso di inserire alcuni limiti ad ex politici e sindacalisti nell’acquisizione della dirigenza pubblica per le attività di gestione delle risorse umane inserendo, a questo rigiardo, uno specifico paletto temporale: nessun ex sindacalista o politico può assumere un incarico del genere se hanno svolto nel biennio precedente incarichi pubblici di questo tipo.

Il nuovo sistema di nomina deve intendersi esteso anche alle strutture locali e territoriali quali comuni, regioni e strutture sanitarie.

Il governo intende così mettere in pratica le regole per il buon andamento dell’amministrazione cercando do garantire imparzialità nei giudizio e nell’andamento.

Pensione, traguardo raggiungibile (?)

La pensione diventa un traguardo mobile.

Nel senso che, per gli effetti della recente manovra finanziaria prevista dal decreto n. 78/2010 convertito nella legge 122/2010, il Legislatore ha introdotto tre nuovi meccanismi mobili che fanno slittare il termine della propria attività lavorativa: la finestra a scorrimento, l’innalzamento dell’età pensionabile e la parità tra uomini e donne nell’Amministrazione Pubblica.

Inps, la nuova invalidità civile

Il correttivo alla manovra finanziaria, decreto legge n. 78 del 31 maggio, ha deciso che l’assegno mensile di assistenza deve essere riconosciuto agli invalidi civili parziali, grado di invalidità dal 74 al 99 per cento, con età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Per usufruire dell’assegno occorre essere non occupati e non superare il limite reddituale, fissato per il 2010 a 4.408,95 euro.

Con un grado di invalidità riconosciuto al 100 per cento in luogo dell’assegno è corrisposta la pensione di inabilità.

Per trasferire i contributi ora si paga

Il maxi-emendamento presentato dal Governo ed approvato con il voto di fiducia dalle Camere lo scorso mese di luglio prevede in materia di costituzione della posizione assicurativa all’INPS e di ricongiunzione l’abrogazione di fatto della legge n. 322/1958 e rende oneroso il trasferimento dei contributi dall’INPDAP all’INPS ai sensi dell’articolo 1 della legge n. 29/1979.

La recente manovra economica ha voluto dare un taglio deciso e netto ai trasferimenti dei contributi dei pubblici dipendenti verso l’Inps.

In arrivo il fondo per la previdenza integrativa

Il governo ha deciso di attribuire circa 300 milioni di euro per la previdenza complementare.

Ecco quanto prevede il recente correttivo alla manovra economica approvata a fine luglio: mentre non si trovano fondi per stipendi e prorogato il blocco delle assunzioni degli statali, il governo ha deciso di assegnare un contributo di 300 milioni di euro per finanziare le spese di avvio e adesione collettiva dei fondi integrativi.

Il provvedimento è stato necessario per tentare di sollevare la previdenza complementare pubblica.

La manovra finanziaria alla Camera, il tema previdenziale

Il correttivo alla manovra finanziaria verrà approvata a giorni dalla Camera. Infatti, ormai siamo giunti alle battute finali e il governo, per accelerare la procedura, potrebbe chiedere la fiducia per arrivare mercoledì al voto, anche se rimane più probabile giovedì.

Non ci sono spazi per ulteriori modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato.

Con questo articolo vogliamo dare alcune indicazioni di ordine generale in merito alle nuove norme previste.

L’articolo 12 si occupa di ridisegnare la materia previdenziale e, in modo particolare, i commi da 1 a 6 intendono modificare la disciplina relativa ai termini di decorrenza dei trattamenti pensionistici (finestre).

Lavoro in agricoltura: 50 mila posti al Sud sono a rischio

 A causa della manovra economica messa a punto dal Governo, il settore agricolo nelle campagne del Mezzogiorno rischia grosso visto che, secondo quanto riporta la Coldiretti, sono ben 50 mila i posti di lavoro a rischio a causa dell’inasprimento dei costi contributivi. In particolare, l’Organizzazione degli agricoltori fa presente come nella manovra non sia presente la stabilizzazione per quel che riguarda le agevolazioni contributive che, negli ultimi cinque anni e mezzo, hanno permesso alle aziende agricole operanti nelle zone svantaggiate, ed in quelle agricole montane, di poter andare avanti. Secondo la Coldiretti il mancato rinnovo delle agevolazioni sarebbe grave visto che in questo modo, a danno degli imprenditori onesti, scatterebbero fenomeni di concorrenza sleale e di occupazione in nero che chiaramente il nostro Paese non può più permettersi.

Pensioni 2010, lavoratori esenti dalla manovra economica

Approvata dal Senato e ora passa alla Camera e non conviene fare delle considerazioni mirate visto che il testo della manovra correttiva 2010 non è ancora definitivo.

Ad ogni modo è possibile però fare alcune considerazioni in tema previdenziale.

Infatti, il Senato ha chiuso definitivamente con il sistema delle finestre fisse previste in diversi periodi dell’anno: dalle quattro finestre rigide per le pensioni di vecchiaia e due per quelle di anzianità si passa ad una finestra mobile di 12 mesi, o 18 se lavoratori autonomi, con decorrenza dalla data di maturazione dei requisiti.

CISL-CGIL: due linee divergenti, ritorna la stagione di Ladispoli

Conquiste del Lavoro, quotidiano a carattere sindacale della CISL, ha posto l’accento sull’ultimo Consiglio Generale del secondo sindacato italiano, riunito a Roma il 16 luglio 2010, che al termine della Conferenza Nazionale sulla concertazione territoriale e sulla contrattazione decentrata, ha approvato l’intervento conclusivo del segretario generale Raffaele Bonanni e ne ha assunto le Linee guida.

Il Senato approva la manovra economica

Il risultato era di per certo scontato e il governo è molto soddisfatto della sua nuova manovra economica e finanziaria.

Per Tremonti L´austerità è una necessità anche se Mario Baldassarri, area PDL, prospetta la perdita di almeno 10 mila posti di lavoro.

Vediamo a grandi linee il contenuto del correttivo alla finanzaria approvata dal Senato.

Età pensionabile. Dal 2015 va definitivamente in pensione il sistema rigido delle quote e, per effetto della speranza di vita, si andrà in pensione sempre più tardi. Infatti, dal 2015 i requisiti per l’accesso alla pensione subiranno uno spostamento in avanti di almeno tre mesi ogni tre anni. Quando parliamo di requisiti ci si vuole riferire a quelli di età, tra la somma dell’età anagrafica e la contribuzione versata per la pensione di vecchiaia oltre a quelli per la vecchiaia contributiva che si percepisce a 65 anni di età.

I lavoratori usuranti: una vicenda senza fine

La legge 247/2007 recante norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per favorire l’equità e la crescita sostenibili, nonché ulteriori norme in materia di lavoro e previdenza sociale prevede, tra l’altro, anche disposizioni in materia di benefici pensionistici in favore di lavoratori dipendenti che hanno svolto attività lavorative definite usuranti.

In particolare l’articolo 1 della legge prevede che il governo è delegato ad adottare, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi, al fine di concedere ai lavoratori dipendenti che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1 gennaio 2008 impegnati in particolari lavori o attività la possibilità di conseguire, su domanda, il diritto al pensionamento anticipato con requisiti inferiori a quelli previsti per la generalità dei lavoratori dipendenti secondo i principi e i criteri direttivi previsti dalla medesima norma.