Innovazione Milano: aiuti alle imprese con Innovhub

 Un plafond pari a ben un milione di euro da distribuire in servizi per l’innovazione alle piccole e medie imprese. Anche per quest’anno, infatti, a Milano torna “Search&Develop“, il Bando per l’innovazione promosso da Innovhub, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Con il Bando potranno essere erogati servizi per l’innovazione a ben cento imprese con conseguenti ricadute positive anche a livello occupazionale visto che innovazione fa rima con competitività, ovverosia con quello di cui in questa fase congiunturale il mondo imprenditoriale ha bisogno per agganciare al meglio la lenta ma progressiva ripresa dell’economia nazionale. Nella prima fase del Bando si procederà a selezionare quelle imprese partecipanti che hanno bisogno di innovazione nel settore dei servizi con soluzioni ad alto valore aggiunto. La misura, nello specifico, prevede che con i contributi venga all’incirca coperto il 55% dei costi relativi ai servizi per l’innovazione.

La partecipazione del lavoratore ai risultati dell’impresa e le norme civili

Il nostro ordinamento prevede la possibilità del prestatore di lavoro di poter partecipare ai risultati dell’impresa.

In effetti, il principio è riconosciuto nella nostra legge Fondamentale, in modo particolare agli articoli 46 e 47. Secondo quanto scritto il nostro ordinamento riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende al fine di conseguire una elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione.

Non solo, la nostra Costituzione, articolo 47, incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito.

Favorisce, inoltre, l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese.

Lavoro Milano: le imprese incrementano il personale

 Torna con il segno più a Milano, su base annua, il termometro delle assunzioni da parte delle imprese. La Camera di Commercio di Milano, in accordo con un’indagine basata sui dati Ipsos aggiornati allo scorso mese di settembre, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ha infatti rilevato nel milanese un aumento del 2% su base annua delle imprese che hanno aumentato il personale anche con contratti non precari, ovverosia a tempo indeterminato. Dallo scoppio della crisi, quindi, a Milano per la prima volta è migliorato anche l’indicatore sull’occupazione con incrementi sopra la media per le assunzioni nel settore dei servizi, per quelle imprese con sede a Milano e per quelle con un numero di dipendenti superiore a dieci. La ripresa delle assunzioni, pur tuttavia, continua a scontrarsi con criticità legate alla riscossione dei crediti, ma anche al calo degli ordini che ancora in media sono lontani dal riportarsi sui livelli pre-crisi.

Lavoro agricoltura: Toscana, premio insediamento per i giovani

 E’ attualmente aperto nella Regione Toscana, fino al 2 maggio del 2011, il Bando che prevede la concessione, ai giovani agricoltori che diventano capi d’azienda, di un premio di insediamento pari a ben 40 mila euro. Questo grazie ad una apposita misura di aiuto al ricambio generazionale nel settore agricolo toscano che può contare su una dotazione finanziaria di 2,56 milioni di euro, a valere sul 2011 e sul Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Per ottenere il premio di insediamento i giovani agricoltori che diventano per la prima volta capi d’azienda devono avere un’età pari a minimo 18 anni compiuti, e massimo 40 anni non compiuti. Il premio da 40 mila euro, per ogni singolo giovane agricoltore, potrà essere concesso, così come previsto nel Bando, per finanziare tutta una serie di attività inerenti l’agricoltura ed in particolare l’acquisto di terreni, iniziative di valorizzazione dei prodotti agricoli, ristrutturazione o ampliamento di fabbricati rurali, ottenimento di certificazioni di processo, acquisto di nuove attrezzature o macchinari, ma anche per consulenze, corsi di formazione, ed investimenti finalizzati al miglioramento dei pascoli, dei prati e dell’approvvigionamento idrico.

Inps: cassa integrazione, crollano le richieste a gennaio

 Continuano a scendere nel nostro Paese le richieste di cassa integrazione. Anzi, in base ai dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), nello scorso mese di gennaio 2011 in Italia le ore autorizzate di cassa integrazione hanno fatto registrare un forte calo sia rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sia rispetto al mese precedente, ovverosia dicembre 2010. Nel dettaglio, con 60,3 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate a gennaio 2011, il calo è stato del 30,3% rispetto a dicembre 2010, e del 25,5% rispetto a gennaio 2010. Viene quindi confermata, ed anzi rafforzata, quella tendenza che, partita nello scorso mese di giugno, vede progressivamente scendere il monte ore mensile di cassa integrazione richiesto. Il dato di gennaio 2011 è ancor più significativo se si considera che il calo delle ore autorizzate di CIG ha interessato sia la cassa integrazione ordinaria, con un -14,6% rispetto a dicembre 2010, sia la CIGD, cassa integrazione in deroga, con un -16,8%; è inoltre letteralmente crollato il monte ore autorizzate di CIGS, cassa integrazione guadagni straordinaria, con un -44.9%.

Mettersi in proprio: tutto più facile a Milano

 A seguito di un’alleanza tra la Camera di Commercio di Milano e la Regione Lombardia, a partire dal prossimo mese di marzo mettersi in proprio attraverso l’avvio di un’impresa sarà più facile grazie a nuove procedure che garantiranno una maggiore semplificazione. Questo perché le autorizzazioni per poter aprire un’impresa diventeranno telematiche dopo che la sola iscrizione alla Camera di Commercio di Milano si può effettuare già online dallo scorso mese di aprile 2010. Nel dettaglio, dal 29 marzo 2011 parte lo Sportello Unico Attività Produttive, il “Suap”, che metterà in rete tutti quei soggetti che devono fornire ad un’impresa le necessarie autorizzazioni per poter esercitare l’attività. I soggetti online, nello specifico, grazie ad una collaborazione con la Regione Lombardia, saranno le Asl, l’Arpa, i Comuni e tutte le altre Amministrazioni Pubbliche coinvolte.

Voucher in agricoltura: si riduce il lavoro sommerso

 L’utilizzo dei voucher, ovverosia dei cosiddetti buoni lavoro, in agricoltura, contribuisce a garantire sul territorio della Regione Veneto la trasparenza e la legalità con una contestuale riduzione del lavoro sommerso. Questo è quanto afferma la Coldiretti Veneto nel sottolineare come ad incentivare il lavoro regolare in agricoltura, assieme ai voucher, sia anche il decreto flussi 2011 con la conseguenza che nei campi e nelle campagne venete non c’è sfruttamento della manodopera straniera e non ci sono irregolarità grazie proprio ai nuovi strumenti normativi. In termini numerici questo significa che nelle campagne della Regione Veneto, negli ultimi due anni, hanno lavorato con i voucher ben 60 mila persone tra studenti, disoccupati e pensionati che si sono occupati non solo della vendemmia, ma anche delle attività di raccolta e quelle legate alla cura degli animali. Nella Regione Veneto la provincia capofila per quel che riguarda l’utilizzo dei voucher è quella di Treviso con oltre 160 mila buoni lavoro.

Lavoro: senza stranieri Italia più povera

 Senza l’apporto dei cittadini stranieri, il nostro Paese, ed in particolare il nostro sistema produttivo, sarebbe decisamente più povero. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in accordo con un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del terzo trimestre dello scorso anno, e confrontandoli con quelli dello stesso trimestre di dieci anni fa, ovverosia dell’anno 2010. Nel dettaglio, nell’arco di dieci anni nel nostro Paese, senza i cittadini stranieri, mancherebbero all’appello la bellezza di 285 mila imprese, corrispondenti ad oltre il 60% dell’aumento rilevato dal 2000 al 2010; in tal caso, ben otto Regioni italiane avrebbero allo stato attuale meno imprese rispetto al 2000 quando invece, con l’apporto dei cittadini stranieri, sono cresciute. A pesare di più in questo potenziale calo sarebbe stato il settore delle costruzioni con un numero di imprese dimezzate ed a fronte di Province come Bari, Catania e Bologna che avrebbero molte meno imprese attive rispetto a quelle attuali.

Occupazione Milano: segnali di ripresa e crescita multietnica

 Per il nuovo anno a Milano, dopo un 2010 ancora segnato dalla crisi, si rinsaldano le attese di una ripresa dell’economia in un contesto ancora caratterizzato da un’occupazione che stenta, e da una maggiore propensione al risparmio delle famiglie sotto la Madonnina, in virtù di una maggiore prudenza nella gestione del bilancio familiare. Questo è quanto, in estrema sintesi, emerge da un ultimissimo Rapporto della Camera di Commercio di Milano nel rilevare, inoltre, come in Città, intanto, continui il trend di crescita multietnica visto che gli stranieri sono sempre più partecipi. A Milano e Provincia, non a caso, ci sono attualmente quasi 22 mila imprese il cui titolare è straniero; in maggioranza sono piccole ditte, mentre un migliaio operano con la formula giuridica delle società di capitali.

Inail, incentivi alle imprese per la sicurezza sul lavoro

L’Inail ha deciso di stanziare 60 milioni di euro allo scopo di incentivare le imprese a realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso progetti di investimento, di formazione e per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

La somma attribuita dall’ente per la sicurezza sul lavoro è attribuita, secondo quanto prevede l’articolo 11, comma 5, del decreto n. 81/2008, su base regionale.

In questo modo l’Inail intende sostenere le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura.

Dal 10 dicembre 2010, le imprese possono verificare il possesso dei requisiti per poter accedere al finanziamento alla sezione Punto Cliente del sito dell’Inail, mentre le domande di contributo potranno essere presentate, mediante una procedura informatica attiva sul portale Inail, dal 12 gennaio al 14 febbraio 2011.

Lavoro: Piemonte, meno tasse per superare la crisi

 Meno tasse per l’occupazione per dare slancio al mercato del lavoro, e per permettere l’uscita dalla crisi. E’ questa una delle ultimissime misure annunciate in Piemonte dall’Amministrazione regionale che, nello specifico, punta a concedere incentivi fiscali a quelle aziende che assumono attraverso delle deduzioni dall’Irap in funzione del numero di lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato; queste deduzioni, forfetarie, sono inoltre più alte se l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato riguarda il lavoratore con un’età superiore ai 50 anni. Questa è una 25 misure attualmente avviate in Piemonte dall’Amministrazione regionale nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione messo a punto nei mesi scorsi; inoltre, ai fini dei benefici fiscali sopra citati saranno considerate come delle nuove assunzioni a tutti gli effetti anche le trasformazioni contrattuali dal tempo determinato, o dall’apprendistato, al tempo indeterminato. Secondo quanto dichiarato dal Governatore Cota, l’Amministrazione sta portando avanti per il sostegno al lavoro e all’imprenditoria una politica sia innovativa, sia concreta e particolarmente attesa dalle categorie produttive.

In arrivo il nuovo regolamento sugli appalti di lavori, servizi e forniture

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 288 del 10 dicembre del 2010 il DPR del 5 ottobre 2010 n. 207, ovvero il regolamento di esecuzione del decreto 12 aprile 2006 n. 163 che disciplina i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, in attuazione delle direttive dell’Unione Europea 2004/17/CE e 2004/18/CE.

In realtà il nuovo Regolamento sugli appalti entrerà in vigore il 9 giugno 2011, quando sostituirà integralmente sia il Regolamento fissato dal D.P.R. n. 554/1999, sia il D.P.R. n. 34/2000, relativo alla qualificazione delle imprese.

Il legislatore ha previsto che soltanto alcune parti,  nello specifico gli articoli 73 e 74, entreranno in vigore il prossimo 26 dicembre e riguardano alcune procedure di sospensione e decadenza e l’attribuzione di sanzioni nei confronti delle SOA (le società di certificazione delle imprese) e delle stazioni appaltanti che violano le previsioni normative.

Il rilascio del DURC

Il DURC, ovvero documento unico di regolarità contributiva, è un documento che dimostra l’assolvimento da parte dell’impresa degli obblighi contributi e contrattuali.

Questa particolare attestazione deve essere richiesta alla Cassa Edile o alla sede dell’Inps, o Inail, territorialmente competente.

Nel primo caso, Cassa Edile, si applica quando l’impresa ha l’obbligo di iscrizione alla cassa edile o quando vige un contratto di lavoro del settore edile.

In tutti gli altri casi la necessaria istanza può essere inoltrata, indifferentemente, ad una sede Inps o Inail.

In caso di Pubbliche Amministrazioni appaltanti la richiesta deve essere fatta per via telematica.

Innovation voucher Regione Piemonte, domande dall’1 dicembre

 E’ in rampa di lancio, in linea con quanto reso noto nelle scorse settimane dalla Regione Piemonte, il Bando per la concessione dei cosiddetti “Innovation Voucher“, contributi a fondo perduto per fare in modo che le idee innovative di persone fisiche, microimprese e liberi professionisti, si trasformino in realtà. La misura, rientrante nel Piano straordinario per l’occupazione messo a punto nelle scorse settimane dalla Regione Piemonte, prevede che le domande possano essere presentate a partire da mercoledì prossimo, 1 dicembre 2010, e fino e non oltre la data del 14 gennaio del 2011. I beneficiari degli Innovation Voucher potranno ottenere un contributo a fondo perduto, a valere sui costi ammissibili, pari al 70% per le idee innovative presentate dalle persone fisiche con un massimale di 10 mila euro che balza a 20 mila euro se l’idea/progetto innovativa viene presentata da una microimpresa o da un libero professionista. Per le piccole e medie imprese, invece, il massimale è sempre pari a 20 mila euro ma a fronte di un contributo a fondo perduto che è pari in questo caso al 50% dei costi sostenuti ed ammissibili.