Sentenza Thyssen, depositata la sentenza

 La motivazione delle sentenza si trovano nelle 460 pagine dove, secondo la Corte d’Assise di Torino, l’amministratore delegato accettò il rischio tanto che il tribunale piemontese ha deciso di condannarlo a 16 anni e sei mesi di carcere perché la sua fu una scelta sciagurata che portò alla morte sei lavoratori dello stabilimento il sei dicembre 2007.

La sentenza è importante perché è la prima condanna per omicidio volontario relativa a una causa di lavoro. Herald Espenhahn, l’amministratore delegato della Thyssen, è stato considerato colpevole per omicidio “con dolo eventuale” per aver rinviato un investimento importante in materia di sicurezza. La sentenza dovrà, però, essere anche essere confermata in appello e in Cassazione.

Legge di Stabilità 2012, diverse novità in arrivo

 La legge di Stabilità 2012, legge n. 183 del 12 novembre 2011, introduce alcune novità sul lavoro femminile e sull’apprendistato. In particolare, il nuovo contratto di apprendistato, il contratto di inserimento (con particolare riferimento all’inserimento delle donne), il contratto part-time ed il telelavoro.

In materia di apprendistato, e allo scopo di promuovere l’occupazione giovanile, le imprese che hanno alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove una decontribuzione totale (contributi previdenziali ed assistenziali Inps ed Inail) per tre anni per tutti i contratti di apprendistato stipulati a decorrere dal 1° gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2013.

Inail, la situazione infortunistica in Sicilia

È stato presentato a Palermo il Rapporto regionale Inail 2010 relativo alla regione Sicilia, Dalle valutazioni emerse si scopre un numero di infortuni inferiori rispetto al 2009, ovvero 34285 denunce contro i 34323 del 2009 anche se, poi i lavoratori che hanno perso la vita sono stati 69.

Il settore meno colpito dagli infortuni sul lavoro è il versante della pubblica amministrazione tanto che lo stesso ente ha quantificato l’incidenza sulla media nazionale del 4.42%, ossia 34285 casi di cui 28.681 sono avvenuti nell’industria e servizi, 2.687 in agricoltura e 2.917 nello stato.

Inail, il Rapporto 2010 della regione Piemonte

Secondo il rapporto annuale Inail relativo all’anno 2010  della regione Piemonte le denunce di infortunio sono calate del 3,6% anche se i  lavoratori che hanno perso la vita sono stati 75, 19 in più rispetto ai 12 mesi precedenti.

Dal rapporto presentato nel corso del convegno “Inail, polo della salute e sicurezza: come cambia la tutela del lavoro in Piemonte” se ne ricava che una buona percentuale delle vittime sono cittadini stranieri.

In termini assoluti gli infortuni denunciati sono stati pari a 60.014, un calo del 3.6% rispetto all’anno precedente.

Due incarichi di ricerca all’INAIL

L’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (INAIL) ha indetto un concorso pubblico per trovare due ricercatori relativamente ad attività previste dal Programma di promozione della salute e sicurezza  nelle  attività  agricole, zootecniche e forestali. In particolare, un incarico è rivolto per un candidato che possiede una Laurea in Ingegneria Meccanica e un altro con diploma di perito agrario.

Inail, la ricerca e la sicurezza sul lavoro

L’Inail ha approfittato della Conferenza nazionale di Cernobbio del 7 e 8 novembre 2011 per fare il punto della situazione sulla ricerca in campo sanitario, in particolare sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

In effetti, il primo momento di confronto è stato dedicato agli aspetti innovativi della ricerca nel settore della salute occupazionale e ai rischi emergenti con la partecipazione di alcuni ricercatori dell’ex Ispesl presentando una ricerca sullo sviluppo di indicatori precoci di esposizione all’arsenico, oltre ad un progetto finanziato per il 2009 dal Ministero della Salute sulla diagnosi obiettiva della funzionalità uditiva e della sua suscettibilità in lavoratori esposti a rumore o ad agenti ototossici attraverso lo sviluppo di tecniche avanzate per l’acquisizione e l’analisi delle emissioni otoacustiche.

Inail, l’infortunio in itinere con la bicicletta

L’Inail ha deciso di fornire alcuni chiarimenti in merito all’indennizzabilità di infortuni in itinere occorsi utilizzando la bicicletta e il servizio di bike-sharing a seguito di diverse richieste da parte della sua utenza.

L’Istituto che si occupa di prevenzione infortuni, atraverso la sua nota del 7 novembre 2011 n. 8476, intende mettere in evidenza il fenomeno che ha assunto un aspetto non del tutto trascurabile. In effetti, considerata la sempre maggiore attenzione a livello ambientale e sociale orientata a favore di una mobilità sostenibile che annovera anche l’uso della bicicletta o di altri sistemi di locomozione l’Inail ha ribadito anche la posizione della Corte di Cassazione a proposito sull’argomento con la sentenza N. 9982/2006. Infatti,la corte ha affermato che il rapporto finalistico tra attività di locomozione, necessaria per raggiungere il posto di lavoro dall’abitazione, e l’attività lavorativa (e viceversa) è sufficiente a far ricomprendere, in linea di principio, l’infortunio in itinere tra quelli indennizzabili, con riferimento in particolare  agli spostamenti effettuati a piedi o con il mezzo pubblico.

Inail, il Rapporto infortuni della regione Marche

I dati della regione Marche sono abbastanza soddisfacenti; infatti, calano del 3.82%, circa 25160 casi denunciati, gli infortuni sul lavoro, un valore sensibilmente superire alla media nazionale pari a 1,87%, e i casi mortali sono 26 rispetto ai 32 dell’anno precedente.

Il Rapporto pone anche in evidenza che il 2010 ha fatto registrare un più marcato incremento delle malattie professionali; il fenomeno acquista una dimensione sempre più coerente con una realtà di patologia grazie all’evoluzione normativa ed al coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: dai  medici ai lavoratori, dalle imprese agli Enti di Patrocinio, Associazioni di categoria, Istituzioni preposte e grazie anche all’attività di informazione, sensibilizzazione, promozione e ricerca attuata dall’INAIL.

Cassazione, i limiti all’infortunio “in itinere”

La Corte di Cassazione, con ordinanza n. 22759 del 3 novembre 2011, ha affermato un importante principio, ossia non si da luogo all’indennizzo per infortunio “in itinere” qualora il lavoratore sceglie di utilizzare la propria auto in luogo dei mezzi pubblici.

Infatti, la decisione arriva dopo il ricorso presentato il 2 marzo 1999 presso il tribunale di Reggio Calabria per ottenere il diritto all’erogazione delle prestazioni previdenziali di legge anche se, poi, successivamente, la Cassazione ha affermato che non può sussistere il riconoscimento dell’infortunio “in itinere” qualora il lavoratore può disporre l’uso di mezzi pubblici.

Per l’Inail è urgente armonizzare e semplificare il nostro quadro normativo di riferimento

Il prossimo 6 e 7 novembre 2011, l’Inail, in occasione di Frammenti, approfitta per fare il punto sulla situazione del nostro panorama normativo. In effetti, con Frammenti, il seminario nazionale degli avvocati INAIL che si svolgerà a Sorrento, l’Avvocatura generale dell’Istituto, e col patrocinio del Consiglio nazionale forense, vuole fare chiarezza sul nostro ordinamento legislativo dal rischio di incoerenze e contraddizioni dal momento che, a causa di continue segmentazioni, il diritto è sempre più costretto a faticose dinamiche di adattamento.

Inail, agli artigiani premi ridotti del 7%

Il presidente dell’Inail, Marco Fabio Sartori, ha deciso di adottare una linea premiante a favore delle aziende artigiane in regola con i versamenti e con il Testo Unico in fatto di sicurezza e che, fatto non trascurabile, non hanno registrati infortuni nel biennio 2009-2010.

In effetti, per Sartoni la nuova linea rappresenta un radicale intervento in materia di sicurezza tanto che

La diminuzione dei premi non è solo un’ottemperanza alla normativa, ma un intervento radicale in materia di sicurezza. Un intervento che si inserisce pienamente nel nuovo ruolo assegnato all’INAIL e che, ancora prima, trova un strumento di attuazione nel piano industriale predisposto nei primi mesi del mio mandato. Stiamo, cioè, lasciandoci alle spalle una visione prettamente punitiva che vedeva nell’Istituto una sorta di controllore sempre pronto a notificare sanzioni e che ci cuciva addosso un vestito negativo e limitativo. Al contrario, vogliamo essere un punto di riferimento per il sistema lavoro nel suo complesso

Inail, le malattie da stress lavoro-correlato

Le malattie che ricadono in questo ambito sono di certo un fenomeno complesso da valutare tanto che, grazie ad una indagine condotta dalla stessa Inail, in dieci anni ha riconosciuto solo il 13% delle oltre quattromila denunce presentate visto che l’onere della prova spetta all’interessato e risultano impossibili da circoscrivere perché possono avere rilevanza di tipo psico-somatica.

Il dato è stato fornito da Luigi Sorrentini, il direttore centrale delle prestazioni, nel corso di una audizione al Senato in una seduta dedicata al mobbing.

Inail, il controllo della contrattazione aziendale

Il direttore generale dell’INAIL, Giuseppe Lucibello, alla quarta Conferenza nazionale sulla vigilanza ha voluto rimarcare con particolare enfasi la pericolosità della dinamica contrattuale che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe minare l’insieme del nostro sistema previdenziale e assicurativo.

Infatti, per Lucibello è necessario escludere nel modo più rigido i profili previdenziali e assicurativi dai possibili campi di applicazione della nuova contrattazione aziendale per evitare l’eventualità inaccettabile di ricadute in termini di riduzione delle tutele dei lavoratori e di minori entrate per gli Istituti preposti.

Inail, il Rapporto 2010 sulla Valle d’Aosta

Il Rapporto regionale Inail della Valle d’Aosta del 2010 è abbastanza lusinghiero visto che il numero degli incidenti è in leggera diminuzione mentre non si registra nessun caso di incidente mortale anche se, in accordo all’andamento nazionale, si presentano con nuovo vigore le malattie professionali.

Secondo i dati riportati nel Rapporto annuale 2010 per la prima volta dal dopoguerra la soglia dei morti sul lavoro è scesa sotto i mille casi, dato nazionale. Dopo il calo record di infortuni del 2009 (-20,4%) in parte dovuto agli effetti della difficile fase di congiuntura economica, il 2010 ha registrato un’ulteriore contrazione di 15.000 denunce, per un totale di 775.000 complessive, a definitiva conferma del miglioramento ormai “strutturale” dell’andamento infortunistico in Italia.