Sicurezza sul lavoro, in arrivo il Regolamento europeo per statistiche e infortuni

 È stato pubblicato sulla sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 97/3 del 12 aprile 2011 il Regolamento (CE) n. 1338/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche comunitarie in materia di sanità pubblica e di salute e sicurezza sul luogo di lavoro.

Secondo le disposizioni contenute nel Regolamento con questo atto si intende costituire un quadro comune per la produzione sistematica di statistiche europee in materia di sanità pubblica e di salute e sicurezza in ambito lavorativo.

Inail e i benefici per le vittime dell’amianto

 L’Inail, attraverso la circolare n. 32 del 5 maggio 2011, comunica di aver approntato il regolamento per le vittime dell’amianto la conseguente regolazione delle diverse attività correlate.

L’Istituto di riferimento italiano informa che per gli anni solari precedenti la prestazione aggiuntiva è stata fissata dal Regolamento nella misura del 20% per ciascuno degli anni 2008 e 2009 e del 15% per il 2010.

Per gli anni a decorrere dal 2011, la misura percentuale è calcolata sulla base del rapporto tra le risorse annue effettivamente disponibili nel Fondo di competenza dei rispettivi anni e la spesa sostenuta dall’INAIL per le rendite dirette e ai superstiti erogate ai beneficiari per gli anni di riferimento.

Per gli anni 2008, 2009 e 2010, la prestazione è erogata in misura percentuale fissa come sopra indicata, in un’unica soluzione entro il 31 dicembre 2011 per il 2008 e il 2009 e  30 giugno 2012 per il 2010.

Il telelavoro e il rischio ergonomico

 La recente ricerca dell’Eures commissionata dall’Inail ha posto in evidenza diversi limiti e problematiche in fatto di sicurezza sul lavoro: i risultati dello studio suggerisce di separare gli ambienti domestici; da un parte una zona controllabile e verificabile al fine di assicurare le necessarie tutele nel campo infortunistico e, dall’altra, gli ambienti tipicamente familiari dove si svolge la routine quotidiana.

Lo studio, non solo, rileva anche che la mancanza di stimoli e di interazioni sociali risulta essere uno dei fattori di rischio più rilevante ed è anche differenziabile tra uomini e donne. Secondo i risultati dello studio per gli uomini si nota una maggiore attenzione all’aspetto relazionale del lavoro: lo sviluppo di un  cattivo rapporto con i colleghi raccoglie infatti il 33,7% dei riscontri rispetto al 24,5% delle donne, mentre il rischio di dequalificazione è riferito in massima parte dalla componente femminile che segnala la difficoltà di fare carriera (38,7% rispetto al 22,1% degli uomini).

Inail, i rischi del telelavoro

L’Inail, l’istituto punto di riferimento sulla sicurezza e gli infortuni sul lavoro in Italia attraverso l’ex Ispesl, ora diventato un Dipartimento dell’Istituto, ha diffuso i dati sui rischi del telelavoro ricavati da una indagine Eures commissionata dall’Inail stesso.

La ricerca intitolata Rischi domestici connessi con il telelavoro ha confermato, sostanzialmente, la pericolosità dell’ambiente domestico utilizzato come luogo di lavoro; in effetti, l’indagine pone in evidenza i problemi alla postura e alla vista se le postazioni non sono scelte bene.

Non solo, il lavoro svolto dall’Eures rileva anche difficoltà di concentrazione e il pericolo di sovrapporre i tempi familiari e di vita con quelli professionali.

Inail, è pronto il manuale per lo stress lavoro-correlato

L’ex Ispesl, ora Dipartimento medicina del lavoro dell’Inail, ha pubblicato e reso disponibile gratuitamente alle imprese un metodo che permette di verificare e analizzare la gestione del rischio stress da lavoro correlato e risulta anche conforme alle recenti disposizioni normative in materia.

Grazie al lavoro svolto dall’ex Ispesl le aziende hanno tutte le indicazioni per procedere correttamente alla valutazione e alla gestione del rischio che recentemente è diventato un adempimento obbligatorio che sono tenute le imprese ai sensi del Testo Unico sulla sicurezza, decreto n. 81/2008 e sue successive modifiche e integrazioni.

Inail e Uni, due enti in prima linea in fatto di sicurezza sociale

L’Inail è l’ente nazionale di riferimento in fatto di sicurezza e infortunio sul lavoro e l’UNI, l’Ente di unificazione, si preoccupa di salvaguardare gli aspetti certificativi nel campo, ad esempio, dell’impiantistica, assicurando, nel contempo, l’aderenza ai rigidi riferimenti internazionali con l’obiettivo di offrire, in sostanza, un servizio di tipo multidisciplinare.

In effetti, per il presidente dell’Inail, Marco Fabio Sartori, la multidisciplinarità è l’unica via per assicurare la diffusione di una cultura della prevenzione.

L’occasione per ribadire questi principi è stato il convegno per la celebrazione dei 90 anni della fondazione dell’Uni intitolato Il futuro della formazione con il ruolo determinante dal Comitato Sicurezza promosso dall’Ente stesso.

Cassazione, la qualifica del preposto alla sicurezza

Per svolgere il ruolo di preposto alla sicurezza è necessario essere fornito di una espressa delega da parte del datore di lavoro o può essere sufficiente aver svolto, in posizione di responsabilità, mansioni inerenti alla sicurezza del lavoro o, ancora, aver semplicemente raccomandato i colleghi di prestare particolare attenzione in base alla propria esperienza personale?

A riguardo la corte di Cassazione ha deciso di entrare nel merito attraverso la sentenza, sezione penale sez. IV del 3 novembre 2010 n. 38691, chiarendo che, ai fini probatori, non è espressamente richiesto un documento formale che possano individuare un particolare lavoratore con la funzione di preposto visto che il giudice, grazie al suo ruolo, può risalire al lavoratore in questione anche attraverso testimonianze o accertamenti fattuali.

Inail, la situazione degli infortuni sul lavoro

 L’Inail, quale Istituto di riferimento nazionale nel campo degli infortuni, riafferma il suo ruolo istituzionale come centro di garanzia e controllo per la salute nei luoghi di lavoro.

Le cifre che l’ILO ha diffuso nei giorni scorsi sono davvero allarmanti e preoccupano seriamente; in effetti, i casi mortali – dovuti a infortuni e malattie professionali – sono circa 2,3 milioni mentre gli incidenti sul lavoro si registrano un valore di 337 milioni di casi.

Dati che confermano l’attenzione degli istituti di prevenzione e di tutela tanto da ribadire l’adozione dei Sgsl come strumenti che diventano essenziali per diffondere e assicurare la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Fondo per le vittime dell’aminato: regolamento

 La Finanziaria 2008 ha istituito presso l’INAIL, con contabilità autonoma e separata, il “Fondo per le vittime dell’amianto“, finanziato con risorse provenienti per tre quarti dal bilancio dello Stato e per un quarto dalle imprese.

Il decreto n.30 del 12 gennaio 2011, entrato in vigore il 13 aprile 2011, denominato Regolamento, ne ha disciplinato l’organizzazione e il finanziamento, e le modalità di erogazione del beneficio.

L’Inail con ILO e il portale per il lavoro dignitoso

Che cos’è il lavoro dignitoso? L’Ilo ha cercato di esprimere in pochi concetti l’idea che sta alla base del lavoro dignitoso; in effetti, per l’organizzazione internazionale il lavoro dignitoso si esprime con quattro obiettivi fondamentali, ovvero promozione dell’occupazione, protezione sociale, dialogo sociale e tripartitismo, principi e diritti fondamentali nel lavoro.

L’iniziativa dell’Inail intende offrire un approccio più diretto che ricalca quello dei social network cercando di dare spazio alle Ong e alle associazioni con il fine di mettere a punto un forum aperto e condiviso per risaltare ogni esperienza e comprendere, attraverso le singole specificità, il significato e il fine del lavoro.

Inail, la prevenzione e l’EXPO 2015

Raggiunto un accordo in vista dell’EXPO 2015 tra l’Inail e le parti sociali con una serie di norme interessanti e significative nel campo della sicurezza in previsione dell’evento di portata internazionale programmato tra quattro anni.

Tra i punti previsti un poliambulatorio permanente, tariffe straordinarie per le imprese aderenti e copertura assicurativa per i lavoratori volontari: l’ultimo punto è quello, senza dubbio, più significativo perché è rivolto ad offrire una copertura di tipo assicurativo ai circa 28mila volontari che parteciperanno all’evento mondiale.

Sicurezza sul lavoro, le riunioni periodiche

Il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 coordinato con le modifiche introdotte dal Decreto legislativo 3 agosto 2009 n. 106 pone in essere diversi adempimenti al fine di garantire la sicurezza sul lavoro e, tra questi, di certo non possono mancare le riunioni periodiche.

In effetti, nelle aziende e nelle unità produttive che occupano più di 15 lavoratori, il datore di lavoro, direttamente o tramite il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, indice almeno una volta all’anno una riunione cui partecipano il datore di lavoro o un suo rappresentante, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi, il medico competente, se nominato, e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Inail, presentato il libro bianco sulle nuove tecnologie

Secondo l’Inail per prevenire i rischi occorre, per prima cosa, risaltare la conoscenza; in effetti, il settore delle nanotecnologie, la cui diffusione cresce con un ritmo pressoché esponenziale, è un campo dove non si conoscono a fondo i potenziali rischi per la salute dei lavoratori. A questo riguardo il Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Inail, ex Ispesl, ha voluto dare un contributo serio ai fini della prevenzione e della sicurezza sul lavoro realizzando il Libro bianco sulle nuove tecnologie.

Il lavoro del Dipartimento di Medicina del Lavoro è stato presentato ufficialmente alla presenza di rappresentati delle categorie sociali ed è destinato ora all’esame delle parti sociali e istituzioni per l’integrazione con considerazioni e proposte nell’ottica di porre le basi di una futura strategia di intervento che sia in grado di segnalare e anticipare le eventuali pericolosità.

Le avvertenze di HP per utilizzare la postazione di lavoro

 HP scende in campo sulla sicurezza sul lavoro e lo fa offrendo a tutti la sua Guida alla sicurezza e al comfort con l’obiettivo di ridurre il rischio di infortuni.

Ormai è risaputo: utilizzare un computer per svolgere le attività lavorative può essere causa di gravi infortuni tanto che il nostro istituto di riferimento, Inail, è particolarmente attivo su questa delicata materia.

Come diversi studi hanno sottolineato l’uso non corretto della postazione di lavoro può provare danni all’organismo; in effetti, lunghi periodi di digitazione senza interruzioni, la sistemazione inappropriata della postazione di lavoro, abitudini lavorative scorrette, relazioni e condizioni di lavoro stressanti o problemi di salute personali possono essere collegati all’insorgere di diverse patologie.