Collegato lavoro, inizia la discussione alla Camera

È iniziato l’esame parlamentare da parte della Camera dei deputati, AC 1441-quater-F, la settima lettura del collegato lavoro limitatamente alle parti modificate dal Senato.

Il Senato ha modificato diverse disposizioni coinvolgendo gli articoli 2, 20, 31, 32 e 50. Per questa ragione, data la natura parlamentare del nostro sistema costituzionale, è necessario ricorrere alla duplice deliberazione conforme di entrambe le Camere.

All’articolo 2, recante una delega per la riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero del lavoro, sono state introdotte modifiche al testo al fine di armonizzare le nuove norme introdotte dal recente decreto n. 78 del 2010 (correttivo alla manovra finanziaria).

Dal testo sono stati eliminati ogni riferimento all’istituto per gli affari sociali poiché, con l’articolo 7 del decreto-legge n. 78 del 2010, si è provveduto alla sua soppressione e il trasferimento delle relative funzioni all’ISFOL.

Invalidità civile, in arrivo i primi dati sui controlli INPS

Mentre l’Inail ha fatto sapere che il termine per esercitare il diritto alla revisione della rendita Inail, così come stabilito dal decreto n. 1124 del 1965, non è in prescrizione o in decadenza, ma che occorre tenere conto, al fine di valutare una stabilizzazione delle condizione fisiche, del termine di prescrizione triennale dalla scadenza del periodo di revisione, dall’altra parte il ministro del lavoro Maurizio Sacconi ha fornito i primi dati sulle attività di controllo del maggiore istituto previdenziale sulle attestazioni di invalidità e di indennità di accompagnamento.

Infatti, secondo i dati diffusi dal Ministro, l’Inps ha revocato 8785 pensioni di invalidità e 8159 indennità di accompagnamento per gli effetti di un programma di controllo interno svolto dallo stesso istituto previdenziale.

Su circa 175,000 controlli effettuati nel primo trimestre del 2010, l’Inps ha rilevato la mancata sussistenza dei requisiti in più di 8000 pensioni di invalidità.

Inail, istruzioni per la denuncia online malattia professionale

L’Inail con la circolare del 15 settembre 2010 n. 36 ha chiarito le procedure da seguire per la denuncia per via telematica della malattia professionale.

A riguardo, l’Inail ha posto in evidenza la modifica dell’articolo 53 del testo unico n. 1124/1965 delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965 n. 1124 e successive modifiche e integrazioni.

Infatti, al comma 5 dell’articolo 53 del predetto Testo Unico è aggiunto il seguente periodo:

“Qualora il datore di lavoro effettui la denuncia di malattia professionale per via telematica, il certificato medico deve essere inviato solo su espressa richiesta dell’Istituto assicuratore nelle ipotesi in cui non sia stato direttamente inviato dal lavoratore o dal medico certificatore”

La delibera presentata dall’Inail è stata approvata con Decreto Interministeriale del 30 luglio 2010.

Lavorare con i voucher nei farmers market

 I voucher, ovverosia i buoni lavoro, ai fini della regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio si possono utilizzare anche nei farmers market di Campagna Amica, ovverosia nei mercati direttamente gestiti dagli agricoltori. A comunicare questa “estensione” di utilizzo è stata la Coldiretti a seguito della risposta, da parte del Ministero del Lavoro, ad un interpello riguardante proprio l’utilizzo dello strumento del voucher per il lavoro occasionale accessorio nel settore agricolo. Oltre che nei campi, quindi, i voucher si possono utilizzare anche nei mercati cittadini gestiti dagli agricoltori che da un lato possono quindi vendere al giusto prezzo ai consumatori i prodotti agro-alimentari, e dall’altro possono offrire l’opportunità con i voucher di lavorare in maniera saltuaria ai pensionati, alle casalinghe, ai giovani studenti ma anche ai lavoratori in cassa integrazione che così possono integrare il proprio reddito. Gli ultimi dati ufficiali, non a caso, dicono che su un totale di oltre otto milioni di voucher venduti sinora, nel rapporto di uno su tre il loro utilizzo ha riguardato proprio il settore agricolo.

Il telemarketing e il rischio professionale

Il pericolo corre sul filo.

L’Inail ha chiarito attraverso la nota n. 5941/2010 che anche chi opera nel settore del telemarketing deve essere assicurato contro gli infortuni sul lavoro perché l’operatore, centralinista o telefonista, è comunque sottoposto a rischio ambientale.

Il chiarimento espresso dall’Inail è stato sollecitato da appositi quesiti relativi all’obbligo assicurativo degli addetti ai call center e, nello specifico, dei lavoratori addetti alla propaganda commerciale che fanno uso di telefono a linea fissa, in assenza di connessione a centralini o a postazioni automatizzate.

Voucher: lavoro occasionale accessorio nel Friuli Venezia Giulia

 Una delle Regioni italiane più dinamiche per quel che riguarda l’utilizzo dei voucher, ai fini della regolarizzazione del lavoro occasionale accessorio, è il Friuli Venezia Giulia. Anche nello scorso mese di agosto, infatti, in accordo con quanto rende noto l’Amministrazione regionale, il Friuli Venezia Giulia proprio in merito all’utilizzo dei voucher, con una quota pari a ben il 15,9% rispetto al totale nazionale, si è posizionato al primo posto in Italia con a ruota il Piemonte, la Regione Veneto, la Regione Emilia-Romagna ed il Trentino Alto Adige. I buoni lavoro, lo ricordiamo, possono permettere ai giovani studenti, ma anche ai pensionati, alle casalinghe ed ai cassintegrati di trovare occupazione facendo i cosiddetti “lavori saltuari” e maturando nello stesso tempo i contributi previdenziali. Per ogni 10 euro lordi pagati con i voucher, infatti, 7,5 euro sono di paga netta, mentre i restanti 2,50 euro individuano la quota Inps ai fini previdenziali e l’assicurazione Inail contro gli infortuni.

La sicurezza in Europa, La Gran Bretagna

In Gran Bretagna e Irlanda del Nord la tutela contro gli infortuni è stata introdotta  nel 1897.

Non esiste, a differenza di quello italiano con la presenza dell’Inail, un sistema di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, ma, al contrario, è presente un sistema pubblico di base, gestito dal Ministero del Lavoro e delle Pensioni, che eroga delle indennità in caso di infortunio o malattia professionale.

È possibile, comunque, richiedere un risarcimento.

La sicurezza in Europa, la Danimarca

Cambia il modo di percepire la sicurezza del lavoro in Danimarca.

L’11 maggio scorso il Parlamento danese ha approvato la riforma del settore che entrerà in vigore dal 1 ottobre 2010.

La nuova legge fissa nuove regole e ribalta il concetto di sicurezza. Dal mese di ottobre si ribalteranno le misure di tutela per i lavoratori, ma anche nel modo di intendere la prevenzione: ogni azienda avrà degli obiettivi definiti su base annuale e al termine si valuteranno i risultati ottenuti.

Secondo il nuovo schema danese i rappresentanti della sicurezza si chiameranno rappresentanti dell’ambiente di lavoro poiché i compiti a loro attribuiti saranno più diversificati: dal contesto del lavoro alle malattie fino ad arrivare allo stress e ai maltrattamenti e molestie.

La sicurezza in Europa, la Francia

In Francia la sicurezza sul lavoro è un concetto che risale al 1898.

Nel Paese l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei lavoratori dipendenti è gestita dalla CNAMTS.

Il sistema di attuazione e controllo delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro è improntato su un sistema duale basato sull’attività del Ministero del lavoro e degli organismi di sicurezza sociale.

Il Ministero del lavoro attua le politiche di prevenzione ed elabora le regole di ordine pubblico.

Voucher lavoro: uno su tre viene utilizzato in agricoltura

 E’ quello dell’agricoltura il settore economico che più di tutti si avvale in Italia dello strumento dei voucher, ovverosia i buoni lavoro, per la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio. A metterlo in risalto è la Coldiretti che, su un totale di 7,3 milioni di voucher sinora venduti, in base ai dati forniti dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), sottolinea come il 34% sia stato utilizzato in agricoltura. Il voucher da un lato combatte e contrasta il fenomeno del lavoro nero legato ai cosiddetti “lavori saltuari“, e dall’altro semplifica la vita al datore di lavoro visto che con l’utilizzo dei buoni lavoro il rapporto con il lavoratore diventa “snello” in quanto le pratiche burocratiche sono ridotte all’osso. Non sono di certo solo i voucher a risolvere nel nostro Paese il fenomeno del lavoro sommerso, ma in ogni caso contribuiscono a far emergere sacche di lavoro nero così come messo in risalto di recente proprio dall’Inps.

Il lavoro domestico e gli infortuni

Il lavoro domestico è una particolare forma di lavoro dove, per lungo tempo, non c’è stata una forma di tutela sugli infortuni. Oggi, con la legge 493/99 e con la campagna 2010, l’Inail si è posta l’obiettivo di assicurare le casalinghe contro gli infortuni domestici.

Secondo le disposizioni vigenti sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui si dimora.

La busta paga, criteri per il controllo

La Legge n. 4/53 obbliga al datore di lavoro di corrispondere la retribuzione mediante l’utilizzo di un prospetto paga, la cosiddetta busta paga, su cui devono essere indicati tutti gli estremi relativi del lavoratore, dalla retribuzione alle trattenute.

Tale prospetto deve portare la sigla o il timbro dei datore di lavoro ed essere vidimato dagli organismi competenti. Non esiste un modello unico, ma il formato della busta paga differisce dal settore di appartenenza e dal gruppo merceologico.

Si tratta di un prospetto fondamentale per verificare se è stato corrisposto quanto dovuto in applicazione del contratto di lavoro e delle leggi vigenti in materia di previdenza e  fisco.

La busta paga, infatti, ha validità giuridica e, in caso di vertenze, ha valore di prova davanti all’autorità giudiziaria per certificare la giustezza della retribuzione, del trattamento di fine rapporto, dei versamenti previdenziali.

La tutela degli infortuni sul lavoro in Europa, la Germania

In Germania si inizia a parlare di tutela dei lavoratori sin dal 1884. In effetti, è uno dei primi Paesi al mondo che sente la necessità di tutelare i lavoratori tanto da farne un’esigenza primaria con un sistema capillare di assicurazione contro gli infortuni.

Nei tre grandi settori industriali – agricoltura , servizi e industria- l’assicurazione è gestita da diversi organismi di diritto pubblico.

La reale gestione di questi organismi è assicurata da un consiglio di amministrazione in cui siedono i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Nuovi limiti per gli assegni familiari

Buone notizie per chi percepisce gli assegni familiari. Infatti, dal 1 luglio entrano in vigore i nuovi limiti di reddito per usufruire dell’Anf, ossia l’assegno per il nucleo familiare.

L’Inps, con la circolare n. 69 del 26 maggio 2010, ha rivalutato i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il  nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei.