Incentivi lavoratori svantaggiati: 5,5 milioni in Emilia-Romagna

 5,5 milioni di euro di incentivi per i lavoratori svantaggiati e, di conseguenza, per agevolare il loro reinserimento nel circuito occupazionale. E’ questa la nuova misura che è stata attivata in Emilia-Romagna dall’Amministrazione regionale nell’ambito di “Welfare to work“, l’azione di sistema del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Nel dettaglio, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Emilia-Romagna, sono previsti incentivi sia per l’avvio di un’attività autonoma, sia per quelle imprese che assumono il lavoratore svantaggiato; e se l’assunzione è a tempo indeterminato, allora a favore dell’azienda i contributi verranno erogati a fondo perduto. Le imprese operanti nella Regione Emilia-Romagna, interessati alla misura, possono presentare alle rispettive province emiliano-romagnole la domanda entro e non oltre la data del 20 ottobre del 2011. Unitamente agli incentivi, inoltre, sono previste azioni di formazione per i lavoratori assunti, nonché delle attività formative per chi sceglie invece di mettersi in proprio.

Inps, anche per il 2011 l’incentivo al reimpiego

Ottime notizie per chi ha la necessità di sfruttare gli incentivi messi a disposizione dell’Inps al fine di svolgere nuovi rapporti di lavoro in forma autonoma o cooperativa.

In effetti, il maggiore istituto previdenziale con il messaggio n. 13888 del 4 luglio 2011 ha deciso di comunicare che l’incentivo al reimpiego, stabilito negli anni scorsi, di nuovi rapporti di lavoro in forma autonoma o in cooperativa, per i lavoratori destinatari di trattamento di sostegno al reddito (cassa integrazione in deroga e similari), è prorogato per tutto il 2011.

Lotta disoccupazione e precarietà: Regione Piemonte conferma impegno

 Assunzioni nella scuola, ed in particolare negli istituti piemontesi che si trovano sia nelle zone montane, sia in quelle realtà urbane che sono attualmente degradate; ma anche la sperimentazione della formazione professionale per i giovani nell’ambito dei contratti di apprendistato, meno burocrazia per venire incontro alle imprese sul territorio, ed il bonus bebè a sostegno delle famiglie. Sono queste alcune delle misure che in questi mesi ha messo in atto la Regione Piemonte che, in accordo con le dichiarazioni rilasciate dal Governatore Roberto Cota, ha confermato il proprio impegno nella lotta alla disoccupazione ed alla precarietà. Roberto Cota venerdì scorso, 17 giugno del 2011, nel corso della presentazione di una ricerca a cura dell’Ires ha posto l’accento sul fatto che l’Amministrazione regionale ha il dovere di dare sicurezze ai cittadini visto che proprio la precarietà e la disoccupazione sono i due fattori che, senza un passaggio alla continuità lavorativa, generano insicurezza.

Lavoro Regione Piemonte: piano per occupazione e competitività

 Mercoledì scorso, 8 giugno 2011, nella Regione Piemonte, è stato approvato il progetto annuale per l’occupazione e per la competitività relativamente al programma operativo dell’FSE, il Fondo sociale europeo. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare in particolare, per voce dell’Assessore al Lavoro ed alla Formazione Professionale, Claudia Porchietto, che in questi primi mesi dell’anno 2011 sono stati superati i target di spesa previsti per l’utilizzo delle risorse, ragion per cui si guarda con ottimismo agli obiettivi di fine ciclo che, nello specifico, scadono nell’anno 2015. L’assessore ha quindi assicurato che a valere sull’FSE la Regione Piemonte non subirà tagli dall’UE per quel che riguarda i fondi da destinare sia alla formazione, sia al lavoro.

Voucher conciliazione per trovare lavoro in Provincia di Alessandria

 400 euro al mese, per un periodo massimo di sei mesi, al fine di conciliare i tempi da dedicare alla famiglia con quelli da “spendere” per trovare lavoro dopo magari averlo perso. E’ questa, in estrema sintesi, la misura attiva nella Provincia di Alessandria che, nello specifico, prevede l’erogazione di voucher di conciliazione ai fini del reingresso nel mondo del lavoro. Al riguardo l’Amministrazione provinciale, che per la misura vuole destinare più risorse ai Comuni sul territorio, è convinta che sostenendo spese per la cura della famiglia, da “coprire” con i voucher, i cittadini possano affrontare sia con più impegno, sia con meno problemi un percorso di orientamento, un corso di formazione professionale e, in generale, tutto l’iter necessario per garantirsi un reinserimento nel mondo del lavoro in una fase congiunturale come quella attuale che di certo ancora non è delle migliori.

Lavoro Piemonte: Piano per l’Occupazione funziona

 In presenza degli assessori Porchietto e Giordano, giovedì scorso la Regione Piemonte ha sottoposto il Piano per l’occupazione, varato nei mesi scorsi, al parere sia dei Sindacati, sia delle organizzazioni datoriali. Ebbene, al riguardo l’Amministrazione regionale ha fatto presente come il primo “tagliando” del Piano sia andato bene visto che è stato espresso parere positivo in virtù dell’efficacia che le misure di rilancio dell’economia hanno sin qui avuto. In particolare, sono state sinora oltre 1.600 le domande presentate, a valere sulle misure del Piano per l’Occupazione, al fine di inserire disoccupati nel mondo del lavoro e per trasformare a tempo indeterminato i contratti di apprendistato e di lavoro temporaneo. Sono anche arrivate sinora quasi 500 domande finalizzate alla creazione di nuove imprese, e quasi 900 istanze per far nascere microimprese innovative; contestualmente, da quando il Piano per l’Occupazione è partito, sono stati attivati anche ben sette master che, con il coinvolgimento di una trentina di imprese, ha portato all’assunzione di oltre cento apprendisti.

Lavoro Piemonte: nuovi aiuti per i settori in crisi

 Grazie ad un accordo siglato tra il Governo centrale e la Regione Piemonte, a valere sul 2011 e sul 2012, ci saranno a disposizione per l’Amministrazione regionale fondi per complessivi 27 milioni di euro da utilizzare per il sostegno al lavoro ed in particolare per venire incontro ai settori in crisi. I comparti interessati alle misure che poi saranno messe a punto, e che mirano alla riqualificazione professionale ed al finanziamento di servizi per l’inserimento nel mondo del lavoro, sono quelli della meccanica, del tessile e dell’ICT. A firmare a Torino l’accordo Stato-Regione nella giornata di ieri, lunedì 31 gennaio 2011, sono stati Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e del Welfare nell’attuale Governo in carica, e Claudia Porchietto, che nell’Amministrazione regionale piemontese ricopre la carica di Assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale. Con i finanziamenti a disposizione nel biennio si stima che potranno essere aiutati ben tremila lavoratori nell’ambito degli interventi di riqualificazione professionale e di reinserimento nel mondo del lavoro di quei soggetti espulsi dai settori in crisi sopra citati.

Voucher conciliazione lavoro-famiglia in Provincia di Alessandria

 In Provincia di Alessandria, ed in particolare nel Comune di Novi Ligure, la Giunta ha approvato la convenzione provinciale finalizzata, nell’ambito delle azioni di sostegno alla conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia, alla concessione di voucher come rimborso per le spese sostenute per i servizi alla persona. A darne notizia mercoledì scorso, con un comunicato ufficiale, è stato proprio il Comune di Novi Ligure nel precisare al riguardo come il bonus per le spese dell’infanzia ammonti mensilmente ad un massimo di quattrocento euro per un periodo massimo di sei mesi senza possibilità di ulteriore proroga. Il voucher erogato, in particolare, può essere speso per la copertura dei costi sostenuti per asili nido comunali, per le attività estive pre e post-scuola, ma anche per i servizi mensa.

Incentivi contratti di solidarietà: Bando nella Regione Toscana

 Attraverso un apposito avviso pubblico, le imprese toscane nella Regione potranno presentare dei progetti di formazione dei propri dipendenti a patto però di fare ricorso all’utilizzo dei cosiddetti contratti di solidarietà che, tra l’altro, si stanno rivelando uno strumento molto efficace contro la crisi al fine di evitare che l’azienda in difficoltà arrivi a chiudere i battenti. Quindi, se l’azienda dimostra di essere solidale, allora sarà l’Amministrazione regionale, grazie ad uno stanziamento aggiuntivo per complessivi 500 mila euro, a poter finanziare la formazione in modo da qualificare le lavoratrici ed i lavoratori e, quindi, poter avere un parco dipendenti in grado di dare il giusto apporto al rilancio dell’attività ed alla ripresa della produzione anche a seguito del lento ma graduale miglioramento dello scenario macroeconomico italiano.

Occupazione femminile: gli incentivi per le donne in Toscana

 In Toscana l’Amministrazione, a favore dell’occupazione femminile, promuove una misura di part-time volontario, sulla base di accordi sindacali, ed a tempo indeterminato, che permette all’impresa di ottenere degli incentivi a fronte di incrementi occupazionali. A ricordarlo è stato l’Assessore regionale Simoncini, il quale ha sottolineato come la Regione Toscana riuscirà a tirarsi fuori dalla fase di crisi solo se ci saranno più donne al lavoro. Questo perché è stato proprio il lavoro femminile quello più penalizzato a seguito della crisi economica, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha provveduto a potenziare le misure a favore delle donne ed in particolare a favore di quelle lavoratrici in condizioni di svantaggio. Ad esempio, a favore delle donne lavoratrici immigrate, che nella Regione sono da un lato sempre più presenti, e dall’altro sempre più in difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro, c’è un progetto pilota finalizzato al riconoscimento delle competenze nei casi di mancato riconoscimento dei titoli di studio.

Lavoro Toscana: nuovo Bando per creare posti di lavoro

 La Regione Toscana è nuovamente scesa in campo a favore delle imprese e del sostegno all’occupazione con un nuovo Bando, la cui scadenza è fissata per il prossimo 29 ottobre 2010, che mira sia ad aiutare quei settori più in difficoltà, sia ad agevolare lo sviluppo delle realtà imprenditoriali che risultano essere più competitive. A darne notizia è stato l’Assessore alle attività produttive, al lavoro ed alla formazione della Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, il quale ha spiegato che il Bando ha una dote pari a ben sei milioni di euro, di cui 2 milioni di euro a favore di settori imprenditoriali chiave come l’ambiente e l’energia. Il Bando, in particolare, mira a creare nuove imprese ma anche nuova occupazione visto che la graduatoria sarà stilata anche tenendo conto dell’impegno da parte dell’azienda di reinserire figure espulse dal mercato del lavoro e quelli in mobilità o in cassa integrazione.

Lavoro Regione Piemonte: Piano Straordinario per l’occupazione

 Ammontano ad oltre 390 milioni di euro, nella Regione Piemonte, i fondi che l’Amministrazione ha messo sul piatto nell’ambito dell’annuncio di un Piano Straordinario per l’occupazione che dovrà garantire sul territorio piemontese più competitività, più occupazione, più credito alle imprese ma anche meno burocrazia. In particolare, ben 10 milioni di euro saranno stanziati con il preciso obiettivo di incentivare l’occupazione dei giovani e per favorirne il reinserimento lavorativo. A tal fine saranno agevolati con gli incentivi tutti quei giovani che da almeno sei mesi non hanno un lavoro regolarmente retribuito, oppure che hanno un contratto di lavoro avente una durata temporanea, oppure ancora che sono in mobilità o hanno un contratto di apprendistato. Si punta sui giovani ma anche nell’alta formazione con altri nove milioni di euro finalizzati a creare nuove occasioni di lavoro e di impiego per i giovani laureati.

Lavoro e famiglia: voucher di conciliazione in Provincia di Alessandria

 Al fine di agevolare ed incentivare sul territorio la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, la Provincia di Alessandria ha annunciato la messa a punto dei “voucher di conciliazione“, un aiuto economico destinato in particolare a quei soggetti che sono in prevalenza donne, e che hanno difficoltà ad inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro magari perché devono badare ad un bambino piccolo, oppure devono necessariamente assistere persone anziane non autosufficienti, malati terminali o cronici, oppure persone disabili. Il voucher di conciliazione consiste in un bonus pari a massimi 400 euro mensili erogabili per massimi sei mesi; i contributi, a fronte di spese documentate, potranno essere spesi per accedere a servizi pubblici o privati di cura alla persona. Inoltre, a fronte della concessione del voucher di conciliazione il soggetto beneficiario potrà accedere a percorsi di formazione e di orientamento finalizzati proprio ad assicurare o il reinserimento occupazionale, oppure l’avvio al lavoro.

Disoccupati e giovani piemontesi: arriva il buono formazione

 Per i disoccupati residenti nella Regione Piemonte, e per i giovani in età scolare, arriva il “buono formazione”, uno strumento liberamente spendibile sul mercato che permetterà, a chi ha perso il lavoro ed a chi ha bisogno di orientamento per entrare nel mercato del lavoro, di non rimanere solo. Ad annunciarlo è stato Roberto Rosso, assessore al Lavoro e Formazione professionale, nonché vicepresidente della Regione Piemonte, nel corso di “Orientamento: dal Rapporto nazionale alle esperienze locali, con uno sguardo all’ottica di genere e alle pari opportunità”, un convegno tenutosi venerdì scorso presso il Centro Congressi di Torino al numero 23 di corso Stati Uniti. L’istituzione del “buono formazione“, secondo quanto messo in risalto da vicepresidente della Regione, permetterà al sistema di orientamento di acquisire un ruolo ancora più importante nel fare in modo che i giovani ed i disoccupati possano cogliere in materia di formazione e di lavoro tutte le opportunità a disposizione.