L’obbligo assicurativo a favore dell’Inail a carico degli artigiani

È necessario, o meglio, è obbligatorio assicurarsi all’Inail? Certo è una domanda del tutto lecita che coinvolge la sfera della sicurezza dei lavoratori e, in particolar modo, su quelli artigiani.

L’Inail, o anche Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, si preoccupa di perseguire una pluralità di obiettivi che vanno dalla riduzione del fenomeno infortunistico all’assicurazione dei lavoratori che svolgono attività a rischio fino ad arrivare alla garanzia per il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro.

L’assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa.

Situazione degli infortuni sul lavoro in Sardegna

L’Inail continua la presentazione dei suoi Rapporti regionali ponendo in evidenza ogni singola situazione che permettono di fotografare e inquadrare in modo analitico ciascuna esperienza locale. In particolare, secondo i dati presentati sulla regione Sardegna si è scoperto che nel 2010 si è registrato un calo del 34% degli incidenti mortali sul lavoro con un valore, in termini assoluti, di 27 rispetto ai 41 dell’anno precedente oltre alla conferma dei settori maggiormente a rischio come quello delle costruzioni.

Non solo, secondo i dati diffusi dall’Ente che si occupa della tutela della salute dei lavoratori, si conferma anche la diminuzione del numero degli infortuni sul lavoro, scesi da 16.680 del 2009 a 15.967, per una riduzione del 4,3% e un calo nel quinquennio del 13,8%.

Nuova convenzione Inps con i datori di lavoro dell’Aquila

 L’Inps, attraverso il suo messaggio dello scorso 1° dicembre 2011 n. 23256, informa che è stata attivata una nuova convenzione per la riscossione dei contributi per l’assistenza contrattuale e per l’erogazione di indennità integrative di malattia ed infortunio, ai sensi della Legge n. 334 del 12 marzo 1968.

In base al testo della convenzione è necessario che i datori di lavoro che intendono avvalersi di questa possibilità devono, all’atto della presentazione della denuncia trimestrale, sottoscrivere sul mod. DMAG-Unico l’apposito riquadro in cui viene confermata l’applicazione del contratto collettivo nonché la volontà di autorizzare l’INPS a trattenere l’importo convenuto.

I primi dati sulla situazione degli infortuni in Italia

L’Inail ha offerto i primi dati aggiornati al terzo trimestre 2011 sulla situazione degli infortuni nel nostro Paese: rispetto allo stesso periodo del 2010 si sono registrate 26mila denunce in meno, ossia da 579mila a 553mila, ma, al contrario, i dati sulla mortalità mostrano un calo più contenuto passando da 697 a 691 mila casi.

In base a questi dati l’Inail stima un valore a fine anno, a consuntivo, vicino ai 750mila infortuni sul lavoro rispetto al precedente anno pari a 775mila.

Il dato più interessante è la diminuzione degli infortuni nel settore costruzioni e nell’industria per via di una maggiore incidenza sul versante della prevenzione ma, soprattutto, anche per il trend economico che non è proprio positivo.

Pronto il rapporto Inail 2010 sulla Calabria

L’Inail ha presentato a Catanzaro il Rapporto regionale INAIL dove si evidenzia una diminuzione degli infortuni in ragione del 4,4% rispetto all’anno precedente e, nel contempo, si registrano 11 persone che hanno perso la vita, ossia n valore pari al 64% in più sempre rispetto all’anno precedente.

Il primato negativo è da attribuire al settore delle costruzioni, mentre la riduzione degli infortuni in Calabria ha riguardato principalmente i settori dell’agricoltura e dell’industria, in calo entrambi del 4,9%, e in misura minore la gestione in conto Stato (-0,8%).

Decreto Monti, nuovi particolari sulle deduzioni dal reddito per favorire l’assunzione

Il decreto legge n. 201 del sei dicembre 2011, meglio conosciuto come decreto Monti, prevede, all’articolo 2, alcune misure finalizzate all’assunzione di donne e giovani under 35 anni a partire dall’anno 2012; in effetti, come avevamo già messo in evidenza in un precedente post, la nuova manovra economica prevede una deduzione dal reddito di impresa un importo pari a l’Irap pagata e determinata in base alle spese del personale.

Dallo stesso periodo, per i lavoratori di età inferiore a 35 anni o donne, assunte a tempo indeterminato, la deduzione è pari a 10.600 euro l’anno che diventano 15.200 nelle aree svantaggiate.

Gli obblighi dell’appaltante in materia di sicurezza sul lavoro

La Corte di Cassazione è intervenuta ribadenso, attraverso la sentenza n. 35412 del 29 settembre 2011 della IV sezione penale, che il datore di lavoro dell’impresa appaltatrice, per i lavori all’interno dell’azienda committente, non può limitarsi a prendere in considerazione unicamente il documento di valutazione di rischi predisposto del committente ma è tenuto a fare ben altro; in effetti, non può esimersi ad una verifica tecnica sul luogo di lavoro in cui si svolge l’appalto.

Inail, la situazione degli incidenti sul lavoro in Friuli Venezia Giulia

 I dati diffusi dall’Inail della regione Friuli Venezia Giulia hanno posto in evidenza un calo del 3.6% degli incidenti sul lavoro rispetto al 2010, un dato che mostra una diminuzione infortunistica quasi doppia rispetto al dato nazionale e coinvolge tutti i settori e ogni categoria di lavoratori.

Il direttore regionale dell’Inail della regione, Carmela Sidoti, sottolinea il

dato incoraggiante che premia l’azione INAIL per la prevenzione. Il decremento di oltre tre punti percentuali degli eventi infortunistici è incoraggiante ma, al netto della crisi, stimiamo di dover ridurre questo dato di almeno un punto percentuale. Di certo l’andamento degli ultimi dieci anni, che ha visto le statistiche regionali passare da 30.721 a 21.507 casi annui, dimostra un fenomeno in costante regresso anche per l’azione dell’INAIL in materia di prevenzione, in sinergia con le istituzioni e le parti sociali del territorio

L’Inail presenta il Rapporto 2010 sull’Emilia Romagna

L’Inail ha presentato nei giorni scorsi il suo rapporto 2010 che fotografa la reale situazione in tema di sicurezza e di infortuni sul lavoro nella regione Emilia Romagna e, in particolare, si sofferma sull’andamento degli infortuni sul lavoro. Infatti, dal Rapporto si apprende che sono calati gli infortuni, in termini percentuali dell’1.5% o in valori assoluti da 107.647 a 105.993 casi e, cosa da non trascurare, gli eventi mortali per almeno del 5.4% anche se poi sono in aumento, in modo sensibile, gli infortuni da circolazione stradale in occasione di lavoro di almeno dell’9%.

Inail, la situazione infortunistica in Sicilia

È stato presentato a Palermo il Rapporto regionale Inail 2010 relativo alla regione Sicilia, Dalle valutazioni emerse si scopre un numero di infortuni inferiori rispetto al 2009, ovvero 34285 denunce contro i 34323 del 2009 anche se, poi i lavoratori che hanno perso la vita sono stati 69.

Il settore meno colpito dagli infortuni sul lavoro è il versante della pubblica amministrazione tanto che lo stesso ente ha quantificato l’incidenza sulla media nazionale del 4.42%, ossia 34285 casi di cui 28.681 sono avvenuti nell’industria e servizi, 2.687 in agricoltura e 2.917 nello stato.

Inail, il Rapporto 2010 della regione Piemonte

Secondo il rapporto annuale Inail relativo all’anno 2010  della regione Piemonte le denunce di infortunio sono calate del 3,6% anche se i  lavoratori che hanno perso la vita sono stati 75, 19 in più rispetto ai 12 mesi precedenti.

Dal rapporto presentato nel corso del convegno “Inail, polo della salute e sicurezza: come cambia la tutela del lavoro in Piemonte” se ne ricava che una buona percentuale delle vittime sono cittadini stranieri.

In termini assoluti gli infortuni denunciati sono stati pari a 60.014, un calo del 3.6% rispetto all’anno precedente.

Inail, la ricerca e la sicurezza sul lavoro

L’Inail ha approfittato della Conferenza nazionale di Cernobbio del 7 e 8 novembre 2011 per fare il punto della situazione sulla ricerca in campo sanitario, in particolare sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

In effetti, il primo momento di confronto è stato dedicato agli aspetti innovativi della ricerca nel settore della salute occupazionale e ai rischi emergenti con la partecipazione di alcuni ricercatori dell’ex Ispesl presentando una ricerca sullo sviluppo di indicatori precoci di esposizione all’arsenico, oltre ad un progetto finanziato per il 2009 dal Ministero della Salute sulla diagnosi obiettiva della funzionalità uditiva e della sua suscettibilità in lavoratori esposti a rumore o ad agenti ototossici attraverso lo sviluppo di tecniche avanzate per l’acquisizione e l’analisi delle emissioni otoacustiche.

Inail, l’infortunio in itinere con la bicicletta

L’Inail ha deciso di fornire alcuni chiarimenti in merito all’indennizzabilità di infortuni in itinere occorsi utilizzando la bicicletta e il servizio di bike-sharing a seguito di diverse richieste da parte della sua utenza.

L’Istituto che si occupa di prevenzione infortuni, atraverso la sua nota del 7 novembre 2011 n. 8476, intende mettere in evidenza il fenomeno che ha assunto un aspetto non del tutto trascurabile. In effetti, considerata la sempre maggiore attenzione a livello ambientale e sociale orientata a favore di una mobilità sostenibile che annovera anche l’uso della bicicletta o di altri sistemi di locomozione l’Inail ha ribadito anche la posizione della Corte di Cassazione a proposito sull’argomento con la sentenza N. 9982/2006. Infatti,la corte ha affermato che il rapporto finalistico tra attività di locomozione, necessaria per raggiungere il posto di lavoro dall’abitazione, e l’attività lavorativa (e viceversa) è sufficiente a far ricomprendere, in linea di principio, l’infortunio in itinere tra quelli indennizzabili, con riferimento in particolare  agli spostamenti effettuati a piedi o con il mezzo pubblico.

Inail, il Rapporto infortuni della regione Marche

I dati della regione Marche sono abbastanza soddisfacenti; infatti, calano del 3.82%, circa 25160 casi denunciati, gli infortuni sul lavoro, un valore sensibilmente superire alla media nazionale pari a 1,87%, e i casi mortali sono 26 rispetto ai 32 dell’anno precedente.

Il Rapporto pone anche in evidenza che il 2010 ha fatto registrare un più marcato incremento delle malattie professionali; il fenomeno acquista una dimensione sempre più coerente con una realtà di patologia grazie all’evoluzione normativa ed al coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: dai  medici ai lavoratori, dalle imprese agli Enti di Patrocinio, Associazioni di categoria, Istituzioni preposte e grazie anche all’attività di informazione, sensibilizzazione, promozione e ricerca attuata dall’INAIL.