In scadenza i contributi per i lavoratori domestici

 L’Inps ricorda che sono in scadenza il pagamento relativo al secondo trimestre 2012 dei lavoratori domestici. Infatti, il prossimo 10 luglio è l’ultimo termine per pagare i contributi dovuti a carico dei datori di lavoro per i lavoratori domestici a loro servizio, ricordiamo che il contributo dovuto è relativo al periodo aprile-giugno 2012.

A questa scadenza manca quasi una settimana e attenzione per non incorrere alle sanzioni stabilite dall’Inps.

Mini-Aspi, l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti

 La riforma del lavoro ha introdotto, oltre all’Aspi, anche la Mini-Aspi, una prestazione previdenziale erogata a sostegno dei lavoratori disoccupati che non hanno i requisiti previsti per accedere all’Aspi.

Quindi, oltre all’Assicurazione sociale per l’impiego con requisiti normali, è prevista anche quella con requisiti ridotti, esattamente come per l’indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. La Mini-Aspi sarà dunque un altro sostegno al reddito dal 1° gennaio 2013 e assicurerà un’indennità disoccupazione per i lavoratori che abbiano almeno 13 settimane di contributi per attività lavorativa negli ultimi 12 mesi. Anche in questo caso, l’indennità Mini-Aspi spetta se permane lo stato di disoccupazione e nella stessa misura, cioè nello stesso importo rispetto all’Aspi.

Aspi e Mini-Aspi possono decadere oppure essere sospese o essere ridotte in alcuni casi, per i quali il lavoratore ha l’obbligo di restituire l’indennità eventualmente percepita senza averne i requisiti. Ovvero *se perde lo stato di disoccupazione; *se inizia un’attività autonoma senza comunicare all’Inps il reddito annuo presunto derivante dall’attività autonoma; *se raggiunge i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato; *se acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità, se però il lavoratore non opta per l’indennità erogata dall’Aspi. In dettaglio…

Aspi, assicurazione sociale per l’impiego: la misura dell’indennità

 Per calcolare l’importo dell’indennità disoccupazione erogata dall’Inps si considera la retribuzione globale lorda percepita dal lavoratore disoccupato negli ultimi due anni, compresi i dati della retribuzione indicati in busta paga e percepiti in maniera continuativa, e le mensilità aggiuntive, ovvero la tredicesima e la quattordicesima.

L’Aspi sarà pari al 75% della retribuzione mensile se questa non supera, nel 2013, i 1.180 euro mensili. Se invece la retribuzione mensile è superiore a questo importo l’indennità disoccupazione è pari al 75% della retribuzione mensile integrata da una somma pari al 25% della differenza tra la retribuzione mensile e l’importo indicato. Il tetto massimo erogato dell’Assicurazione sociale per l’impiego è pari al massimale Cig, che ogni mese è pari a 1.119,32 euro.

Aspi, la nuova assicurazione sociale Inps a sostegno dei disoccupati

 La riforma del lavoro attuata dal Governo Monti Fornero ha introdotto una nuova indennità Inps a sostegno dei disoccupati: Aspi.

Cosa è Aspi: è la nuova Assicurazione sociale per l’impiego, che sarà percepita per 12 o 18 mesi e dal 2013 sostituirà l’indennità di disoccupazione e poi anche la mobilità. E oltre all’Aspi, anche la Mini-Aspi. Naturalmente per accedere alla nuova indennità di disoccupazione Inps servono dei requisiti contributivi. Ma chiariamo man mano le tematiche connesse.

La riforma del lavoro Monti/Fornero nel giugno del 2012 ha introdotto novità anche in tema di licenziamenti, tra le quali la modifica dell’art. 18 per quanto riguarda il contratto a termine e il contratto a progetto e, in materia previdenziale, il varo di un nuovo ammortizzatore sociale, ovvero l’introduzione di una nuova unica indennità a sostegno del reddito: l’Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi).

Pensionati Inps e Inpdap, conto corrente su delega per riscossione pensione

 È possibile aprire un conto corrente su delega per pensionati Inps e Inpdap che non possano andare a riscuotere la pensione personalmente per motivi vari.

Una buona notizia per i pensionati Inps e Inpdap: se non possono recarsi personalmente presso la Banca o l’Ufficio postale per gravi motivi di salute dimostrabili o a causa di provvedimenti giudiziari che ne limitano la libertà personale, i delegati alla riscossione possono aprire un conto corrente bancario o postale o un libretto postale, intestato al beneficiario dei pagamenti, naturalmente.

Il delegato deve presentare alle banche o a Poste italiane i seguenti documenti: *copia della delega alla riscossione autorizzata dalla gestione ex Inpdap; *copia del documento di identità del beneficiario del pagamento; *la dichiarazione del delegato stesso che attesti la sussistenza della documentazione che dimostra i gravi motivi di salute o copia del provvedimento giudiziario che ne limita la libertà personale.

Nuova procedura per il certificato medico introduttivo SS3

 In arrivo la nuova procedura Inps per il certificato medico introduttivo finalizzata alla richiesta del riconoscimento dell’invalidità pensionabile. Infatti, l’Inps ha comunicato che dal 1 luglio 2012 è attiva una nuova procedura al fine di ottenere i benefici di invalidità attraverso una procedura telematica utilizzando il sito istituzionale dell’Istituto previdenziale con il consueto PIN.

La chiusura degli stabilimenti FIAT e le diverse iniziative per conservare il posto di lavoro

 Da una parte la FIAT, per la precisione il gruppo Iveco, ha deciso di chiudere cinque stabilimenti in Europa e dall’altra, la Pilkington, una multinazionale del vetro, al fine di conservare la propria occupazione ha deciso di siglare dei contratti di solidarietà: il posto di lavoro diventa un obiettivo primario perché senza un lavoro non si raggiunge autonomia sociale ed economica. Due facce di una stessa medaglia e due visione differenti.

Iveco chiude in Europa cinque stabilimenti. Con questa decisione la FIAT saluta oltre mille lavoratori coinvolgendo le regioni della Francia, Chambery, della Germania, Weisweill e Ulm, in Austria, Graz e di Goerlitz. In Germania, però, Iveco ha già deciso di realizzare un centro di eccellenza per i mezzi anti-incendio.

Assegno di maternità dello Stato, i requisiti contributivi per le varie tipologie del lavoro

 In merito ai requisiti contributivi necessari per il diritto all’assegno di maternità dello Stato, abbiamo già chiarito quelli necessari per alcune tipologie di lavoro.

Concludiamo la panoramica sul tema con i requisti contributivi specifici riferiti in particolare al lavoro subordinato, al lavoro part-time, al lavoro autonomo, al lavoro all’estero in Paesi dell’Unione Europea. Una spiegazione caso per caso.

Nel caso di lavoro subordinato, i tre mesi di contributi corrispondono a: *90 giorni di attività lavorativa per i lavoratori retribuiti a giornata; *13 settimane di attività lavorativa per i lavoratori retribuiti a settimana; *24 ore (di lavoro alla settimana), moltiplicato per 13 settimane, per i lavoratori retribuiti ad ore. I criteri di calcolo sono quelli in vigore per i lavoratori domestici: bastano 24 ore settimanali di lavoro per accreditare un contributo settimanale.

Nota Inps sui contributi 2012 per artigiani e commercianti

 In questi giorni l’Inps ha deciso di definire alcune iniziative finalizzate a informare commercianti e artigiani in merito alla contribuzione 2012. In effetti, secondo la comunicazione Inps, dopo lo scambio delle informazioni tra l’Agenzia delle Entrate, si provvederà, attraverso un prospetto di liquidazione, all’invio di una lettera su cui saranno indicati gli importi e le causali per il versamento dei contributi previdenziali relativi all’anno corrente. Non solo, l’Inps si preoccuperà anche di inviare, contestualmente al prospetto di liquidazione, anche una lettere definita esplicativa delle modalità di determinazione degli importi dovuti da artigiani ed esercenti attività commerciali.

L’intervento del fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto in caso di cessione del quinto

 In materia di TFR, o di trattamento di fine rapporto, la Corte di Cassazione si è decisa a chiarire alcuni punti in riferimento alle quote di spettanza; in effetti, il Fondo di garanzia, istituto dalla legge 297/1982, può essere richiesto dal lavoratore direttamente o, in alternativa, dagli aventi diritto e, in questo ultimo caso, sempre secondo la Corte di Cassazione, per aventi diritto non sono solo gli eredi del lavoratore regolarmente iscritto al nostro istituto previdenziale ma questa possibilità è concessa anche agli cosiddetti aventi causa.

Novità sulle iscrizioni delle imprese artigiane all’albo provinciale

 L’Inps, il nostro maggiore istituto previdenziale e punto di riferimento della previdenza nel nostro Paese, ha pubblicato la circolare n. 80 dello scorso 8 giugno 2012 riguardante le competenze in carico alle regioni e la sua autonomia.

In effetti, anche se la nostra legislazione attribuisce alle regioni le competenze in fatto di artigianato, all’Inps rimane la sua autonomia per quanto riguarda le imposizioni dell’obbligo contributivo perché il nostro istituto svolge un ruolo di fondamentale importanza per via della tutela della posizione previdenziale di ogni prestatore di lavoro.

Assegno di maternità dello Stato, i requisiti contributivi

 Per il diritto all’assegno di maternità dello Stato sono necessari, naturalmente, dei requisiti di base, quali anzitutto i requisiti contributivi.

Per quanto riguarda i requisiti contributivi necessari per la domanda di assegno di maternità dello Stato, bisogna avere tre mesi di contributi tra i 18 o i 9 mesi anteriori al parto o all’ingresso nella famiglia anagrafica, in caso di adozione o affidamento. S’informa che si tratta di una copertura assicurativa correlata al lavoro subordinato e dipendente, parasubordinato e autonomo, per il quale siano stati versati i contributi di maternità.

Quindi la lavoratrice precaria incinta, se non accede al congedo di maternità come dipendente o parasubordinata o come lavoratore autonoma ad esempio se è iscritta alla Gestione artigiani e commercianti Inps o lavoratrice agricola, può accedere all’assegno di maternità dello Stato mediante la copertura di tre mesi nei 18 mesi precedenti il parto, qualunque sia la sua tutela previdenziale.

Lavoratrici precarie, diritto all’assegno di maternità dello Stato

 Le lavoratrici precarie, disoccupate oppure occupate saltuariamente, in caso di nascita di un figlio oppure in caso di adozione o affidamento di minore, hanno diritto ad un assegno di maternità dello Stato ma erogato dall’Inps in misura fissa annuale. Tuttavia i requisiti contributivi sono diversi da quelli previsti per l’indennità di maternità.

Nello specifico, cosa è l’assegno di maternità dello Stato: è un assegno al quale ha diritto la madre lavoratrice precaria o disoccupata in caso di nascita di un figlio oppure di adozione o affidamento preadottivo di un minore che non abbia più di 6 anni o fino a 18 anni in caso di adozione o affidamento internazionale. L’assegno di maternità dello Stato non va confuso con l’assegno sociale dei Comuni: è integrativo e spetta in genere alle lavoratrici dipendenti, a progetto o parasubordinate o alle lavoratrici autonome, naturalmente dopo presentazione della relativa domanda.