Maternità obbligatoria in caso di parto prematuro

 La Corte Costituzionale, con sentenza n. 116 del 7 aprile 2011, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 16, lettera c), del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53),

Milleproroghe, modifiche sull’esonero e sul lavoro accessorio

Il decreto Milleproroghe ha apportato diverse modifiche in materia di lavoro e in particolare ha ribadito alcune considerazioni a proposito dell’esonero dal servizio per i dipendenti pubblici e sul lavoro accessorio per i titolari di sostegno del reddito.

In effetti, l’articolo 2, in particolare al comma 54 della legge n. 10/2011, del decreto Milleproroghe è intervenuto sull’articolo 72, comma 1, della legge n. 133/2008 prevedendo anche per gli anni 2012, 2013 e 2014 la possibilità per i dipendenti pubblici di essere esonerati dal servizio nel quinquennio precedente il raggiungimento dell’anzianità massima contributiva, con domanda di esonero da presentarsi entro il 31 marzo di ogni anno.

Dalle disposizioni rimane escluso il personale scolastico.

Il Legislatore ha, poi, introdotto un comma, 1-bis, nel quale si stabilisce che i posti resisi vacanti ai sensi del comma 1, non sono reintegrabili negli anni nei quali può essere presentata la richiesta di esonero.

Inps, lavoratori del tessile e il ricalcolo delle prestazioni economiche

 Il maggiore istituto previdenziale del settore privato, con la circolare n. 57 del 28 marzo 2011, ha comunicato alcune precisazioni a proposito del ricalcolo delle prestazioni economiche per i lavoratori del settore tessile sulla quota, a suo tempo corrisposta, della quota definita come una tantum.

In effetti, secondo la circolare Inps, gli arretrati retributivi previsti dall’Accordo 9 luglio 2010 per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro per l’industria tessile, abbigliament e moda (Euro 40,00 lordi per il periodo 1° aprile 2010 al 31 maggio 2010 come dall’allegato della predetta circolare) sono valutati pure ai fini della determinazione delle prestazioni economiche di malattia, di maternità, di congedo matrimoniale e di integrazione salariale.

Inps: cassa integrazione, forte rialzo congiunturale

 Dopo la tendenza decrescente dei mesi scorsi, a marzo 2011 in Italia la cassa integrazione, almeno a livello congiunturale, è tornata a far registrare una forte crescita. In accordo con quanto riferito dall’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, nel marzo scorso sono state richieste ed autorizzate ben 102,5 milioni di ore di CIG, con un rialzo del 45,1% rispetto ai 70,6 milioni di ore autorizzate nel febbraio 2011; a fronte del forte rialzo congiunturale, pur tuttavia, a livello tendenziale, ovverosia rispetto al mese di marzo 2010, le ore di cassa integrazione richieste ed autorizzate hanno fatto registrare una discesa del 15,8%. Secondo quanto dichiarato da Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, i dati indicano che l’economia nazionale ha un andamento discontinuo, a conferma di come il picco della crisi sia stato superato a fronte però di difficoltà a livello occupazionale e produttivo che ancora non sono state pienamente superate.

Inps, regolarizzazione previdenziale dei lavoratori emersi da lavoro non regolare

 L’Inps, con circolare n. 58 del 28 marzo 2011, in applicazione degli articoli 1 e 1-bis della legge 18 ottobre 2001 n. 383 (norme per incentivare l’emersione dei rapporti di lavoro intrattenuti con violazione delle disposizioni fiscali e previdenziali), illustra le modalità di regolarizzazione della posizioni previdenziali dei lavoratori che hanno aderito a programmi di emersione da lavoro non regolare. L’Istituto previdenziale, come ha precisato nella circolare n. 58, ricorda che la legge 18 ottobre 2001 n. 383, in vigore dal 25 ottobre 2001, agli articoli 1 e 1–bis, reca norme per incentivare l’emersione dei rapporti di lavoro intrattenuti con violazione delle disposizioni fiscali e previdenziali e il riferimento è stato illustrato dall’Inps attraverso la circolare n. 148 del 6 settembre 2002.

Accordo sulla detassazione sul salario di produttività

Le rappresentante sindacali – CGIL, CISL e UIL – hanno sottoscritto un testo base con Confindustria che mira a recepire la circolare n. 3 del del ministero del Lavoro e dell’agenzia delle Entrate che vincola la concessione dell’aliquota fiscale agevolata alle sole quote di reddito legate ad aumenti di produttività, a condizione che siano oggetto di un accordo sindacale di secondo livello in ambito di contratto aziendale o territoriale.

Grazie a questo accordo, ma in realtà è uno schema di accordo quadro, le aziende e le organizzazioni dei lavoratori potranno utilizzarlo come riferimento, come linea guida, per le singole intese sottoscritte a livello provinciale o territoriale.

Ricordiamo che le leggi di riferimento sono due, ovvero legge n.122/2010 (dl 78/10) art. 53 (proroga la detassazione al 2011, ma non definisce la misura) e la legge n.220/10 art.1 comma 47 (permette l’attuazione della legge 122/10) mentre l’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate, in ordine di tempo, è la circolare 3/E del 14 febbraio 2011 che interviene per chiarire applicabilita delle due norme e requisiti relativi all’anno 2011.

OCSE, rapporto sulle pensioni 2011

 È uscita l’edizione 2011 del Rapporto annuale dell’Ocse sulle pensioni intitolato Pensions at a Glance.

Secondo il Rapporto, l’età pensionabile sta aumentando in quasi tutti i Paesi ed entro il 2050 l’età media pensionabile nei Paesi dell’Ocse raggiungerà circa i 65 anni per entrambi i sessi. Non solo, con i cambiamenti demografici in corso, la speranza di vita all’età pensionabile normale crescerà fino a 20,3 anni per gli uomini e a 24,5 per le donne nel 2050 nonostante gli aumenti dell’età pensionabile previsti per il futuro.

Secondo le valutazioni dell’OCSE, l’età media effettiva alla quale si lascia il mercato del lavoro è scesa, anche se la tendenza di lungo corso al pensionamento anticipato ha subito un arresto per gli uomini a metà degli anni ’90 e per le donne poco dopo.

Il rapporto dell’Ocse esamina, però, anche i cambiamenti nel mercato del lavoro e mette l’accento sugli atteggiamenti ostili nei confronti dei lavoratori più anziani. In effetti, il costo elevato dell’impiego di lavoratori più anziani resta un problema in alcuni Paesi e per questo i datori di lavoro talvolta ricorrono al pensionamento anticipato quale modo pratico per favorire il ricambio di manodopera.

Novità sulle pensioni 2011: perequazione definitiva

 L’INPS, con circolare n. 60 del 3o marzo 2011, rende noto che sono stati aggiornati gli importi delle pensioni all’indice di perequazione automatica definitiva (1,6 % per l’anno 2011 e non 1,4 % come aveva previsto in via provvisoria).

Infatti, la perequazione automatica delle pensioni è un meccanismo di rivalutazione che consente di adeguare l’importo delle pensioni all’aumento del costo della vita.

Cassazione, per l’inabilità il reddito deve essere cumulato

La Corte di Cassazione è stata chiara: per ottenere la pensione di inabilità per gli invalidi civili assoluti è necessario tenere conto l’ammontare complessivo dei redditi comprensivo del reddito dell’eventuale coniuge. La decisione della corte Suprema, Sezione Lavoro con sentenza n. 4677, risponde in maniera positiva alle richieste dell’Inps e del Ministero dell’Economia, anche se rimane aperto il giudizio davanti alle Sezioni unite.

La ricorrente si era vista rigettare, mediante sentenza del 17.10.2007 – 28.04.2008 dalla Corte di Appello di Roma, l’impugnazione proposta nei confronti dell’Inps, e del Ministero dell’Economia, che aveva respinto la sua domanda di pensione di inabilità civile.

Inps, rivalutazione assegno familiare

In base al comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato in G.U. n. 48 del 28 febbraio 2011 si informa che sono state rivalutate per l’anno 2011 gli importi dell’assegno al nucleo familiare.

Si ricorda che, con effetto dal 1 gennaio 1999, in favore dei nuclei familiari composti da cittadini italiani residenti, con tre o più figli tutti con età inferiore ai 18 anni, che risultino in possesso di risorse economiche non superiori al valore dell’indicatore della situazione economica, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni, è concesso un assegno familiare.

L’assegno è riparametrato sulla base della scala di equivalenza tenendo anche conto delle maggiorazioni previste. L’importo in misura intera dell’assegno al nucleo familiare, spettante per tredici mensilità, è per il 2011 pari a 131,87 euro mensili.

Ministero del Lavoro, pubblicati i risultati dell’attività di vigilanza 2010

 Il Ministero del Lavoro ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i risultati dell’attività di vigilanza 2010 e la programmazione 2011.

Dalla relazione del Direttore generale delle attività ispettive del Ministero si apprende che delle 148.694 aziende ispezionate dagli organi di vigilanza 82.191 sono risultate irregolari e rispetto allo stesso periodo del 2009, si registra un incremento del 18,69%  del differenziale delle aziende ispezionate/aziende irregolari, il che rappresenta un netto miglioramento del lavoro del Ministero e quindi di scelta degli obiettivi da  ispezionare.

Non solo, le attività del  Ministero hanno permesso di individuare fenomeni di manodopera totalmente sommersa; in effetti, nel 2010 ha infatti incrementato del 26,83%,  rispetto  all’anno  precedente, il numero dei lavoratori in nero scoperti durante l’attività di vigilanza (57.186 lavoratori sommersi nel 2010 a fronte di 45.045 nel 2009).

Voucher lavoro occasionale: progetto Vo.La nella Regione Lazio

 Si chiama “Nel Lazio il lavoro Vo.La – Voucher Lazio“, ed è una campagna dell’Amministrazione regionale per promuovere il lavoro occasionale regolamentato attraverso l’utilizzo dei buoni lavoro al fine di contrastare il lavoro sommerso e, quindi, far emergere quello irregolare. L’iniziativa, nello specifico, prevede, per ogni 10 voucher acquistati da datori di lavoro, e destinati a lavoratori occasionali domiciliati o residenti nella Regione Lazio, il rimborso da parte della Regione di 1 buono lavoro. In questo modo l’Amministrazione regionale mira a contribuire al rilancio dell‘economia regionale, con particolare riferimento all’agricoltura, sostenendo nello stesso tempo le fasce più deboli della popolazione, ed in particolare dei giovani lavoratori affinché questi possano iniziare a costruirsi un futuro assicurativo e previdenziale. I buoni lavoro, infatti, per ogni 10 euro di paga lorda prevedono l’erogazione di un netto di 7,50 euro al lavoratore, ed i restanti 2,50 euro, al netto del costo del servizio, vanno a coprire l’infortunistica con l’Inail e la previdenza con l’Inps.

Lavoro, il punto sulla certificazione online

 Un risparmio di quasi 600 milioni di euro, tra Inps e imprese, con 17 milioni di lavoratori dipendenti coinvolti, 4,4 milioni di imprese e 180mila medici: ecco le cifre fornite dal ministro Brunetta e messe in evidenza dall’Inail.

Secondo le informazioni diffuse dall’Inail i vecchi certificati su carta sono ormai al di sotto del 2% e solo negli ultimi 50 giorni sono stati trasmessi all’Inps oltre 3,5 milioni di certificati, con una media settimanale di 450mila unità.

Il ministro Brunetta ha posto l’accento su una riforma che sta dando buoni frutti a costo zero grazie anche alla collaborazione responsabile dei medici.