Dall’INPS una nuova convezione ISEE e iniziativa RED

 L’INPS, attraverso la determinazione del Presidente n. 233 del 18 dicembre 2012, ha approvato il nuovo schema di convenzione tra l’Inps i CAF per l’attività relativa alla certificazione ISEE  per gli anni 2012 e 2013.

Non solo, l’INPS ha anche deciso di avviare una nuova campagna RED riferita agli anni 2012, 2013 e 2014 in accordo alla determinazione del Presidente 18 dicembre 2012, n. 322.

Esodati: già al via le lettere INPS ai salvaguardati

 Buone notizie: l’INPS ha già inviato 25mila lettere agli esodati salvaguardati dal primo decreto ed entro fine mese avrà inviato le altre 40mila. Un comunicato ufficiale informa che il lavoratore avrà diritto alla pensione secondo le regole in vigore prima della riforma delle pensioni di fine 2011. Di seguito, le modalità di presentazione della domanda e la data di decorrenza dell’assegno di pensione.

L’INPS determina per l’anno 2013 le retribuzione dei lavoratori all’estero

 L’INPS, attraverso la sua circolare n. 17 del 5 febbraio 2013, informa che, per il corrente anno 2013, sono state stabilite i nuovi importi convenzionali (di cui all’art. 1 e 4, co.1, del decreto legge 31 luglio 1987, n. 317, convertito con modificazioni in legge 3.10.1987, n. 398), per i lavoratori all’estero in Paesi non legati all’Italia da accordi in materia di sicurezza sociale.

In particolare, il nostro Ente previdenziale ricorda che per quanto attiene alla Convenzione europea di sicurezza sociale, essa rimane di fatto tuttora applicabile solo nei rapporti con la Turchia.

Pensione anticipata contribuenti silenti: istruzioni dall’INPS

 Con la circolare n. 16 del 1° febbraio 2013 l’INPS ha comunicato le istruzioni per l’accesso, con le vecchie regole, alla pensione anticipata di vecchiaia dei lavoratori cosiddetti “quindicenni” o contribuenti silenti, in quanto il Governo ha concesso la deroga a dipendenti ed autonomi che prima del 1992 avevano versato contributi o maturato i requisiti per la pensione anticipata con 15 anni di anzianità contributiva.

Le ricongiunzioni pensionistiche tornano gratuite

 La legge di stabilità ha apportato diverse modifiche e, tra queste, sicuramente quella più interessante è la riedizione della ricongiunzione gratuita dei periodi assicurativi.

Ricordiamo che l’istituto della ricongiunzione previdenziale consente a coloro che si trovano in posizioni assicurative previdenziali diverse, di unire, tutti i periodi contributivi presso un’unica gestione,mediante un trasferimento in modo da  ottenere una sola pensione.

Contributo di licenziamento: licenziamenti collettivi e chiarimenti vari

 In caso di licenziamento collettivo, dal 2017 il contributo di licenziamento sarà triplo, cioè pari a tre volte l’importo del contributo di licenziamento individuale. La norma sarà applicata anche ad altre forme di cessazione del rapporto di lavoro e in tutti i casi d’interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per causa diversa dalle dimissioni. Sono previsti anche casi di esonero.

Si estendono le categorie obbligate alla certificazione medica online

 Con le modifiche introdotte in sede legislativa si è deciso di estendere all’invio dell’obbligo della certificazione medica telematica anche per le categorie di lavoratori che fino a poco tempo fa ne erano esclusi.

Infatti, ora l’obbligo di inviare il certificato medico di malattia del lavoratore per via telematica all’Inps, da parte del medico o della struttura sanitaria che compie la visita, si estende ora alla categoria dei Magistrati ordinari, amministrativi e contabili, degli Avvocati e procuratori dello Stato, al personale diplomatico e prefettizio, ai professori e ricercatori universitari e ai dipendenti della Commissione nazionale per la società e la borsa (Consob), dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e del Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (Cicr).

Contributo di licenziamento: le nuove regole 2013

 Cambiano le regole per i datori di lavoro in caso di licenziamento dei dipendenti. Dal 2013, infatti, hanno l’obbligo di versare un contributo all’Inps in caso di interruzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato per cause diverse dalle dimissioni. Si tratta di un contributo di licenziamento pari al 50% dell’importo Aspi per ogni 12 mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni anche di oltre 1.500 euro.

L’INPS recepisce le indicazioni della Corte Costituzionale in materia di affidamento preadottivo

 L’Inps, attraverso il messaggio n. 1785 del 30 gennaio 2013, recepisce, in forza della sentenza della Corte Costituzionale, sentenza n. 257 del 22 novembre 2012, le indicazioni della Suprema corte e estende così alle lavoratrici/lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, Legge n. 335/1995, il periodo di spettanza dell’indennità di maternità/paternità da 3 a 5 mesi nei casi di adozione ed affidamento preadottivo.

Il Ministero del Lavoro chiarisce l’accesso alla pensione di vecchiaia

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso una sua circolare, ha chiarito il meccanismo di accesso alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi maturati prima del dicembre 1992.

Infatti, il Ministero, ha dato il suo sostanziale assenso ad una circolare INPS dove si poneva in evidenza il diritto a collocarsi a riposo con i requisiti contributivi di quindici anni in vigore nella precedente normativa.

Il congedo di paternità nella riforma del mercato del lavoro

 È stato pubblicato il decreto ministeriale che detta le norme per la fruizione dei permessi a favore del padre, così come espressamente richiamato nella legge 92/2012 con le disposizioni sperimentali per gli anni 2013, 2014 e 2015.

Si ricorda che il congedo si divide tra obbligatorio e facoltativo. In merito alla parte obbligatoria si precisa che il congedo di un giorno è fruibile dal padre, lavoratore dipendente, entro il 5 mese di vita del figlio ed è usufruibile dal padre anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice che si aggiunge a questo.

Dall’INPS le indicazioni sul progetto SSE MOVE

 Il progetto SSE MOVE è cofinanziato dalla Direzione Generale per l’Occupazione, gli Affari Sociali e l’Inclusione della CE, ed è partito nel novembre 2011, con l’intento di analizzare l’effettiva portabilità dei benefici previdenziali nei diversi Paesi dell’Unione.