Lavoro in nero, chiarimenti sulle sanzioni

In un precedente post avevamo già messo in evidenza il contenuto dell’articolo 4 , comma 1, lett. a) della legge n. 183 del 2010.

Infatti, la norma prevede un aumento dell’importo delle sanzioni civili, in caso di evasione contributiva riferita all’utilizzo di lavoratori irregolari, di una quota pari al 50 per cento.

Secondo quanto stabilito, le sanzioni civili, in caso di lavoro irregolare, continueranno ad essere calcolate nella misura del trenta per cento in ragione d’anno della contribuzione evasa fino ad un massimo del sessanta per cento, così come prevede l’articolo 116, comma 8, lettera b) della legge 23 dicembre 2000 n. 388, e l’importo così determinato dovrà essere maggiorato del cinquanta per cento.

L’Inps con propria comunicazione ricorda che, in base al tenore dell’articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973 n. 602 come sostituito all’articolo 14 del decreto legislativo 26 febbraio 1999 n. 46, al raggiungimento del tetto del sessanta per cento,  a sua volta maggiorato del cinquanta per cento, sul debito contributivo sono dovuti interessi nella misura degli interessi di mora.

La maggiorazione prevista delle sanzioni civili non si applica nel caso in cui il datore di lavoro occulti le retribuzioni erogate.

Le sanzioni civili in caso di impiego di lavoratori in nero

La legge n. 183/2010 ha modificato la misura delle sanzioni civili in caso di impiego da parte di un datore di lavoro di lavoratori in nero.

In effetti, all’articolo 4, comma 1, della legge sopra indicata ha sostituito il comma 3 del decreto n. 12 del 22 febbraio 2002, convertito con modificazioni dalla legge del 23 aprile 2002 n. 73.

La recente circolare del Ministero del Lavoro, la n. 38 del 2010, pone in risalto la nuova modalità di calcolo delle sanzioni civili.

In sostanza, la nuova disposizione trova applicazione per gli accertamenti iniziati successivamente alla data di entrata in vigore del Collegato Lavoro, ovvero 24 novembre 2010, ancorché le stesse si riferiscano a periodi di lavoro irregolare svolti antecedentemente alla riformulazione della norma in parola.

Inps, attiva la casetta postale on line

Inps manda in soffitta la tradizionale posta cartacea e propone un nuovo innovativo servizio allo scopo di accelerare l’interscambio delle informazioni tra utente e Istituto previdenziale.

Infatti, l’Inps ha deciso di avviare un nuovo servizio, chiamato Cassetta postale on line, reperibile alle solite pagine istituzionali dell’istituto.

Il nuovo servizio consente di prendere visione di tutta la corrispondenza intercorsa con l’Istituto dal 2006 ad oggi con chiunque che hanno ricevuto una comunicazione dagli uffici negli ultimi anni.

L’Inps recupera 4,5 miliardi di euro

Il maggiore istituto previdenziale è riuscito a recuperare più di 4.5 miliardi di euro grazie alla sua attività sul fronte dell’evasione contributiva iniziata lo scorso 1 gennaio 2010: una cifra non di poco conto che segna in modo positivo il lavoro svolto dall’istituto fino ad oggi.

Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, ha voluto mettere in risalto il lavoro dell’Istituto previdenziale

Sono dati importanti e ancora più importanti perché confermano una tendenza che si è manifestata negli ultimi mesi. Da giugno anche le riscossioni contributive correnti dalle aziende sono costantemente in zona positiva. L’efficienza dell’Istituto, la collaborazione delle imprese e probabilmente un nuovo segno nell’economia del Paese hanno contribuito a questi risultati.

Pensione 2011, deciso l’aggiornamento delle pensioni

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 del 29 novembre del 2010 il decreto interministeriale del 19 novembre 2010 del Ministero del lavoro e dell’Economia che determina la perequazione automatica dei trattamenti minimi di pensione e di pensione sociale a partire dal 1° gennaio 2011.

In base alla nuova disposizione, il trattamento minimo sarà un importo mensile lordo pari a 467,43 euro, mentre per le pensioni sociali l’importo mensile sarà di 343,90 euro per 13 mensilità.

La percentuale per il 2010, con effetto dal primo gennaio del 2011, è stabilita in via provvisoria per dare la possibilità agli enti previdenziali, dall’Inps all’Inpdap, di provvedere in tempo utile al rinnovo degli importi pensionistici.

Approvata la legge di Stabilità 2011

Il Senato ha approvato nella seduta del 7 dicembre la legge di Stabilità, ex legge finanziaria, per l’anno prossimo con il testo approvato dalla Camera.

Com’è ormai tradizione, la legge di Stabilità è composta da un articolo e ben 169 commi ed entrerà in vigore dal primo gennaio del 2011.

Il testo approvato dal Senato elimina il comma 10 dell’articolo 1 della legge 247/2007 che prevedeva, a decorrere dall’anno 2011, un aumento di 0,09% delle aliquote contributive al fine di offrire maggiori risorse finanziarie all’assicurazione generale obbligatoria, AGO, e alle sue forme sostitutive ed esclusive sulla quota a carico dei lavoratori dipendenti, alle gestioni pensionistiche degli artigiani, degli esercenti attività commerciali e dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alle rispettive gestioni speciali dell’Inps.

Inps, nuova disciplina dei permessi

Il maggiore istituto previdenziale italiano con circolare n. 155 del 2010 ha messo in evidenza, così come la Funzione Pubblica con circolare n. 13/2010, la nuova disciplina sui permessi per l’assistenza alle persone con disabilità.

Le circolari illustrano le principali novità apportate dalla legge soffermandosi, in particolare, sulle disposizioni relative ai soggetti legittimati a fruire dei permessi, all’eliminazione dei requisiti della convivenza, continuità ed esclusività dell’assistenza prestata dal lavoratore, alla disciplina del diritto di trasferimento, ala decadenza nel caso di insussistenza dei requisiti e all’istituzione di una banca dati presso il Dipartimento della Funzione Pubblica.

Inps, nuove comunicazioni per ammortizzatori sociali in deroga

Il maggiore istituto previdenziale ritorna sull’argomento chiarendo alcuni aspetti di ordine amministrativo.

Di certo, il panorama normativo risulta abbastanza complesso tanto che l’istituto previdenziale ha ritenuto di intervenire al fine di chiarire diversi punti che, a prima vista, possono sembrare poco chiari.

L’Inps con messaggio n. 30703 del 3 dicembre 2010 fornisce ulteriori chiarimenti in merito all’incentivo per l’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga.

Si ricorda che con la circolare n. 5 del 13 gennaio 2010 è stato illustrato l’incentivo per l’assunzione di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali in deroga, previsto all’articolo 7 del decreto legge n. 5 del 10 febbraio 2009, convertito poi con modificazioni con legge n. 33 del 9 aprile 2009; nell’illustrazione della normativa erano state formulate alcune riserve circa la gestione delle domande di incentivo e le modalità di fruizione.

Cassa integrazione in deroga anche per i giornalisti

L’Inpgi, l’istituto previdenziale dei giornalisti, ha emesso la circolare n. 11 del 29 novembre del 2010 dove si pone in evidenza la possibilità. anche per i giornalisti, di usufruire la cassa integrazione straordinaria in deroga.

Il presidente dell’Inpgi, Andrea Camporese, ritiene che

Si tratta di un risultato importante che consente anche ai giornalisti dipendenti da quelle aziende in crisi non rientranti nel campo di applicazione della legge 416/81 (il cui ambito di efficacia è limitato alle imprese editrici di quotidiani, di periodici o di agenzie di stampa a carattere nazionale) di accedere al beneficio del trattamento di CIGS. Nei prossimi giorni l’Inpgi invierà ai datori di lavoro una circolare informativa sulla materia.

Pensionati, in arrivo il bonus di fine anno

Con le prossime festività natalizie è in arrivo, con la mensilità di dicembre, anche l’importo aggiuntivo di 154,94 euro, bonus di fine anno.

Il bonus è stato introdotto dalla finanziaria del 2001 ed è corrisposto, secondo dei precisi criteri, con la tredicesima mensilità ai titolari di una o più pensioni con un importo complessivo non superiore al trattamento minimo e in presenza di alcuni requisiti di tipo reddituale.

Secondo le disposizioni il bonus è assegnato ai titolari di qualsiasi pensione erogata da un istituto previdenziale: dall’Inps all’Inpdap fino ad arrivare all’Enpals.

Non solo, occorre anche tenere presente che il soggetto non deve essere titolare di un qualsiasi trattamento assistenziale o percepire una pensione in qualità di ex dipendente di un istituto di credito, dirigente d’azienda o qualsiasi trattamento non avente le caratteristiche di pensione.

Il rilascio del DURC

Il DURC, ovvero documento unico di regolarità contributiva, è un documento che dimostra l’assolvimento da parte dell’impresa degli obblighi contributi e contrattuali.

Questa particolare attestazione deve essere richiesta alla Cassa Edile o alla sede dell’Inps, o Inail, territorialmente competente.

Nel primo caso, Cassa Edile, si applica quando l’impresa ha l’obbligo di iscrizione alla cassa edile o quando vige un contratto di lavoro del settore edile.

In tutti gli altri casi la necessaria istanza può essere inoltrata, indifferentemente, ad una sede Inps o Inail.

In caso di Pubbliche Amministrazioni appaltanti la richiesta deve essere fatta per via telematica.

Garante della privacy, le disposizioni sulla video sorveglianza

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali, con provvedimento dell’ 8 aprile scorso, ha disposto nuove regole per l’uso dei sistemi di video sorveglianza.

L’Inps per dare attuazione alle nuove direttive ha diffuso una circolare, la n.72 del 2010, per meglio illustrarne il contenuto.

Il Garante dispone che ogni cittadino che transita nelle aree sorvegliate deve essere informato attraverso appositi cartelli.

In particolare, il Garante della Privacy precisa che questi cartelli devono essere collocati prima del raggio d’azione della telecamera, anche nelle sue immediate vicinanze ma non necessariamente a contatto con gli impianti.

L’Inps e i debiti contributivi

L’Inps con la circolare n. 148 del 24 novembre del 2010 ha inteso chiarire una precedente circolare del 3 agosto scorso, la n. 106, in merito alla dilazione dei debiti contributivi sulla quota posta a carico dei lavoratori.

Non solo, l’istituto previdenziale ha anche posto l’accento sull’impossibilità di concedere rateazioni dei crediti sulla cartella di pagamento.

Il procedimento ha riflessi sulla gestione della contestazione degli illeciti di cui all’art. 2 della legge n. 638/1983 e sull’attività istruttoria richiesta ai fini del rilascio del DURC.

Inps, chiarimenti su incentivi per l’assunzione

Il maggiore istituto previdenziale italiano, l’Inps, con messaggio n. 29897 del 26 novembre del 2010, fornisce alcune indicazioni ai datori di lavoro che intendono assumere lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali o dell’indennità speciale di disoccupazione edile.

Ovvero, così come disciplinati dai decreti interministeriali n. 53343 e n. 53344 del 26 luglio 2010 concernenti i criteri e le modalità per la fruizione degli incentivi economici previsti dall’articolo 2 della legge 23 dicembre 2009 n. 191, commi 134 e 151.

I decreti sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 253 del 28 ottobre 2010, a firma congiunta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministro dell’Economia e delle Finanze.