In Italia la recessione picchia duro anche nel comparto dell’Ict, l’Information and Communication Technologies, al punto che di questo passo a fine anno saranno persi nel settore ben 20 mila posti di lavoro. La stima, nello specifico, emerge dalle anticipazioni sul Rapporto dell’Assinform, che traccia, tra l’altro, l’andamento della domanda di settore, e da cui è emerso un arretramento generalizzato che, partendo dal calo della domanda nella pubblica amministrazione, passa anche attraverso gli altri utilizzatori, ovverosia le famiglie e le imprese. Pesante, in particolare, è stato nel primo semestre il crollo della domanda di hardware con un -15,7%, ed a ruota i servizi informatici con un -7,3% ed il software con un -4,1%; il dato aggregato parla di un calo della domanda dell’Ict del 4,5% nei primi sei mesi, con prospettive tutt’altro che rosee, purtroppo, per l’ultimo trimestre dell’anno in corso. Di conseguenza, davanti a questo quadro allarmante, Assinform nel Rapporto sottolinea la necessità di mettere a punto interventi di natura urgente per sostenere le imprese e, di riflesso, anche l’occupazione per evitare una vera e propria emorragia di posti di lavoro.
Italia
Ammortizzatori sociali: sono da rafforzare per i lavoratori
Con lo scoppio della crisi è aumentata la “cooperazione” tra i lavoratori e le imprese; lo dimostra l’ultimo dato dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) riguardo al calo degli scioperi, ma resta il problema degli ammortizzatori sociali che vanno rafforzati affinché anche i lavoratori, e non solo le imprese, possano uscire dalla crisi. Non a caso, Giorgio Santini, Segretario confederale della Cisl, ha messo in evidenza come tanti lavoratori con un contratto di lavoro flessibile, una volta scaduto non siano riusciti ad accedere agli ammortizzatori sociali a causa degli stringenti requisiti assicurativi che sono necessari per fruire degli strumenti di sostegno al reddito. Di conseguenza, alla cooperazione tra lavoratori ed imprese deve seguire anche una collaborazione tra Governo, Regioni e parti sociali affinché sul territorio si possano rilevare le criticità presenti sul fronte occupazionale, e si possano adottare strumenti di proroga degli ammortizzatori sociali e soluzioni per permettere alle imprese di non licenziare.
Italia: il paese in UE con il più alto carico fiscale dei lavoratori
Disoccupazione, malasanità, malcontento crescente e carico fiscale. Ecco l’identikit a grandi linee del nostro paese. Proprio oggi Eurostat ha mostrato i dati relativi al carico fiscale dei lavoratori ed indovinate?
Stipendi italiani tra i più bassi
A quanto pare l’Italia non riesce proprio ad adeguarsi agli altri paesi dell’UE in nessun contesto. In questo caso vogliamo parlarvi di stipendi. Infatti, pensate che le retribuzioni medie nel
Retribuzioni più alte nel 2008. Chi lotta contro la crisi e chi continua a dormire…
Forse, con la notizia che stiamo per darvi inizierete il week end con un sorriso. L’Istat (secondo quanto contenuto all’interno di Repubblica) ha comunicato i dati per quello che riguarda le retribuzioni nel quarto trimestre del 2008. Ebbene: avrebbero registrato un aumento del 3,6% rispetto allo stesso trimestre del 2007. Nel settore dei servizi c’è stato l’incremento maggiore. Ora non ci resta che aspettare i dati relativi al primo trimestre del 2009 (che purtroppo non saranno così positivi).
Raccomandazioni? No grazie
Secondo voi per riuscire ad ottenere un lavoro occorre sempre la cosiddetta “spintarella”? Stando a quanto contenuto in un articolo di Repubblica (che riporta i dati di un sondaggio effettuato da infojobs) sembrerebbe di no. Infatti, solo il 4% degli italiani ammette di aver ricevuto un aiuto da parte di qualcun altro per ottenere una certa posizione lavorativa. “Stranamente” però la percentuale cresce, fino ad arrivare all’82%, quando si tratta di dire se si è conosciuto qualcuno che ha trovato lavoro solo grazie a garanzie di altre persone (ovviamente siamo un popolo di gran chiacchieroni).
Cercasi animatori turistici
Riceviamo e pubblichiamo nuove offerte di lavoro destinate a chi desidera lavorare come animatore turistico in Italia e all’estero. Obiettivo Tropici s.r.l. in collaborazione con il Servizio Eures dell’AFOL Milano
Italia: un paese spaccato in due
Politici a parte, secondo voi gli, altri cosa pensando della crisi? Quelli che hanno un reddito fisso derivante ad esempio da una pensione o da altre entrate sono consapevoli della precarietà che c’è nel nostro paese?
I giovani che non riescono a trovare un lavoro, che restano a carico della propria famiglia per anni, che vivono sperando in un imminente cambiamento sono tantissimi: troppi per non fermarsi un attimo e riflettere.
Donne: negli USA il lavoro “in rosa” è in aumento
Abbiamo già parlato di come le donne in Italia stiano cercando di combattere questo periodo di crisi aprendo nuove aziende. Questa volta andiamo negli USA dove pare che il numero delle donne occupate stia per superare quello degli uomini, diventando così per la prima volta nella storia americana la forza lavoro maggiore. A novembre erano il 49,1% (nel dato non sono stati considerati i lavoratori impiegati nel settore agricolo).
Progetto Staff seleziona personale per villaggi turistici
Se state cercando un’occasione di lavoro come animatore turistico e più in generale nel settore del turismo, Progetto Staff – società nata nel 1993 – potrebbe proprio aver bisogno di
Finlandia: Borse di studio per giovani giornalisti e laureandi
Vi riportiamo questa interessante opportunità destinata a giovani in età compresa tra i 20 e i 25 anni di età.
L’Italia è quest’anno uno dei 18 paesi prescelti per il “Foreign Correspondents’ Programme (FCP)”, che il Ministero degli Esteri finlandese organizza annualmente per giovani giornalisti o per gli studenti di giornalismo dell’ultimo anno di corso.
Le domande di ammissione vanno inviate entro il 4 marzo 2009 ad uno di questi contatti presso l’Ambasciata Finlandese a Roma:
– Mr. Jussi Tanner, Second Secretary
– Ms. Pirkko Rossi, PR Officer, Ambasciata di Finlandia, Roma
tel. + 39 06 852 231; email: [email protected]
Cercasi personale solo di bella presenza
Il mercato del lavoro in Italia (ma non solo) sembra davvero essere pieno di slogan più o meno assurdi.
Vogliamo parlarvi di un fatto che all’apparenza potrà sembrarvi frivolo ma se vi fermerete a riflettere un po’, non vi sembrerà più tale.
Partiamo dal presupposto (giusto o sbagliato che sia) che viviamo in una società in cui l’immagine conta e risulta essere fondamentale in diversi contesti.
Italia: lavori qualificati ma sottopagati
Nuovo capitolo dedicato ad un altro slogan: “Sei un giovane brillante, neolaureato con il massimo dei voti? Noi possiamo offrirti il lavoro dei tuoi sogni“. Peccato però che la maggior parte delle volte (non sempre, fortunatamente) non sia esattamente così.
L’esempio che segue riguarda il settore dell’informatica ma può essere esteso a tutte le professioni.