Nonostante la Spagna, un po’ come l’Italia, soffra oggi per il problema della disoccupazione giovanile, numerosi italiani nel corso del tempo sono riusciti a trasferirsi in questa nazione e a trovare il lavoro dei loro sogni. Ancora oggi, poi, il mercato del lavoro spagnolo si presenta più dinamico di quello italiano, soprattutto per quanto riguarda l’apertura verso gli stranieri e la possibilità di trovare un lavoro di tipo stagionale. Perché non provare quindi a cercare un lavoro in Spagna?
lavorare all’estero
Trovare lavoro in Inghilterra
Un numero sempre più alto di ragazzi italiani cerca oggi di resistere alla crisi economica e al crollo dell’occupazione guardando oltre i confini nazionali. E una delle mete che negli ultimi mesi si è dimostrata preferita dai giovani e meno giovani del nostro paese è stata l’Inghilterra, che attualmente accoglie più di 200 lavoratori italiani l’anno. Ma proprio per questo motivo e per la paura di una forte immigrazione soprattutto dall’est europeo, il Regno Unito è diventato molto più selettivo di un tempo in fatto di politiche sull’immigrazione. Senza contare che sono venuti decisamente ad aumentare sia il prezzo delle case sia il costo degli affitti.
Lavorare all’estero in Europa grazie ad EURES
Vi siete appena laureati e vi sentiti pronti per intraprendere una carriera internazionale? Oppure siete già laureati da qualche tempo ma non riuscite a trovare un lavoro in Italia? O ancora, indipendentemente dalla vostra formazione, desiderate trovare al più presto una occupazione in Europa? Allora cogliete al volo le opportunità di lavoro che vi offre il portale EURES, il portale della mobilità lavorativa europea che mette a vostra disposizione tutte le offerte di lavoro attive nella rete Eures del Vecchio Continente.
Lavorare in Australia – Retribuzioni e stipendi medi
In un post pubblicato in precedenza sempre su questo stesso sito abbiamo parlato della possibilità di cercare lavoro in Australia, un paese che da anni attira i sogni di molti italiani che sperano di trovare migliori opportunità di carriera e di vita. Per trasferirsi in Australia, abbiamo visto, è necessario disporre comunque di un permesso di soggiorno, un visto che può essere rilasciato, a seconda dei casi, per motivi di vacanza e studio, per motivi di lavoro, e per motivi di business temporaneo.
Lavorare in Australia – Documenti necessari
Sono sempre molto numerosi i nostri connazionali che ogni anno decidono di trasferirsi a vivere e a lavorare in Australia. L’Australia attira infatti i sogni e i desideri di molte persone sia per il suo straordinario paesaggio, sia per l’alta qualità della vita che si compie in questa nazione. Secondo una recente statistica, infatti, non solo l’Australia è una delle mete preferite degli stranieri che si spostano da ogni parte del mondo, ma vi sono alcune città australiane che risultano ai primi posti della classifica mondiale per qualità della vita.
Lavorare all’estero nei paesi con il più basso costo della vita
In questo post vogliamo proporvi un approccio originale del tema del lavoro all’estero, cioè affrontarlo dalla prospettiva delle spese. Se infatti un posto in cui trasferirsi a vivere e a lavorare si può scegliere sulla base del reddito auspicabile o del salario minimo, si può anche scegliere sulla base di quelle che sono le medie relative al costo della vita. Una cosa da prendere in considerazione, tuttavia, è che nei paesi con il più basso costo della vita, a volte anche tra le più belle medie del nostro paese, è possibile che anche gli stipendi siano proporzionati a quest’ultimo e che quindi si tratti di una soluzione ideale per coloro che hanno già una situazione sicura alle spalle o per coloro che cercano in primo luogo qualità della vita e non, esattamente, ricchezza.
Paesi europei che assumono di più
Se state pensando di intraprendere una carriera professionale all’estero, val la pena soffermarsi a lungo sulla scelta del mercato da affrontare. Anche se la situazione del mercato del lavoro italiano è tutt’altro che rosea, infatti, fuori dai confini nostrani non tutto appare migliore. Cerchiamo allora di capire quali sono i Paesi che nei prossimi mesi assumeranno più giovani, e quali sono invece i Paesi che verteranno in situazioni di nuova difficoltà.
Lavorare all’estero con Barilla
Marchio italiano noto in tutto il mondo, Barilla è una società operante nel settore alimentare fin dal 1877. Sebbene sia fortemente radicata in Italia, l’azienda è presente con sedi operative in numerosi dei principali mercati internazionali. Proprio in tali sedi Barilla propone ai suoi nuovi assunti la possibilità di compiere una rapida carriera internazionale, entrando a contatto con nuove realtà, dalla comoda poltrona di uno dei massimi colossi globali del settore.
Come lavorare all’estero
Per lavorare all’estero l’accesso al sistema LIE costituisce una chiave di volta davvero essenziale. Ma che cosa è questo sistema informativo e in che modo è possibile utilizzarlo? Quali sono i soggetti interessati al database LIE. E ancora, come funziona la procedura per richiedere di lavorare all’estero? Cerchiamo di comprenderlo in maniera chiara, illustrando la natura e il funzionamento di questo sistema informativo sempre più utilizzato.
Proroga esistenza in vita per le pensioni estere
L’Inps ha deciso di prorogare i termini per la comunicazione all’Istituto l’esistenza in vita dei singoli pensionati. In effetti, dalle prime indicazioni, ovvero dal passaggio di consegne per il pagamento delle pensioni all’estero alla Citibank, che subentra dal prossimo febbraio all’Icbpi, viene nuovamente richiesto questo attestato che dovrà essere restituito entro, non più il 2 aprile 2012, il prossimo 2 giugno 2012.
In effetti, dopo i diversi disagi createsi per migliaia di pensionati all’estero con l’ultima campagna gestita l’intermediazione della Western Union, l’Inps ha deciso di cambiare rotta e puntare su una nuova intermediazione.
Non solo, oltre la puntualità e la chiarezza nelle comunicazioni dell’Inps e della Citibank, è necessario fare maggiore attenzione nella semplificazione dei moduli e delle procedure, con la possibilità di avvalersi per la certificazione del documento delle autorità e dei soggetti pubblici dei luoghi di residenza, senza essere obbligati a costose, defatiganti e incerte trasferte verso consolati e ambasciate.
Lavorare all’estero: la guida su come muoversi per partire
Inauguro oggi una rubrica settimanale (una guida) e che sarà dedicata ogni volta ad un argomento diverso. Oggi voglio parlarvi di cosa fare per poter andare a lavorare all’estero.
Sono sempre di più, infatti, i giovani che decidono di fare un’esperienza di vita diversa e decidono di passare qualche mese in un’altra nazione.
Se è vero che molti scelgono di partire nei mesi estivi, c’è da dire che le opportunità di lavoro sono molte e durante tutto l’anno.