“Amara terra mia”. Sono sempre di più gli italiani che scelgono di abbandonare il Belpaese per emigrare verso altri lidi (in Europa e negli altri Continenti) alla ricerca di un buon lavoro.
lavorare in Europa
Scarsa fiducia nel mercato del lavoro europeo
L’Eurostat ha recentemente pubblicato un’analisi piuttosto deprimente sulle condizioni di salute del mercato del lavoro europeo. Secondo quanto affermato dall’istituito statistico europeo, infatti, circa 8 milioni e 250 mila lavoratori, pur essendo in grado di svolgere un’occupazione, non starebbero avviando alcun procedimento di ricerca di un impiego. Un enorme esercito di sfiduciati dal mondo professionale, che appesantisce in maniera significativa il fronte dei disoccupati.
Dato ancor più negativo, degli 8 milioni e 250 mila disoccupati che non stanno cercando alcun impiego all’interno del perimetro dell’Unione Europea allargata a 27 Paesi membri, ben 2 milioni e 764 mila unità si troverebbero nella sola Penisola, con l’Italia che, pertanto, pesa per circa un terzo del ben poco invidiabile dato statistico fornito dall’autorevole osservatorio Eurostat nel corso degli ultimi giorni.
Unione Europea, nuova direttiva per le cure all’estero
Il Parlamento Europeo ha approvato una nuova normativa che regola il diritto dei pazienti alle cure mediche in un altro Paese dell’UE e chiarisce le modalità di rimborso e i casi che richiedono un’autorizzazione preventiva.
La nuova direttiva stabilisce norme volte ad agevolare l’accesso a un’assistenza sanitaria transfrontaliera sicura e di qualità e promuove la cooperazione tra gli Stati membri in materia di assistenza sanitaria, nel pieno rispetto delle competenze nazionali relative all’organizzazione e alla prestazione dell’assistenza sanitaria. La direttiva mira anche a chiarire la sua relazione con il quadro normativo esistente in materia di coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale di cui al regolamento (CE) n. 883/2004, ai fini dell’applicazione dei diritti dei pazienti.
Ora, il cittadino europeo che decide di recarsi in un altro Paese dell’UE, per viaggio, lavoro o altro, non dovrà più avere preoccupazioni in materia sanitaria. Il Parlamento Europeo, in seduta Plenaria a Strasburgo, ha approvato una nuova normativa che regola il diritto dei pazienti alle cure mediche in un altro paese dell’UE, chiarendo anche le modalità di rimborso e i casi che richiedono un’autorizzazione preventiva.
Volontariato Europeo: cos’è, a cosa serve
Il Servizio Volontario Europeo (SVE) è un’azione che si inserisce all’interno del programma europeo “Giovani in Azione” (Azione 2) promosso dall’ Unione Europea per l’annualità 2007-2013. Attraverso il SVE i giovani hanno l’opportunità di vivere esperienze di crescita personale e professionale all’interno dei paesi partecipanti al programma e dei paesi partner.
L’azione può estrinsecarsi attraverso in Attività Servizio Volontario Europeo Individuale e di Gruppo. In quest’ultima sono previsti più volontari e più Organizzazioni (Organizzazioni di Invio e Ospitanti). I volontari iniziano un percorso per lo stesso periodo di tempo e lavorano in sinergia rispetto ad un’area di intervento comune.
Per accedere all’azione è necessario avere i seguenti requisiti:
- età compresa tra i 18 e i 30 anni;
- residenza in uno dei paesi partecipanti o in un paese partner;
- disponibilità a svolgere il volontariato per un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi (sono tuttavia previste alcune eccezioni).
Lavorare in Europa: settimana della mobilità internazionale
Lavorare in Europa: settimana della mobilità internazionale 5 – 9 ottobre 2009
In occasione delle giornate europee dedicate al lavoro, Città dei Mestieri di Milano insieme ad EURES Milano, organizza una settimana dedicata al lavoro in Europa per sensibilizzare e informare il pubblico sulle opportunità della mobilità geografica e professionale.
Nei 2 punti informazione (uno presso il Polo orientamento di Via Soderini ed un altro presso il Job caffè di Corso di Porta Vittoria) potrete trovare:
– schede informative sui paesi europei per vivere, studiare e lavorare all’estero
– informazioni sui titoli di studio e sul loro riconoscimento
– gli strumenti per trovare lavoro: il cv in lingua e la lettera di accompagnamento
– la banca dati EURES: portale europeo della mobilità internazionale per trovare offerte di lavoro sempre aggiornate.
A disposizione anche un orientatore.