La ricerca INAIL contro l’asbesto

 L’Inail è da sempre impegnato nella prevenzione e nella sicurezza sul lavoro, ma anche, in modo particolare, nella ricerca contro l’asbesto.

A questo riguardo il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, ha illustrato nel corso del workshop tenuto a Casale Monferrato intitolato come “Verso la 2° conferenza governativa su amianto e patologie correlate”, le diverse attività intraprese dall’Inail: dall’analisi storica della diffusione delle patologie asbesto correlate ai casi attualmente in essere fino alla ricerca sul mesotelioma per passare al sostegno finanziario alle azioni di bonifica.

Dettagli sui nuovi importi delle rendite INAIL per il 2012

 Per gli effetti del decreto legislativo 38/2000 a decorrere dal 1° luglio di ciascun anno, la retribuzione di riferimento per la liquidazione delle prestazioni corrisposte dall’Inail è rivalutata annualmente sulla base della variazione effettiva dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente.

Il riconoscimento dell’Eu-Osha alle attività Inail

 In fatto di sicurezza sul lavoro e prevenzione, l’agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha riconosciuto il ruolo svolto dal nostro istituto di prevenzione di riferimento; infatti, l’Agenzia ha dedicato particolare attenzione all’iniziativa promossa dall’Istituto a favore delle aziende che realizzano interventi per la sicurezza e la salute sul lavoro.

Cassazione, è licenziabile il lavoratore che altera il certificato medico

 Per la Corte di Cassazione rientra tra la fattispecie del licenziamento disciplinare un lavoratore che apporta alcune correzioni nel proprio certificato medico. In effetti, la Cassazione, attraverso la sua sentenza n. 14998 dello scorso 7 settembre 2012, ha ammesso la possibilità del licenziamento per motivi disciplinari da parte del datore di lavoro nei confronti di un proprio collaboratore se questo compia  un falso correggendo la data sul certificato medico al fine di “allungare” il periodo di malattia.

No al patto generazionale alla Nestlè

 Le rappresentanze dei lavoratori insieme ai dipendenti dello stabilimento dolciario di San Sisto a Perugia hanno deciso di rifiutare la proposta avanzata dalla dirigenza aziendale, noto anche come “patto generazionale”, di ridurre l’orario di lavoro del dipendente da 40 a 30 ore settimanali in cambio dell’assunzione del figlio.

I benefici per i lavoratori salvaguardati in mobilità lunga

 Per gli effetti del Decreto del Ministro del Lavoro 1 giugno 2012 e dell’articolo 22 della Legge 135/2012, (nota come revisione della spesa), per rientrare tra le categorie dei lavoratori salvaguardati è necessario che i lavoratori si trovino, in rispetto al decreto del Ministero, collocati in mobilità lunga per effetto di accordi collettivi stipulati prima del 4 dicembre 2011 e, contestualmente, aver cessato l’attività lavorativa entro il 4 dicembre 2011.