Per la funzione di centralinista esiste l’albo professionale nazionale dei centralinisti telefonici privi della vista che risulta istituito con la legge 14 luglio 1957 n. 594. L’albo è organizzato su base regionale con specifici compiti e ruoli operativi.
lavoratore
Riforma lavoro 2012 e il lavoro accessorio
La recente riforma del Lavoro voluta dal Governo Monti e orchestrata dal Ministro del Lavoro Elsa Fornero ha introdotto modifiche sostanziali nel campo del lavoro occasionale accessorio, articolo 70 del decreto legislativo n. 276/2003, oltre a modificare anche il dettato contenuto all’articolo 72.
Parere della Funzione Pubblica per i centralinisti non vedenti
La Funzione Pubblica è stata chiamata a dare un parere in merito all’indennità di mansione per i centralinisti non vedenti e lo ha fatto attraverso il suo Servizio Studi e consulenza trattamento personale della Funzione Pubblica, attraverso la nota n. 29458 del scorso 18 luglio 2012.
In arrivo l’intesa sull’apprendistato professionalizzante anche per le autoscuole
È stato sottoscritto lo scorso 26 luglio 2012 tra le parti sociali, ossia tra l’UNASCA assistita dalla CONFETRA con l’ausilio della confederazioni dei lavoratori di categoria – ossia la FILT-CGIL, la FIT-CISL, la UILTRASPORTI – il nuovo accordo in materia di apprendistato professionalizzante nel delicato segmento delle autoscuole.
La riforma del lavoro 2012 nel settore pubblico
La riforma del lavoro 2012 del ministro Fornero in materia di mercato pubblico ha deciso di superare le precedenti limitazioni della normativa in vigore fino a luglio 2012. In effetti, per i committenti pubblici non esistono più i limiti sulle prestazioni da contrattualizzare.
Le condizioni per il lavoro subordinato
Qual’è la condizione sufficiente e necessaria che dimostri la sussistenza di un lavoro di tipo subordinato? Su questo tema si dibatte da tempo tanto che la Corte di Cassazione è stata coinvolta per risolvere una controversia sull’uso della strumentazione di lavoro.
La prova per il licenziamento per giustificato motivo
La Corte di cassazione, con la sentenza n. 11775 del 2012, conferma un orientamento già consolidato, ossia ai fini della legittimità del licenziamento pei ragioni inerenti all’attività produttiva, è il datore di lavoro che deve provare il giustificato motivo al fine di consentire al lavoratore, la parte più debole del rapporto di lavoro, di poter iniziare le proprie azioni difensive.
Quando gli operatori sanitari sbagliano
La responsabilità in corsia è un fattore importante perché determina l’attribuzione di responsabilità penali e civili con la conseguenza diretta verso gli operatori sanitari coinvolti.
L’Indennità di disoccupazione anche ai co.co.pro
Anche per l’anno 2012 è stata confermata l’indennità di disoccupazione per i collaboratori a progetto che cessano il loro rapporto di lavoro; in effetti, il Parlamento ha deciso di usufruire le stesse provvidenze dello scorso anno a questa tipologia di lavoratori grazie alla conferma anche per l’anno in corso del decreto Milleproroghe, ossia del decreto legislativo n. 216/2011.
Il licenziamento del casellante nell’ottica dell’obbligo di fedeltà
Ecco una sentenza della Corte di Cassazione in materia di obbligo di fedeltà in un rapporto di lavoro di tipo subordinato.
È passibile di licenziamento il casellante che, sbagliando a dare il resto al cliente, si intasca la differenza senza versare nulla alla società dove risulta essere dipendente.
In Rai in aumento le cause di lavoro
Un dipendente su dieci apre una vertenza in Rai per il riconoscimento del proprio ruolo o per ottenere dal giudice ciò che hanno diritto: una TV pubblica litigiosa, ma sarebbe interessante quanto si spende del canone pubblico per vertenze di questo tipo.
Il Ministero del Lavoro sulla decadenza dal diritto di integrazione salariale
La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha risposto ad un interpello in merito ad alcuni chiarimenti richiesti sull’applicazione dell’articolo 9 del decreto legislativo n. 124/2004 sulla decadenza dal diritto di integrazione salariale e sull’articolo 8, comma 5, della legge n.160/1988.
Le sanzioni per immigrati irregolari
Mano pesante per i datori di lavoro che impiegheranno manodopera irregolare; in effetti, le norme contenute nel decreto Monti stabiliscono sanzioni fino a 150mila euro in caso di assenza di permesso di soggiorno.
I Regolamenti comunitari di sicurezza sociale
Dall’Inps una circolare che illustra la nuova disciplina elativa all’applicazione dei regolamenti comunitari a Svizzera e Paesi SEE, la circolare n. 107 del 13 agosto 2012.