Dalla regione Abruzzo in arrivo incentivi per l’assunzione e la formazione per imprese medio-grandi per le aziende che intendono incrementare il numero degli occupati in aree di crisi abruzzesi per l’assunzione o la trasformazione di lavoratori a tempo indeterminato, anche attraverso l’erogazione di interventi di formazione continua in favore dei neo-occupati.
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Dimissioni e risoluzione consensuale, tutela lavoratrici in gravidanza o madri e padri lavoratori
L’obbligo della convalida delle dimissioni volontarie, già previsto fino al primo anno di vita del bambino, vale anche per tutelare le lavoratrici in gravidanza o le madri e i padri lavoratori.
Dimissioni volontarie e risoluzione consensuale, regime convalida per tutti i lavoratori
Il regime della convalida per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale è stato introdotto per tutti i lavoratori e le lavoratrici, con due diverse modalità, una alternativa all’altra (commi 17 e 18 dell’art. 4 della legge n. 92 del 2012).
Nuova sanzione contro le dimissioni in bianco e gli illeciti penali
La riforma del lavoro, con il comma 23 dell’art. 4 della Legge n. 92/ 2012, ha deciso una nuova sanzione per i datori di lavoro che obbligano i lavoratori dipendenti a firmare le dimissioni in bianco.
Dal Ministero rettifica alla comunicazione sul lavoro intermittente
Il Ministero del Lavoro torna sulla comunicazione relativa alla ‘chiamata’ del lavoro intermittente rettificando la precedente comunicazione offerta lo scorso 9 agosto 2012.
Dimissioni volontarie e risoluzione consensuale, nuova modalità: la convalida
La riforma del lavoro Fornero introduce una nuova modalità per le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale: la convalida di entrambe, per stabilirne l’efficacia.
Contratto lavoro intermittente: limitati i casi in cui è ammesso l’utilizzo
La riforma del lavoro ha modificato l’elenco dei casi in cui si può utilizzare il contratto a chiamata e specifica i soggetti che possono stipulare rapporti di lavoro intermittente.
Lavoro intermittente, obbligo comunicazione preventiva alla DTL per la chiamata
La riforma del lavoro ha introdotto per il lavoro intermittente l’obbligo di comunicazione preventiva alla chiamata del lavoratore, per evitare l’utilizzo distorsivo del contratto a chiamata.
Lavoro intermittente, modalità di comunicazione preventiva della chiamata del lavoratore
Il Ministero del Lavoro, nella circolare n. 18 del 2012, stabilisce che la comunicazione preventiva della chiamata del lavoratore può essere effettuata tramite sms, fax o posta elettronica anche non certificata.
Il programma obiettivo 2012, dal Ministero del Lavoro un impegno per l’occupazione femminile
Con il Programma obiettivo 2012, il nostro Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali intende dare una mano alle donne per un loro impiego sempre più diretto e veloce.
Il Ministero ricorda che le domande di ammissione a finanziamento per la realizzazione di progetti di azioni positive possono essere presentate dal 1° ottobre al 30 novembre 2012.
Riforma Lavoro, novità contratto lavoro intermittente
La riforma lavoro ha modificato sostanzialmente il contratto di lavoro intermittente allo scopo precipuo di combatterne l’utilizzo elusivo, molto comune in quest’ambito di lavoro.
Periodo transitorio per i contratti di lavoro intermittente in corso
Le modifiche stabilite dalla riforma lavoro sul contratto di lavoro intermittente vanno applicate subito.
Il Ministero dell’Istruzione ha definito il contingente per l’anno scolastico 2012/13
Al momento i due decreti del MAE sono stati trasmessi alla Corte dei Conti per la necessaria registrazione, ad ogni modo, con questi decreti risultano definiti, per l’anno scolastico 2012/13, il contingente del personale scolastico a tempo indeterminato – ossia ATA, docente e dirigenziale -assegnato alle iniziative ed istituzioni scolastiche italiane all’estero ed alle istituzioni scolastiche ed universitarie estere.
Dall’Inps il coordinamento norme assegno nucleo familiare
A causa delle numerose modifiche, integrazioni per gli effetti dei regolamenti comunitari diventa necessario approntare una sorta di coordinamento delle norme sull’assegno per il nucleo familiare.