La modifica del lavoro intermittente nell’ambito della riforma del lavoro 2012

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha diffuso una circolare, la n. 20 del 1 agosto 2012, per illustrare alcune indicazioni operative in merito alle modifiche introdotte dalla recente riforma del mercato del lavoro del governo Monti.

Infatti, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ricorda, sempre attraverso la circolare, che la disciplina del lavoro intermittente è stata recentemente modificata dalla Legge n. 92 del 28 giugno 2012 recante le disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita.

Chiarimenti per i lavoratori “salvaguardati”

 Interessanti novità procedurali per i lavoratori salvaguardati che potranno, così, concludere il proprio iter burrascoso e ottenere finalmente quanto promesso prima dell’entrata in vigore delle recenti novità in fatto di previdenza dal Governo Monti.

Dal Ministero del Lavoro il Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale

 È stato presentato lo scorso giovedì 26 luglio 2012 nei locali del CNEL il Rapporto sulle politiche contro la povertà e l’esclusione sociale relativo agli anni 2011-2012.

Il Ministero informa che il Rapporto è il risultato del lavoro della Commissione di indagine sull’Esclusione sociale (CIES) e raccoglie i materiali di ricerca e i dati relativi alla stima della povertà in Italia negli anni della crisi insieme alle politiche di contrasto alla povertà ed esclusione sociale nell’ambito europeo e in quello nazionale.

Le nuove condizioni di ingresso del lavoratore straniero

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha comunicato le nuove condizioni di ingresso e soggiorno di cittadini di Paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati che si trovano pubblicate sulla  Gazzetta Ufficiale n. 171 dello scorso 24 luglio 2012 il Decreto Legislativo n. 108 del 28 giugno 2012.

Pubblicato il decreto sui lavoratori irregolari

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che è stato pubblicato il Decreto legislativo n. 109 dello scorso 16 luglio 2012 in materia di emersione dei lavoratori irregolari.

Il Decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 25 luglio 2012 e intende recepire la direttiva 2009/52/CE orientata a rafforzare la cooperazione tra Stati membri nella lotta contro l’immigrazione illegale. Infatti, la Direttiva in questione intende rafforzare le norme in materia di sanzioni e introdurre provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare.

Riforma lavoro 2012, le condizioni per usufruire degli incentivi alle assunzioni

 Per poter usufruire correttamene degli incentivi all’assunzione è necessario rispettare alcuni criteri. Infatti, per prima cosa è possibile ricordare che l’incentivo finalizzato all’assunzione non spetta se l’assunzione deve rispettare un obbligo preesistente stabilito o dalla contrattazione collettiva o dalle norme di riferimento. Non solo, non è nemmeno possibile richiedere l’incentivo se il soggetto da assumere, in realtà risulta utilizzato con contratto di somministrazione.

Lavoro, la Svezia propone il suo modello

 Interessante studio della Camera di Commercio italo-svedese dove si pone in evidenza un approccio tipicamente scandinavo in materia di lavoro e, visti i risultati, può essere un modello da imitare e collimare su quello italiano. In particolare, la stessa OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, ha indicato il modello svedese come un esempio in grado di mettere insieme le diverse esigenze del Paese salvaguardano l’armonia sociale.

Il riscatto dal fondo complementare

 Il fondo complementare, per ciascun lavoratore, è visto come futura pensione di scorta. Per inciso, al fine di ottenere la pensione, o meglio una rendita pensionistica complementare, il lavoratore deve aver compiuto l’età pensionabile ed è necessario un’anzianità di iscrizione al fondo di cinque anni.

Ciò dimostra che non è necessario versare i contributo al fondo complementare ( anche se questo è fortemente raccomandato pena una rendita irrisoria), ma cinque anni dal primo versamento.

La fidanzata in ufficio

 La Corte di Cassazione si è pronunciata su un caso particolare che non sembra proprio un caso limite: se un persona, uomo o donna, che risulta sottoposto ad un datore di lavoro risulta, poi, legata sentimentalmente allo/a stesso/a, in che modo si deve inquadrare il rapporto di lavoro?

Diciamo subito che la Corte di Cassazione ha ribadito che l’eventuale esistenza di un rapporto affettivo tra le parti non esclude la possibilità di instaurare anche un rapporto di lavoro, anche se poi esistono particolari casi limite e condizioni.

La durata del part-time

 Il part-time è un particolare contratto dove il prestatore d’opera decide di fornire la sua collaborazione in misura ridotta; in effetti, si parte da un lavoro, definito full-time, basato su 8 ore di lavoro giornaliero, in relazione al contratto di lavoro applicato, pari a 40 settimanali, settore metalmeccanico ad esempio, o a 4 ore giornaliero, part-time in misura del 50%, per una quota settimanale pari a 20 ore.