Dall’Inps le indicazioni per l’indebita contribuzione

 L’Inps, attraverso il messaggio n. 9869 dello scorso 12 giugno, intende fornire alcuni chiarimenti in materia di rimborsi e prescrizione di contributi indebiti. Infatti, già diversi sedi territoriali hanno ricevuto richieste di chiarimento in merito tanto che la sede centrale ha deciso di uniformare la sua posizione a riguardo.

A questo proposito, l’Inps precisa che l’articolo 2934 del codice civile offre un criterio per inquadrare la portata della prescrizione, il cui avvento estingue i diritti non esercitati per il tempo della loro sopravvivenza. Non solo, lo stesso articolo precisa che la legge fissa il tempo di esercizio del diritto e, quindi, per converso, i termini di prescrizione.

Novità sui premi di produttività e le critiche dalla UIL

 È confermato, il 30 maggio u.s. è stato emanato il decreto attuativo per la detassazione dei premi di produttività 2012. Il provvedimento ha prorogato le misure per l’incremento della produttività del lavoro previste dall’articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93 (convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126).

L’unica cosa dolente è che cambiano i requisiti per usufruire di questo beneficio; in effetti, con il decreto attuativo sono stati modificati i parametri riguardanti l’importo massimo assoggettabile all’imposta sostitutiva nonché il limite massimo di reddito annuo oltre il quale il titolare non può usufruire dell’agevolazione. In particolare, rispetto al 2011, il limite del bonus è passato da 6.000 a 2.500 euro e il tetto del reddito da 40.000 a 30.000 euro.

Il trasferimento del familiare disabile

 Importante sentenza della Corte di Cassazione dove si ribadisce che occorre sempre giustificare il trasferimento del familiare disabile.
Infatti, con la sentenza n. 9201 del 7 giugno 2012, la Cassazione ha affermato che è da considerarsi illegittimo il trasferimento del lavoratore che assiste un familiare portatore di handicap anche non grave, qualora l’azienda non abbia prodotto alcun motivo che, in un bilanciamento degli interessi, possa giustificare la perdita di cure da parte del soggetto debole.

La Suprema Corte specifica che il diritto del lavoratore a non essere trasferito ad altra sede lavorativa senza il suo consenso non può subire limitazioni anche allorquando la disabilità del familiare non si configuri come grave risultando la sua inamovibilità – nei termini in cui si configuri come espressione del diritto all’assistenza del familiare comunque disabile – giustificata dalla cura e dall’assistenza  da parte del lavoratore al familiare con lui convivente, sempre che non risultino provate da parte del datore di lavoro – a fronte della natura e del grado di infermità (psico-fisica) del familiare – specifiche esigenza datoriali che, in un equilibrato bilanciamento tra interessi, risultino effettive, urgenti e comunque insuscettibili di essere diversamente soddisfatte.

Credito d’imposta per la creazione di lavoro stabile nel Mezzogiorno

 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Interministeriale del 24 maggio 2012 che fissa le disposizioni di attuazione dell’agevolazione; infatti, il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 (convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 e modificato in alcuni punti dall’art. 59 del Decreto Legge 9 febbraio 2012 n. 5 convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35) ha introdotto una importante misura di sostegno all’occupazione per le Regioni del Mezzogiorno (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise).

In particolare, al fine di agevolare la creazione di posti di lavoro “aggiuntivi” e stabili nelle suddette Regioni, l’articolo 2 di detto decreto prevede la concessione di un credito di imposta per le nuove assunzioni effettuate, nel periodo compreso tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio 2013, dai datori di lavoro che assumono lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati  nelle suddette Regioni.

Ammortizzatori sociali per aziende colpite dal sisma

 Gli enti territoriali della Regione Emilia Romagna in considerazione del grave sisma del 20 Maggio 2012 e delle conseguenze per il Territorio Provinciale, la Provincia di Modena, unitamente alla Regione Emilia Romagna, è impegnata, in tutte le possibili azioni idonee a rispondere alle specifiche esigenze delle Aziende e dei lavoratori.

In questo contesto particolare rilievo è stato dato alle procedure riguardanti l’attivazione degli ammortizzatori sociali, anche in deroga.

Per questa ragione per le Aziende ubicate nei territori dei Comuni coinvolti nel sisma, ovvero che hanno alle proprie dipendenze lavoratori residenti nei predetti Comuni, potranno dunque accedere, con causale “EVENTO SISMICO” ad ammortizzatori sociali quali la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (ex L. 164/1975) agli ammortizzatori in deroga (Cigo ai sensi della D.G.R. 692/2009),  nonché alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (ex L. 223/1991) in condizioni tali da garantire una speciale celerità al procedimento di richiesta, fermi restando gli obblighi di legge.

Da Enpals a polo specialistico

 L’Inps, attraverso la circolare circolare n. 78 dell’8 giugno 2012 descrive le nuove competenze territoriali delle varie sedi e il loro assetto organizzativo nella fase transitoria dell’ex ente previdenziale dei lavoratori dello spettacolo.

Infatti, l’articolo 21 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 ha disposto la soppressione, a far data dal 1° gennaio 2012, dell’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i Lavoratori dello Spettacolo (ENPALS), prevedendo altresì che l’Inps succeda al soppresso Ente in tutti i rapporti attivi e passivi.

Dal Ministero del lavoro chiarimento per mancato svolgimento della prestazione lavorativa causa neve

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha risposto ad una istanza di interpello presentato dall’Unione Generale del Lavoro – Federazione Nazionale Sanità – al fine di conoscere il parere di della Direzione generale in merito alla problematica concernente l’obbligo del datore di lavoro di corrispondere la retribuzione ai lavoratori che non hanno potuto raggiungere il posto di lavoro – “causa neve” – nell’ambito territoriale di Roma Capitale e delle altre province del Lazio.

Infatti, ricordiamo che, nelle giornate del 3, 4, 6, 10 e 11 febbraio 2012, le autorità pubbliche dei territori interessati hanno provveduto ad emanare specifiche ordinanze, disponendo la chiusura di tutti gli uffici pubblici, nonché il divieto di circolazione dei mezzi privati sprovvisti di apposite catene e/o gomme termiche.

Dal Ministero del Lavoro chiarimenti sui soggetti legittimati alla formazione

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la circolare n. 13 del 5 giugno 2012, con la quale fornisce, al proprio personale ispettivo, alcuni chiarimenti in merito alle problematiche della formazione dei lavoratori nel settore edile, specificatamente in relazione al coinvolgimento nell’attività formativa degli “organismi paritetici” (articolo 2, lett. ee), D. L.vo n. 81/2008).

La normativa di riferimento prevede che solo gli Enti bilaterali sono da considerare quali organismi paritetici di settore e questo comporta che solo gli enti bilaterali sono legittimati a svolgere l’attività di formazione, in collaborazione con i datori di lavoro, in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 37 del D. L.vo n. 81/2008).

L’estensione dei regolamenti in materia di sicurezza sociali nell’Unione Europea

 L’Inps, in accordo alla circolare n. 77 del 6 giugno 2012, informa che dal 1° giugno 2012, si applicano anche ai Paesi SEE (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) i regolamenti comunitari in materia di sicurezza sociale entrati in vigore il 1° maggio 2010 per i 27 Stati membri dell’Unione Europea, in particolare il regolamento (CE) n. 987/2009 del 16 settembre 2009, che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, e il regolamento (CE) n. 988/2009, sempre del 16 settembre 2009, che modifica il regolamento 883/2004 di cui sopra.

La circolare nel nostro Istituto previdenziale contiene un riepilogo delle circolari pubblicate in materia di prestazioni pensionistiche e fornisce alcune precisazioni sull’applicazione delle disposizioni comunitarie in materia di prestazioni orfanili e tassi di cambio.

Il lavoro e la sicurezza in Italia secondo l’Inail

 L’Inail ha da poco pubblicato il suo consueto report sulla struttura e la dimensione delle aziende nel nostro Paese; in effetti, secondo lo studio Inail, tra il 2009 e il 2010 il loro numero è rimasto sostanzialmente stabile (-0,2%), mentre gli occupati, concentrati soprattutto nei settori manifatturiero e del commercio, hanno subito una flessione del 2,5% con un aumento delle cooperative e società di capitali.

Nel 2010, in Italia le imprese attive nell’industria e nei servizi erano poco meno di 4,5 milioni e nel complesso davano lavoro a circa 17 milioni di addetti. Le imprese senza lavoratori dipendenti erano circa tre milioni, pari al 65,4% del totale, e il 95% non impiegava più di dieci dipendenti. Questi alcuni dei contenuti nel report dell’Istat dedicato alla struttura e alla dimensione delle aziende del nostro Paese.

Nuove modifiche alle richieste delle visite mediche di controllo

 L’Inps, attraverso il messaggio n. 9399 dello scorso 1 giugno 2012, informa che risulta disponibile il nuovo servizio online di richiesta Visite Mediche di Controllo (VMC) per i datori di lavoro. Infatti, sul portale dell’Istituto sono disponibili le nuove funzionalità, relativamente alle richieste, da parte dei datori di lavoro, delle visite mediche di controllo domiciliare e/o ambulatoriale (VMC).

A questo proposito può essere opportuno soffermarsi sulla circolare n. 188 del 12 settembre 2011; infatti, questa circolare ha stabilito, a decorrere dal 1° ottobre 2011, l’esclusività del canale telematico per l’invio, da parte dei datori di lavoro, delle richieste delle visite mediche di controllo domiciliare e/o ambulatoriale (VMC) e, allo scopo di agevolare l’attività dei datori di lavoro, il servizio presente sul portale dell’Istituto, è stato arricchito di nuove funzionalità.

In arrivo il credito di imposta per la creazione di lavoro nel Mezzogiorno

 È stato pubblicato sulla Gazzetta n. 127 del 1° giugno 2012 il Decreto 24 maggio 2012 con le disposizioni di attuazione dell’articolo 2 del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, che prevede la concessione di un credito di imposta per la creazione di nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno.

L’articolo 1 del decreto stabilisce l’ambito di applicazione, in particolare si chiarisce che il provvedimento mira a definire un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno per l’assunzione, nei ventiquattro mesi successivi alla data di entrata in vigore dello stesso decreto  legge,  di  lavoratori  definiti  dalla  Commissione Europea svantaggiati o molto svantaggiati nelle Regioni  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia  e  Sardegna, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste  dal   Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto  2008,  che dichiara alcune categorie di  aiuticompatibili con il  mercato  comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE (regolamento generale di  esenzione  per  categoria), pubblicato nella GazzettaUfficiale n 214 del 9 agosto 2008.

Finalmente firmato il decreto sugli esodati

 È stato firmato dal Ministro dell’Economia, Mario Monti e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero il decreto interministeriale a tutela dei lavoratori “salvaguardati”.

Il decreto, composto da 8 articoli, si applica a 65mila lavoratori e disciplina le modalità di attuazione del ‘Salva Italia’ del 6 dicembre 2011 individuando la ripartizione dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici.

A questo rigurdo, l’Inps ha predisposto una tabella riassuntiva sulle categorie interessate; in particolare, l’Istituto previdenziale italiano ha individuato in 25.590 soggetti le persone interessate presenti nelle liste di Mobilità (art 2, comma 1, lett. a del presente decreto), in 3.460 quelle in Mobilità lunga (art 2, comma 1, lett. b del presente decreto), in 17.710 presenti nei Fondi di solidarietà (art 2, comma 1, lett. c del presente decreto), in 10.250 inquadrati nelle liste per la prosecuzione volontaria (art 2, comma 1, lett. d del presente decreto) con decorrenza 2013, in 950 come lavoratori esonerati (art 2, comma 1, lett. e del presente decreto), in 150 come genitori disabili (art 2, comma 1, lett. f del presente decreto) e, infine, in 6.890 come lavoratori cessati ai sensi dell’art.6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011, convertito, con modificazioni della legge n. 14 del 2012 (art 2, comma 1, lett. g ed h del presente decreto).

L’offerta di lavoro congrua nella riforma del lavoro

 L’articolo 62 del testo della Riforma mercato del lavoro voluta dal Governo Monti, in particolare del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, prevede la cosiddetta offerta di lavoro congrua, in altre parole, al comma 1 dell’articolo, allo scopo di responsabilizzare i lavoratori che beneficiano di prestazioni di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, la decadenza degli stessi dal trattamento qualora rifiutino di partecipare ad un corso di formazione o riqualificazione o non lo frequentino con regolarità.

L’articolo è piuttosto articolato prevedendo alcuni limiti all’operato del lavoratore che deve sentire il peso dell’assistenza e del sostentamento pubblico.