Le critiche della CGIL sulle ricongiunzioni onerose

 Il maggiore sindacato italiano scrivere al Ministro Fornero per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle iniquità prodotte dall’articolo 12 della L.122/2010 con l’introduzione dell’onerosità nelle operazioni di ricongiunzione o trasferimento dei contributi da Fondi esclusivi o sostitutivi verso il regime generale dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.

Infatti, la CGIL pone in evidenza l’effetto negativo che la norma ha provocato su tutti quei lavoratori che hanno avuto una vita lavorativa discontinua svolta in aziende private e/o pubbliche diverse, ma oggi per poter accedere alla propria pensione per la quale hanno sempre versato regolarmente i contributi dovuti, devono pagare ulteriori oneri.

Chiarimenti dal Ministero del Lavoro sui requisiti per l’indennità di disoccupazione

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha offerto un chiarimento ad opera della Direzione Generale per l’attività Ispettiva in merito all’articolo 9 del decreto legislativo n. 124/2004 sulla maturazione requisiti contributivi per il diritto all’indennità di disoccupazione.

La richiesta perviene dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro che ha presentato istanza di interpello. In particolare, l’Ordine  a questa Direzione generale per avere precisazioni in merito ai requisiti di natura chiede se, ai fini del rispetto del requisito contributivo richiesto per l’erogazione della suddetta indennità, possa considerarsi “periodo neutro” quello fruito dal figlio convivente per prestare assistenza al genitore affetto da grave disabilità.

Precisazioni dell’Inps sulle visite mediche domiciliari

 L’Inps, con il messaggio n. 4344 del 12 marzo 2012, intende fornire ulteriori chiarimenti sulle modalità di richiesta e di effettuazione delle visite di controllo domiciliari a cura dello stesso Istituto previdenziale. Infatti, in materia di orario di reperibilità dei lavoratori del settore pubblico in malattia, viene precisato che, allo stato attuale, il servizio fornito non potrà coprire l’intero orario previsto dalle norme attualmente in vigore per tali lavoratori (9.00-13.00/15.00-18.00), essendo possibile effettuare le visite mediche di controllo unicamente nelle fasce di reperibilità relative ai lavoratori del settore privato (10.00-12.00/17.00-19.00).

Riguardo le richieste da parte dei datori di lavoro, si ricorda che con il nuovo sistema di richiesta online le stesse possono essere inoltrate nell’arco delle 24 ore, con la precisazione che saranno espletate per la fascia antimeridiana quelle pervenute entro le ore 9.00 e per la fascia pomeridiana quelle pervenute entro le ore 12.00. Infine, viene richiamata l’attenzione dei lavoratori e dei medici certificatori affinché sia garantita la massima diligenza nell’indicazione di tutti gli elementi utili alla reperibilità.

Accordo di integrazione per lo straniero che richiede il permesso di soggiorno

 Lo scorso 10 marzo è entrato in vigore il regolamento, emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 179 del 14 settembre 2011, che disciplina l’accordo di integrazione, il nuovo strumento nato con l’obiettivo di consentire ai cittadini stranieri che vogliono soggiornare nel nostro Paese – ed in particolare a coloro che entrano in Italia per la prima volta e che fanno richiesta di un permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno – di avviare un reale percorso di integrazione attraverso la conoscenza della lingua italiana e dei principi civici fondamentali.

L’accordo di integrazione è un accordo fra lo Stato italiano ed il cittadino straniero che entra in Italia per la prima volta, con il quale lo Stato si impegna a sostenere il processo di integrazione dello straniero ed il cittadino straniero si impegna a raggiungere specifici obiettivi di integrazione. L’accordo ha una durata di due anni prorogabile di un altro anno. La disciplina dell’accordo è contenuta nell’articolo 4 bis del “Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero“(Dlgs 286/1998) e nel regolamento approvato con d.P.R. 179/2011.

Interpello sui contributi per la cassa integrazione per le società portuali

 La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro fornisce risposta ad un quesito posto da società derivate dalla trasformazione delle compagnie portuali – contributi CIG e decontribuzione.

La Federazione Italiana Lavoratori Trasporti – FILT- CGIL ha presentato istanza di interpello per conoscere il parere della Direzione generale in merito alla problematica afferente all’applicabilità o meno dell’obbligo di versamento della contribuzione per cassa integrazione guadagni ex art. 9, L. n. 407/1990, alle società cooperative derivate dalla trasformazione delle compagnie portuali di cui all’art. 21, comma 1 lett. b), L. n. 84/1994.

In caso di promozioni il datore di lavoro deve osservare buona fede e correttezza

 In un normale rapporto di lavoro può capitare che il datore di lavoro, o per via di un suo delegato, promuova un dipendente ad una mansione superiore: in questo caso è necessario che il datore, nell’effettuare una selezione tra i lavoratori ai fini della loro promozione, deve rispettare i criteri previsti per la selezione stessa ed i principi di correttezza e buona fede, motivando adeguatamente la scelta effettuata.

In mancanza di questo criterio i dipendenti hanno diritto al risarcimento del danno per perdita di chance, così come la Corte di Cassazione ha ribadito nella sentenza del 5 marzo 2012 n. 3415.

Chiarimenti sulla risoluzione del rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione

 L’Inps con la circolare n. 33 dell’8 marzo 2012 fornisce  nuove indicazioni in merito all’applicazione dei contenuti del Regolamento di attuazione in materia di risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche dello Stato e degli enti pubblici nazionali, in caso di permanente inidoneità psicofisica, con particolare riguardo alla procedura, gli effetti ed il trattamento giuridico ed economico.

Il regolamento distingue tra inidoneità psicofisica permanente assoluta, intesa come assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa, e relativa, intesa come stato del dipendente impossibilitato, in via permanente, a svolgere alcune o tutte le mansioni dell’area, categoria o qualifica di inquadramento. La procedura di verifica per l’accertamento dell’’inidoneità al servizio può essere attivata ad istanza del dipendente o d’ufficio.

Dal decreto semplificazioni bonus assunzione nel mezzogiorno

 I riferimenti legati al provvedimento possono essere trovati nel Regolamento CE n. 888/2008 e che i datori di lavoro interessati sono i titolari d’impresa, lavoratori autonomi, società di capitali, di persone e cooperative, enti economici  pubblici e privati, liberi professionisti e persone fisiche residenti nei territori agevolabili.

Le assunzioni devono intervenire nei dodici mesi successivi, ovvero a decorrere dal 14 maggio 2012, e ai datori di lavoro già  costituiti  che,  nei  dodici mesi successivi alla data di entrata in vigore del  presente  decreto, aumentano il numero di lavoratori dipendenti  a  tempo  indeterminato, assumendo lavoratori definiti  “svantaggiati” nelle  regioni  del  Mezzogiorno, è concesso per ogni nuovo lavoratore assunto un credito d’imposta  nella  misuradel 50% dei costi salariali sostenuti nei dodici mesi successivi all’assunzione.

La detrazione per figli portatori di handicap

 Ogni lavoratore o pensionato dispone di alcune detrazioni Irpef per i familiari a carico: una cifra che varia in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d’imposta. Il nostro sistema fiscale prevede diverse detrazioni di base il cui importo diminuisce con l’aumentare del reddito. La detrazione si annulla per un reddito complessivo di 95.000 euro mentre per la detrazioni.dei figli si annullano per un reddito complessivo di 72 euro al giorno.

Si ricorda che il limite di reddito personale complessivo per ritenere una persona fiscalmente a carico non deve essere superiore a 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili e della deduzione per l’abitazione principale e pertinenze.

Le donne e il rischio infortunio

 L’Inail ha presentato uno studio che cerca di fare il punto della situazione sull’incidenza degli infortuni sulle donne. Con tutta probabilità il dato più evidente è circa la metà degli infortuni mortali sono avvenuti in itinere,ossia nel tragitto casa-lavoro-casa, con 40 casi su 78 e in termini percentuali si attesta attorno al 51,3% rispetto al 20,8% registrato tra gli uomini.

Ad ogni modo, gli infortuni sul lavoro delle donne sono in calo dell’1,6% nell’ultimo quinquennio. Infatti, dai dati diffusi dal nostro Istituto di prevenzione si ricava che la flessione rilevata dall’INAIL tra il 2006 e il 2010 è più contenuta rispetto a quella registrata a livello complessivo, pari al 16,4%. Nello stesso periodo la quota delle lavoratrici infortunate sul totale è aumentata di cinque punti percentuali. L’incidenza infortunistica più alta tra il personale domestico, nella sanità e nei servizi sociali.

Il Milleproroghe e gli incentivi fiscale dei lavoratori che rientrano in Italia

 All’articolo 29, comma 16 quinquies della legge n. 14/2012 che ha convertito il decreto legge milleproroghe n.216/2011, si stabilisce che le agevolazioni fiscali previste dagli articoli 1 e 2 della legge n.238/2010  possono essere riconosciuti non già sino al  periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, ma sino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2015. In sostanza, vengono così prorogate le agevolazioni previste per i lavoratori che decidano di rientrare in Patria.

Secondo quanto stabilisce la disposizione, questi benefici fiscali spettano ai cittadini dell’Unione europea che, non già alla data del 20 gennaio 2009, bensì a partire dalla data del 20 gennaio 2009  siano in possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 della legge già in precedenza citata.

Rimborso per le spese effettuate in caso di adozioni internazionali

 Buona notizia per i lavoratori che possono così beneficiare di un contributo economico finalizzato all’adozione internazionale.

Cisl scuola informa che sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) 4.8.2011 e 3.2.2012 aventi rispettivamente per oggetto la concessione del rimborso delle spese sostenute per l’adozione ai genitori adottivi, residenti nel territorio nazionale e con reddito complessivo fino a € 70.000,00 e la proroga del termine di presentazione delle domande di rimborso delle spese sostenute per l’adozione internazionale previsto dall’art. 2, comma 1, del DPCM 4.8.2011.

Il DPCM 4.8.2011 dispone la concessione, a seguito di apposita istanza, di un rimborso delle spese sostenute per adozione da genitori adottivi – residenti sul territorio nazionale e con reddito complessivo fino a € 70.000,00 – che abbiano concluso un procedimento di adozione o affidamento pre-adottivo (ex lege 184/83) di uno o più minori stranieri per i quali sia stato autorizzato l’ingresso e la residenza permanente in Italia tra il 1°.1 ed il 31.12.2010 ovvero tra il 1°.1 ed il 31.12.2011.

Nuovi chiarimenti Inps sui lavori usuranti

 Avevamo già dato evidenza del nuovo messaggio Inps n. 3535 dello scorso 28 febbraio 2012 sul riconoscimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti. In particolare, con questo messaggio vengono fornite ulteriori indicazioni per la trattazione delle domande per il riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, presentate entro il 1° marzo 2012 da coloro che perfezionano i requisiti a decorrere dal 1° gennaio 2012 (tenendo conto delle modifiche introdotte dall’articolo 24 della legge 214/2011).

Approfittiamo per fornire alcune precisazioni relative ai lavoratori notturni. Infatti, il comma 7 dell’articolo 1 del decreto legislativo n. 67 del 2011 prevede che, per i lavoratori che prestano attività per un numero di giorni lavorativi all’anno sia da 64 a71 sia da 72 a77, si applica il beneficio previsto per l’attività svolta per il periodo di tempo più lungo nell’ambito del periodo dei 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa.