Donne e infortuni, iniziative per le lavoratrici

La necessità è assolutamente prioritaria: aeguare la tutela per i rischi professionali delle donne lavoratrici alle specificità di genere e alla peculiarità del duplice impegno che generalmente viene richiesto loro. In sostanza, occorre intervenire non solo dal lato professionale, ma anche di cura della famiglia attraverso una legislazione attenta così come si propongono le firmatrici delle proposta di legge le senatrici Silvana Amati e Ombretta Colli.

La proposta di legge delega il Governo a intervenire sulla normativa di settore per garantire alle donne lavoratrici – e a quelle con disabilità – maggiori tutele a livello sanitario, riabilitativo, psicologico, economico, sociale, assicurativo e formativo.

Nanotecnologie e prevenzione, l’Inail avvia il confronto

L’Inail in prima linea per testimoniare il suo lavoro sul versante della sicurezza coinvolgendo istituzioni e parti sociali in un significativo momento di riflessione e di sintesi in occasione del workshop “Dal Libro Bianco alle policies”, tenuto presso la sede dell’INAIL di piazzale Pastore, a Roma. A questo proposito Sergio Iavicoli, direttore del dipartimento di Medicina del lavoro dell’INAIL che ha aperto la giornata di lavoro nella capitale, osserva

Prendendo come esempio la piccola e media impresa romana, ci stiamo accorgendo che il numero dei lavoratori esposti ai nanomateriali è sempre più crescente. Abbiamo fatto, quindi, il punto della situazione sulle reali esposizione dei soggetti interessati e rispetto alla stima iniziale degli Stati Uniti – che fissano nel 2015 il numero degli esposti a un milione – probabilmente ci sono alcuni aggiustamenti in ribasso. Ma ci sono, tuttavia, anche settori totalmente non considerati che hanno avuto una accelerazione molto rapida, come il tessile e l’abbigliamento

Il mancato versamento dei contributi e il reato di appropriazione indebita

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 2723 dello scorso 23 gennaio 2012, ha stabilito che non si può riconoscere il reato di appropriazione indebita al datore di lavoro qualora non versi per  i propri dipendenti le trattenute previste alla cassa edile.

La ratio nasce dalla impossibilità di equiparare le somme da versare alla Cassa Edile ai contributi previdenziali e assistenziali. Infatti, la Cassa Edile non è Ente previdenziale e quindi il fatto ascritto integrava solo l’illecito amministrativo di cui all’art. 13 D.Lvo 19 12.1994 n. 758, come per altro statuito dalla Corte di Cassazione con la decisione Sezioni Unite del 27 10.2004 n. 1.127: la Corte osserva che le Casse Edili non appartengono alla categoria degli Enti previdenziali, sicdi conseguenza il mancato versamento delle somme trattenute dal datore di lavoro sulla retribuzione del dipendente e da destinare alla Cassa Edile per ferie, gratifiche natalizie e festività non integra il reato di appropriazione indebita, ma solo l’illecito amministrativo previsto dall’art. 8 1  l.741/59 come sostituito dall’art 13 d.lg. 758/94.

Il rapporto OCSE sulla diseguaglianza dei redditi

Il ministro del lavoro Elsa Fornero ha partecipato alla presentazione del Rapporto OCSE – Divided We Stand: Why Inequality Keeps Rising, ospitata nella sede Istat di Cesare Balbo a Roma lo scorso 24 gennaio 2012. Il Rapporto rappresenza un momento importante perché permette di fare un’analisi dettagliata dell’andamento dei divari di reddito delle famiglie negli anni che hanno preceduto la recente crisi economica globale, evidenzia in particolare come in Italia, così come nella maggior parte dei paesi OCSE, il differenziale retributivo e dei redditi familiari, soprattutto negli ultimi due decenni, si sia accentuato.

I lavoratori LSU da stabilizzare

Alcune interessanti novità in arrivo per i lavoratori LSU, ovvero socialmente utili. In effetti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali avvisa che i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, già ammessi al finanziamento ex art. 1, comma 1156, lett. f), Legge n. 296/2006 e ss. mm. e ii., per la stabilizzazione di lavoratori socialmente utili, possono presentare domanda per l’erogazione del relativo contributo – ogni anno entro il 30 settembre – secondo il modello reperibile nella Sezione dedicata ai lavori socialmente utili.

Il ricorso dei deputati per il loro vitalizio

Secondo il giornale della Cisl, Conquiste del lavoro, diciotto deputati hanno presentato un ricorso contro la delibera dell’Ufficio di presidenza dello scorso 14 dicembre ha deciso di dare un taglio al vecchio sistema dei vitalizi della Camera. Mentre la questione del nostro sistema previdenziale è ancora aperta con la classe 1952 e che il decreto milleproroghe vuole sanare, i deputati non vogliano proprio rinunciare al loro interessante vitalizio che, prima della decisione dell’Ufficio di presidenza, veniva concesso al raggiungimento dei 50 anni, ma che ora dovranno aspettare i 60 anni di età anagrafica.

Le festività per l’anno 2012

Al momento tutto tace. Ricordiamo che a decorrere dall’anno 2012 con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 30 novembre dell’anno precedente, sono stabilite annualmente le date in cui ricorrono le festività introdotte con legge dello Stato non conseguente ad accordi con la Santa Sede, nonché le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni, ad esclusione del 25 aprile, festa della liberazione, del 1º maggio, festa del lavoro, e del 2 giugno, festa nazionale della Repubblica in modo tale che, sulla base della più diffusa prassi europea, le stesse cadano il venerdì precedente ovvero il lunedì seguente la prima domenica immediatamente successiva ovvero coincidano con tale domenica.

I nuovi minimi contributivi dell’Inpgi

Con la circolare n. 1 del 18 gennaio 2012, l’INPGI comunica i valori del minimale e dei massimali contributivi, nonché le aliquote contributive per la Gestione separata con riferimento all’anno 2012. I minimali contributivi previsti a decorrere dal 1° gennaio 2012 risultano rideterminati in euro 45,70 giornalieri, pari ad euro 1.188,20 mensili.

Al riguardo, le vigenti disposizioni legislative prevedono che la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi previdenziali ed assistenziali non può essere inferiore all’importo stabilito da leggi, regolamenti, contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative su base nazionale, ovvero da accordi collettivi o individuali, qualora ne derivi una retribuzione di importo superiore a quello previsto dalla contrattazione collettiva (D.L. n. 338/1989 convertito in L. n. 389/1989).

Indennità di disoccupazione con requisiti ridotti, altre novità in arrivo

L’Inps, con il messaggio n. 966 del 17 gennaio 2012, informa che dal 19 gennaio 2012 sarà rilasciata una nuova versione della procedura DSWEB di liquidazione della indennità di disoccupazione con requisiti ridotti (DS R.R.) che permetterà il calcolo dell’importo dell’indennità tramite i dati prelevati direttamente dal sistema UNIEMENS opportunamente implementato.

Ciò permetterà il superamento della richiesta all’assicurato del modello DL 86/88 bis compilato dall’azienda ove quest’ultima abbia compilato in UNIEMENS la sezione delle giornate di effettivo lavoro, sezione compilabile anche a posteriori per i periodi del 2011.

L’estensione della tutela assicurativa, chiarimenti dall’Inps

La specifica tutela assicurativa prevista dalla legge 398/87 per i lavoratori italiani che, su incarico del proprio datore di lavoro, svolgono attività lavorativa in Paesi extracomunitari non convenzionati, deve essere estesa anche ai lavoratori extracomunitari, anche se privi dello status di “soggiornanti di lungo periodo”, purché titolari di un regolare titolo di soggiorno e di un contratto di lavoro in Italia, inviati dal proprio datore di lavoro in un Paese extracomunitario.

Ecco quanto chiarisce il nostro maggiore istituto previdenziale, l’Inps, con il suo messaggio n. 995 del 18 gennaio 2012 che pone particolare rilevanza nell’interpretazione del decreto legge n. 317 del 31 luglio 1987 convertito con modificazioni dalla Legge 3 ottobre 1987, n. 398 in materia di estensione dell’applicabilità ai lavoratori cittadini extracomunitari.

In scadenza l’assicurazione per le casalinghe

Scade il prossimo 31 gennaio l’obbligo di sottoscrizione della polizza di 12,91 euro contro gli infortuni domestici per chi si occupa a tempo pieno, gratuitamente e in via esclusiva delle mansioni di cura della casa.

L’Inail ricorda che sono interessati donne e uomini – tra i 18 e 65 anni – che si occupano della cura della casa gratuitamente e senza subordinazione e a questo proposito l’Istituto assicurativo sta promuovendo una campagna di sensibilizzazione sulla stampa periodica, Internet, radio e tv.

Le Molinette combattono il mal di testa dei dipendenti comunali

I ricercatori dell’Azienda ospedaliera universitaria, in riferimento ad uno studio condotto su 1900 dipendenti del Comune di Torino, confermano i benefici di alcuni esercizi posturali e di rilassamento per combattere cefalea, dolore al collo e alle spalle, diminuendo anche il ricorso ai farmaci.

In effetti, i dipendenti comunali che hanno preso parte sul posto di lavoro al progetto, durato sette mesi, secondo i ricercatori

hanno ottenuto una notevole riduzione della cefalea, del dolore cervicale, di quello alle spalle, e della quantità di analgesici assunti

I ricercatori della Sezione Cefalee e Dolore facciale del dipartimento universitario di Fisiopatologia clinica e del Cpo Piemonte delle Molinette hanno paragonato in modo casuale il gruppo di studio, composto dai 923 impiegati del Comune che hanno partecipato a un programma educativo e di esercizi, con il gruppo di controllo di 972 colleghi che non hanno partecipato.

Tirocini formativi e di orientamento, nuove indicazioni in arrivo

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha deciso un aggiornamento delle FAQ pervenute a seguito della pubblicazione della Circolare n. 24 del 12 settembre 2011. In effetti, la Circolare fornisce chiarimenti in merito all’articolo 11 del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011 (convertito nella Legge n. 148 del 14 settembre 2011),  che introduce livelli di tutela essenziali per l’attivazione dei tirocini formativi, al fine di ricondurli alla loro funzione di formazione e orientamento dei giovani.