Flexsecurity, il nuovo contratto di lavoro

 Sul quotidiano Europa l’autorevole esperto in diritto sul lavoro, Tiziano Treu, ha ribadito una preoccupazione su un tema che è diventato attuale, ossia che la proposta di flessibilità avanzata da Pietro Ichino, la Flexsecurity, non si areni alla fine come una classica soluzione all’italiana.

Approfittiamo per ribadire alcuni concetti che sono legati alla Flexsecurity. In questo nuovo schema è prestatore di lavoro dipendente qualsiasi lavoratore subordinato, nonché il lavoratore autonomo che presti la propria attività per l’impresa in modo continuativo, traendone più di due terzi del proprio reddito di lavoro complessivo, salvo che ricorra alternativamente o una retribuzione annua lorda annua del collaboratore autonomo superi i 40.000 euro o che il collaboratore autonomo sia iscritto a un albo o un ordine professionale incompatibile con la posizione di dipendenza dall’azienda.

Flexsecurity, la proposta per rendere flessibile il lavoro

La Flexsecurity è una delle proposte che possono dare quelle risposte che l’Unione Europea richiede da diverso tempo in fatto di flessibilità e di maggiori capacità di licenziamento da parte delle imprese.

La Flexsecurity, proposta di Pietro Ichino, coinvolge tre componenti: il lavoratore, il datore di lavoro e le magenzie di ouplacement insiemre ai centri di formazione e riqualificazione professionale. La grossa novità è che con questa proposta si riconosce la possibilità di procedere a riduzione del personale per motivi economici e organizzativi.

La pensione futura, il contributivo pro-rata

È da tempo che se ne discute ma con la nomina della professoressa di Economia Politica all’Università di Torino, Elsa Fornero, e coordinatrice del Cerp, ovvero del Centro per le ricerche sulle pensioni e le politiche del welfare, l’idea sta prendendo corpo. Già in precedenza, in una intervista al Messaggero del 25 ottobre 2011, ha espresso le sue valutazioni sull’andamento della spesa previdenziale ipotizzando il contributivo pro-rata per tutti già dal primo gennaio del 2012 insieme all’innalzamento dell’età minima a 63 anni.

Cina, il problema del costo del lavoro

Sarà per via di una maggiore presenza del sindacato in Cina o della richiesta, da parte dei lavoratori, di maggiori garanzie e retribuzioni più alte, le imprese cinesi stanno minacciando di chiudere le proprie aziende per riaprirle in luoghi dove le condizioni di lavoro sono più convenienti.

In effetti, le manifestazioni che si stanno sempre più diffondendosi in Cina reclamo maggiori diritti e un aumento del salario minimo: primi sperimenti di una contrattazione collettiva o di fabbrica. A questo proposito, secondo la Federazione degli industriali di Hong Kong, sono circa 20 mila aziende presenti nell’area del Pearl River Delta ad aver espresso l’intenzione di trasferirsi all’estero o ridurre la produzione in seguito all’annuncio del governo del Guangdong di alzare il salario minimo del 18-20% a partire dal prossimo mese di gennaio dopo averlo già alzato nel marzo passato.

Ministero del lavoro, pronta la relazione per il “cinque per mille”

La Direzione Generale per il Terzo Settore e le Formazioni Sociali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha deciso di rendere noti i dati relativi ai contributi del 5 per mille liquidati in riferimento alle situazioni di credito maturate negli anni 2008 e 2009.

In particolare, nella nota in oggetto, si sottolinea che, per l’anno 2008 è stato liquidato il 99,26% delle somme impegnate, mentre per l’anno 2009 la percentuale ammonta al 89,9%, tenendo però conto che si è ancora in attesa degli elenchi dell’Agenzia delle Entrate comprensivi, tra l’altro, dei soggetti inizialmente esclusi dal beneficio e riammessi in seguito.

Sentenza Thyssen, depositata la sentenza

 La motivazione delle sentenza si trovano nelle 460 pagine dove, secondo la Corte d’Assise di Torino, l’amministratore delegato accettò il rischio tanto che il tribunale piemontese ha deciso di condannarlo a 16 anni e sei mesi di carcere perché la sua fu una scelta sciagurata che portò alla morte sei lavoratori dello stabilimento il sei dicembre 2007.

La sentenza è importante perché è la prima condanna per omicidio volontario relativa a una causa di lavoro. Herald Espenhahn, l’amministratore delegato della Thyssen, è stato considerato colpevole per omicidio “con dolo eventuale” per aver rinviato un investimento importante in materia di sicurezza. La sentenza dovrà, però, essere anche essere confermata in appello e in Cassazione.

La figura lavorativa del commentatore televisivo

“Ospiti” e “commentatori” televisivi sono due nuove figure lavorative che devono sottostare ad un preciso ordinamento contributivo. Infatti, in un recente interpello il ministero del lavoro ha ribadito che il commentatore televisivo è una figura che deve supportare l’attività del presentatore o conduttore e, per questa ragione, deve essere sottoposto a contribuzione Enpals.

Il parere del Ministero del lavoro arriva in seguito ad un dubbio interpretativo sulla figura dell’esperto opinionista, ossia un soggetto che partecipa alle trasmissioni televisive per commentare un determinato argomento di cui risulti professionalmente competente, o per lo meno si spera.

Governo Monti, il Senato approva

Tanto tuonò che piovve, la citazione mi pare ovvia e con rigore, crescita ed equità la soluzione al problema italiano è il solito: pensioni e ICI sulla prima casa ma senza una patrimoniale vera o, meglio, si è prospettato di fare uno studio finalizzato alla sua introduzione in un tempo non ancora ben definito. Non solo, non si trova nemmeno traccia di tassazione seria della rendita finanziaria.

La soluzione prospettata dal nuovo governo è di per sé nuova; in effetti, in nome dell’equità, anche se i conti sono in ordine, si cerca di far digerire ai lavoratori una nuova riforma strutturale sulle pensioni al fine di distribuire, in forma più equa: una maggiore povertà per via di pensioni sempre più basse. La sensazioni di tutto questo è che si cerca di battere sulla cassa delle pensioni per ottenere maggiori risorse da dedicare allo sviluppo senza, per nulla, pensare alle rendite finanziarie.

Inps, parte il decentramento territoriale

L’Inps ha emanato il suo nuovo regolamento di attuazione del decentramento territoriale e identifica i criteri necessari a valutare l’opportunità di istituire nuove agenzie sul territorio, oltre a introdurre nuovi approcci metodologici per la determinazione dei relativi bacini di utenza.

Maggiori dettagli sul nuovo piano dell’Inps sono riportati nella circolare n. 146 dell’11 novembre 2011 che tiene conto della domanda potenziale proveniente dal territorio e della necessità di garantire prossimità di risposta ai cittadini-utenti dell’Istituto.

L’Istituto previdenziale ricorda che le Agenzie sul territorio assicurano il decentramento dei servizi dell’Inps e che i servizi assicurati dal nostro primario istituto assicurativo sociale devono tenere conto non solo dalla necessità di garantire una prossimità all’utenza ma anche di rispondere ad esigenze di economicità nella gestione.

Le agevolazioni per il lavoratore che rientra in Italia

 

L’Italia è un Paese di emigranti: una volta si decideva di andare all’estero per trovare un impiego minimo, ma oggi la realtà è decisamente cambiata; in effetti, non emigra più l’operaio o il manovale, magari per trovare un lavoro in miniera, ma sono sempre più numerosi i laureati, gli imprenditori o i professionisti che decidono di cambiare Paese.

Il governo, grazie alla legge n. 238/2010, ha deciso di correre ai ripari decidendo una serie di misure per favorire il loro rientro. Infatti, chi decide di rientrare e trasferiscono la loro residenza in Italia e di portarvi la sede del proprio lavoro possono contare su un regime di tassazione agevolato per il prossimo triennio, ovvero 2011-2013.

Apprendistato, in arrivo alcune delucidazioni

La circolare n. 29 dell’11 novembre 2011 diffusa dal Ministero del lavoro contiene alcuni chiarimenti sul nuovo apprendistato e sul suo regime sanzionatorio.

Infatti, con la circolare il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali fornisce le prime indicazioni operative sulla disciplina del contratto di apprendistato, recentemente riformata dal Decreto Legislativo n. 167 del 14 settembre 2011 (Testo Unico dell’apprendistato).

La Circolare si sofferma ad analizzare due dei profili di maggiore rilievo previsti dal recente decreto legislativo: il regime transitorio e quello sanzionatorio, fornendo le necessarie indicazioni al personale ispettivo ai fini di una corretta applicazione delle disposizioni in questione.

Inail, il Rapporto 2010 della regione Piemonte

Secondo il rapporto annuale Inail relativo all’anno 2010  della regione Piemonte le denunce di infortunio sono calate del 3,6% anche se i  lavoratori che hanno perso la vita sono stati 75, 19 in più rispetto ai 12 mesi precedenti.

Dal rapporto presentato nel corso del convegno “Inail, polo della salute e sicurezza: come cambia la tutela del lavoro in Piemonte” se ne ricava che una buona percentuale delle vittime sono cittadini stranieri.

In termini assoluti gli infortuni denunciati sono stati pari a 60.014, un calo del 3.6% rispetto all’anno precedente.

Lavoro intermittente, equiparabilità della figura di “addetto alle vendite”

 La Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro risponde ad una richiesta presentata da Confindustria in merito all’interpretazione del decreto 23 ottobre 2004 dello stesso ministero che rinvia al R.D. 6 dicembre 1923, n. 2657 relativamente alle figure per le quali risulti ammissibile la stipulazione di contratti di lavoro intermittente, in assenza di specifiche previsioni da parte della contrattazione collettiva.

In sostanza, Confindustria chiede se possa farsi rientrare nella figura del “commesso di negozio”, prevista dal citato Regio Decreto, quella di “addetto alle vendite”.

Nella sua risposta il Ministero del lavoro precisa che il “commesso di negozio”, è un lavoratore dipendente adibito a realizzare la finalità del negozio medesimo, ovvero la vendita dei prodotti, il che implica una serie di mansioni che possono variare a seconda del tipo e delle dimensioni del negozio, del reparto in cui opera oltre che dal contratto individuale e collettivo di riferimento.

Approvata la legge di Stabilità 2012

Nella seduta dello scorso 12 novembre la Camera ha approvato, in via definitiva, la legge di stabilità relativa all’anno 2012. Il legislatore ha voluto inserire alcune disposizioni di ordinamentale e volte a sostenere la crescita, in attuazione delle misure prospettate dal Governo con le istituzioni europee.

Nella legge di Stabilità sono state inseriti diversi interventi orientati al contenimento delle spese e all’acquisizione di future entrate incidendo su vari aspetti. In particolare, i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia devono essere tali da garantire una età minima per la pensione di vecchiaia pari almeno a 67 anni a decorrere dal 2026 e nelle disposizioni in materia di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico si prevede il conferimento di beni immobili di proprietà dello Stato a fondi comuni di investimento immobiliare o a società dei gestione finalizzate alla riduzione del debito pubblico.