Inpdap, convenzione con il fondo Fopadiva

L’Inpdap ed il Fondo pensione complementare Fopadiva hanno stipulato un’apposita convenzione per la fornitura, da parte dell’Istituto al Fondo, di alcuni servizi inerenti alla gestione delle posizioni e delle attività relative ai dipendenti pubblici aderenti al  Fondo stesso e riguardati dal Dpcm 20 dicembre 1999 e successive modifiche, in tema di trattamento di fine rapporto e previdenza complementare.

Si ricorda che il Fondo, autorizzato all’esercizio dalla Covip il 9 luglio 2003,  è destinato ai lavoratori dipendenti residenti nella Regione Autonoma Valle d’Aosta. Al Fondo, pertanto, possono aderire i lavoratori del pubblico impiego dipendenti dalle amministrazioni locali nonché il personale scolastico operante nella Regione Valle D’Aosta in materia di previdenza complementare che vedono coinvolto l’Istituto.

Enpals e il certificato di agibilità

L’impresa al fine di utilizzare lavoratori dello spettacolo, artisti e tecnici, deve munirsi del certificato di agibilità, ovvero il documento che autorizza l’impresa a far agire nei locali di proprietà (o di cui le stesse imprese abbiano un diritto personale di godimento) i lavoratori in relazione  ad uno specifico evento (o ad una serie di eventi).

In effetti, l’impresa ha l’obbligo di denunziare all’Ente le persone da essa occupate, indicando la retribuzione giornaliera corrisposta e tutte le altre notizie che saranno richieste dall’Ente per l’iscrizione e per l’accertamento dei contributi.

Permesso di soggiorno e la responsabilità del datore di lavoro

La Corte di Cassazione è intervenuta in merito sulla responsabilità del datore di lavoro qualora assuma o utilizza personale extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno. In effetti, la Cassazione, I Sezione Penale, con sentenza n. 32934 del 31 agosto 2011, ha affermato che il datore di lavoro è penalmente responsabile se assume anche in buona fede un lavoratore straniero privo o non in regola con il permesso di soggiorno.

In sostanza, per la suprema corte, il datore di lavoro deve sempre verificare la regolarità del documento e non semplicemente fidarsi sulla parola di ciò che gli viene detto dal lavoratore, in quanto non potrà invocazione a sua discolpa la buona fede in caso di inesattezza o insussistenza delle affermazioni del cittadino extracomunitario.

In arrivo il contratto di prossimità ma i giornalisti non sono d’accordo

L’ultima manovra finanziaria ha dato le tracce per un nuovo tipo di contratto collettivo, ovvero quello di prossimità. In sostanza si tratta di accordi collettivi che possono essere istituti a livello aziendale o territoriale da associazioni di lavoratori comparativamente più rappresentative a livello territoriali o da rappresentanze dei lavoratori che operano presso l’azienda.

Questi particolari contratti sono finalizzati ad un incremento occupazionale, alla qualità dei contratti di lavoro, all’adozione di forme di partecipazione fino all’emersione del lavoro irregolare, dagli incrementi della competitività aziendale e del salario alla gestione di crisi aziendali fino all’avvio di nuove attività: insomma, con questo norma si intende riscrivere le forme di partecipazione e la tutela del lavoro in azienda.

Inchiesta di AlmaLaurea sui giovani laureati

Secondo una ricerca condotta da Alma Laurea i laureati italiani sono meno occupati e percepiscono un reddito inferiore ai loro colleghi europei, anche se poi trovano più facilmente lavoro, lo perdono meno e sono meglio retribuiti rispetto ai lavoratori con titoli di studio inferiori. Dello stesso parere anche l’OCSE dove ha quantificato, tra il 2008 e il 2009, il tasso di disoccupazione dei laureati tra 25 e 64 anni è cresciuto dell’1,1%, passando dal 3,3% al 4,4%.

In Italia nel 2009 il tasso di disoccupazione dei laureati è stato del 5,1%, nonostante l’Italia sia agli ultimi posti sia agli ultimi posti come percentuale di laureati sulla popolazione attiva (25-64 anni) e di laureati che lavorano: nel 2009 il tasso di occupazione dei laureati era del 79,2% contro una media Ocse dell’83,6%.

Sindacato, è in vigore l’intesa del 28 giugno 2011

Le organizzazioni sindacali, insieme a Confindustria, hanno firmato, in modo definitivo lo scorso 21 settembre, l’intesa applicativa del recente accordo interconfederale del 28 giugno 2011: la notizia è stata comunicata dal sindacato attraverso un comunicato stampa. In particolare, il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, ha voluto ribadire la posizione del sindacato su questa importante materia

Abbiamo ribadito che la contrattazione è materia dell’autonomia delle parti e non del governo. Si tratta dell’impegno formale all’applicazione dell’accordo del 28 giugno”, dopo il quale la CGIL intende comunque andare avanti per arrivare alla cancellazione dell’articolo 8 della manovra che consente le deroghe dei contratti aziendali e territoriali ai contratti nazionali ed alle leggi in materia di lavoro. Le iniziative giuridico-legali non sono affatto concluse, la settimana prossima convocheremo il direttivo e decideremo come fare la consultazione. La cancellazione dell’articolo 8 è un obiettivo fondamentale. L’ipotesi su cui ci stiamo muovendo è quella del ricorso alla Corte Costituzionale

Il demansionamento al rientro per maternità

Il Ministero del lavoro ha risposto ad un interpello richiesto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro che ha avanzato richiesta di al fine di conoscere il parere della Direzione generale per l’Attività Ispettiva in merito ad un ipotesi di legittimo demansionamento (articolo 9, D.Lgs. n. 124/2004 ) di una lavoratrice e come si contempla con la previsione della conservazione del posto di lavoro al rientro dalla maternità, articolo 56, D.Lgs. n. 151/2001.

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha chiesto precisazioni sulla corretta interpretazione del disposto presente all’art. 56 del D.Lgs. n. 151/2001, con riferimento alle modalità di esercizio del diritto della lavoratrice al rientro e alla conservazione del posto di lavoro successivamente alla fruizione del periodo di astensione per maternità.

In arrivo le visite mediche di controllo online

L’Inps, attraverso la sua circolare dello scorso 18 settembre n. 118, informa che dal primo ottobre sarà attivata, per i datori di lavoro, la nuova modalità telematica per la presentazione della richiesta di controllo medico per i propri dipendenti in malattia.

La presentazione della Richiesta visita medica di controllo dovrà essere effettuata sul sito dell’Istituto con accesso tramite PIN.

E’ previsto un periodo transitorio che terminerà il 30 novembre durante il quale resteranno attivi i canali tradizionali. Dal 1° dicembre 2011 il canale telematico diventerà esclusivo. Il servizio di richiesta, in modalità telematica, delle visite mediche di controllo nelle forme domiciliare e ambulatoriale è riservato ai datori di lavoro pubblici e privati che siano abilitati ad usufruire del canale telematico.

Il contributo figurativo per la donazione di sangue

 I contributi figurativi sono contributivi accreditati in assenza di effettivi versamenti e a precise condizioni.

Il lavoratore ha diritto all’accredito dei contributi nella propria posizione individuale per coprire dal punto di vista contributivo periodi completamente scoperti di contribuzione senza che risultino accreditate settimane per attività lavorativa soggetta a contribuzione obbligatoria. Non solo, è anche possibile integrare un periodo durante il quale si è verificato un particolare evento o è stata corrisposta una retribuzione ridotta.

In particolare, il lavoratore, autonomo o dipendente, ha diritto all’accredito dei contributi quando non ha potuto prestare la propria attività lavorativa o che ha percepito un’indennità a carico dell’Inps e il datore di lavoro non ha versato i contributi non dovendo erogare alcuna retribuzione.

Manovra bis 2011, le valutazioni della UIL

La manovra d’agosto è ora legge ma non mancano osservazioni o critiche al provvedimento che tendono a mettere in risalto le diverse novità introdotte e le occasioni mancate dove la classe politica non è riuscita a mostrare al Paese serietà e consapevolezza delle proprie responsabilità. In particolare la UIL, a cura del servizio politiche economiche, ha illustrato la propria posizione in alcuni suoi aspetti.

Manovra bis 2011, la Camera approva l’articolo 8

 Alla fine il provvedimento è salito a 54 miliardi di euro, ma tenendo conto della manovra di luglio 2011, a regime, il governo ha varato una manovra da 59 miliardi di euro: un valore decisamente superiore a quella varata dall’allora presidente del Consiglio Amato dei primi anni ’90.

Una manovra studiata e predisposta per un tasso di crescita dell’1,5%, bel al di sotto delle ultime stime diffuse in questi giorni. È chiaro che ogni previsione al ribasso delle stime comporta un incremento del deficit, da compensare con ulteriori correzioni con successivi provvedimenti finanziari.

A parte i provvedimenti definiti blandi sulla spesa della politica, l’articolo più contestato è sicuramente l’articolo 8. A questo proposito, Cesare Damiano, esponente del PD e primo firmatario dell’ordine del giorno, si è battuto per far approvare dal parlamento un preciso impegno del governo a valutare una revisione del contestato articolo 8 del testo.

Il pensionamento anticipato per gli addetti alle segherie di marmo

Importante decisione da parte del Ministero, in particolare della Direzione generale per l’Attività Ispettiva e la Direzione generale per le Politiche Previdenziali e Assicurative, in materia di anticipo pensionistico per una particolare categoria di lavoratori.

Il Ministero del lavoro informa che risulta disponibile la circolare n. 25 del 14 settembre 2011 con la quale si forniscono indicazioni in merito al campo di applicazione del Decreto Legislativo n. 67 del 21 aprile 2011, avente ad oggetto l’accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti e, in particolare, sulla possibilità di includere i lavori di segheria del marmo nell’ambito delle attività “particolarmente faticose e pesanti” ai fini della applicabilità del regime pensionistico speciale previsto dallo stesso Decreto.

Nuovi termini per il lavoro usurante

Nuovo termine per le comunicazioni online in materia di lavoro usurante; in effetti, il Ministero del lavoro ha prorogato il termine per effettuare le comunicazioni previste dall’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 67/2011 è stato di nuovo spostato.

Il Ministero informa che, con la circolare del 14 settembre 2011, il termine ultimo per effettuare le comunicazioni previste dall’articolo 5, comma 1, del Decreto Legislativo n. 67/2011, in materia di esecuzione di lavoro notturno svolto in maniera continuativa o compreso in regolari turni periodici, inizialmente previsto con la Circolare. n. 15 del 20 giugno 2011 per il 30 settembre 2011 è stato di nuovo prorogato.

Al momento lo stesso Ministero non ha comunicato il nuovo termine  per l’effettuazione dell’obbligo in carico ai datori di lavoro.

Lavoro, al via la certificazione per la malattia telematica

 Il Ministero del lavoro si è detto finalmente soddisfatto del risultato positivo dell’intera iniziativa; in effetti, dal 14 settembre 2011 si completa il processo di informatizzazione anche per il settore privato con la trasmissione delle certificazioni di malattia all’INPS.

Il Ministero ricorda che i principali promotori di tutta la vicenda sono stati i Dipartimenti della funzione pubblica e della digitalizzazione della pubblica amministrazione e l’innovazione tecnologica e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che hanno seguito, fin dal nascere, la nuova struttura telematica dell’Inps che ha reso possibile la trasmissione telematica delle certificazioni di malattia dei lavoratori del privato da parte dei medici, operativa a seguito del Decreto Interministeriale del 26 febbraio 2010 in cui sono state definite le modalità per la predisposizione e l’invio telematico dei dati delle certificazioni di malattia all’INPS per il tramite del SAC.