L’Inps, con circolare n. 58 del 28 marzo 2011, in applicazione degli articoli 1 e 1-bis della legge 18 ottobre 2001 n. 383 (norme per incentivare l’emersione dei rapporti di lavoro intrattenuti con violazione delle disposizioni fiscali e previdenziali), illustra le modalità di regolarizzazione della posizioni previdenziali dei lavoratori che hanno aderito a programmi di emersione da lavoro non regolare. L’Istituto previdenziale, come ha precisato nella circolare n. 58, ricorda che la legge 18 ottobre 2001 n. 383, in vigore dal 25 ottobre 2001, agli articoli 1 e 1–bis, reca norme per incentivare l’emersione dei rapporti di lavoro intrattenuti con violazione delle disposizioni fiscali e previdenziali e il riferimento è stato illustrato dall’Inps attraverso la circolare n. 148 del 6 settembre 2002.
lavoratore
Accordo sulla detassazione sul salario di produttività
Le rappresentante sindacali – CGIL, CISL e UIL – hanno sottoscritto un testo base con Confindustria che mira a recepire la circolare n. 3 del del ministero del Lavoro e dell’agenzia delle Entrate che vincola la concessione dell’aliquota fiscale agevolata alle sole quote di reddito legate ad aumenti di produttività, a condizione che siano oggetto di un accordo sindacale di secondo livello in ambito di contratto aziendale o territoriale.
Grazie a questo accordo, ma in realtà è uno schema di accordo quadro, le aziende e le organizzazioni dei lavoratori potranno utilizzarlo come riferimento, come linea guida, per le singole intese sottoscritte a livello provinciale o territoriale.
Ricordiamo che le leggi di riferimento sono due, ovvero legge n.122/2010 (dl 78/10) art. 53 (proroga la detassazione al 2011, ma non definisce la misura) e la legge n.220/10 art.1 comma 47 (permette l’attuazione della legge 122/10) mentre l’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate, in ordine di tempo, è la circolare 3/E del 14 febbraio 2011 che interviene per chiarire applicabilita delle due norme e requisiti relativi all’anno 2011.
Collocamento obbligatorio, alcune novità in arrivo
In materia di collocamento obbligatorio sono intervenuti recenti disposizioni che hanno modificato alcuni aspetti.
In particolare, per il settore trasporti il Ministero del Lavoro, con Interpello n. 1 del 15 gennaio del 2010, ha risposto ad un quesito, posto da Confindustria e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 5, comma 2 della legge n. 68/1999.
Il Ministero ha precisato che le aziende che si occupano di raccolta e trasporto di rifiuti ( e, come tali, sono iscritte nel registro delle imprese e nell’albo dei trasportatori in conto proprio ) e che operano con mezzi propri, possono essere inquadrati nel settore del trasporto terrestre usufruendo, così, di una parziale esenzione dall’obbligo di assunzione di lavoratori disabili.
USA, in pericolo il diritto alla contrattazione
Non sembra vero: il diritto alla contrattazione collettiva degli impiegati pubblici statunitensi è messa seriamente in pericolo. Non è in gioco la definizione di un miglior contratto di lavoro, ma semmai quello che sta avvenendo da alcune settimane a questa parte negli Stati repubblicani del Wisconsin, dell’Indiana e dell’Ohio, è, infatti, una disputa sul diritto stesso dei lavoratori di organizzarsi e contrattare collettivamente le proprie condizioni di lavoro.
In effetti, è cosa risaputa che la pratica sindacale negli USA è stata sempre avversata da parte dei datori di lavoro privati, ma quello che sta emergendo, in questo periodo, è qualcosa di diverso: si sta cercando di inserire le pratiche di union busting, ovvero le politiche antisindacali, anche nel settore pubblico.
L’iniziativa è di qualche governatore di stampo repubblicano che, cercando di far leva sulla crisi economica e dei problemi di finanza pubblica, cercano di intavolare una politica che prevede unicamente un risparmio della finanza pubblica senza tener conto delle esigenze di gestione e controlli da parte dello Stato.
OCSE, rapporto sulle pensioni 2011
È uscita l’edizione 2011 del Rapporto annuale dell’Ocse sulle pensioni intitolato Pensions at a Glance.
Secondo il Rapporto, l’età pensionabile sta aumentando in quasi tutti i Paesi ed entro il 2050 l’età media pensionabile nei Paesi dell’Ocse raggiungerà circa i 65 anni per entrambi i sessi. Non solo, con i cambiamenti demografici in corso, la speranza di vita all’età pensionabile normale crescerà fino a 20,3 anni per gli uomini e a 24,5 per le donne nel 2050 nonostante gli aumenti dell’età pensionabile previsti per il futuro.
Secondo le valutazioni dell’OCSE, l’età media effettiva alla quale si lascia il mercato del lavoro è scesa, anche se la tendenza di lungo corso al pensionamento anticipato ha subito un arresto per gli uomini a metà degli anni ’90 e per le donne poco dopo.
Il rapporto dell’Ocse esamina, però, anche i cambiamenti nel mercato del lavoro e mette l’accento sugli atteggiamenti ostili nei confronti dei lavoratori più anziani. In effetti, il costo elevato dell’impiego di lavoratori più anziani resta un problema in alcuni Paesi e per questo i datori di lavoro talvolta ricorrono al pensionamento anticipato quale modo pratico per favorire il ricambio di manodopera.
Cassazione, l’accredito figurativo per i lavoratori dell’amianto
Importante novità in fatto di calcolo del periodo di computo per il prepensionamento dei lavoratori infortunati in seguito all’uso e all’esposizione con l’amianto.
La Corte di Cassazione chiarisce alcuni punti in merito all’annosa questione dell’accredito dei contributi figurativi utili al riconoscimento della pensione per i lavoratori del settore amianto.
La Corte di Cassazione, con sentenza n. 6031 del 15 marzo del 2011, ha stabilito un’importante principio, ossia l’accredito dei contributi figurativi per il prepensionamento a beneficio del lavoratore infortunato in seguito all’esposizione con l’amianto è ammissibile soltanto nei limiti del raggiungimento dei requisiti per la pensione.
La Suprema Corte, fermo restando il diritto al pensionamento anticipato per i lavoratori soggetti a prolungata esposizione all’amianto così come stabilisce il decreto legge n. 185/1994, ha posto in evidenza che non è ammissibile determinare il periodo complessivo di contribuzione ai fini pensionistici, superiore ai trentacinque anni, il minimo previsto per l’accesso al trattamento della pensione di anzianità.
Inps, rivalutato l’assegno di maternità di base
Per prima cosa ricordiamo che esistono due differenti tipologie dell’assegno di maternità, ovvero l’assegno di maternità dello Stato e quello concesso dai comuni.
Nel primo caso, assegno di maternità dello Stato è una prestazione previdenziale a carico dello Stato ed è erogata e concessa direttamente dall’Inps mentre l’assegno di maternità dei Comuni è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni ed erogata dall’Inps in presenza di determinati requisiti reddituali.
L’Inps ha reso noto che, in base alle variazioni degli indici di riferimento dell’Istat, è stata deciso un aumento dell’importo dell’assegno di maternità per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento relativi al periodo dal primo gennaio del 2011 al 31 dicembre dello stesso anno.
Per l’anno in corso, quindi, tale importo è pari ad 316,25 euro mensili per complessive cinque mensilità pari a 1.581,25 euro totali.
Collocamento obbligatorio, modifiche per le aziende del settore minerario
L’articolo 2, comma 12-quater, della Legge n. 10/2011, ovvero decreto Milleproroghe, ha introdotto alcune modifiche alla disciplina del collocamento obbligatorio legge 12 marzo 1999 n. 68, riferite ai datori di lavoro che operano nel settore minerario.
In effetti, in base al recente decreto Milleproroghe sono state apportate modifiche, limitatamente per il settore minerario, nei termini previsti dall’articolo 9, comma 1, ovvero nella parte dove i datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione entro sessanta giorni dal momento in cui sono obbligati all’assunzione dei lavoratori disabili, nella nuova formulazione il termine viene elevato a novanta giorni per i datori di lavoro del settore minerario.
Inail, per l’amianto maggiori risorse per gli infortunati
L’Inail, nel fare il punto della situazione sulla sicurezza e la tutela degli infortunati a causa dell’amianto, ha voluto mettere in evidenza il lavoro svolto fino ad oggi e sull’operatività del regolamento attuativo del Fondo vittime amianto, che era previsto dalla legge 244/2007 (legge Finanziaria), ma che risulta operativo da circa due mesi.
In base alle informazioni diffuse dall’Inail si apprende che il nuovo regolamento ha stabilito un incremento aggiuntivo del 20% ai titolari di rendita INAIL per le malattie professionali asbesto-correlate.
Per Alessandro Marinaccio, ricercatore presso il Dipartimento di Medicina del Lavoro Inail (ex Ispesl) e responsabile del Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM), l’andamento è senza dubbio positivo e che consente di operare con una certa tranquillità anche se rimane ancora da capire coloro che risultano colpite non in ambito professionale.
La pensione di anzianità per il fondo volo
Per effetto dell’emanazione di una serie dei decreti di armonizzazione le norme che regolano il pensionamento degli aderenti al Fondo volo sono state allineate a quelle applicate dall’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti.
Per questa ragione per il Fondo volo si applicano, in merito alla pensione di anzianità, le stesse regole e il sistema delle quote in vigore per i lavoratori iscritti all’AGO, a meno di qualche caso particolare, ovvero si consegue con le stesse norme della pensione obbligatoria dei lavoratori dipendenti in base alla legge n. 243/2004 e alle innovazioni della legge n. 247/2007.
Ministero del Lavoro, pubblicati i risultati dell’attività di vigilanza 2010
Il Ministero del Lavoro ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i risultati dell’attività di vigilanza 2010 e la programmazione 2011.
Dalla relazione del Direttore generale delle attività ispettive del Ministero si apprende che delle 148.694 aziende ispezionate dagli organi di vigilanza 82.191 sono risultate irregolari e rispetto allo stesso periodo del 2009, si registra un incremento del 18,69% del differenziale delle aziende ispezionate/aziende irregolari, il che rappresenta un netto miglioramento del lavoro del Ministero e quindi di scelta degli obiettivi da ispezionare.
Non solo, le attività del Ministero hanno permesso di individuare fenomeni di manodopera totalmente sommersa; in effetti, nel 2010 ha infatti incrementato del 26,83%, rispetto all’anno precedente, il numero dei lavoratori in nero scoperti durante l’attività di vigilanza (57.186 lavoratori sommersi nel 2010 a fronte di 45.045 nel 2009).
Agenzia delle entrate, chiarimenti sulla consegna del modello 730
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcune questioni in merito alla presentazione della dichiarazione del modello 730 al sostituto d’imposta. Secondo le indicazioni il lavoratore che si avvale dell’assistenza fiscale del proprio sostituto d’imposta, datore di lavoro, deve presentare entro il mese di aprile 2011 il modello 730/2011, debitamente compilato e sottoscritto.
A riguardo è necessario ricordare che devono essere indicati anche i redditi erogati e gli eventuali acconti trattenuti dallo stesso sostituto. Il lavoratore deve anche consegnare il modello 730-1 per la scelta della destinazione dell’8 per mille dell’Irpef e del 5 per mille dell’Irpef, anche se non compilato, nell’apposita busta chiusa.
Con riferimento alle modalità di presentazione si rileva che il decreto n. 164 del 1999 non prevede che la dichiarazione presentata dal sostituito debba essere necessariamente redatta su stampato cartaceo.
Lavoro, il punto sulla certificazione online
Un risparmio di quasi 600 milioni di euro, tra Inps e imprese, con 17 milioni di lavoratori dipendenti coinvolti, 4,4 milioni di imprese e 180mila medici: ecco le cifre fornite dal ministro Brunetta e messe in evidenza dall’Inail.
Secondo le informazioni diffuse dall’Inail i vecchi certificati su carta sono ormai al di sotto del 2% e solo negli ultimi 50 giorni sono stati trasmessi all’Inps oltre 3,5 milioni di certificati, con una media settimanale di 450mila unità.
Il ministro Brunetta ha posto l’accento su una riforma che sta dando buoni frutti a costo zero grazie anche alla collaborazione responsabile dei medici.
Il lavoro accessorio e occasionale, ulteriori precisazioni sui criteri identificativi
Il legislatore, nelle recenti decisione, ha disposto che anche le collaborazioni con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi, o di solidarietà e dell’impresa familiare di cui all’art. 230 bis del codice civile, limitatamente al commercio, al turismo e ai servizi possono rientrare tra la fattispecie del lavoro occasionale e accessorio.
Ricordiamo che il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine all’avviamento, in proporzione alla quantità alla qualità del lavoro prestato.