Il nostro Paese è il primo dell’Unione Europea del gruppo IMEC a ratificare la Convenzione avendo l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro di decine di milioni di lavoratori domestici.
lavoro domestico
Dall’Inps chiarimenti sugli adempimenti connessi alla Sanatoria 2012
In ambito di lavoro domestico, l’Inps ha deciso offrire alcuni chiarimenti per meglio specificare gli adempimenti connessi.
Infatti, il nostro Ente previdenziale, attraverso il messaggio n. 17898 del 5 novembre 2012 intitolato come “Lavoratori domestici. Domande di emersione ai sensi dell’art. 5 del Decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109”, fornisce le istruzioni, ai datori di lavoro domestico, per adempiere agli obblighi procedurali e contributivi relativamente ai lavoratori domestici assunti con la domanda di emersione (ai sensi dell’art. 5 del Decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109).
In scadenza i contributi per i lavoratori domestici
L’Inps ricorda che sono in scadenza il pagamento relativo al secondo trimestre 2012 dei lavoratori domestici. Infatti, il prossimo 10 luglio è l’ultimo termine per pagare i contributi dovuti a carico dei datori di lavoro per i lavoratori domestici a loro servizio, ricordiamo che il contributo dovuto è relativo al periodo aprile-giugno 2012.
A questa scadenza manca quasi una settimana e attenzione per non incorrere alle sanzioni stabilite dall’Inps.
Regolarizzare il lavoro domestico
In arrivo avvisi bonari per cercare di regolarizzare la contribuzione dovuta per il lavoro domestico. L’iniziativa parte dall’Inps, il nostro Istituto previdenziale di riferimento, dal mese di febbraio e consiste di una serie di avvisi postali inviati ai datori di lavoro domestico attivati dal 2009, rispetto a cui sono state verificate anomalie circa i versamenti dei contributi dovuti.
Non solo, l’iniziativa dell’Inps si è intensificata in questi ultimi mesi e raggiungerà il suo apice nel mese di settembre coinvolgendo tutti i datori di lavoro dove si sono riscontrate irregolarità nella situazioni contributiva a loro carico.
A questo proposito, l’Inps ha già offerto tutte le indicazioni nel messaggio n. 9775/2012 dove si possono trovare tutte le informazioni e le precisazioni utili per meglio comprendere tutta l’iniziativa.
Le nuove domande di rimborso dei contributi previdenziali per lavoro domestico
Con la circolare n. 170 dello scorso 17 dicembre 2011 l’Inps ricorda che dal primo gennaio 2012 è stata attivata la nuova modalità di presentazione telematica in via esclusiva, tenendo conto però del periodo transitorio, delle domande di rimborso dei contributi previdenziali per lavoro domestico.
In effetti, il periodo transitorio, secondo le decisioni dell’Ente, terminerà il prossimo 31 gennaio 2012 e durante questo periodo l’Inps garantirà le tradizionali modalità di presentazione delle domande: dal 1° febbraio 2012 avranno validità soltanto le istanze presentate con modalità telematiche.
Come assumere una badante extra comunitaria
Ieri abbiamo visto in che modo procedere alla corretta assunzione di una badante, o collaboratrice domestica. Oggi cerchiamo di comprendere in maniera più puntuale come assumere una badante extra comunitaria che, per la sua non appartenenza ai Paesi della Comunità Europea, presuppone l’adempimento di alcuni obblighi maggiormente specifici, che è bene tenere a mente al fine di non incappare in nocive sanzioni.
Ricordiamo innanzitutto che, a prescindere dalla nazionalità, l’assunzione di una badante presuppone l’esistenza di un contratto di lavoro domestico le cui caratteristiche andranno ad abbracciare il quadro normativo previsto dal Contratto collettivo nazionale di lavoro delle colf e delle badanti, che disciplina tutti i principali aspetti della vita lavorativa (es. malattie, infortuni, ferie, assenze retribuite, e così via).
Come assumere una badante?
Oggi cerchiamo di occuparci di una domanda giunta spesso nella nostra redazione: come assumere una badante? Quali sono i passi che bisogna compiere per regolarizzare questo rapporto di lavoro domestico? Innanzitutto, ricordiamo come, con l’assunzione di una badante, la famiglia si impegna a sottoscrivere un regolare contratto di lavoro, che – come tutti i contratti di lavoro – comportano diritti e oneri da entrambe le parti.
Il contratto di lavoro domestico con la badante è inquadrato all’interno del Contratto collettivo nazionale di lavoro colf e badanti, che disciplina tutti i principali aspetti relativi alla relazione occupazionale, dalle ferie ai permessi, dalla malattia al pagamento del Tfr, passando per le altre assenze o per la maternità.
Lavoro domestico, i contributi delle colf finiscono online
Tutti i cittadini che hanno assunto delle colf o delle bandanti, possono consultare sul sito internet ufficiale dell’INPS (www.inps.it) l’estratto conto contributivo relativo alla relazione di lavoro domestico, e segnalare attraverso la stessa modalità telematica eventuali correzioni da effettuare (a titolo di esempio, in quella ipotesi in cui occorra procedere alla variazione del periodo contributivo che, anziché scoperto come si evince dall’estratto conto digitale, è stato regolarmente pagato dal datore di lavoro).
A comunicare la novità in materia di lavoro domestico è stata la stessa INPS, che con comunicazione n. 21009 del 2011, ha tuttavia voluto precisare che l’estratto conto online non ha alcun valore certificativo. In altri termini, qualora il datore di lavoro voglia avere la disponibilità di un atto spendibile anche nei confronti di terzi, e non solo a titolo di proprio promemoria, dovrà recarsi per le vie tradizionali, in uno sportello dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, e richiedere un estratto ordinario.
Contributi Inps 2011 lavoratori domestici secondo trimestre
Il tempo stringe per il pagamento dei contributi previdenziali per i lavoratori domestici relativi al secondo trimestre del 2011. L’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, ha infatti ricordato come il termine ultimo, peraltro perentorio, sia quello di lunedì prossimo, 11 luglio del 2011. Ci sono tra l’altro tanti canali attivati per poter pagare oramai i contributi per i lavoratori domestici, a partire dal circuito “Reti Amiche“, e passando per le tabaccherie abilitate, ovverosia quelle che espongono il logo “Servizi Inps“. Lo stesso dicasi anche per le parecchie migliaia di sportelli bancari del Gruppo bancario Unicredit sparsi su tutto il territorio nazionale. E se di Unicredit si è correntisti, ed è attivo il servizio di Banca multicanale, allora i contributi Inps per i lavoratori domestici si possono pagare anche via Internet dall’area riservata del proprio rapporto di conto corrente.
Il lavoro domestico e gli infortuni
Il lavoro domestico è una particolare forma di lavoro dove, per lungo tempo, non c’è stata una forma di tutela sugli infortuni. Oggi, con la legge 493/99 e con la campagna 2010, l’Inail si è posta l’obiettivo di assicurare le casalinghe contro gli infortuni domestici.
Secondo le disposizioni vigenti sono obbligati ad assicurarsi coloro, in età compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui si dimora.
Lavoro domestico: quello di una donna vale oltre 200 mila euro
Se il lavoro domestico di una donna in Italia fosse retribuito, allora a “fine carriera” una casalinga nel nostro Paese si ritroverebbe in media con la bellezza di oltre 200 mila euro. A stimarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in base ai dati di Eurostat, quelli dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) e quelli di Digicamere. In particolare, a fronte di una media di oltre 200 mila euro è la donna della Regione Campania che, nello svolgere il lavoro domestico, guadagnerebbe a “fine carriera” quasi 300 mila euro! Rispetto al Vecchio Continente la donna italiana si occupa così decisamente di più del lavoro domestico, ed impegna in media ben 2,5 ore al giorno in più rispetto agli uomini nel rapporto di 3,51 ore giornaliere contro una media di appena 1,1 ore per gli uomini nel caso in cui la donna sia occupata.
Lavoratori domestici: come e quando pagare i contributi
I contributi da versare all’Inps, a cura del datore di lavoro, per i collaboratori domestici, hanno una cadenza trimestrale; i versamenti, infatti, devono essere effettuati sempre e comunque dal primo al decimo giorno dalla conclusione del trimestre solare, altrimenti scattano le sanzioni sia nel caso di omesso versamento, sia nel caso di versamento parziale o tardivo, anche se il ritardo risulta essere pari ad un solo giorno. Se però il giorno dieci del mese successivo alla chiusura del trimestre è festivo, o trattasi di una domenica, la scadenza viene automaticamente prorogata al giorno successivo. Per fare un esempio, al fine di fissare le idee, il versamento dei contributi per i lavoratori domestici del secondo trimestre, ovverosia il periodo aprile-giugno, deve essere effettuato a partire dall’1 luglio ed entro e non oltre il 10 luglio. Rispetto al passato, sono tante le modalità con cui è possibile saldare regolarmente i contributi dei lavoratori domestici: il bollettino postale, debitamente compilato, si può infatti pagare presso un qualsiasi ufficio postale oppure direttamente online dal sito Internet dell’Inps dopo essersi regolarmente registrati con Poste Italiane.
Costa Azzurra: offerta di lavoro
Riceviamo e pubblichiamo Cercasi coppia italiana per villa in Costa Azzurra mansioni da svolgere in cucina, lavori domestici, giardinaggio e autista, retribuzione interessante, offerto dal datore di lavoro alloggio indipendente