Imprenditoria femminile: Sardegna, Bando per donne disoccupate

 Per le donne disoccupate, ma anche per quelle inoccupate o occupate con un contratto di lavoro atipico. E’ questo il “target” di un nuovo Bando, nella Regione Sardegna, a sostegno dell’imprenditoria femminile attraverso lo strumento di accesso agli incentivi. A darne notizia nella giornata di ieri è stata l’Amministrazione regionale nel precisare come si punti a sostenere ed a promuovere sul territorio sardo l’imprenditoria in rosa attraverso il supporto che parte dell’avviamento passando dalla consulenza e dal sostegno alla gestione ed all’organizzazione dell’attività lavorativa.

Imprese in rosa: Toscana, la carica dei 100 mila

 Lo scorso anno in Toscana le imprese con titolare donna sono cresciute dell’1,6% rispetto al più modesto +0,3% delle imprese con titolare uomo. A metterlo in evidenza è stata la Regione Toscana nel sottolineare come le imprese toscane in rosa siano oramai quasi 100 mila, corrispondenti a quasi il 24% del totale. E così la Toscana riguardo alle imprese con titolare donna è in Italia seconda solamente alla Regione Lazio e davanti all’Emilia-Romagna, Veneto, Regione Piemonte, Lombardia e Regione Marche. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’ultimissimo Rapporto di Unioncamere Toscana che, secondo Salvatore Allocca, Assessore regionale al welfare ed alle pari opportunità, confermano la propensione delle donne a rischiare di più nelle fasi di crisi a fronte di elevate competenze, qualifiche e preparazione; il tutto senza dimenticare il contributo dato dall’imprenditoria femminile straniera che allo stesso modo dà un grande apporto allo sviluppo dell’economia sul territorio toscano.

Festa della Donna: fare impresa parla sempre più al femminile

 Sebbene ci sia ancora molto da fare in materia di pari opportunità, a Milano le donne sono sempre più protagoniste nell’economia del territorio. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano che, in vista della Festa dell’8 Marzo, ha effettuato un’elaborazione prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del terzo trimestre 2010 confrontandoli con quelli dello stesso periodo dell’anno 2009. Ebbene, dall’indagine è emerso come in Provincia di Milano le imprese femminili siano oltre 57 mila, andando a registrare rispetto al 2009 un rialzo dell’1,2%. Con un’impresa in rosa su tre, è Milano la capolista in Lombardia. Alto è il contributo delle imprese femminili con il titolare che è una donna di nazionalità estera; in maggioranza in Provincia di Milano sono cinesi con a ruota le peruviane e le rumene.

Trovare lavoro a Milano: parte lo sportello Donne@work

 Grazie ad un’iniziativa a cura della Camera di commercio di Milano, Associazione Primadonna, Comune di Milano, ManagerItalia ed Assintel, nel capoluogo lombardo parte “Donne@work”, lo sportello, a disposizione delle aziende che operano nel settore dell’Information and Communication Technology (ICT), dedicato all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro femminile. Al riguardo la Camera di Commercio di Milano rende noto che sono già ben seicento i curricula disponibili online nell’apposita sezione “Donne@work” del portale www.mi.camcom.it. Il nuovo portale a disposizione delle imprese dell’ICT è ad accesso e fruizione gratuita sia in italiano, sia in lingua inglese; c’è una sezione dedicata alle donne che hanno competenze nel campo dell’Information and Communication Technology, affinché possa essere inserito il curriculum, ed una sezione per le imprese che, a loro volta, possono andare ad inserire le offerte di lavoro con le figure professionali richieste.

Uomini e donne: pari opportunità, contributi Regione Sardegna

 Si chiudono il 28 dicembre prossimo, nella Regione Sardegna, i termini di partecipazione ad un Bando 2010 che assegna contributi finalizzati sul territorio a promuovere la parità tra uomini e donne. A darne notizia è stato l’Urp della Presidenza della Regione Sardegna nel precisare come il Bando sia stato pubblicato in attuazione al programma operativo, a valere sul corrente anno, da parte della Commissione regionale per la realizzazione della parità fra uomini e donne. A suporto del Bando c’è una dotazione finanziaria pari a 33.500 euro che, se sarà possibile, potranno essere equamente ripartiti tra tutte le otto Province della Regione Sardegna. Il tutto fermo restando che, come sopra accennato, l’istanza di partecipazione al Bando venga spedita entro i termini, con raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure con consegna a mano, al Servizio affari generali ed istituzionali, Direzione generale della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna che si trova a Cagliari al numero 69 di viale Trento.

Lavoro e maternità: più sostegno nella Regione Marche

 Nella Regione Marche l’Amministrazione vuole fornire un maggior sostegno alla famiglia, e per questo nei giorni scorsi la Giunta, con una apposita delibera, ha dato l’ok alla destinazione di maggiori risorse da far confluire nell’apposito fondo regionale che è destinato sul territorio marchigiano ai Comuni; adesso, nell’ambito di una misura e di un impegno preso dall’Amministrazione regionale in linea con il proprio programma di legislatura, si attende per la delibera la valutazione ed il parere da parte sia del Consiglio delle Autonomie locali, sia della Commissione consiliare competente. E così, grazie alla delibera della Giunta, gli interventi a favore della famiglia potranno raddoppiare in virtù del fatto che la dotazione finanziaria del Fondo regionale sarà portata a 1,7 milioni di euro, cui va aggiunto il 20% di compartecipazione da parte dei comuni; il tutto nonostante quello attuale per la finanza pubblica sia non solo una fase di difficoltà, ma anche di tagli dei trasferimenti dallo Stato centrale verso le regioni.

Imprenditoria femminile e giovanile nella Regione Veneto

 Martedì scorso, 9 novembre 2010, la Regione Veneto ha alzato il velo sui progetti grazie ai quali nel 2011 sarà sostenuta e promossa sul territorio l’imprenditoria sia femminile, sia giovanile. A farlo è stato Isi Coppola, l’Assessore all’economia, allo sviluppo, alla ricerca ed all’innovazione della Regione Veneto. Nelle prossime settimane la Giunta della Regione Veneto adotterà formalmente il piano 2011 di promozione dell’imprenditoria femminile e giovanile che sarà improntato sulle tre “C”: creazione, crescita ma anche consolidamento. In particolare, nelle prossime settimane saranno avviate iniziative finalizzate a consolidare sul territorio la cultura d’impresa con la formazione dell’imprenditore, con l’individuazione di tutor in grado di dare sostegno e supporto agli imprenditori in erba, e con misure ad hoc per garantire lo sviluppo di imprese femminili e giovanili.

Lavoro in rosa: Lombardia, aumentano le ditte individuali femminili

 Sul territorio lombardo, nonostante tutto, il lavoro in rosa mostra una buona tenuta ed in particolare nel terziario dove nell’arco di un anno le ditte individuali femminili sono cresciute dello 0,7%. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Milano in base ad un’elaborazione prendendo a riferimento i dati del registro delle imprese del corrente anno confrontati con quelli del secondo trimestre dello scorso anno. A trainare l’ascesa delle ditte individuali sul territorio lombardo è la Provincia di Monza con un +7,3%, ma anche Lodi, con un +3,4%, cresce ben oltre la media. Le donne imprenditrici lombarde, quindi, resistono alla crisi ed anzi crescono tra il 3% ed il 4% in settori come quello dell’istruzione, dell’assistenza sociale e della sanità.

Imprenditoria femminile: Bando nella Regione Campania

 E’ ancora aperto, nella Regione Campania, un Bando finalizzato alla concessione di contributi per favorire sia la costituzione, sia l’avvio di piccole imprese con titolare donna. Trattasi, nello specifico, di una misura che prevede a favore delle nuove imprese femminili, attive a partire dalla data dell’1 settembre 2009, ma anche per le aspiranti imprenditrici, che puntano ad ottenere un contributo per l’acquisto di beni strumentali. In virtù del fatto che ci sono ancora risorse, il Bando rimane aperto fino e non oltre la data del 30 settembre 2010 per la concessione di un contributo massimo erogabile per richiedente pari a 5.000 euro. I fondi, in particolare, vengono concessi in base ad un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Avellino, ragion per cui sono ammesse alla misura solo le imprese femminili con sede legale ed operativa sul territorio provinciale, in regola con il pagamento dei diritti camerali e con i contributi previdenziali, nonché non sottoposte a procedure concorsuali o di fallimento.

Maternità: il datore di lavoro e la flessibilità oraria

 Le donne in maternità, come noto, nel nostro Paese, a causa di un mercato del lavoro che non offre grande flessibilità, a partire dagli orari, trovano difficoltà a conciliare la vita familiare con i propri impegni professionali. Questo accade anche in Provincia di Rovigo dove, secondo quanto sottolineato dalla consigliera provinciale di Parità, Anna Maria Barbierato, c’è un trattamento discriminatorio proprio a carico delle donne nel mondo del lavoro. Al fine di poter adempiere al proprio dovere di madre, le donne in maternità hanno bisogno necessariamente di richiedere la flessibilità oraria, ma in base alle segnalazioni di donne in difficoltà ricevute dalla consigliera provinciale di Parità, sono proprio i datori di lavoro le figure che al riguardo fanno la maggiore opposizione.

Imprenditoria femminile: Regione Umbria, parte un progetto transnazionale

Si chiama “EMMA”, Entrepreunership Methodology Mediterranaean Assistance, ed è un importante progetto avente un carattere transnazionale per la cooperazione al fine di supportare sia la nascita, sia lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. “EMMA”, in accordo con quanto ha reso noto la Regione Umbria, che è il soggetto capofila del progetto attraverso la propria Direzione sviluppo economico – Servizio sostegno alle imprese, mira in particolare a rimuovere ed a superare tutti quegli ostacoli che di norma penalizzano sia l’avvio, sia l’operatività delle imprese in rosa. “EMMA” risulta essere stato finanziato con le risorse dell’Unione Europea, in particolare quelle del FESR, ed è stato formalmente avviato dopo che nei giorni scorsi, in località Petrignano del Lago, una frazione del Comune di Castiglione del Lago in Provincia di Perugia, si è tenuto un primo incontro preliminare.

Occupazione femminile: gli incentivi per le donne in Toscana

 In Toscana l’Amministrazione, a favore dell’occupazione femminile, promuove una misura di part-time volontario, sulla base di accordi sindacali, ed a tempo indeterminato, che permette all’impresa di ottenere degli incentivi a fronte di incrementi occupazionali. A ricordarlo è stato l’Assessore regionale Simoncini, il quale ha sottolineato come la Regione Toscana riuscirà a tirarsi fuori dalla fase di crisi solo se ci saranno più donne al lavoro. Questo perché è stato proprio il lavoro femminile quello più penalizzato a seguito della crisi economica, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha provveduto a potenziare le misure a favore delle donne ed in particolare a favore di quelle lavoratrici in condizioni di svantaggio. Ad esempio, a favore delle donne lavoratrici immigrate, che nella Regione sono da un lato sempre più presenti, e dall’altro sempre più in difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro, c’è un progetto pilota finalizzato al riconoscimento delle competenze nei casi di mancato riconoscimento dei titoli di studio.

Lavoro Firenze: Provincia e Comuni insieme per la parità dei sessi

 Si chiama “Accordo Territoriale di Genere“, ed è un importante documento siglato da un lato dalla Provincia di Firenze, e dall’altro dai Comuni del territorio fiorentino per promuovere le pari opportunità in base ai nostri principi costituzionali, e con l’obiettivo non solo di prevenire e contrastare ogni forma di violenza sulle donne, ma anche di incentivare l’imprenditoria in rosa, il lavoro femminile ed anche la presenza delle donne nella politica e nelle istituzioni. L’Accordo Territoriale di Genere punta quindi sul territorio provinciale a promuovere la parità dei sessi, ed a tal fine saranno avviati ben dodici progetti che potenzialmente interessano all’incirca l’85% della popolazione residente nei Comuni della Provincia di Firenze. Ad esempio, nel Comune di San Casciano c’è “Laboratorio donna“, uno dei dodici progetti messi a punto dopo aver ascoltato sul territorio le reali esigenze in materia di sostegno alle politiche di genere ed alle pari opportunità.

Lavoro femminile: Milano, nasce lo sportello Donne@work

 Si chiama Donne@work, ed è un nuovo sportello inaugurato venerdì scorso a Milano per facilitare l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro a favore delle donne nell’ambito dell’ICT. A darne notizia è stata la Camera di Commercio di Milano che ha collaborato alla nascita del nuovo sportello insieme al Comune di Milano, ed in particolare all’Assessorato alla Famiglia, alla Scuola ed alle Politiche Sociali del capoluogo lombardo, Assintel, Associazione Primadonna e Manageritalia. Donne@work è il nuovo sportello che punta ad incentivare l’occupazione femminile offrendo alle imprese professionalità e competenze informatiche che risultano essere a misura d’azienda. Secondo quanto dichiarato dal consigliere della Camera di commercio di Milano, Giorgio Rapari, al giorno d’oggi, nell’ambito delle professionalità per l’ICT, la donna sta conquistando sempre più spazi e ruoli nell’imprenditoria rispetto al passato quando il comparto sembrava, anzi era appannaggio solo dei lavoratori uomini. Ma qual è lo sviluppo e l’espansione del lavoro femminile a Milano e Provincia?