Lavoro coltivatori: si va in pensione con una miseria

 In futuro i giovani, ed in particolare quelli precari, con il versamento dei contributi nella cosiddetta Gestione Separata, potranno ottenere una pensione dignitosa? Ebbene, al riguardo ci sono molti dubbi, ma al giorno d’oggi anche i nostri padri non se la passano tanto meglio. In base ad un’elaborazione effettuata dalla Federpensionati su dati del Rapporto Annuale dell’INPS, relativo al 2010, nel nostro Paese ci sono la bellezza di un 1,2 milioni di coltivatori che a stento riescono a percepire una pensione sopra i 600 euro. Insomma, trattasi di prestazioni previdenziali da fame visto che al giorno d’oggi, con un carovita imperante, neanche con un migliaio di euro al mese si riesce a sbarcare il lunario.

Inps, aggiornati per il 2011 i contributi agricoli

 L’Inps, con circolare n. 76 del 23 maggio 2011, ha reso noto di aver aggiornato i contributi obbligatori dovuti da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali.

L’Istituto ricorda che il calcolo dei contributi I.V.S. si basa sulla classificazione delle aziende nelle quattro fasce di reddito convenzionale, indicate nella Tabella D, allegata alla legge 2 agosto 1990, n. 233, rimodulate a partire dal 1° luglio 1997 dal decreto legislativo 16 aprile 1997, n. 146 e convertite in euro, come da circolare n. 83 del 23 aprile 2002.

All’Inps il premio E-Gov

Nella nostra società è possibile offrire informazioni in differenti modi: dalla tradizionale carta stampata fino alle nuove tecnologie della new economy e, per un servizio pubblico che deve offrire un canale informativo importante come quello previdenziale e assistenziale, di certo, le nuove tecnologie possono rappresentare quel qualcosa in più che permettono, da una parte, una più facile interazioni con il servizio pubblico e, dall’altra, una maggiore presenza dell’Istituto in qualsiasi condizione in modo da garantire il servizio anche nel posto più sperduto.

L’Inps, da parte sua, oltre ad assicurare servizi più diretti e trasparente con la sua utenza ha anche deciso di aggiornare la sua piattaforma multimediale per entrare in diretto contatto con il suo pubblico: uno sforzo che è stato sicuramente apprezzato perché lo scorso mese di aprile il  nuovo portale dell’Istituto è stato premiato con l’E-Gov, iniziativa promossa dall’omonima rivista del Gruppo Maggioli editore.

Inps, chiarimenti sulla quattordicesima

Il maggiore istituto previdenziale del settore privato presente e operante in Italia ha deciso, attraverso il messaggio n. 11226 del 20 maggio 2011, di chiarire diversi dubbi che diverse sedi e parti sociali hanno manifestato a proposito della modalità di riconoscimento del diritto alla somma aggiuntiva prevista dall’articolo 5, comma 1 e 4, del decreto legge 2 luglio 2007 n. 81, convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007 n. 127 o meglio conosciuta come quattordicesima.

Ricordiamo che a decorrere dall’anno 2007, a favore dei soggetti con età pari o superiore a sessantaquattro anni e che siano titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell’assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, gestite da enti pubblici di previdenza obbligatoria, è corrisposta una somma aggiuntiva determinata in funzione dell’anzianità contributiva complessiva e della gestione di appartenenza a carico della quale è liquidato il trattamento principale.

Lavori usuranti, in arrivo la prima finestra

 Il nuovo decreto legislativo n. 67 del 21 aprile 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 108 del 11 maggio 2011, ha definito finalmente i criteri per ottenere l’anticipo del pensionamento rispetto alla generalità dei lavoratori.

Il decreto entrerà comunque in vigore il prossimo 26 maggio 2011 e rimodula, in base alla nuova legge di riforma delle pensioni (legge n. 122/2010), i benefici e le condizioni per poter acquisire il pensionamento anticipato, a fronte di lavori particolarmente usuranti.

Possono chiedere gli sconti previdenziali i lavoratori che svolgono la loro attività in cassoni ad aria compressa, svolti dai palombari, ad alte temperature, ovvero mansioni che espongono ad alte temperature quando non sia possibile adottare misure di prevenzione quali, a titolo esemplificativo, quelli addetti alle fonderie di 2° fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale.

Detassazione, in arrivo nuovi chiarimenti

 In arrivo un chiarimento dell’Agenzia delle Entrate in merito all’applicabilità dell’imposta sostitutiva sulle somme relative alla produttività aziendale mediante la circolare congiunta del 10 maggio 2011.

In effetti, la predetta circolare, emanata dall’Agenzia delle Entrate insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, congiunta n. 19/E del 10 maggio 2011 si forniscono chiarimenti in materia di imposta sostitutiva del 10% sugli emolumenti relativi alla produttività aziendale – articolo 1 della Legge n. 220 del 13 dicembre 2010, ossia nota anche come legge di stabilità 2011.

Benefici alle aziende per la flessibilità dell’orario di lavoro

 È stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 277 del 23 dicembre 2010 sulla Gazzetta Ufficiale intitolato come Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di cui all’articolo 9 della legge 8 marzo 2000, n. 53, concernente i benefici a favore delle aziende i cui accordi contrattuali prevedono azioni positive per la flessibilità dell’orario di lavoro.

In sostanza, telelavoro, lavoro flessibile in entrata e in uscita, turnazione, concentrazione di orario di lavoro: ecco le parole magiche utilizzate in un Paese dove, secondo quanto ci dicono gli ultimi dati Isfol, l’occupazione, in particolare delle madri, è fortemente condizionata dalla disponibilità di strumenti che consentano una gestione flessibile degli orari di lavoro.

A questo riguardo il regolamento intende fissare i criteri e le modalità che riguardano la concessione dei contributi già previsti dall’articolo 9 della legge 53 dell’8 marzo 2000 è giunto sulla Gazzetta Ufficiale.

Inps, aggiornate le prestazioni per malattia, maternità e tubercolosi

Il maggiore Istituto previdenziale del settore privato ha comunicato, con la circolare n. 69 del 20 aprile 2011, i nuovi importi giornalieri sulla cui base andranno determinate le prestazioni economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi riferiti all’anno 2011.

Le categorie di lavoratori coinvolti in questa circolare sono i lavoratori soci degli organismi cooperativi di cui al D.P.R. 602/1970, articolo 4, lavoratori agricoli a tempo determinato, compartecipanti familiari e piccoli coloni, lavoratori italiani operanti all’estero in Paesi extracomunitari, lavoratrici addette ai servizi domestici e familiari (solo maternità), lavoratrici autonome quali commercianti, artigiane, CD-CM e imprenditrici agricole professionali (solo maternità).

Lavori usuranti, l’accesso al beneficio pensionistico

 L’articolo 2 del testo del decreto sui lavori usuranti, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 gennaio con parere favorevole anche della Conferenza Stato -Regioni e delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato, fissa le modalità al fine di accertare i requisiti soggettivi, ovvero la tipologia di attività, e oggettivi, ovvero la durata dell’attività,  del lavoratore per usufruire del beneficio previdenziale riservato per chi svolge lavoro usurante.

In effetti, la domanda, secondo i dettami del provvedimento, deve essere presentata, con tutta la documentazione utile, all’Istituto previdenziale presso il quale il lavoratore è iscritto rispettando i vincoli temporali.

Inpadp, aggiornamento fasce di retribuzione e aliquote di rendimento

 L’Inpdap, con la nota operativa n. 15 del 29 marzo 2011, per il calcolo dei trattamenti di quiescenza nelle relative tabelle riepilogative. informa che l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai ed impiegati, accertato dall’ISTAT per l’anno 2010, è pari al 1,6% e per questa ragione l’Istituto previdenziale intende precisare le nuove fasce di retribuzione e le aliquote di rendimento aggiornate.

Per le fasce di retribuzione e aliquote di rendimento, l’Inpdap precisa che il tetto pensionabile, oltre il quale si applicano le riduzioni progressive delle aliquote di rendimento, è stato aggiornato, per l’anno 2011, ad € 43.042,00 e, di conseguenza per gli effetti prodotti dall’articolo 12, comma 1, del decreto 503/92 e successive modificazioni ed integrazioni, sono state individuate le nuove fasce retributive per pensioni decorrenti il 1° gennaio 2011.

La previdenza corre online

Si modificano i rapporti tra gli enti previdenziali e il cittadino aggiungendo nuove opportunità di comunicazione grazie all’avvento di procedure telematiche sempre più sicure, affidabili e diffuse.

I due maggiori istituti previdenziali italiani, Inps e Inpdap, hanno già da tempo avviato sistemi informativi in grado di gestire questo nuovo flusso di lavoro; in particolare, l’Inpdap, l’istituto previdenziale del settore pubblico, dal luglio del 2010, anche se il servizio è ancora in fase sperimentale, ha attivato l’estratto contro contributivo.

Ricordiamo che l’Inpdap dal 31 ottobre dello scorso anno ha esteso anche ai dipendenti di due amministrazioni pubbliche per ogni Regioni. Secondo le dichiarazioni dell’Inpdap, nel corso del  2011 gli iscritti all’istituto potranno fruire del servizio estratto conto on line, fino a raggiungere tutti i pubblici dipendenti.

Governo, la programmazione dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali

 In arrivo la programmazione dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari per l’anno corrente; in effetti, il governo allo scopo di definire la quota di lavoratori extracomunitari stagionali da ammettere in Italia per l’anno 2011, in particolare per le esigenze  del  settore  agricolo  e  del  settore turistico-alberghiero, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 21 marzo 2011, il D.P.C.M. 17 febbraio 2011 con la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2011.

In base al contenuto del decreto sono ammessi, per motivi di lavoro subordinato stagionale, i cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero entro una quota di 60.000 unità, da ripartire tra le Regioni e le Province autonome a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

OCSE, rapporto sulle pensioni 2011

 È uscita l’edizione 2011 del Rapporto annuale dell’Ocse sulle pensioni intitolato Pensions at a Glance.

Secondo il Rapporto, l’età pensionabile sta aumentando in quasi tutti i Paesi ed entro il 2050 l’età media pensionabile nei Paesi dell’Ocse raggiungerà circa i 65 anni per entrambi i sessi. Non solo, con i cambiamenti demografici in corso, la speranza di vita all’età pensionabile normale crescerà fino a 20,3 anni per gli uomini e a 24,5 per le donne nel 2050 nonostante gli aumenti dell’età pensionabile previsti per il futuro.

Secondo le valutazioni dell’OCSE, l’età media effettiva alla quale si lascia il mercato del lavoro è scesa, anche se la tendenza di lungo corso al pensionamento anticipato ha subito un arresto per gli uomini a metà degli anni ’90 e per le donne poco dopo.

Il rapporto dell’Ocse esamina, però, anche i cambiamenti nel mercato del lavoro e mette l’accento sugli atteggiamenti ostili nei confronti dei lavoratori più anziani. In effetti, il costo elevato dell’impiego di lavoratori più anziani resta un problema in alcuni Paesi e per questo i datori di lavoro talvolta ricorrono al pensionamento anticipato quale modo pratico per favorire il ricambio di manodopera.

Inps, rivalutazione assegno familiare

In base al comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato in G.U. n. 48 del 28 febbraio 2011 si informa che sono state rivalutate per l’anno 2011 gli importi dell’assegno al nucleo familiare.

Si ricorda che, con effetto dal 1 gennaio 1999, in favore dei nuclei familiari composti da cittadini italiani residenti, con tre o più figli tutti con età inferiore ai 18 anni, che risultino in possesso di risorse economiche non superiori al valore dell’indicatore della situazione economica, di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 e successive modificazioni, è concesso un assegno familiare.

L’assegno è riparametrato sulla base della scala di equivalenza tenendo anche conto delle maggiorazioni previste. L’importo in misura intera dell’assegno al nucleo familiare, spettante per tredici mensilità, è per il 2011 pari a 131,87 euro mensili.