Stipendio donne inferiore del 16% di quello degli uomini

 Se sei donna guadagni meno di un uomo? Sembrerebbe essere questa la conclusione a margine del quadro che emerge dal rapporto pubblicato dalla Commissione UE, nella giornata per la parità retributiva: in Europa le donne guadagnano il 16,4% in meno rispetto agli uomini.

Il fenomeno pare interessare non solo il nostro Paese, dove le donne guadagnano in media il 19,6% in meno rispetto agli uomini, ma anche il nuovo continente. In barba alla globalizzazione e al progresso occupazionale, la situazione del gentil sesso impegnato nel lavoro non sembra dare segnali positivi: basti pensare che solo il 4% delle donne è ai vertici nelle imprese italiane, nonostante spiccate doti gestionali.

La giornata di mobilitazione europea per il lavoro

 La CES, confederazione dei sindacati promuove una giornata di lotta per il lavoro promuovendo le iniziative a sua difesa con chiari messaggi di solidarietà alla Grecia; in effetti, la Confederaxzione europea dei sindacati, a fronte di un peggioramento della situazione economica e sociale e le sempre più severe misure di austerità imposte come soluzione, ha indetto per oggi, il 29 febbraio, una ‘Giornata europea di azione’.

Per il sindacato europeo gli effetti della crisi finanziaria, economica e sociale hanno raggiunto livelli insopportabili e la crisi che ancora oggi sconvolge è evocata come pretesto per attaccare il modello sociale europeo, giustificare i tagli dei salari e dei servizi pubblici, indebolire la protezione sociale, rendere il mercato del lavoro ancora più precario e limitare i diritti sindacali.

Trovare lavoro: dove è più facile?

 Si fa un gran parlare nell’ultimo periodo di disoccupazione, mancanza di lavoro per le nuove generazioni, lavoratori che perdono il posto fisso, serie difficoltà a ricollocarsi nonostante il background di esperienze di primissimo livello. Ed effettivamente le condizioni del mercato del lavoro italiano sono davvero difficili, con un tasso di disoccupazione che rischia di avvicinarsi pericolosamente alla doppia cifra.

Eppure, almeno a leggere superficialmente i dati di alcune ultime ricerche effettuate sul territorio da MioJob, non tutte le speranze sembrano essere perdute, con migliaia di posti di lavoro ancora disponibili: il barometro delle offerte di lavoro segnala che il primato per maggior numero di posti vacanti lo detiene la Lombardia con 4.862 offerte, seguita da Piemonte con 1247 offerte, Emilia Romagna con 1.114 offerte, Veneto 1093, Lazio 879 e Toscana con 407 offerte.

Offerta di lavoro Star Business – Febbraio 2012

 Work in Progress, società specializzata nella ricerca e selezione del personale, ricerca per la società Star Business 20 responsabili di agenzia franchising in tutta Italia. Da dieci anni nel settore marketing e comunicazione, il gruppo Star Business opera nel settore della comunicazione dell’immagine avvalendosi di servizi di telematica, campagne di telemarketing, sondaggi, mailing, informatizzazione e contatti sul web.

Oggi Star Business promuove il progetto Franchise, un’attività indipendente rivolta a tutti coloro che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro e diventare partners dell’azienda. Con un investimento di capitale pari a zero, il gruppo Star Business si impegna a trasferire il proprio know how ai nuovi collaboratori, finanziando il limitato startup dell’attività (15.000,00 euro di Fee di ingresso).

Trovare lavoro sui social media

 Linkedin, Xing, Smallworld, Twitter, Facebook, Youtube non solo semplici social network su cui pubblicare foto e chiacchierare con gli amici, ma veri e propri luoghi virtuali in cui è possibile cercare e promuovere il proprio lavoro. Da un recente sondaggio è infatti emerso che il 45% dei datori di lavoro utilizza le piattaforme web 2.0 per cercare candidati, e pare inoltre che l’80% delle opportunità di lavoro oggi provengono dalla rete.

Ma quali sono le strategie adatte a promuovere il personal branding su Internet? Il Career Office dell’Università Internazionale di Monaco ha redatto alcune regole per i Social Media Job Hunt. Cerchiamo di esaminare alcuni utili spunti.

Chiarimenti del Ministero del Lavoro in materia di Semplificazioni

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito alcuni chiarimenti operativi attraverso la Circolare n. 2 dello scorso 16 febbraio 2012. Infatti, per mezzo della Circolare la Direzione generale per l’attività ispettiva propone i primi chiarimenti operativi in ordine alla applicabilità delle nuove disposizioni dettate dal Decreto Legge n. 5 del 9 febbraio 2012, ossia il cosiddetto decreto semplificazioni, contenente misure di semplificazione per i cittadini e le imprese e ulteriori misure per favorire la crescita.

Nella circolare in oggetto, in particolare, si segnalano le importanti novità introdotte dalla nuova norma in materia di interdizione anticipata per le lavoratrici madri, comunicazioni obbligatorie nel settore turismo e pubblici esercizi, assunzione disabili, Libro Unico del Lavoro e responsabilità solidale negli appalti.

Le iniziative dei lavoratori in tempo di crisi

 Per la FIM Cisl la crisi ha ormai colpito 2mila aziende del settore metalmeccanico  e, secondo i dati esposti dal segretario generale della Lombardia della categoria, Nicola Alberta, si prevede che per la seconda metà del 2011 sono stati licenziati 4.109 lavoratori, altri 56.664 sono stati messi in cassa integrazione ordinaria e straordinaria e 2.224 sono le aziende colpite, a fronte delle 1.994 del semestre precedente.

Per Nicola Alberta la situazione è sempre più drammatica perché vede nel complesso salire a 60.773 i lavoratori sospesi, anche se al di sotto del picco massimo raggiunto nel primo semestre 2009.

Alla ricerca del posto fisso e le richieste delle imprese

Posto fisso o meno ma sta di fatto che le imprese sono alla ricerca disperata di figure professionali difficili da reperire; in effetti, nel corso del 2011, le imprese italiane si sono lamentate per la difficoltà di trovare sul mercato del lavoro 45.250 posti di lavoro per diversi motivi: dal numero ridotto di candidati che hanno risposto alle inserzioni (pari a circa il 47,6% del totale) fino all’impreparazione di chi si è presentato al colloquio di lavoro (pari al 52,4%).

Il DURC non si può autocertificare

 La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la nota prot. 37/0000619/MA007.A001 del 16 gennaio 2012, con la quale informa che il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva), relativo al regolare versamento della contribuzione obbligatoria, non rientra tra i documenti autocertificabili.

Il Ministero del lavoro e le iniziative sull’apprendistato

L’Apprendistato e mestieri a vocazione artigianale è un Programma promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attuato da Italia Lavoro, con il contributo dei PON del Fondo Sociale europeo 2007-2013 “Azioni di sistema” e “Governance e azioni di sistema”.

L’obiettivo del programma è di promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, per incrementare i livelli occupazionali dei giovani nel mercato del lavoro italiano. In modo particolare si intende sostenere e diffondere gli strumenti volti a favorire la formazione on the job e l’inserimento occupazionale di giovani che si trovano nello stato di svantaggio: verranno promossi dispositivi per incentivare il contratto di apprendistato, la creazione delle “botteghe dei mestieri” e contributi per la creazione di nuova impresa.

In arrivo il nuovo portale Integrazione migranti

È stato presentato il nuovo Portale Integrazione Migranti, un progetto co-finanziato dal Fondo Europeo dell’Unione per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi che nasce sotto il coordinamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Lo strumento si avvale del supporto delle Agenzie tecniche Isfol e Italia Lavoro e della collaborazione del Ministero dell’Interno, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e del Ministro della Cooperazione Internazionale ed Integrazione.
L’obiettivo è quello di favorire l’accesso a tutti i servizi offerti sul territorio, assicurando una corretta informazione dei cittadini stranieri quale presupposto per facilitare la loro integrazione nella società italiana.

Maggiori garanzie alle donne per il lavoro, proposte in sede europea

L’impegno è importante e lo chiede  il Regolamento (CE) n. 1905/2006 dell’Unione Europea come contributo alla promozione dei diritti e delle sviluppo socio economico delle donne: questo l’obiettivo di un invito a presentare progetti finanziato grazie allo Strumento di cooperazione e sviluppo DCI (Development Cooperation Instrument) con un budget pari a 30.000.000 euro.

L’obiettivo primario e generale della cooperazione a titolo del presente regolamento è l’eliminazione della povertà nei paesi e nelle regioni partner nel contesto dello sviluppo sostenibile, incluso il perseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM), nonché la promozione della democrazia, della buona governanza e del rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto.

Il governo Monti e la liberalizzazione della benzina

Che non sia la classica soluzione all’italiana, dal danno alla beffa: le liberalizzazioni “all’italiana” sono costate ai lavoratori italiano 110 miliardi di euro. In effetti, la CGIA di Mestre, dopo una ricerca in mercato, ha posto in risalto che l’apertura dei mercati delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, dei carburanti, del gas, dei trasporti ferroviari ed urbani e dei servizi finanziari, in questi anni, non ha portato nessun vantaggio economico ai consumatori italiani.

Indicazioni operative Inps sulla gestione amministrativa del verbale unico

L’Inps, con il messaggio del 8 gennaio 2012 n. 441, ricorda che con l’introduzione del verbale unico e le novità del collegato lavoro, con la prevista estensione a tutto il personale ispettivo dei poteri di diffida, hanno reso necessario affrontare le problematiche connesse alle possibili ricadute dei nuovi adempimenti sul modello organizzativo dell’area controllo flussi.

Con la determinazione n. 282 del 25 luglio 2011 l’Inps ha avviato un progetto, denominato analisi ed omogeneizzazione delle procedure di vigilanza in ambito regionale, avente la specifica finalità di elaborare alcune linee guida che, rendendo omogenee le modalità di gestione dei verbali ispettivi in ambito regionale, consentissero di superare eventuali criticità rilevate a livello locale.