Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito diversi chiarimenti a proposito della procedura obbligatoria di conciliazione in caso di licenziamento per motivi economici dissipanando diversi dubbi procedurali.
licenziamento
Il licenziamento per giustificato motivo, un nuovo pronunciamento della Cassazione
La Corte di Cassazione, attraverso la sentenza n. 7 dello scorso 2 gennaio 2013, ha affermato l’illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo dove alla base del quale c’è il rifiuto del lavoratore di trasferirsi in un’altra società del gruppo, con meno di 15 dipendenti, senza specificare che la mancata accettazione avrebbe comportato il suo allontanamento e senza che l’azienda provvedesse a verificare la possibilità di adibire il dipendente ad altre mansioni.
Dalla Cassazione parere su licenziamento per inidoneità
La Corte di cassazione si è espressa, attraverso la sentenza n. 23330 del 18 dicembre 2012, sull’inidoneità di un lavoratore e sul suo conseguente licenziamento.
Infatti, la Suprema Corte ha affermato che, deve essere reintegrato il lavoratore licenziato perché affetto da un disturbo d’ansia se non si dimostra la sua totale inidoneità allo svolgimento delle mansioni: più specificatamente, il datore di lavoro ha l’obbligo di provare l’impossibilità di una ricollocazione del medico.
Dall’Inps nuovi chiarimenti sull’indennità di disoccupazione
L’Inps, attraverso il messaggio n. 20830 dello scorso 18 dicembre 2012, chiarisce che anche i lavoratori che hanno risoluto il loro contratto di lavoro in modo consensuale attraverso una procedura conciliativa hanno lo stesso diritto a chiedere l’indennità di disoccupazione.
Indennità disoccupazione Inps in caso di dimissioni
Il lavoratore ha diritto all’indennità di disoccupazione ordinaria, agricola e non agricola e, dal 2013, all’Assicurazione sociale per l’impiego ASPI o Mini-Aspi in caso di dimissioni per giusta causa. Per i lavoratori che perdono il lavoro l’ordinamento previdenziale prevede un trattamento economico sostitutivo della retribuzione, erogato dall’Inps.
ASPI: dall’Inps le modalità per l’applicazione dal 2013
La Circolare Inps 140 del 14 dicembre 2012 reca le istruzioni per applicare, dal primo gennaio 2013, ASPI e Mini ASPI, i nuovi ammortizzatori sociali introdotti dalla Riforma del Lavoro e i vari cambiamenti: la tutela viene estesa a più soggetti, cambiano misura e durata dell’indennità e il sistema di finanziamento per le imprese.
Il licenziamento del pubblico dipendente per doppio lavoro
La Corte di Cassazione si è pronunciato sull’incompatibilità del doppio lavoro, peraltro non autorizzato, e la compatibilità dello status di pubblico dipendente.
Aspi da gennaio 2013: requisiti per indennità mensile disoccupazione
Nuova disciplina degli ammortizzatori con il nuovo anno. Dal 1° gennaio 2013 entra in vigore l’Aspi, assicurazione sociale per l’impiego introdotta dalla Riforma del Lavoro per chi resta senza lavoro. I requisiti e le modalità per la presentazione della domanda.
Licenziamento per superamento comporto, Cassazione su conciliazione obbligatoria
Una tipologia di licenziamento che pone dei dubbi sulla possibilità della sua inclusione nell’ambito della nuova conciliazione obbligatoria: lo esclude a priori la direzione regionale del Lavoro della Lombardia, con una nota (protocollo n. 12886 del 12 ottobre).
Il Tribunale di Bologna e la reintegrazione nel posto di lavoro
Le novità introdotte lo scorso mese di luglio hanno permesso di inserire nel nostro diritto del lavoro il licenziamento per motivi economici, ossia qualsiasi decisione da parte del datore di lavoro che coinvolge l’organizzazione o una diversa mission industriale ha ricadute dirette suo lavoratori.
Posizione del Tribunale di Bari sulla Riforma del lavoro
La recente riforma del lavoro voluta dal Ministro Elsa Fornero introduce delle novità rilevanti e sostanziali tali da richiedere una nuova posizione da parte della giurisprudenza.
La malattia e l’occupazione presso altro datore di lavoro
La Corte di Cassazione è intervenuta per chiarire, qualora ce ne fosse ancora la necessità, l’incompatibilità tra lo stato di malattia ed l’occupazione presso altro datore di lavoro.
Infatti, la Cassazione, attraverso la sentenza n. 16375 dello scorso 26 settembre 2012, ha ribadito il principio, ossia è pienamente legittimo il licenziamento di un lavoratore che, durante lo stato di malattia, presti la sua opera presso un altro datore di lavoro anche se per un solo giorno.
Nuovo grido di allarme della CGIA: nelle piccole e medie imprese quasi 200mila posti a rischio
Nuovo allarme dalla CGIA di Mestre che ha ottenuto questi dati incrociando i dati occupazionali dell’Istat e quelli di previsione realizzati da Prometeia. Infatti, nel secondo trimestre del 2012, si prevede che perderanno il loro posto di lavoro oltre 200mila lavoratori e di questi circa 172mila coinvolgeranno le piccole e medie imprese.
Cassazione, è licenziabile il lavoratore che altera il certificato medico
Per la Corte di Cassazione rientra tra la fattispecie del licenziamento disciplinare un lavoratore che apporta alcune correzioni nel proprio certificato medico. In effetti, la Cassazione, attraverso la sua sentenza n. 14998 dello scorso 7 settembre 2012, ha ammesso la possibilità del licenziamento per motivi disciplinari da parte del datore di lavoro nei confronti di un proprio collaboratore se questo compia un falso correggendo la data sul certificato medico al fine di “allungare” il periodo di malattia.