Il nostro Ente previdenziale comunica che dal prossimo 31 marzo 2013, e per i successivi quindici giorni, saranno pubblicati sul sito istituzionale i nominativi dei lavoratori agricoli per l’anno 2012. L’INPS ricorda che la pubblicazione ha valore di notifica, per questa ragione è necessario, da parte degli interessati, prendere in visione l’elenco proposto per svolgere, da parte degli interessarti, il necessario ricorso.
manodopera agricola
Lavoro coltivatori: si va in pensione con una miseria
In futuro i giovani, ed in particolare quelli precari, con il versamento dei contributi nella cosiddetta Gestione Separata, potranno ottenere una pensione dignitosa? Ebbene, al riguardo ci sono molti dubbi, ma al giorno d’oggi anche i nostri padri non se la passano tanto meglio. In base ad un’elaborazione effettuata dalla Federpensionati su dati del Rapporto Annuale dell’INPS, relativo al 2010, nel nostro Paese ci sono la bellezza di un 1,2 milioni di coltivatori che a stento riescono a percepire una pensione sopra i 600 euro. Insomma, trattasi di prestazioni previdenziali da fame visto che al giorno d’oggi, con un carovita imperante, neanche con un migliaio di euro al mese si riesce a sbarcare il lunario.
Lavoro immigrati: opportunità nei distretti agricoli
Gli immigrati nel nostro Paese “rubano” o no occupazione ai cittadini italiani? La domanda è d’obbligo visto che siamo in una fase caratterizzata da forti flussi migratori provenienti dai Paesi che s’affacciano sul Mediterraneo. In generale, ed in prevalenza, possiamo dire che nel nostro Paese gli immigrati sono impegnati in settori di attività ed in mansioni che gli italiani non vogliono più fare. Buona parte dei lavoratori immigrati è impegnata nel settore agricolo dove, in accordo con le ultime rilevazioni della Coldiretti, nel rapporto di uno su dieci i lavoratori sono stranieri. Trattasi, nello specifico, di un esercito composto da oltre 100 mila lavoratori che svolgono un’attività molto importante visto che garantiscono l’approvvigionamento alimentare sulle nostre tavole. Al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori rileva per gli immigrati opportunità di lavoro crescenti nei cosiddetti distretti agricoli, ovverosia in quelle aree dove è prevalente un tipo di coltivazione.
Lavoro agricoltura: alternativa alla disoccupazione
In Italia il tasso di disoccupazione complessivo, seppur alto, si mantiene sotto la media europea, ma lo stesso non dicasi per la disoccupazione giovanile oramai proiettata a raggiungere e sfondare la soglia del 30%. Ma c’è un settore della nostra economia dove, invece, nel rapporto di uno su quattro vengono assunti come lavoratori dipendenti i giovani. Trattasi, in accordo con quanto mette in risalto la Coldiretti, del settore agricolo a conferma di come il lavoro nei campi sia diventato in tutto e per tutto un’alternativa alla disoccupazione. Nel complesso, quindi, l’andamento dell’occupazione giovanile in agricoltura, tra le attività legate alla vendemmia, e quelle relative alla raccolta di frutta, è in netta controtendenza a fronte, tra l’altro, di un tasso di crescita che nel 2010 è stato molto alto. Nel dettaglio, lo scorso anno nel settore agricolo l’occupazione è cresciuta complessivamente dell’1,9%, un dato decisamente migliore rispetto al -0,7% di calo generale dell’occupazione italiana.
Agricoli: novità sulla dichiarazione trimestrale
L’Inps con circolare del 10 marzo 2011 n. 46 ha reso noto che è stato avviato un processo di revisione del sistema che gestisce le dichiarazioni di manodopera agricola, la tariffazione e il versamento dei contributi, nonché l’estratto conto aziendale ( c.d DMAG).
Pertanto, è stato introdotto il CIDA (cioè Codice Identificativo Denuncia Aziendale) che, è un codice numerico attribuito direttamente dalla procedura a seguito della approvazione della denuncia aziendale trasmessa telematicamente dal contribuente, e tramite questo codice è possibile identificare l’azienda.