Il nuovo contributo sulle interruzioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato

 La riforma del lavoro Monti-Fornero ha apportato significative modifiche al sistema degli ammortizzatori sociali, in modo particolare in tutti i settori sprovvisti di un sistema di tutela. Nello specifico, la legge di riforma del lavoro ha rivisto i criteri impositivi del contributo sulle interruzioni dei rapporti di lavoro, meglio chiariti dalla circolare n. 44 del 22 marzo 2013.

In base alle indicazioni INPS, per le interruzioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato intervenute nel 2013, a decorrere dal 1 gennaio, per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni, la contribuzione da versare sarà pari a 483,80, ovvero il 41% di 1.180 euro.

La situazione della riforma del mercato del lavoro

 Il Ministro Fornero incontra le Parti sociali e presenta la metodologia adottata e i primi esiti delle attività compiute; infatti, il Ministero presenta la valutazione della riforma del mercato del lavoro, come previsto dalla stessa legge di riforma.

La collaborazione tra il Ministero e INPS, a partire  dal mese di aprile 2013, sarà possibile usufruire di due archivi per l’analisi e la valutazione dell’evoluzione del mercato del lavoro che, a seguito di opportuni trattamenti per garantire la tutela della privacy dei cittadini, saranno periodicamente aggiornati e utilizzati per scopo di ricerca.

Dal Ministero del lavoro i nuovi Indicatori congiunturali sul mercato del lavoro

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblica la Nota Flash, relativa ai principali indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali.

In particolare , in questa nota il Ministero analizza l’evoluzione dell’occupazione, della disoccupazione e dell’offerta di lavoro relativa al terzo trimestre 2012 così come risulta dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro, realizzata dall’ISTAT; per lo stesso periodo sono stati pubblicati, inoltre, i dati relativi ad altri importanti indicatori del mercato del lavoro: ore lavorate, ore di Cig, incidenza straordinario.

L’offerta di lavoro congrua nella riforma del lavoro

 L’articolo 62 del testo della Riforma mercato del lavoro voluta dal Governo Monti, in particolare del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, prevede la cosiddetta offerta di lavoro congrua, in altre parole, al comma 1 dell’articolo, allo scopo di responsabilizzare i lavoratori che beneficiano di prestazioni di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, la decadenza degli stessi dal trattamento qualora rifiutino di partecipare ad un corso di formazione o riqualificazione o non lo frequentino con regolarità.

L’articolo è piuttosto articolato prevedendo alcuni limiti all’operato del lavoratore che deve sentire il peso dell’assistenza e del sostentamento pubblico.

Competenze più richieste dal mercato del lavoro – aprile 2012

 Quali sono le competenze professionali più richieste dal mercato del lavoro? A dircelo, in relazione a questa stagione, è il gruppo Hays, uno dei principali leader nel settore del recruitment dei manager, secondo cui “la mancanza di particolari know how è un problema che non interessa solo l’Italia, ma che è riscontrabile a livello globale”.

Secondo quanto dichiarato da Hays, le skills più difficili da reperire sono state suddivise in due macro aree: quelle individuate tra le competenze personali, e quelle individuate tra le competenze professionali. “La percezione più comune tra i nostri clienti” – dichiara Carlos Manuel Soave, managing director di Hays Italia – “è che i candidati che si apprestano oggi ad affrontare una nuova ricerca del lavoro non abbiano un livello sufficiente di capacità personali”.

Mercato del lavoro europeo in peggioramento

 Secondo quanto affermato dalla Banca Centrale Europea, il mercato del lavoro europeo sta andando in deterioramento, con un tasso di disoccupazione che crescerà ancora. “Le condizioni nei mercati del lavoro dell’area dell’euro continuano a deteriorarsi e le indagini congiunturali anticipano un ulteriore peggioramento nel breve termine” – avrebbe infatti affermato l’Eurotower nel suo consueto bollettino mensile.

La stessa nota emessa dalla Bce afferma altresì che nel corso del quarto trimestre 2011 l’occupazione sarebbe diminuita di 0,2 punti percentuali sul periodo precedente, dopo il calo di pari misura riscontrato nel corso del terzo trimestre. Il tasso di disoccupazione – che è andato purtroppo in incremento dall’aprile 2011 – è ora pari a 10,8 punti percentuali.

Lavoro nel settore produzione

 In Italia il mercato del lavoro sembra dare piccoli segnali di riavvio, pur molto lievi e prudenziali: nei primi mesi del 2012 si evidenzia infatti una netta ripresa del settore della produzione, che si auspica possa trainare al rialzo che i comparti collegati.

Il mercato del lavoro presenta di fatto forti oscillazioni, con alcune figure professionali sempre più richieste, e altre trasferite nel “dimenticatoio” delle aziende. Ad essere particolarmente ricercate sono le figure più specializzate, proprie di risorse motivate con costante volontà di mettersi alla prova con un settore in continua evoluzione, disponibili e attivi su diversi fronti.

Scarsa fiducia nel mercato del lavoro europeo

 L’Eurostat ha recentemente pubblicato un’analisi piuttosto deprimente sulle condizioni di salute del mercato del lavoro europeo. Secondo quanto affermato dall’istituito statistico europeo, infatti, circa 8 milioni e 250 mila lavoratori, pur essendo in grado di svolgere un’occupazione, non starebbero avviando alcun procedimento di ricerca di un impiego. Un enorme esercito di sfiduciati dal mondo professionale, che appesantisce in maniera significativa il fronte dei disoccupati.

Dato ancor più negativo, degli 8 milioni e 250 mila disoccupati che non stanno cercando alcun impiego all’interno del perimetro dell’Unione Europea allargata a 27 Paesi membri, ben 2 milioni e 764 mila unità si troverebbero nella sola Penisola, con l’Italia che, pertanto, pesa per circa un terzo del ben poco invidiabile dato statistico fornito dall’autorevole osservatorio Eurostat nel corso degli ultimi giorni.

Lavoro: fotografia dell’outplacement oggi per UnoHolding

La crisi degli ultimi anni ha accentuato il fenomeno dell’instabilità lavorativa, colpendo fasce di età e professionalità di ogni tipo. Per chi si trova improvvisamente fuori dal mercato del lavoro il trauma è forte e non è sempre semplice focalizzare le proprie competenze e superare le difficoltà che comporta la ricerca di un nuovo posto di lavoro. Da qui l’importanza dello strumento dell’outplacement.

Le rilevazioni statistiche di Fairplace (società di outplacement del gruppo UnoHolding) ci rivelano che la popolazione dei candidati è così suddivisa: Profili dirigenziali 8,6%, Quadri 8%, Impiegati 19,5%, Operai 63,9%.

L’età media dei candidati gestiti è di 47 anni per i dirigenti, 46 anni per i quadri, 44 per gli impiegati e 43 per gli operai.

La popolazione maschile rappresenta il 69% dei candidati, di cui 11,6% sono impiegati in funzioni dirigenziali, l’8,8% quadri, il 13,9% impiegati e il 65,7% operai.

La popolazione femminile (il rimanente 31%) è divisa in profili impiegatizi 32%, operai 59,8%, quadri 6,2% e – fanalino di coda – 2,1% dirigenti.

Ministero del Lavoro, indicazioni sulla borsa continua nazionale

Il Ministero del Lavoro è intervenuto per dare alcune indicazioni operative sull’interconnessione alla borsa continua nazionale del lavoro.

In particolare, la Direzione per l’Innovazione Tecnologica del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la nota del 22 dicembre 2010, con la quale fornisce le prime indicazioni operative necessarie ad una omogenea applicazione di quanto disposto dall’articolo 48 della legge 4 novembre 2010 n. 183 – il cosiddetto Collegato Lavoro – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 9 novembre 2010 n. 262, con specifico riferimento all’interconnessione alla borsa continua nazionale del lavoro degli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro.

L’articolo 48 modifica e integra l’articolo 25 del decreto legislativo 10 settembre 2003 n. 276 per quanto concerne il regime autorizzatorio e di accreditamento degli operatori pubblici e privati del mercato del lavoro e l’interconnessione e il conferimento dei dati alla borsa continua nazionale del lavoro da parte degli stessi operatori.

Roma: corso gratuito su finanza etica

Continua l’offerta formativa promossa dalla Provincia di Roma nell’ambito della professionalizzazione in aree del mercato in cui la richiesta sembrerebbe in forte aumento. L’Assessorato alle politiche del lavoro e della formazione della provincia di Roma ha infatti promosso un corso di formazione, realizzato dal centro CESFORM s.r.l. (Centro studi orientamento e formazione), dal titolo “La Finanza Etica: nuove forme di economie sociali”.

Questo progetto ottenendo un co-finanziamento dall’Unione Europea (Fondo Sociale Europeo) è totalmente gratuito. Il corso ha come sua finalità principale la creazione di figure che sappiano integrarsi, attraverso l’acquisizione di competenze tecnico-professionali, all’interno del circuito lavorativo privato e pubblico.

Stage Aziendale: cos’è e a cosa serve


Lo Stage, regolamentato dal DM 142/1998, è un tirocinio formativo che prevede un’attività pratica presso aziende, università, enti pubblici ed enti no-profit. Attraverso lo stage, la persona ha l’opportunità di sviluppare una serie di competenze e di connettere gli aspetti teorici di una data disciplina con gli aspetti pratici del mondo lavorativo.

In Italia lo stage è molto diffuso all’interno dei percorsi di formazione professionale. Lo stage ha una serie di caratteristiche che lo differenziano dal lavoro subordinato. Il tempo massimo previsto dallo stage varia asconda della tipologia degli stagisti.

Possiamo avere un periodo massimo di 4 mesi (studenti di scuola media secondaria), 6 mesi (inoccupati, disoccupati, allievi di corsi professionali, ecc), 18 mesi (studenti universitari), fino ad arrivare ad un massimo di 24 mesi (persone che presentano disabilità). Durante lo stage la persona non riceve nessun stipendio. È tuttavia possibile che siano previsti dei rimborsi spese, premi, bonus, ecc.