La soppressione dell’Agenzia per il terzo settore

 Per gli effetti dell’entrata in vigore del Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012 (art. 8 comma 23), convertito con modificazioni dalla Legge n. 44 del 26 aprile 2012, l’Agenzia per il terzo settore (ex Agenzia per le Onlus) è stata soppressa e le sue funzioni trasferite al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Ricordiamo che l’Agenzia risulta istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 settembre 2000 – così come stabilito dalle disposizioni contenute nell’art. 3, commi 190/193 della Legge 23 dicembre 1996 – e regolamentata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 329 del 21 marzo 2001 e successive modifiche, l’Agenzia è stata operativa dal 7 marzo 2002 al 2 marzo 2012.

I lavoratori autonomi come volontari del Corpo nazionale del soccorso alpino

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato il nuovo decreto, Decreto Ministeriale del 23 maggio 2012, concernente l’indennità per l’anno 2012 spettante ai lavoratori autonomi volontari del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

In base all’articolo 1 la retribuzione media mensile spettante ai lavoratori dipendenti del settore industria è pari a 1.957,54 euro. Non solo, ai fini della liquidazione delle indennità spettanti ai lavoratori autonomi la retribuzione giornaliera va calcolata dividendo la retribuzione mensile prevista per il coefficiente 22 oppure per 26, qualora la specifica attività di lavoro autonomo dell’interessato venga svolta rispettivamente in 5 o in 6 giorni per settimana.

Finalmente firmato il decreto sugli esodati

 È stato firmato dal Ministro dell’Economia, Mario Monti e dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero il decreto interministeriale a tutela dei lavoratori “salvaguardati”.

Il decreto, composto da 8 articoli, si applica a 65mila lavoratori e disciplina le modalità di attuazione del ‘Salva Italia’ del 6 dicembre 2011 individuando la ripartizione dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici.

A questo rigurdo, l’Inps ha predisposto una tabella riassuntiva sulle categorie interessate; in particolare, l’Istituto previdenziale italiano ha individuato in 25.590 soggetti le persone interessate presenti nelle liste di Mobilità (art 2, comma 1, lett. a del presente decreto), in 3.460 quelle in Mobilità lunga (art 2, comma 1, lett. b del presente decreto), in 17.710 presenti nei Fondi di solidarietà (art 2, comma 1, lett. c del presente decreto), in 10.250 inquadrati nelle liste per la prosecuzione volontaria (art 2, comma 1, lett. d del presente decreto) con decorrenza 2013, in 950 come lavoratori esonerati (art 2, comma 1, lett. e del presente decreto), in 150 come genitori disabili (art 2, comma 1, lett. f del presente decreto) e, infine, in 6.890 come lavoratori cessati ai sensi dell’art.6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011, convertito, con modificazioni della legge n. 14 del 2012 (art 2, comma 1, lett. g ed h del presente decreto).

Il versamento dei contributi previdenziali a seguito di licenziamento dichiarato illegittimo

 La CIDA, ossia Confederazione Italiana dei Dirigenti e delle Alte Professionalità, ha avanzato richiesta di interpello, n. 12/12, per conoscere il parere della Direzione generale per l’attività ispettiva del Ministero in merito alla sussistenza o meno, in capo al datore di lavoro, dell’obbligo di versamento dei contributi previdenziali in favore di un proprio dipendente, per il periodo intercorrente tra il giorno del licenziamento e quello della reintegrazione nel posto di lavoro disposta con ordinanza cautelare ex art. 700 c.p.c.

La Direzione osserva che, al fine di fornire la soluzione alla problematica sollevata, occorre soffermarsi sulla lettura della L. n. 108/1990, che ha novellato la disciplina concernente la materia dei licenziamenti individuali, di cui alle Leggi nn. 604/1966 e n. 300/1970, ancorando gli effetti della declaratoria di illegittimità del licenziamento al numero di dipendenti che risultano occupati presso l’azienda.

Deroghe alle comunicazioni obbligatorie per le zone colpite dal sisma

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la Direzione generale per le Politiche dei Servizi per il lavoro, ha emesse la nota ministeriale del 31 maggio 2012 che prevede una deroga alle comunicazioni obbligatorie dovute dai datori di lavoro. Si ricorda che le comunicazioni obbligatorie sono quelle che i datori di lavoro pubblici e privati devono trasmettere in caso di assunzione, proroga, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro.

Non solo, il nuovo sistema telematico sostituisce le vecchie modalità di comunicazione che le aziende inoltravano ai Centri per l’impiego, all’Inps, all’Inail e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali come previsto dalla Legge Finanziaria per il 2007. Con il sistema informatico CO non è più necessario inviare differenti comunicazioni cartacee, basta compilare un unico modello.

I contributi obbligatori per i lavoratori agricoli 2012

 L’Inps ha reso noto i nuovi contributi obbligatori dovuti da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali relativi all’anno 2012.

Infatti, il nostro Istituto previdenziale, con decreto della Direzione Generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha determinato il reddito medio convenzionale, per l’anno 2012, in euro 52,45.

A questo riguardo le aliquote da applicare al suddetto reddito sono state rideterminate dal Decreto Legge n. 201/2011 convertito in Legge n. 214/2011 che all’art. 24, comma 23  prevede che, a partire dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo  dei lavoratori coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma dell’INPS, sono quelle nelle Tabelle B e C della circolare n. 75 del 25 maggio 2012.

Il Rapporto annuale Inps sulla previdenza 2011

 Ieri, 29 maggio 2012, il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua ha presentato la Relazione Annuale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale alla Camera dei Deputati, presso la Sala della Lupa. Il presidente dell’Inps, illustrando la situazione e i risultati di attività dell’Inps, ha posto in evidenza che il nostro Istituto previdenziale è diventato il più grande ente previdenziale europeo a seguito della confluenza di Inpdap ed Enpals, e ha messo in luce il ruolo sempre più importante che esso svolge nel sistema del Welfare italiano.

Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. A questo proposito, il Ministro Fornero ha parlato della riforma del lavoro all’esame del Parlamento, ritornando, fra l’altro, sul tema particolarmente attuale dei cosiddetti lavoratori esodati e richiamando l’attenzione su quello dell’adeguatezza delle risorse a disposizione per l’età anziana, un problema molto sentito anche a livello europeo e che – ha ribadito il Ministro – non riguarda solo il bilancio pubblico ma tocca ognuno di noi.

L’offerta di lavoro congrua nella riforma del lavoro

 L’articolo 62 del testo della Riforma mercato del lavoro voluta dal Governo Monti, in particolare del Ministro del Lavoro Elsa Fornero, prevede la cosiddetta offerta di lavoro congrua, in altre parole, al comma 1 dell’articolo, allo scopo di responsabilizzare i lavoratori che beneficiano di prestazioni di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, la decadenza degli stessi dal trattamento qualora rifiutino di partecipare ad un corso di formazione o riqualificazione o non lo frequentino con regolarità.

L’articolo è piuttosto articolato prevedendo alcuni limiti all’operato del lavoratore che deve sentire il peso dell’assistenza e del sostentamento pubblico.

Fissata la quota del decreto flussi 2012 per i lavoratori stranieri

 L’Inps informa che il DPCM del 13 marzo 2012, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2012, prevede una quota massima di ingressi per 35mila cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, da ripartire tra le Regioni e le Province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nel messaggio n. 8854 del 23 maggio 2012, oltre alla modalità di presentazione delle domande, sono descritte nel dettaglio le novità introdotte in materia dalla legge n. 35 del 4 aprile 2012 e la ripartizione delle quote assegnate a Regioni e Province autonome.

Il decreto all’art. 1 prevede una quota massima di ingressi per 35.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Precisazioni sul lavoro notturno dal Ministero del Lavoro

 Arriva dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali una precisazioni sul lavoro notturno in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti; infatti, la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva,  in considerazione dell’approssimarsi della scadenza del termine (31 maggio 2012) per l’effettuazione della comunicazione dell’esecuzione di lavoro notturno prevista dall’art. 5, comma 1, del Decreto Legislativo n. 67/2011, con la nota prot. 9630 del 23 maggio 2012, ha precisato che il lavoro notturno a turni: se il datore di lavoro ha occupato il lavoratore notturno per l’interno anno ed in via esclusiva, la comunicazione deve essere fatta solamente se il lavoro notturno è stato prestato effettivamente per un numero minimo di 64 giornate e che la comunicazione va fatta se il lavoro notturno è stato svolto effettivamente per almeno 3 ore giornaliere nell’arco dell’interno anno, con esclusione, pertanto, di lavoro svolto per periodi inferiori.

Predisposto l’elenco dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero della Salute ed il Ministero per lo Sviluppo Economico, ha pubblicato il Decreto Dirigenziale del 21 maggio 2012 con il quale è stato comunicato il primo elenco, di cui al punto 3.7 dell’allegato III del Decreto dell’11 aprile 2011, dei soggetti abilitati per l’effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’art.71, comma 11, del D. L.vo n. 81/2008 e successive modificazioni.

In base al disposto predisposto dal Ministero si ricorda che l’iscrizione nell’elenco dei soggetti abilitati ha validità quinquennale e che con l’iscrizione nell’elenco di cui all’articolo 2, comma 4, del decreto 11 aprile 2011, il soggetto abilitato si impegna al rispetto dei termini temporali previsti all’articolo 2, comma 1, dello stesso decreto.

In arrivo il fondo per le non autosufficienze a favore di persone affette da SLA

 Il Ministero del Lavoro informa che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 118  del 22 maggio 2012 il Decreto Interministeriale dell’11 novembre 2011 concernente la ripartizione al livello regionale delle risorse finanziarie affluenti al Fondo per le non autosufficienze a favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, per l’anno 2011.

Nel rispetto delle finalità di cui all’art. 1, comma 1264, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, le risorse di cui all’art. 1 del decreto sono destinate alla realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali nell’ambito dell’offerta integrata di servizi socio-sanitari in favore di persone affette da sclerosi laterale amiotrofica.

Ministero del Lavoro, in arrivo il regolamento per il fondo per le vittime dell’amianto

L’esclusione degli extracomunitari dall’assegno per il nucleo familiare

 Interessante considerazioni in fatto di Extracomunitari esclusi dall’assegno per il nucleo familiare concesso dai comuni e a questo riguardo si richiama l’attenzione sul parere espresso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con un messaggio del 16 maggio 2012, n. 8468 riguardante l’assegno  per il nucleo familiare con almeno tre figli concesso dai Comuni (Art. 65 della legge 448/98),che non compete agli extracomunitari.

In merito è opportuni ricordare che la legge 448/98 prevede, con effetto dal 1o gennaio 1999, in favore dei nuclei familiari composti da cittadini italiani residenti, con tre o più figli tutti con età inferiore ai 18 anni, che risultino in possesso di risorse economiche non superiori al valore dell’indicatore della situazione economica (ISE), di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, tabella 1, pari a lire 36 milioni annue con riferimento a nuclei familiari con cinque componenti, è concesso un assegno sulla base di quanto indicato al comma 3. Per nuclei familiari con diversa composizione detto requisito economico è riparametrato sulla base della scala di equivalenza prevista dal predetto decreto legislativo n. 109 del 1998, tenendo anche conto delle maggiorazioni ivi previste.

Lo Statuto dei lavoratori festeggia il 42esimo anno

 Buon compleanno caro Statuto; infatti, la legge n. 300 del 20 maggio 1970, meglio conosciuta come lo Statuto dei lavoratori, e recante “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento”, è una delle norme fondamentali del diritto del lavoro e la sua introduzione provocò importanti e notevoli modifiche sia sul piano delle condizioni di lavoro che su quello dei rapporti fra i datori di lavoro e i lavoratori proprio in questi giorni compie i 42 anni.

Lo Statuto dei lavoratori è tornato proprio in questo ultimo periodo, in auge per via delle polemiche introdotte dalla modifica dell’articolo 18 prevista dalla riforma Fornero del Governo Monti.

Non solo, vale la pena di ricordare che proprio 13 anni fa, il 20 maggio 1999, le Br tornavano a colpire uccidendo il giuslavorista Massimo D’Antona.