Voucher: ricerca lavoro occasionale nel Comune di Cuneo

 A Cuneo il Comune ha emanato un avviso pubblico attraverso il quale è  stata avviata la ricerca di personale da inquadrare con l’utilizzo dei buoni lavoro, detti anche voucher, e quindi per prestazioni di lavoro occasionale. I destinatari dell’avviso pubblico sono i giovani, i pensionati, ma anche quei lavoratori che attualmente percepiscono forme di indennità salariali a sostegno del reddito, ovverosia quelli in mobilità, in cassa integrazione, ed i percettori dell’indennità di disoccupazione. Il termine ultimo per la presentazione della domanda, il cui modello si può scaricare direttamente dal sito Internet del Comune di Cuneo, www.comune.cuneo.gov.it, è quello di martedì 7 dicembre 2010. Con i voucher si potranno svolgere per il Comune di Cuneo lavori che spaziano dallo sgombero della neve ai lavori di manutenzione stradale, e passando per prestazioni lavorative legate ad attività culturali, fieristiche e sportive, nonché per effettuare lavori di piccola manutenzione.

Regione Lombardia: Bando per contributi ai commercianti

 A breve nella Regione Lombardia sarà emanato il quarto bando per i distretti commerciali. Ad annunciarlo è stato Roberto Formigoni, Governatore della Regione Lombardia, il quale ha ricordato, intervenendo al collegio dei presidenti di Confcommercio Lombardia, come sia importante sostenere la capacità imprenditoriale e l’innovazione nel terziario che sul territorio produce una buona fetta del prodotto interno lordo regionale. Il quarto bando per i distretti commerciali rappresenta la continuazione dei bandi precedenti a favore dei distretti del commercio che, dal 2007 ad oggi, hanno portato all’assegnazione di risorse pari a ben 44 milioni di euro. In particolare, dieci milioni di euro, ad oltre 1.600 imprese commerciali, sono stati assegnati con i primi due bandi, mentre con il terzo sono stati prenotati quattro milioni di euro di contributi a fronte della presentazione di quasi seicento domande. Adesso arriveranno allo stesso modo nuove risorse che daranno chiaramente una boccata d’ossigeno ai piccoli negozi che operano sul territorio lombardo ed in particolare nei centri urbani.

Cassa integrazione in deroga: crescita costante e inarrestabile

 La crescita della cassa integrazione in deroga è in Italia sia costante, sia inarrestabile. Ad affermarlo nei giorni scorsi è stata la CGIL in accordo con un Rapporto messo a punto dall’Osservatorio CIG del più grande Sindacato italiano in base alle ultime rilevazioni dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps). Nei primi dieci mesi del corrente anno le ore di CIGd autorizzate hanno sfondato la quota di 320 milioni, ma in totale le ore di CIG autorizzate dall’Inps, sempre nel periodo gennaio-ottobre 2010, hanno superato la soglia record del miliardo di ore a conferma di una situazione che nel nostro Paese a livello occupazionale resta molto grave. Secondo Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale della CGIL, è necessario procedere con urgenza alla messa a punto sia di politiche industriali finalizzate a rilanciare l’occupazione, sia di interventi di natura strutturale anche sulla cassa integrazione.

Lavorare a Milano: quadro in chiaroscuro per l’occupazione

 Qual è a Milano il quadro occupazionale, unitamente alle aspettative ed alla fiducia degli imprenditori per il futuro? Ebbene, a scattare in merito una fotografia è stata la Camera di Commercio di Milano che, avvalendosi del proprio Ufficio Studi, ha predisposto un Rapporto trimestrale aggiornato sull’economia milanese, da cui è emerso come su base annua, a cavallo tra lo scorso mese di ottobre ed il corrente mese di novembre, l’occupazione a Milano sia scesa dell’1,2%; il tutto però a fronte di un netto calo, pari al 9,9%, del ricorso alla cassa integrazione. Per l’economia, comunque, si registrano lievi miglioramenti se si considera che, invece, su base trimestrale l’occupazione è rimasta stabile, e che a fronte di un moderato aumento della produzione industriale c’è un miglioramento delle aspettative per il futuro.

Lavoro, impresa ed occupazione: il Piemonte è un’opportunità

 Nella Regione Piemonte arrivano gli interventi strutturali, a valere sugli anni dal 2011 al 2015, a sostegno del sistema imprenditoriale, dello sviluppo economico, dell’occupazione e dell’innovazione con una dotazione finanziaria pari a ben 500 milioni di euro. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nel precisare che alle linee guida di tale piano pluriennale è stato dato il nome, particolarmente significativo, de “Il Piemonte è un’opportunità“. I fondi oggetto di stanziamento saranno reperiti sia con i Bilanci regionali a valere sugli anni 2011, 2012 e 2013, sia con i fondi di programmi comunitari che non sono stati assegnati, e con le risorse residue legate a precedenti periodi e programmi di accesso ai fondi strutturali europei. “Il Piemonte è un’opportunità” arriva nella Regione dopo che nelle scorse settimane l’Amministrazione ha messo a punto il Piano straordinario per l’occupazione con alcune delle misure che già sono state avviate attraverso l’emanazione di appositi bandi.

Famiglia o lavoro: le donne hanno bisogno di scegliere

 Famiglia, lavoro o entrambi? Per la donna nel nostro Paese la scelta in merito non è solo obbligata, ma spesso anche forzata visto che non sempre sul territorio vengono promosse adeguate politiche di conciliazione tra il lavoro e la cura della famiglia. Eppure più lavoro per le donne significa anche più fertilità; a metterlo in risalto è la Regione Lombardia nel porre l’accento sul fatto che la ricchezza familiare risulta essere strettamente correlata al tasso di occupazione femminile, e come l’occupazione delle donne sul territorio di norma cresca in funzione di un adeguato livello di offerta per quel che riguarda i servizi all’infanzia. Su tali basi nella Regione nei giorni scorsi si è insediato il Comitato Strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro per fare in modo che le politiche di conciliazione possano essere sempre più al centro delle azioni e delle misure messe a punto dall’Amministrazione regionale.

Regione Lombardia: corso di formazione per portieri sociali

 Dalla figura del portiere tradizionale, presso appartamenti e condomini, a quella del portiere sociale. E’ con questo obiettivo che nella Regione Lombardia 361 persone, che sono state selezionate dall’Aler, frequenteranno un corso intensivo di formazione in grado di permettere alla figura del portiere tradizionale di acquisire specializzazione e di accrescere le proprie competenze professionali. A comunicare tale iniziativa è stato Domenico Zambetti, Assessore alla Casa della Regione Lombardia, ponendo l’accento sul fatto che il portiere sociale è quella figura che da un lato lavora per prevenire occupazioni abusive, atti di vandalismo ed azioni di disturbo, ma dall’altro deve essere in grado sia di individuare, sia di segnalare persone che hanno bisogno di informazione e soprattutto di assistenza. Il portiere sociale rispetto a quello tradizionale è quindi in tutto e per tutto un professionista che, tenendo conto che nel nostro Paese l’età media degli italiani tende ad aumentare, è in grado di vigilare ma anche di attivarsi nel sostegno alle persone più fragili e più deboli a partire dai non autosufficienti e passando per gli anziani e le famiglie in difficoltà.

Lavoro occasionale: Bando voucher in Provincia di Milano

 In Provincia di Milano, e per la precisione nel Comune di Assago, è attualmente aperto, con scadenza fissata per giovedì 25 novembre 2010, un Bando per la concessione di voucher, i cosiddetti buoni lavoro, legati alla prestazione di attività lavorative di natura occasionale di tipo accessorio. A darne notizia è stata proprio l’Amministrazione comunale nel far presente come la selezione del personale, da remunerare con i voucher, sia stata attivata per permettere sul territorio l’incremento delle opportunità di impiego a favore di categorie quali gli studenti, i disoccupati, i pensionati, ma anche i lavoratori part-time, gli inoccupati, le casalinghe e tutti quei soggetti che, ai fini del sostegno al reddito, percepiscono delle prestazioni di natura integrativa del salario. L’obiettivo è quindi quello di sostenere l’occupabilità delle fasce potenzialmente più deboli della popolazione in linea con le nuove norme in materia di lavoro ed occupazione con conseguenti ripercussioni positive di natura sociale.

Voucher lavoro occasionale ed accessorio sempre più utilizzato

 A partire dal mese di agosto dell’anno 2008, quando sono stati introdotti, e fino al corrente mese di ottobre, sono stati venduti in Italia oltre dieci milioni di voucher, i cosiddetti buoni lavoro per la regolarizzazione di rapporti di lavoro occasionale ed accessorio. A darne notizia è stato l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) nel porre l’accento sul fatto che grazie alla vendita dei voucher in tabaccheria l’accesso a questi strumenti è diventato sempre più facile. Su un totale di 10.135.646 di voucher venduti, 800 mila sono stati emessi in modalità telematica, mentre i restanti 9,3 milioni circa sono stati acquistati dai datori di lavoro in formato cartaceo. D’altronde i voucher, introdotti prima in via sperimentale solo per la vendemmia, sono al giorno d’oggi utilizzabili per la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro occasionale ed accessorio in molti settori della nostra economia. Ai buoni lavoro, tra l’altro, possono accedere anche i cassintegrati in modo tale da poter integrare il proprio reddito e far fronte alle difficoltà di natura occupazionale.

Lavoro Piemonte: sostegno al reddito per le famiglie numerose

 Entro un paio di mesi nella Regione Piemonte sarà pubblicato il Bando grazie al quale si punta al sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie in difficoltà, a partire da quelle numerose con componenti disoccupati, e passando per le persone di età superiore ai 55 anni che sono attualmente disoccupate. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale dopo aver fatto presente che, a valere sul sostegno al reddito per il biennio 2010-2011, la misura sarà discussa con le parti sociali al fine di poi, entro un paio di mesi, come sopra accennato, di pubblicare il Bando ed assegnare le risorse. In accordo con quanto dichiarato da Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro ed alla Formazione professionale della Regione Piemonte, la dotazione finanziaria della misura è pari complessivamente a ben 18 milioni di euro.

Regione Basilicata: voucher per l’inserimento lavorativo

 Nella Regione Basilicata l’Amministrazione ha messo a punto una misura che, attraverso l’erogazione di voucher, permetterà di creare occupazione vera e stabile a favore dei giovani. Trattasi, nello specifico, di una formula di inserimento lavorativo tramite voucher che prevede all’inizio a favore del giovane un tirocinio alla cui conclusione porta con se una dote pari a ben 10 mila euro che individua in tutto e per tutto un aiuto economico a fronte però dell’assunzione da parte dell’impresa. Il programma mira a responsabilizzare non solo il giovane che effettua il tirocinio, ma anche l’impresa che potrà assumere il giovane in ragione di uno ogni cinque dipendenti che sono già in servizio; solo in questo modo, e nel rispetto, tra l’altro, di altri requisiti, l’azienda potrà andare ad “incassare” il voucher da 10 mila euro. L’azienda, in particolare, dovrà essere disposta ad assumere il giovane quantomeno con un contratto a tempo determinato per un periodo non inferiore ai due anni, ovverosia ventiquattro mesi.

Cassa integrazione: aumenta quella straordinaria e in deroga

 Nel nostro Paese il mercato del lavoro non sta riuscendo ad agganciare la ripresa. Ad affermarlo è stato il Segretario Confederale della Cisl, Giorgio Santini, a commento dei dati sulla cassa integrazione emersi dal Rapporto del Sindacato a cura del Dipartimento Mercato del Lavoro con il consueto Osservatorio sull’occupazione su scala mensile. In particolare, il monte ore di cassa integrazione continua ad essere molto elevato a fronte di una crescita tendenziale della cassa integrazione in deroga, e di un forte aumento della cassa integrazione straordinaria a conferma di come le aziende, a partire da quelle piccole operanti nei settori del commercio e dell’artigianato, siano ancora in evidenti difficoltà. La Cisl, tra l’altro, mette in risalto per il nostro Paese una situazione caratterizzata da un lato da un elevato tasso di disoccupazione, unitamente a livelli altrettanto elevati di cassa integrazione, e dall’altro ci sono, in base a numerose ricerche, decine di migliaia di posti di lavoro “liberi” per effetto delle competenze professionali e tecniche richieste dalle imprese.

Lavoro scuola: Regione Piemonte, 10 milioni di euro per l’occupazione

 Nell’ambito del Piano Straordinario per l’Occupazione, ammontano a ben 10 milioni di euro le risorse che fino ad ora sono state stanziate dalla Regione Piemonte per il settore della scuola. A darne notizia è stata l’Amministrazione regionale nell’annunciare altri 94 posti di lavoro per la scuola piemontese a fronte di un totale di posti che ora supera quota 400 dopo i 307 complessivi cui si era arrivati nelle scorse settimane. In particolare, su un totale di 100 occupati, le nuove risorse messe sul piatto dalla Regione permetteranno l’assunzione di altri 27 collaboratori scolastici/bidelli; tra i 94 nuovi posti di lavoro ci sono anche 55 insegnanti di sostegno, su un totale di 49, 6 docenti generici, su un totale di 116, e 6 tra assistenti tecnici ed amministrativi su un totale di 36. Questi numeri, in particolare, sono stati comunicati da Alberto Cirio, Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, sottolineando come, d’intesa con i Sindacati e con l’Ufficio Scolastico Regionale, sia stato sinora allontanato lo spettro della disoccupazione per oltre 400 persone.

Disoccupazione: in Italia 500 nuovi senza lavoro al giorno

 La CGIA di Mestre ha monitorato l’andamento dei disoccupati nell’Unione Europea negli ultimi due anni, compresa anche l’Italia dove dall’inizio della crisi l’esercito dei senza lavoro è cresciuto al ritmo di 500 al giorno con un tasso di aumento dei disoccupati pari al 24,1%; il dato è chiaramente negativo, ma conforta, comunque fino ad un certo punto, il fatto che nello stesso arco di tempo, in media, nell’Unione Europea i disoccupati dall’inizio della crisi siano cresciuti del 37,9%. Quindi, gli effetti nefasti della crisi sull’occupazione si sono abbattuti in Italia e negli altri Paesi europei in maniera più o meno forte. Il segretario dell’Associazione degli artigiani mestrina, non a caso, ha messo in risalto come Paesi come il Regno Unito e la Spagna dal fronte occupazionale abbiano avuto un durissimo colpo.