I proprietari di casa sono almeno per l’81% lavoratori dipendenti e pensionati tanto che la nuova assicurazione “per la protezione dei beni privati” dai danni causati da eventi estremi non è proprio sostenibile.
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La ricostruzione dell’Emilia Romagna e la nuova politica abitativa della Valle d’Aosta
La regione Emilia Romagna pensa alla ricostruzione delle zone colpite dal sisma e lo fa con un nuovo disciplinare; infatti, il governo regionale ha varato un progetto di legge al fine di regolare ed accelerare la ricostruzione.
Pagare l’IMU in posta
È stato approvato il modello per il versamento dell’imposta anche su conto corrente postale; infatti, il decreto del 23 novembre 2012, pubblicato nella G.U. 30 novembre 2012, n. 280 risulta approvato il modello di bollettino di conto corrente concernente il versamento dell’imposta municipale propria (IMU).
In arrivo la scadenza IMU 2012
La CGIA di Mestre ha osservato che l’IMU applicata ai capannoni industriali sarà più cara di almeno del 154% rispetto a quanto già pagavano con l’Ici: è questo il risultato di un’analisi condotta dall’ufficio studi della locale associazione di Mestre.
In arrivo la seconda rata dell’IMU
Secondo le stime della CGIA di Mestre il 50% dei sindaci è intervenuto sull’IMU aumentando l’aliquota prevista inizialmente costringendo il contribuente a rifare i conti per versare quanto dovuto nella prossima scadenza di dicembre.
In arrivo la scadenza della seconda rata IMU
Per il prossimo 17 settembre si dovrà versare la seconda rata IMU per chi ha scelta l’opzione di tre rate nel modulo F24 consegnato lo scorso mese di giugno 2012.
La documentazione da conservare per la ristrutturazione edilizia
La scadenza dell’imposta sui redditi non comporta, per così dire, l’eliminazione della documentazione associata perché la legge prevede che la documentazione utilizzata per fare l’adempimento fiscale con l’agenzia delle entrate deve essere conservata per un numero congruo di anni.
I rimborsi dei crediti d’imposta, i limiti e i tempi
Può succedere che le ritenute Irpef da versare non bastino a rimborsare l’intero credito che spetta al lavoratore. In tal caso il sostituto d’imposta datore di lavoro può effettuare i rimborsi dei crediti d’imposta con un importo rapportato all’importo complessivo delle ritenute da effettuare ogni mese all’ammontare dei crediti da rimborsare al lavoratore.
Ma ci sono dei limiti: il datore di lavoro per i rimborsi dei crediti d’imposta non può superare l’anno. Più chiaramente: il datore di lavoro ha la possibilità di erogare i rimborsi dei crediti d’imposta prodotti dalle dichiarazioni dei redditi, sempre in rapporto alle ritenute operate, solo entro l’anno d’imposta, ovvero entro dicembre.
Se il sostituto d’imposta non riesce a rimborsare tutti i crediti, crea dei crediti d’imposta residui e deve, quindi, certificare le imposte non rimborsate nel modello Cud, consegnato ai lavoratori entro il 28 febbraio dell’anno successivo. In questo modo il lavoratore contribuente potrà far valere i crediti che gli spettano nella successiva dichiarazione dei redditi, cioè nel modello 730 dell’anno successivo.