Le banche proprio non ci stanno. Il decreto salva-Italia e quello delle liberalizzazioni del governo Monti ha introdotto l’obbligatorietà dei conti correnti, bancari o postali, per il pagamento delle pensioni quando supera le 1500 euro a costo zero per i pensionati, ,ma non mancano certo le proteste delle banche che non intendono offrire un servizio gratuito a fronte dei costi che dovrebbe sostenere.
Si contesta, in particolare, l’emendamento al decreto sulle liberalizzazioni che mira a integrare/modificare l’articolo 12 del decreto salva-Italia (decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214). L’emendamento aggiorna l’articolo 27 della legge in approvazione sulle liberalizzazioni con il seguente testo:
Dovrà in ogni caso essere garantita la gratuità delle spese di apertura e di gestione dei conti di pagamento di base destinati all’accredito e al prelievo della pensione del titolare per gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro mensili, ferma restando l’onerosità di eventuali servizi aggiuntivi richiesti dal titolare