Pensione anticipata contribuenti silenti: istruzioni dall’INPS

 Con la circolare n. 16 del 1° febbraio 2013 l’INPS ha comunicato le istruzioni per l’accesso, con le vecchie regole, alla pensione anticipata di vecchiaia dei lavoratori cosiddetti “quindicenni” o contribuenti silenti, in quanto il Governo ha concesso la deroga a dipendenti ed autonomi che prima del 1992 avevano versato contributi o maturato i requisiti per la pensione anticipata con 15 anni di anzianità contributiva.

Riesame istanza agevolazioni usuranti

 L’eventuale rigetto dell’istanza di riconoscimento dei benefici e delle agevolazioni della pensione anticipata, presentata dai c.d. lavoratori usuranti, non è impugnabile, ma è soggetta comunque al riesame presso l’Inps, su istanza del soggetto interessato. A spiegarlo è lo stesso istituto previdenziale con il messaggio n. 14703 / 2012, illustrando le indicazioni del ministero del lavoro. Cerchiamo allora di comprendere quali siano i benefici per i lavoratori usuranti, perché si può fare il riesame e non il ricorso, e come proporre l’istanza.

Pensione anticipata a 63 anni: prospettive per i giovani lavoratori

 I giovani lavoratori, ovvero coloro che hanno iniziato il loro percorso di lavoro dal 1996 e sono inseriti interamente nel sistema contributivo, possono ottenere la pensione anticipata a 63 anni con 20 anni di contributi versati.

Ma sarà veramente possibile? Per la pensione anticipata dei giovani lavoratori si prevedono delle difficoltà, soprattutto perché la prima rata di pensione deve essere 2,8 volte l’assegno sociale. E questo requisito crea dei dubbi. Come faranno i lavoratori che hanno cominciato a lavorare dopo la riforma Dini del 1995, ovvero i giovani lavoratori, ad ottenere la nuova pensione anticipata voluta dalla nuova rifoma delle pensioni?

Pensione anticipata 63 anni, requisiti e contributi previsti per i giovani lavoratori

 Pensione almeno 2,8 volte l’assegno sociale: è questo uno dei requisiti per i giovani lavoratori ai fini dell’accesso alla pensione anticipata a 63 anni invece che a 67.

Ma facendo bene i conti, si arriva ad una conclusione: un giovane, per ottenere la pensione anticipata, deve avere un reddito annuo molto alto ovvero 45 mila euro per i dipendenti, 55 mila euro per i lavoratori a progetto, 62 mila euro gli autonomi. Quindi, una retribuzione annua consistente per raggiungere il requisito del “2,8 volte l’importo dell’assegno sociale”: 45 mila, 55 mila e 62 mila euro, come già precisato, sono le retribuzioni lorde che deve produrre un giovane lavoratore per maturare la prima rata di pensione di 1.201 andando in pensione a 63 anni con almeno 20 anni di contributi versati.

I CALCOLI IN DETTAGLIO
Reddito di 45.000 euro per lavoratori dipendenti: se i contributi Inps devono essere pari a circa un terzo dell’imponibile contributivo, il lavoratore dipendente, per versare 15.000 euro di contributi all’anno, dovrà avere un lordo in busta paga di 45.000 euro per ogni anno (15 mila moltiplicato per 3 = 45). Per 20 anni di contributi come minimo.