Calcolo pensione sistema contributivo

 La riforma delle pensioni avvenuta negli ultimi mesi ha esteso il modello di calcolo contributivo a tutti i lavoratori dipendenti. Nonostante tale allargamento della platea che rientrerà in tale sistema, tuttavia, continuano a coesistere i sistemi retributivi e misto: cerchiamo pertanto di fare chiarezza sull’attuale panorama delle pensioni italiane.

Il sistema contributivo che la riforma delle pensioni ha ampliato, è già obbligatorio per quei lavoratori che al 1 gennaio 1996 non avevano anzianità contributiva: la loro pensione sarà determinata dai contributi versati durante l’intera vista assicurativa, intendendo per tali quelli da lavoro dipendente, autonomo o parasubordinato). Il sistema retributivo si applica invece a quei lavoratori che alla data del 31 dicembre 1995 avevano acquisito almeno 18 anni di età contributiva: per costoro, la pensione sarà calcolata in rapporto alla media delle retribuzioni degli ultimi anni lavorativi.

Pensione, dagli Assistenti di Volo chiarimenti sui coefficienti di trasformazione

 L’AVIA, Assistenti di Volo Italiani Associati, ha avanzato richiesta di interpello per conoscere il parere della Direzione generale per l’Attività Ispettiva in merito all’interpretazione dell’art. 1, comma 6, della L. n. 335/1995 – relativo alle modalità di determinazione dell’importo della pensione secondo il sistema contributivo – con riferimento agli iscritti al Fondo volo presso l’INPS.

Infatti, la norma prevede che l’importo della pensione annua è determinato secondo il sistema contributivo moltiplicando il montante individuale dei contributi per il coefficiente di trasformazione relativo all’età dell’assicurato al momento del pensionamento.

L’associazione chiede un interpretazione della predetta disposizione nei confronti degli iscritti al Fondo medesimo, relativamente al coefficiente di trasformazione applicabile per la determinazione dell’importo della pensione, in considerazione delle peculiari norme che prevedono per tali soggetti, un’età ridotta per l’accesso alle prestazioni pensionistiche.

Domanda pensione INPDAP ed ENPALS 2012

 Anche se gli istituti INPDAP ed ENPALS sono stati definitivamente soppressi (con attività incorporate all’interno delle strutture INPS) le domande sulle prestazioni di pensione vanno comunque presentate secondo le consuete modalità. La legge 214/2011, che ha abolito i due istituti, non apporta pertanto significative novità in merito alla richiesta delle prestazioni pensionistiche e previdenziali per il 2012.

Gli iscritti INPDAP ed ENPALS dovranno pertanto rivolgersi presso le rispettive strutture territoriali. Per quanto riguarda l’INPDAP, a spiegare passo dopo passo quali sono i cambiamenti dopo l’incorporazione delle attività in INPS, è la circolare 37 del 14 marzo 2012 da parte dello stesso Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, che disciplina il riconoscimento dell’equo indennizzo e delle pensioni privilegiate, i requisiti per il diritto alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata.

La pensione per il personale scolastico, le domande entro il 30 marzo 2012

 Il MIUR ha chiarito le disposizioni contenute nel Decreto Ministeriale n. 22 del 13 marzo 2012 attraverso la circolare 23 stabilendo le  modalità operative per le cessazioni dal servizio dal 1 settembre 2012, evidenziando che Il termine finale per la presentazione della domanda, tramite la piattaforma Istanze On Line, è fissato al 30 marzo 2012.

Lo stesso termine si intende applicato anche nei confronti del personale che desideri cessare anticipatamente rispetto alla data finale indicata nel provvedimento di trattenimento in servizio e a quello che, non avendo raggiunto il limite di età o di servizio, voglia chiedere la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo parziale, con contestuale riconoscimento del trattamento di pensione, ai sensi del decreto 29 luglio 1997, n. 331 del Ministro per la funzione pubblica.

Sulle pensioni il ministro Fornero promette il decreto su esodati entro il prossimo 30 giugno

 L’impegno sembra preciso tanto che la notizia arriva dalla seconda centrale sindacale italiana, la CISL,  che, infatti, ha annunciato la promessa del Ministro del Lavoro Elsa Fornero di un decreto dedicato in modo particolare al tema degli esodati.

Con il termine esodati ci si vuole riferire a tutti quei lavoratori che si trovano in situazioni di mobilità che a fine trattamento non avranno ancora maturato il diritto alla pensione a seguito della riforma del governo.

La notizia arriva nel corso di un convegno organizzato dall’autorevole quotidiano economico nazionale “Sole 24 Ore” e dall’Inps a cui ha partecipato il presidente dell’istituto Antonio Mastrapasqua.

A questo proposito il Ministro Fornero ha precisato

C’è molta ansia da parte di molte persone che hanno accettato di uscire dal lavoro sulla base di una presunzione di un pensionamento non molto distante

Le critiche della CGIL sulle ricongiunzioni onerose

 Il maggiore sindacato italiano scrivere al Ministro Fornero per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle iniquità prodotte dall’articolo 12 della L.122/2010 con l’introduzione dell’onerosità nelle operazioni di ricongiunzione o trasferimento dei contributi da Fondi esclusivi o sostitutivi verso il regime generale dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.

Infatti, la CGIL pone in evidenza l’effetto negativo che la norma ha provocato su tutti quei lavoratori che hanno avuto una vita lavorativa discontinua svolta in aziende private e/o pubbliche diverse, ma oggi per poter accedere alla propria pensione per la quale hanno sempre versato regolarmente i contributi dovuti, devono pagare ulteriori oneri.

Chiarimenti Inps sulle pensioni ai lavoratori dello spettacolo

 Il nostro maggiore istituto previdenziale attraverso la circolare n. 36 del 14 marzo 2012 ha deciso di chiarire l’importante materia anche per via della liquidazione dell’Enpals. Le nuove disposizioni del governo Monti ha deciso di in materia previdenziale apportate dalla legge 214/2011, di conversione del decreto legge 201/2011, con riferimento ai fondi per i lavoratori dello spettacolo e degli sportivi professionisti.

Dal momento che per i lavoratori iscritti a tali fondi non esiste distinzione tra lavoro autonomo e lavoro dipendente, le due tipologie di rapporto di lavoro sono sempre inquadrate con le medesime tutele previdenziali a prescindere dalla natura del rapporto di lavoro. La nuova disciplina pensionistica viene illustrata in dettaglio per quanto riguarda i requisiti anagrafici e contributivi necessari per poter accedere alle prestazioni introdotte dalla riforma (pensione di vecchiaia e pensione anticipata) in sostituzione di quelle previgenti, a decorrere dal 1° gennaio 2012.

Le nuove disposizioni Inps per i trattamenti pensionistici e di fine rapporto

 L’Inps, con la circolare n. 37 del 14 marzo 2012, intende dare nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici e di fine rapporto per gli iscritti alle casse gestite dall’ex INPDAP.

In particolare, in materi di equo indennizzo e pensioni privilegiate, l’articolo 6 abroga gli istituti dell’accertamento della dipendenza  dell’infermità  da  causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell’equo indennizzo e della pensione privilegiata, demandando, ove previsto, la competenza in materia di tutela delle infermità dipendenti da causa di servizio all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali (gestita dall’INAIL).

Chiarimenti dell’Inps in materia di trattamenti pensionistici

 L’Inps ricorda che dal 1° gennaio 2012, le pensioni di vecchiaia, di vecchiaia anticipata e di anzianità, sono sostituite dalla pensione di vecchiaia e dalla pensione anticipata introdotte dal decreto legge 201/2011, convertito nella legge 214/2011.

Così come pone in evidenza lo stesso Istituto previdenziale le nuove prestazioni spettano alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria ed alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alla Gestione separata, che, nei regimi misto e contributivo, maturano i requisiti a decorrere sempre dal 1° gennaio 2012.

A questo proposito con la circolare n. 35 del 14 marzo 2012, oltre ad illustrare i requisiti anagrafici e contributivi in base ai quali sono conseguite le predette prestazioni pensionistiche, l’Inps intende descrivere nel dettaglio tutte le disposizioni in materia, dall’introduzione del sistema contributivo per le anzianità maturate dal 1° gennaio 2012 all’opzione per la liquidazione della pensione con le regole del sistema contributivo, fino alle disposizioni particolari previste per alcune categorie di lavoratori.

Dal Ministero del Lavoro una pubblicazione sulle nuove pensioni

 Ricordiamo che dallo scorso 1° gennaio 2012 sono cambiate le regole per andare in pensione; infatti, con l’articolo 24 del Decreto Legge 201/2011 (il cosiddetto Decreto “Salva Italia”), varato dal Governo il 6 dicembre 2011 e convertito dalla Legge 214 del 22 dicembre 2011, sono state poste le basi per una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale, primo e fondamentale tassello di una riforma più ampia che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali.

Successivamente, con la definitiva approvazione della  Legge 14 del 24 febbraio 2012, che ha convertito il Decreto Legge 216 del 29 dicembre 2011 (c.d. Decreto Milleproroghe), sono state apportate alcune modifiche ed integrazioni all’art. 24 del Decreto “Salva Italia”.

La pubblicazione è disponibile sul sito istituzionale del Ministero.

Presentato il Libro bianco sulle pensioni

 È stato presentato a Bruxelles il nuovo piano europeo sul tema delle pensioni dal titolo ‘Un’agenda dedicata a pensioni adeguate, sicure e sostenibili’, un piano nel quale si delinea il futuro dei sistemi pensionistici nei paesi dell’Unione Europea, basato soprattutto sui presupposti dell’ampliamento della partecipazione di uomini e donne all’attività professionale per tutto l’arco della vita e sulla sicurezza del risparmio destinato alle pensioni complementari.

Il commissario dell’Unione europea responsabile per l’Occupazione, gli Affari sociali e l’Inclusione, László Andor, ha posto in evidenza i diversi obiettivi che si pone. In effetti, attraverso questa iniziativa si intende creare migliori opportunità per i lavoratori anziani, sollecitando le parti sociali ad adattare il posto di lavoro e le prassi sul mercato del lavoro e facendo ricorso al Fondo sociale europeo per reinserire i lavoratori anziani nel mondo del lavoro oltre a – sviluppare sistemi pensionistici privati complementari incoraggiando le parti sociali a porre in atto tali sistemi e incoraggiando gli Stati membri a ottimizzare gli incentivi fiscali e di altro genere.

Il conto corrente per il pensionato

 Le banche proprio non ci stanno. Il decreto salva-Italia e quello delle liberalizzazioni del governo Monti ha introdotto l’obbligatorietà dei conti correnti, bancari o postali, per il pagamento delle pensioni quando supera le 1500 euro a costo zero per i pensionati, ,ma non mancano certo le proteste delle banche che non intendono offrire un servizio gratuito a fronte dei costi che dovrebbe sostenere.

Si contesta, in particolare, l’emendamento al decreto sulle  liberalizzazioni che mira a integrare/modificare l’articolo 12 del decreto salva-Italia (decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214). L’emendamento aggiorna l’articolo 27 della legge in approvazione sulle liberalizzazioni con il seguente testo:

Dovrà in ogni caso essere garantita la gratuità delle spese di apertura e di gestione dei conti di pagamento di base destinati all’accredito e al prelievo della pensione del titolare per gli aventi diritto a trattamenti pensionistici fino a 1.500 euro mensili, ferma restando l’onerosità di eventuali servizi aggiuntivi richiesti dal titolare

Le domande per il pensionamento in materia di lavori usuranti

 Ci avviciniamo al mese di marzo ed è opportuno ricordare che le domande per il pensionamento lavori usuranti relativi all’anno 2012 dovranno essere presentate entro il prossimo mese. In effetti, approfittiamo per ricordare che i lavoratori interessati per il 2012 al pensionamento anticipato, in quanto  impegnati in attività lavorative  usuranti, che occorre presentare la domanda al piu presto e comunue non oltre il primo marzo qualora i requisiti siano maturati a decorrere dal 10 gennaio 2012 ed entro il corrente anno.

Le rimodulazioni delle posizioni stipendiali per il personale della scuola

 L’Inpdap, attraverso la sua nota operativa n. 2 dello scorso 13 febbraio 2012, ha comunicato alcuni chiarimenti in merito alle rimodulazioni delle posizioni stipendiali per il personale del comparto scolastico. In base alla nota operativa l’Inpdap chiarisce che ai fini dell’individuazione della retribuzione pensionabile, della retribuzione contributiva utile ai fini del trattamento di fine servizio, compresa anche della retribuzione utile ai fini TFR, per il personale dipendente a tempo indeterminato, si dovrà fare riferimento alle rimodulazioni stipendiali e alle deroghe previste dal contratto collettivo nazionale di lavoro del 4 agosto 2011 relativo al personale del comparto scuola.

L’Inpdap ricorda che, per effetto della sottoscrizione dallo scorso 4 agosto 2011 del nuovo contratto collettivo che rimodula le posizioni stipendiali del personale docente e non docente della scuola, a decorrere dal 1° settembre 2010 le preesistenti posizioni stipendiali, indicate nella tabella B della nota operativa n. 9 del 18 febbraio 2009, vengono rideterminate secondo la nuova definizione di cui alla tabella 1 allegata alla presente nota.