Pensione più cara per artigiani e commercianti

 Come avevamo anticipato qualche settimana fa, si stanno avvicinando a gran ritmo i primi appuntamenti cone le contribuzioni Inps 2012 per gli artigiani e i commercianti. A ricordarlo è la circolare 14/2009 dello stesso Istituto, che recepisce l’aumento delle aliquote contributive stabilito dal decreto Monti, il quale auspica di incrementare gradualmente la percentuale di contribuzione sulle spalle dei lavoratori autonomi, conducendola al 24% del reddito prodotto.

Per il 2012, ad ogni modo, l’aliquota contributiva per artigiani e commercianti, da versare mediante modello F24, sarà pari rispettivamente al 21,30% e al 21,39%. La divergenza tra l’aliquota dei primi e quella dei secondi è relativa al contenimento – per i secondi – della maggiorazione di 0,09 punti percentuali destinata al fondo per la rottamazione dei negozi, di cui al d.lgs. 207/1996, art. 5, che interviene verso i soggetti che hanno cessato l’attività e restituito la licenza, riconoscendo un indennizzo pari al minimo di pensione Inps per un massimo di tre anni.

Le deroghe sulle nuove pensioni

 Rispetto ai requisiti previsti dall’articolo 24 e comma 3, 14 e 15 della manovra Fornero sulle pensioni voluta dal governo Monti risultano esclusi alcuni soggetti a condizioni che rispettino alcuni requisiti.

Infatti, risultano esclusi i lavoratori che maturano il diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità entro il 31 dicembre 2011 o le donne che fino al 2015 optano per il calcolo della pensione con il sistema contributivo in presenza di 57 anni di età e 35 anni di contribuzione (58 anni di età e 35 di contribuzione per le autonome). Si ricorda che nei confronti di questi soggetti continuano ad applicarsi le finestre mobili.

Il decreto Monti prevede anche un limite di 50.000 lavoratori derogati anche se, poi, con le recenti apportate dalla Camera questo limite è sparito per fare riferimento a delle generiche risorse stanziate anno per anno: per l’anno 2012, per inciso, mancherebbero le risorse necessarie.

Le nuove pensioni con i coefficienti da rivedere al nuovo assegno sociale

 La manovra di fine anno 2011 del governo Monti ha riscritto l’intero sistema previdenziale e assistenziale del Paese senza un vero confronto e dibattito sociale, ma, anzi, imponendo il voto di fiducia ad un Parlamento che non sembra sensibile a diverse storture presenti nel decreto.
L’articolo 24, al comma 8, si prevede un aumento per l’età al fine di conseguire il diritto all’assegno sociale; infatti, a decorrere dal 1 gennaio 2018 l’età per ottenere l’assegno sociale è incrementata di un anno. Tenuto conto che l’età prevista per il diritto allassegno sociale è soggetta agli incrementi relativi alla speranza di vita, nel 2013-2014-2015 l’età sarà pari a 65 anni e 3 mesi, nel 2016-2017-2018 sarà pari a 65 anni e 7 mesi, nel 2019 arriverà, con il previsto aumento di un anno, a 66 anni e 7 mesi, parificandosi a tutte le altre età previste per il diritto alle prestazioni pensionistiche.

La proposta CGIL sugli ammortizzatori sociali

 L’intero sistema del welfare è in pieno subbuglio; infatti, il governo Monti, allo scopo di ridurre la spesa pubblica, ha da diverso tempo in agenza una profonda revisione degli strumenti di sostegno al reddito. A questo riguardo la CGIL ha presentato una sua proposta che tenga conto dei giusti criteri di equità e, nello stesso tempo, cerca anche di conciliare le esigenze di bilancio e di salvaguardia del benessere sociale.

La CGIL intende caldeggiare un sistema assicurativo fondato sulla contribuzione (lavoratori e imprese) e con un apporto solo solidaristico e di avvio da parte del bilancio pubblico. Sempre dalla proposta, inoltre, si legge come si debba poi alzare in maniera significativa il tetto massimale, portandolo a 1.800 euro netti, e confermare le durate complessive in 36 mesi nel quinquennio e i trattamenti di favore già oggi esistenti per i contratti di solidarietà.

In arrivo novità nel pagamento pensioni all’estero

L’Inps ricorda che, seguito dell’aggiudicazione della gara espletata per l’affidamento del servizio di pagamento delle prestazioni a beneficiari residenti all’estero (pubblicato su GU/S S135 del 17/07/2009), dal prossimo 1° Febbraio 2012 il servizio sarà a cura di Citibank, N.A., con sede legale a New York e con sede secondaria a Milano, via Mercanti 12.

La nuova disciplina del servizio prevede diverse modalità di pagamento delle pensioni INPS per i circa 400.000 beneficiari, residenti in 130 Paesi del mondo.

Novità sulla contribuzione 2012 per artigiani e attività commerciali

L’Inps, con la circolare n. 14 dello scorso 3 febbraio 2012, informa che le aliquote contributive per il finanziamento delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti, per l’anno 2012, sono pari alla misura del 21,30%. Continuano ad applicarsi, anche per l’anno 2012, le disposizioni relative alla riduzione del 50% dei contributi dovuti dagli artigiani e dagli esercenti attività commerciali con più di sessantacinque anni di età, già pensionati presso le gestioni dell’Istituto.

Domande di pensione solo attraverso il web


Dal 1 febbraio 2012 le domande per la richiesta di prestazione pensionistica possono essere inoltrate solamente online, così come quelle relative alle principali prestazioni previdenziali e assistenziali. Una novità che era stata ampiamente annunciata, e che l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) ha voluto spingere per cercare di premere il piede sull’acceleratore della dematerializzazione dei processi di lavorazione delle pratiche che affollano le proprie scrivanie.

Il 31 gennaio – come spiegato da un comunicato INPS che negli scorsi giorni ribadiva tale switch al telematico – è terminato il periodo transitorio, iniziato lo scorso 30 settembre 2011, attraverso il quale le prestazioni potevano essere richieste anche attraverso le modalità tradizionali.

Le rivalutazione pensionistiche per l’anno 2012

L’Inps, con la propria circolare n. 10 del 2 febbraio 2012, informa che in base al decreto legge 201/2011 voluto dal governo Monti, convertito con modificazioni nella legge 214/2011, si è stabilito che per gli anni 2012 e 2013 la rivalutazione automatica è riconosciuta esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo Inps, nella misura del 100%. Pertanto, l’aumento di perequazione per l’anno 2012, fissato in via previsionale nella misura del 2,60% dal decreto del 18 gennaio 2012 emanato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, spetta fino all’importo di 1405,05 euro.

Dal decreto Milleproroghe modifiche sulle pensioni

Alcuni ritocchi alla riforma Fornero sulle pensioni per i lavoratori cosiddetti precoci e per quelli esodati per via di una modifica all’accisa su sigarette e tabacco. Non solo, il decreto Milleproroghe ha anche concesso la possibilità di chiudere, pagando somme ridotte, entro il prossimo mese di marzo le liti pendenti con il fisco al 31 dicembre 2011.

Secondo alcuni commentatori il decreto potrebbe recepire, una volta passato al Senato,  anche altre indicazioni tra cui la possibilità che venga ampliata la schiera degli esodati insieme ad una deroga studiata per il personale della scuola.

La quattordicesima mensilità 2012 per i pensionati Inpdap

 L’INPDAP, con nota operativa n. 1 del 25 gennaio 2012, comunica che nei confronti dei pensionati che hanno compiuto o che compiono nel corso del corrente anno i 64 anni di età e che abbiano un reddito complessivo individuale pari o inferiore ad una volta e mezzo il trattamento minimo Inps (che per l’anno 2012 è pari ad € 9.370,34 annui a cui corrisponde un importo mensile di € 720,80), viene prevista nel mese di luglio, ovvero nell’ultima mensilità corrisposta nell’anno, una somma aggiuntiva (c.d. quattordicesima mensilità) al trattamento pensionistico il cui importo è differenziato in funzione dell’anzianità contributiva posseduta.

I pensionati interessati alla corresponsione della quattordicesima mensilità riceveranno, allegato al CUD 2012, una lettera con la quale saranno invitati a presentare alla sede competente la dichiarazione dei redditi individuali presunti, diversi da pensione, riferiti all’anno 2012.

In particolare, coloro che hanno ricevuto nel 2011 la somma aggiuntiva nonché i pensionati che compiono i 64 anni entro il 30 giugno 2012, dovranno comunicare entro il 10 maggio 2012 i redditi individuali presunti, diversi da pensione, relativi all’anno 2012 al fine di percepire, con il rateo di pensione relativo al mese di luglio 2012 l’importo corrispondente.

Iniziative per il lavoro da Cgil, Cisl e Uil

Le tre centrali sindacali hanno deciso di presentare un documento unitario con le proposte da presentare al governo Monti in tema di crescita, equità sociale e fiscale e naturalmente occupazione e pensioni. In base alle indicazioni presenti si chiede di approvare l’apertura di un confronto proprio sulla base delle proposte presentate oggi alla stampa

con l’obiettivo prioritario di invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi e di realizzare al più presto l’obiettivo di far ripartire la crescita

Il decreto salva-Italia e il problema delle ricongiunzioni

 In fatto di ricongiunzioni si continua ad applicarsi quanto già previsto dall’articolo 12 del decreto 78/2010: l’articolo prevede l’abrogazione delle norme che consentivano il trasferimento gratuito dei contributi accreditati in gestioni esclusive ed esonerative dell’Assicurazione generale obbligatoria (Ago) dell’Inps.

Per effetto di questa disposizione se il lavoratore voglia effettuare, dopo il 31 luglio 2010, la ricongiunzione dovrà mettere mano al portafoglio perché l’operazione non è per nulla trascurabile perchè oggi risulta molto costosa.

Variazioni sulle pensioni Inpdap per l’anno 2012

Inpdap, attraverso la sua nota operativa n. 44 dello scorso 28 dicembre 2011 relativa alle lavorazioni automatizzate in materia di trattamenti ordinari disposti sulla rata con scadenza nel mese di gennaio 2012, vengono fornite informazioni sulle variazioni apportate sulle pensioni in base alla recente manovra finanziaria del governo Monti.
Infatti, l’Istituto di riferimento del settore pubblico ha posto in evidenza che la percentuale definitiva di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni è applicata in misura pari al 1,6% dal 1° gennaio 2011.

Notifica dell’avviso di sospensione della pensione, dall’Inps le procedure da seguire

L’Inps, con messaggio del 2 gennaio 2012 n. 47, ha illustrato alla propria utenza la notifica dell’avviso di sospensione di cui all’articolo 13, comma 6, della legge 122/2010.

Infatti, il nostro istituto previdenziale con il messaggio n. 18295 del 26 settembre 2011 ha posto in evidenza l’operazione di invio della comunicazione di sollecito, con la quale i titolari di prestazioni collegate al reddito sono stati nuovamente invitati ad effettuare la dichiarazione dei propri redditi, prima di procedere alla sospensione delle prestazioni collegate al reddito di cui all’art. 13, comma 6 della legge 122/2010.