Secondo quanto riportato dal Corriere.it è vero che si andrà in pensione sempre più tardi ma proprio questo la renderà più “corposa” ; sembra insomma prospettarsi un futuro più roseo rispetto a quello immaginato fino ad oggi. Ecco un esempio:
Una persona che comincia a lavorare oggi a 34 anni e andrà in pensione nel 2046 dopo 35 anni di lavoro dipendente prenderà il 70% dell’ultimo stipendio. Che si riduce al 54% per un lavoratore autonomo (ma questi versano all’Inps il 20% contro il 33% dei dipendenti). Anche ipotizzando il caso di un precario che restasse tale per tutta la vita lavorativa, la conclusione è che andrebbe in pensione con un assegno pari al 57% dell’ultima retribuzione